Giorgio Napolitano, il duro discorso del 2013 per la rielezione al secondo mandato. VIDEO

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Dal rimprovero alle forze politiche agli applausi scroscianti. Dieci anni fa le parole pronunciate davanti al Parlamento dal primo presidente rieletto della Repubblica italiana. "Grato per essere stato scelto, ma se sono qui è solo per una serie di guasti, omissioni e irresponsabilità"

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Un discorso duro, a bacchettare una classe politica incapace di convergere su un nome unitario e costringerlo, così, a diventare il primo presidente rieletto della Repubblica italiana. Quelle pronunciate nel 2013 da Giorgio Napolitano, scomparso all'età di 98 anni e di cui oggi si celebrano i funerali di Stato (LA DIRETTA DELLE ESEQUIE), furono parole severe e sferzanti, accolte tuttavia dagli applausi scroscianti di maggioranza e opposizione che, ancora una volta, si appellavano a lui. 

"Punto di arrrivo di omissioni e irresponsabilità"

"Non mi sono sottratto a questa prova, ma sapendo che quanto accaduto qui nei giorni scorsi ha rappresentato il punto di arrivo di una serie di omissioni e di guasti, di omissioni e irresponsabilità" (VIDEO). Sono queste le parole pronunciate di fronte al Parlamento il 22 aprile 2013 da Napolitano. Un incarico, quello dell'ex capo di Stato, accettato per senso di responsabilità, ma non senza un rimbrotto alle forze politiche.

"Imperdonabile nulla di fatto sulla legge elettorale"

Napolitano nel suo discorso parla, infatti, di "imperdonabile nulla di fatto sulla riforma elettorale" e denuncia "convenienze, tatticismi e strumentalismi" che a suo dire hanno paralizzato il Paese (VIDEO). Poi l’esortazione a formare un esecutivo al più presto. Un appello, quest’ultimo, che le forze politiche raccolgono, dando vita nei giorni successivi al governo di larghe intese guidato da Enrico Letta. 

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