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Funerali ex presidente Napolitano, cerimonia a Montecitorio, poi la sepoltura

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Napolitano, Gianni Letta:
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Napolitano, Gianni Letta: "Lutto che supera le divergenze"
00:00:30 min

Si sono svolti alla Camera i funerali di Stato laici del presidente emerito della Repubblica, scomparso a 98 anni il 22 settembre. Presenti, tra gli altri, anche il presidente francese Macron e quello tedesco Steinmeier. Tante le persone davanti ai due maxi schermi allestiti in piazza Montecitorio e nell'adiacente piazza Capranica. La salma è stata tumulata nel cimitero acattolico di Roma

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Si sono svolti in mattinata alla Camera i funerali di Stato in forma laica del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Tanti  gli interventi: il figlio Giulio ha ricordato come il padre abbia "combattuto buone battaglie e sostenuto cause sbagliate", mentre la nipote Sofia - visibilmente commossa - ha evocato "un leader e un politico e un uomo formidabile premuroso e pieno di attenzioni, era sempre presente per noi". Poi Anna Finocchiaro ha ricordato la su attenzione al ruolo delle donne, mentre Gianni Letta parlando del rapporto fra Napolitano e Berlusconi ha detto: "Mi piace immaginare che incontrandosi lassù possano dirsi quello che non si dissero quaggiù". Applausi per Paolo Gentiloni che ha ricordato la linea europeista del presidente emerito. Il Cardinal Ravasi ha svelato che Papa Benedetto XVI confidò a Napolitano l'intenzione di dimettersi. A chiudere la cerimonia l'intervento di Giuliano Amato: "Ricordo ancora le risposte che dette agli storici nella disputa tra l'Italia di Mazzini e l'Italietta uscita dal lavoro di Cavour" in occasione dei 150 anni dell'unità d'Italia, quando "fu lui a dire basta perchè '150 anni dopo non possiamo non capire che nessuna altra Italia poteva realizzarsi nelle condizioni di allora, era addirittura improbabile, certo fu l'unica possibile'". Presenti alle esequie, tra gli altri, anche i presidenti francese Emmanuel Macron e tedesco Frank Walter Steinmeier. Tante le persone davanti ai due maxi schermi allestiti in piazza Montecitorio e nell'adiacente piazza Capranica. La salma è stata tumulata nel cimitero acattolico di Roma.


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Napolitano sepolto al cimitero acattolico di Roma

Il presidente emerito Giorgio Napolitano è stato sepolto nel cimitero acattolico di Roma, in zona Ostiense, dove riposano diversi personaggi illustri come Antonio Gramsci, Carlo Emilio Gadda, Andrea Camilleri, Miriam Mafa. Ma anche alcuni grandi poeti inglesi, tra cui John Keats e Percy Bysshe Shelley.

Il 3 ottobre alle 15 commemorazione in Senato

"Martedì 3 ottobre alle ore 15 sarà commemorata la figura del presidente Napolitano. I gruppi potranno intervenire per 5 minuti". Lo ha comunicato in Aula al Senato il presidente di turno, Maurizio Gasparri, riferendo le decisione della capigruppo che si è tenuta ieri sera.

Mina Welby: "Napolitano mi rafforzò su lotta per fine vita"

"Le sue parole hanno rafforzato il mio coraggio di lottare per i diritti sul fine vita: in 17 anni nessun cenno dal Parlamento, tranne sul testamento biologico e l'interruzione dei trattamenti sanitari". Lo dice Mina Welby (associazione Coscioni) parlando di Giorgio Napolitano, che - come sottolinea una nota dell'associazione - nel 2006 auspicò un confronto sul fine vita scrivendo a Piergiorgio Welby che "ingiustificabile sarebbe il silenzio". L'associazione Coscioni riporta quanto scrisse nel 2006 l'allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in risposta alla lettera con cui il co-presidente dell'associazione Luca Coscioni Piergiorgio Welby gli chiedeva di riconoscere il diritto all'eutanasia e il suo diritto all'autodeterminazione: "Mi auguro che un tale confronto ci sia (sul fine vita), nelle sedi più idonee, perché il solo atteggiamento ingiustificabile sarebbe il silenzio, la sospensione o l'elusione di ogni responsabile chiarimento". Nel 2009, ricorda, "Napolitano si rifiutò di firmare il decreto legge d'urgenza con il quale il governo Berlusconi voleva impedire l'interruzione della nutrizione artificiale a Eluana Englaro". Filomena Gallo e Marco Cappato, segretaria e tesoriere dell'associazione Luca Coscioni, aggiungono: "Dal messaggio del Presidente Napolitano a oggi abbiamo assistito a tentativi inadeguati di legiferare sulle scelte di fine vita". "Aspettiamo che le parole del Presidente Giorgio Napolitano vengano attuate da un legislatore che sappia rispettare le libertà della persona".

Il duro discorso di Napolitano nel 2013 per la rielezione al secondo mandato

"Non mi sono sottratto a questa prova, ma sapendo che quanto accaduto qui nei giorni scorsi ha rappresentato il punto di arrivo di una serie di omissioni e di guasti, di omissioni e irresponsabilità". Sono queste le parole pronunciate di fronte al Parlamento il 22 aprile 2013 da Napolitano. Un incarico, quello dell'ex capo di Stato, accettato per senso di responsabilità, ma non senza un rimbrotto alle forze politiche. VIDEO

Il discorso commosso della nipote Sofia May Napolitano

Un politico di grande valore ma anche un nonno molto presente. L’aula della Camera conquistata dal ricordo della nipote di Giorgio Napolitano, Sofia May. “Ci ha insegnato quanto sia importante amare quello che si fa, e combattere per i propri ideali, senza curarsi degli ostacoli o delle complicazioni da superare” ha detto la giovane visibilmente commossa. VIDEO

Chi sono Giulio e Giovanni Napolitano, figli dell'ex presidente della Repubblica

L'ex capo dello Stato Giorgio Napolitano ha avuto due figli dal matrimonio con Clio Bittoni. Il primogenito, Giovanni, è nato nel 1961: ha lavorato a lungo nell'Antitrust e presso l’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale. Il secondogenito Giulio, 1969, è professore di Diritto amministrativo all'Università degli Studi di Roma Tre. LA FOTOGALLERY

Chi è Clio Maria Bittoni, moglie dell'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Nata a Chiaravalle (An) il 10 novembre 1934, avvocata della Lega delle Cooperative, Clio Maria Bittoni è stata sposata col Capo dello Stato emerito per 64 anni. Dalla loro unione sono nati due figli, Giovanni e Giulio. Durante gli anni di permanenza al Colle ha accompagnato spesso il marito nelle visite ufficiali ma non amava i protocolli. L’ultima apparizione pubblica insieme fu nel gennaio 2015 quando i coniugi lasciarono il Quirinale e fecero ritorno nella loro casa nel quartiere Monti. LA FOTOGALLERY

Bandiere a mezz'asta alla Commissione Ue per Giorgio Napolitano

Bandiere a mezz'asta a Palazzo Berlaymont nel giorno dei funerali di Giorgio Napolitano. "In omaggio al Presidente emerito della Repubblica italiana Giorgio Napolitano, oggi la bandiera dell'Unione europea è issata a mezz'asta davanti al nostro quartier generale. Esprimiamo il nostro cordoglio al popolo italiano", ha scritto in un tweet la Commissione Ue.

Il feretro lascia Montecitorio tra gli applausi

Il feretro del presidente emerito Giorgio Napolitano ha  lasciato piazza Montecitorio tra gli applausi dei presenti e qualcuno che ha detto "grazie presidente". Dietro la bara di Napolitano, coperta dalla bandiera tricolore, i familiari, il presidente della repubblica Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, il presidente del Senato Ignazio La Russa, e i capi di stato Esteri.

Amato: "Tarderà a nascere un italiano con le sue qualità"

"Davvero tarderà molto a nascere, se nascerà, un italiano con le sue qualità messe al servizio di una politica vissuta come il luogo fondamentale in cui interagire con gli altri. Non a caso una delle citazioni più belle nei suoi discorsi è quella di un giovane condannato a morte della Resistenza che scrive alla madre: 'Ci hanno fatto credere - scriveva - che la politica è sporcizia e lavoro da specialisti. Invece la politica e la cosa pubblica siamo noi stessi'. Napolitano lo ha insegnato a tutti noi", ha detto il presidente emerito della Corte costituzionale ed ex premier, Giuliano Amato, nell'intervento ai funerali di Napolitano.

Napolitano, il figlio Giulio: "Ha combattuto buone battaglie". VIDEO

Napolitano "ha combattuto buone battaglie e sostenuto cause sbagliate", ha detto il figlio Giulio durante la cerimonia.

Napolitano, Ravasi: "Saggi brillano come stelle per sempre". VIDEO

"I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre", è la frase tratta dal libro biblico di Daniele (capitolo 12, versetto 3), che il card. Gianfranco Ravasi, ha dedicato a Napolitano.

Napolitano, Gentiloni: "Perdiamo grande riformista europeo". VIDEO

"Salutiamo un grande presidente, un simbolo della credibilità e della forza delle istituzioni della Repubblica e lo facciamo stretti a lei, presidente Mattarella, che di questa credibilità e forza è espressione. Salutiamo un grande riformista, per lui l'Europa è sempre stata la via maestra, questa via, la tua via, cercheremo di seguirla sempre", ha detto durante la cerimonia il commissario europeo per gli Affari economici e monetari Paolo Gentiloni.

Xi invia messaggio di cordoglio a Mattarella

Il presidente cinese Xi Jinping ha inviato oggi un messaggio di cordoglio al capo dello Stato Sergio Mattarella per la scomparsa dell'ex presidente Giorgio Napolitano, esprimendo "profonde condoglianze e rivolgendo un sincero cordoglio alla sua famiglia". Sottolineando che Napolitano era un politico ampiamente rispettato in Italia, Xi - nel resoconto dell'agenzia Xinhua - ha affermato che l'ex presidente italiano è stato "a lungo impegnato nell'amicizia Cina-Italia e negli scambi e nella cooperazione più forti tra i due Paesi, dando un contributo positivo alla pace e allo sviluppo nel mondo".

Cardinal Ravasi: "È stato un giusto, splenderà come stella"

"I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre". È la frase tratta dal libro biblico di Daniele (capitolo 12, versetto 3), che il cardinal Gianfranco Ravasi, ha dedicato a Napolitano durante la cerimonia dei funerali di Stato nell'Aula della Camera. Ravasi ha spiegato di voler porre un "fiore" ideale sulla tomba di Napolitano e che tale fiore è la frase tratta da Daniele.

Amato: "Non stava bene e Clio lo accompagnava in Ue"

"Dell'Europa fece una missione per sé e per l'Italia. Ricordo quando ebbe un periodo di debolezza di cuore e Clio lo accompagnava tutte le settimane, li incontravo nei corridoi del Parlamento europeo, lui che non voleva rinunciare al suo lavoro in Europa e lei che gli stava accanto perché non si fidava a lasciarlo da solo", ha ricordato Giuliano Amato, presidente Emerito della Corte Costituzionale, durante la cerimonia.

Si è conclusa la cerimonia laica alla Camera

Con l'applauso all'ultimo intervento di Giuliano Amato, presidente emerito della Corte costituzionale, si è conclusa la cerimonia per le esequie laiche di Giorgio Napolitano nell'Aula di Montecitorio. I primi ad uscire sono stati i componenti della famiglia, trai quali la moglie Clio, il figlio Giulio e la nipote Sofia. Poi gli ospiti stranieri ai quali i parlamentari hanno tributato un applauso durante l'uscita. Emmanuel Macron e Francosise Hollande hanno seguito tutta la cerimonia senza fare uso delle cuffiette per la traduzione, che invece ha preferito usare Steinmeier.

Cardinal Ravasi: "Benedetto gli confidò le dimissioni"

Il rapporto tra papa Benedetto e Napolitano ero così stretto che "il Papa confidò a lui che si sarebbe ritirato dal ministero petrino". Lo ha rivelato il cardinal Gianfranco Ravasi, durante la cerimonia.

Gianni Letta: "Per Napolitano governi Berlusconi prove più difficili"

Giorgio Napolitano "amava la lotta politica, un percorso lungo, ricco di tante battaglie, che ha attraversato settori diversi. Cito le sue parole, 'passando attraverso decisive evoluzioni della realtà internazionale e nazionale, e attraverso personali, profonde, dichiarate divisioni. Quello che non è mai venuto meno in Giorgio Napolitano, né prima né dopo, è stato l'altissimo senso delle istituzioni, che ha sempre guidato il suo impegno politico anche nelle prove per lui forse più difficili, come durante i governi Berlusconi", ha detto ancora Gianni Letta.

Gentiloni: "La sua via maestra fu l'Europa, la seguiremo"

"Salutiamo un grande presidente, un simbolo della credibilità e della forza delle istituzioni della Repubblica e lo facciamo stretti a lei, presidente Mattarella, che di questa credibilità e forza è espressione - ha aggiunto Gentiloni - Salutiamo un grande riformista, per lui l'Europa è sempre stata la via maestra, questa via, la tua via, cercheremo di seguirla sempre".

Gentiloni: "Aperto a tutti ma non all'approssimazione"

Dopo Gianni Letta ha preso la parola Paolo Gentiloni, commissario europeo per gli Affari economici e monetari: "A Bruxelles e a Strasburgo, ancora ricordano il suo impegno e la sua capacità di dialogo, dava l'esempio ai colleghi più giovani, era aperto a tutto e a tutti, tranne che all'approssimazione. Per lui la democrazia in Italia come in Europa era innanzitutto il Parlamento".

In piazza persone per esequie: "Qui per onorare Napolitano"

Le persone che stanno seguendo dal maxi schermo in piazza Montecitorio il funerale laico del presidente emerito Giorgio Napolitano, sono in silenzio e ascoltano con attenzione la cerimonia. Tra i presenti un uomo espone un cartello con sopra scritto "Giorgio grandioso dove andrai. Non esiste il paradiso, oppure sì? Mi lasci incerto. Un arrivederci, oppure ciao". Una donna parla di Napolitano come un "politico democratico, razionale che ha sempre cercato di unire la sinistra, e forse per certe cose era troppo avanti e non lo abbiamo capito. Il problema è che con lui se ne va un altro pezzo di politici seri, che tenevano veramente a questo paese". In piazza anche un gruppo di giovani, venuti apposta per seguire il funerale del presidente emerito: "l'ho conosciuto come primo presidente della Repubblica di cui ho ricordo quando ero piccolo, aveva una sua caratura istituzionale che forse oggi manca nella politica dei nostri giorni". Un'altra donna che segue le esequie lo ricorda come un "personaggio che rappresenta l'intero novecento. Un personaggio illustre che ha vissuto la storia d'italia. Quindi sono qui per onorarlo".

Gianni Letta: "Berlusconi e Napolitano si chiariranno lassù"

Con la morte di Giorgio Napolitano "si chiude anche un capitolo tormentato e complesso di questa storia: dopo Berlusconi, Napolitano, a tre mesi uno dall'altro. Mi piace immaginare che incontrandosi lassù possano dirsi quello che non si dissero quaggiù e, placata ogni polemica, possano chiarirsi e ritrovarsi nella luce", ha detto ancora Gianni Letta.

Gianni Letta: "Lutto repubblicano supera le divergenze"

"Di fronte a un lutto che definirei repubblicano non ci sono divisioni di sorta: non cancella ma supera ogni divergenza e annulla le distinzioni culturali politiche pur inevitabili in una figura come il presidente Napolitano, che prima di ricoprire con autorevolezza e prestigio le massime cariche istituzionali è stato per tanti anni protagonista di primo piano della vita politica italiana", ha detto Gianni Letta.

La nipote: "Ci ha presentato la Regina"

"Ci ha dato grandi opportunità, ci ha accompagnato a concerti, iniziative politiche e istituzionali e ci ha presentato a grandi personalità, tra queste la Regina Elisabetta alla quale era particolarmente legato", ha detto Sofia, la nipote di Giorgio Napolitano,  ricordando il nonno in Aula alla Camera. "Ci ha portati a Stromboli e a Capri - ha aggiunto - luoghi a lui cari e siamo sempre rimasti colpiti da quanto fosse ammirato ovunque nel mondo e ci siamo sempre sentiti orgogliosi di essere suoi nipoti".

A cerimonia iniziata l'arrivo di Matteo Renzi

Matteo Renzi è arrivato alle 12.35 nell'aula di Montecitorio per prendere parte alla cerimonia per le esequie laiche di Giorgio Napolitano. A quanto si apprende ha fatto ritardo l'aereo che lo riportava a Roma dagli Stati Uniti.

Giorgia Meloni ai funerali di Napolitano

Nella foto i banchi del governo, con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante la cerimonia laica per i funerali di Giorgio Napolitano.

Giorgia Meloni ai funerali di Napolitano

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Il ricordo di Finocchiaro, cita Chiaromonte

Nel discoro a Montecitorio per le esequie di Giorgio Napolitano, Anna Finocchiaro ricorda anche Gerardo Chiaromonte, tra i compagni di politica degli anni giovanili del presidente emerito. In Aula vicino all'ex ministro Livia Turco, c'è la figlia di Chiaromonte, l'ex parlamentare di sinistra Franca, con lei Letizia Paolozzi, entrambe note per le loro battaglie femministe. Un lungo e sentito applauso alla fine del discorso di Finocchiaro che in conclusione non nasconde la voce rotta dalla commozione.

Gianni Letta: "Per Napolitano le istituzioni venivano prima delle posizioni politiche"

Nell'Aula di Montecitorio è intervenuto anche Gianni Letta: "Per Napolitano le istituzioni venivano prima delle posizioni politiche. Quando scompare una personalità come Giorgio Napolitano, la perdita è di tutti, tocca e riguarda tutti coloro che hanno a cuore le istituzioni, e lo dimostra quest'Aula. Tutti ci inchiniamo reverenti per rendere omaggio alla memoria di un uomo che amava l'Italia e ci stringiamo alla sua famiglia".

Finocchiaro: "Per lui Parlamento luogo del confronto"

Dopo la nipote Sofia è intervenuta a Montecitorio Anna Finocchiaro, presidente della Fondazione Italiadecide: "Giorgio Napolitano è stato, sopra a tutto, parlamentare. I dirigenti politici consideravano più importante l'impegno politico piuttosto che quello parlamentare. Lui vi si è invece 'immerso', perché lo considerava il luogo per l'approfondimento e la riflessione sulle questioni, il confronto tra forze politiche, la ricerca della migliore tra le transazioni per la cura dell'interesse collettivo e perché credeva fermamente che nella qualità della rappresentanza risiede la forza e l'autorevolezza del Parlamento e delle istituzioni repubblicane. Garantire efficacia ed efficienza dell'agire delle istituzioni per garantire la democrazia e per corrispondere alle esigenze del Paese resterà un suo continuo monito, una sua ossessione. Ci tornerà nel discorso di insediamento del 2013: 'Non si può più, in nessun campo, sottrarsi al dovere della proposta, alla ricerca della soluzione praticabile, alla decisione netta e tempestiva per le riforme di cui hanno bisogno improrogabile per sopravvivere e progredire la democrazia e la società italiana'".

La nipote Sofia May: "Un nonno formidabile"

"Era un nonno formidabile", ha detto poi la nipote Sofia May Napolitano, visibilmente commossa. "Ci ha sempre detto che qualunque obiettivo è raggiungibile. Ci ha fatto sentire di poter confidare in lui ogni volta ne avessimo bisogno, Ci ha insegnato quanto siano importanti la famiglia e le amicizie e quanto siano fondamentali nelle nostre vite. Ci scriveva sempre, anche quando non sapevamo ancora leggere, ci telefonava quando vedeva dei cartoni in televisione che pensava ci sarebbero piaciuti. Ci veniva a prendere a scuola e ci portava a villa Borghese per un gelato. Ha sempre trovato il tempo per me e Simone, nonostante i suoi impegni".

Il discorso di Giulio Napolitano

Dopo La Russa ha preso la parola uno dei figli di Napolitano, Giulio. "Viviamo questo momento in spirito di comunità e condivisione. Un ringraziamento a Papa Francesco per gli straordinari gesti che ci hanno emozionato".

L'intervento di Ignazio La Russa

Dopo il minuto di silenzio ha preso la parola il presidente del Senato Ignazio La Russa: "Il presidente Napolitano ha sempre rivendicato con orgoglio la propria storia politica. È stato testimone di una cultura che si fa politica, da capo dello Stato ha guidato la nazione secondo i fondamenti della Costituzione. La mia stima verso di lui si è rafforzata per il suo operato di profonda attenzione verso le nostre Forze armate e verso il ruolo fondamentale che queste svolgono per la difesa e la sicurezza della Nazione e dei cittadini. Al presidente Napolitano sarò inoltre sempre grato per l'impegno e la dedizione che volle dedicare alle celebrazioni per i centocinquant'anni dell'Unità d'Italia, contribuendo così a rafforzare il senso di appartenenza, l'amore verso la nostra Patria e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e identitario".

Un minuto di silenzio alla Camera

Dopo il discorso di Fontana, l'Aula della Camera osserva in minuto di silenzio.

È iniziata la cerimonia nell'Aula della Camera

È iniziata la cerimonia nell'Aula della Camera, ha preso la parola il presidente Lorenzo Fontana: "Con Napolitano scompare una delle figure più rilevanti della storia della Repubblica"

Mattarella e Meloni omaggiano il feretro nella sala dei ministri

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio Giorgia meloni hanno omaggiato il feretro di Napolitano nella sala dei ministri, alla presenza della moglie e dei figli del presidente emerito.

Figli dietro il feretro in Transatlantico

A seguire il feretro del presidente emerito Giorgio Napolitano, lungo il Transatlantico della Camera, anche i figli Giovanni e Giulio, dietro i nipoti. Di lato sono schierate le principali autorità tra cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la presidente della Corte costituzionale, Silvana Sciarra.

L'Aula della Camera in piedi

Nella foto il momento in cui tutta l'Aula della Camera si è alzata in piedi per omaggiare Napolitano durante la cerimonia esterna.

L'Aula della Camera durante i funerali di Napolitano

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Aula in piedi all'arrivo del feretro in piazza

In Aula a Montecitorio si sono alzati tutti in piedi quando il feretro di Giorgio Napolitano è arrivato in piazza. La cerimonia esterna è infatti seguita attraverso i due monitor dell'emiciclo. Molti parlamentari si sono messi sull'attenti finchè il feretro non ha fatto il suo ingresso nel palazzo dopo l'esecuzione dell'inno di Mameli. Per oltre 10 minuti l'assemblea è rimasta in piedi.

Il feretro è stato portato nella sala dei ministri della Camera

Il feretro del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano è nella sala dei ministri della Camera.

Cittadini con la mano sul cuore seguono i funerali dagli schermi

Diverse persone stanno seguendo la diretta dei funerali del presidente emerito Giorgio Napolitano da un maxi-schermo posizionato a piazza Capranichetta, attigua a Montecitorio. Foto e mano sul cuore per alcuni di loro all'inno di Mameli.

Macron e Steinmeir accolgono il feretro con Mattarella

Anche i capi di stato esteri, come Emmanuel Macron e Franck Walter Steinmeier, sono con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'ingresso di Montecitorio per accogliere il feretro.

Applausi dei cittadini all'arrivo del feretro alla Camera

Applausi dei cittadini hanno accolto il feretro del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, al suo arrivo in piazza Montecitorio. Ai lati del piazzale ci sono alcuni cittadini, altri vicino al maxischermo allestito nella piazza.

Gli onori militari e l'inno nazionale

L'inno nazionale risuona in piazza Montecitorio prima dell'ingresso del feretro nel palazzo della Camera.

Il corteo funebre è arrivato in piazza Montecitorio

Il corteo funerbre con il feretro di Giorgio Napolitano è arrivato in piazza Montecitorio. Il feretro viene portato a spalla da 8 rappresentanti delle forze armate e di polizia, più uno dei vigili del fuoco. Seguono gli onori militari da parte di uno schieramento formato da 100 unità del reparto d'onore e 50 elementi della banca musicale dell'esercito.

In Aula si fa silenzio e si prende posto

In attesa che la cerimonia per le esequie laiche dedicata al presidente emerito Giorgio Napolitano abbia inizio l'Aula di Montecitorio è ormai quasi al completo. Liberi solo i posti sulla destra riservate alle autorità. I ministri occupano completamente i banchi del governo e il brusio che finora ha fatto da sottofondo si abbassa. Anche i vicepresidenti di Camera e Senato sono al loro posto. Unico ex premier che manca è Matteo Renzi. Prodi, D'Alema, Monti, Letta Conte siedono invece vicini in seconda fila.

L'uscita del feretro di Napolitano dal Senato

Nella foto il momento in cui il feretro di Giorgio Napolitano è stato portato fuori dal Senato, avvolto in una bandiera Tricolore e scortato da quattro corazzieri.

L'uscita del feretro di Napolitano dal Senato

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A Montecitorio è arrivato Steinmeier

Anche il Presidente della Repubblica federale di Germania Frank-Walter Steinmeier, è appena arrivato in piazza Montecitorio accolto dal cerimoniale e dagli assistenti parlamentari.

Il corteo funebre è partito da Palazzo Madama

Il corteo con il feretro del Presidente emerito della Repubblica Giorgio napolitano, dopo il commiato del Presidente del Senato Ignazio La Russa, ha laciato il Senato: percorrerà corso del Rinascimento, piazza Argentina, passando per piazza Venezia, via del Corso, fino a piazza Montecitorio. La bara, avvolta in una bandiera Tricolore e scortata da quattro corazzieri, è uscita dal portone principale su viale Risorgimento, sopra l'entrata le bandiere a mezz'asta.

A Montecitorio capitani reggenti San Marino

I Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino Alessandro Scarano e Adele Tonnini, accompagnati dal ministro degli Esteri Luca Beccari, sono arrivati in piazza Montecitorio accolti dal cerimoniale e dagli assistenti parlamentari, per partecipare al funerale laico del presidente emerito Giorgio Napolitano.

È arrivato Emmanuel Macron

Anche il presidente francese Emmanuel Macron è arrivato a Montecitorio per i funerali di Giorgio Napolitano.

Nell'emiciclo della Camera anche diversi sindaci

Inizia a riempirsi l'emiciclo della Camera dove si svolgerà il funerale laico di Giorgio Napolitano. Diversi i ministri presenti tra cui Matteo Salvini che è già seduto al suo posto tra i banchi del governo. Il ministro per lo sport Andrea Abodi parla con Fitto. Presenti anche il ministro per l'Istruzione, Giuseppe Valditara, e il ministro per la Giustizia Carlo Nordio. In Aula sono presenti anche diversi sindaci tra cui Sala, Nardella, Manfredi, Gualtieri.

Arrivata a Montecitorio la duchessa di Edimburgo

La Duchessa di Edimburgo,Sophie Helen Rhys-Jones, membro della famiglia reale del Regno Unito, è appena arrivata in piazza Montecitorio, per partecipare al funerale laico del presidente emerito Giorgio Napolitano.

Mattarella è arrivato a Montecitorio

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è giunto alla Camera per i funerali del suo predecessore, Giorgio Napolitano. Il Capo dello Stato si è quindi recato nella Sala dei ministri, dove sono il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e quello della Corte costituzionale, Silvana Sciarra. Qui vengono accolti i rappresentanti degli Stati esteri arrivati in Italia per rendere omaggio al Presidente emerito. 

Alla Camera arrivato presidente dell'Austria Fisher

Il Presidente emerito della Repubblica d'Austria Heinz Fischer con la moglie Margit Fischer, è appena arrivato in piazza Montecitorio per prendere parte al funerale laico di Napolitano.

In Aula presenti anche Prodi e Draghi e Gianni Letta

Sono appena arrivati anche Romano Prodi, Enrico Letta, Vincenzo e Piero de Luca. Presenti inoltre il comandante dei carabinieri in alta uniforme Teo Luzi, il leader del M5s Giuseppe Conte, Livia Turco, Mario Draghi e Gianni Letta.

Le due fasi della cerimonia e gli onori militari

La cerimonia per i funerali laici del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, si articolerà in due fasi: una all'esterno di Palazzo Montecitorio e un'altra all'interno, che durerà circa un'ora. Secondo il cerimoniale previsto, il feretro partirà alle 11.20 da Palazzo Madama, dove è allestita la camera ardente. All'altezza del piazzale di Montecitorio, il carro sarà scortato dai corazzieri mentre all'interno sarà portato a spalla da 8 rappresentanti delle forze armate e di polizia, più uno dei vigili del fuoco. Seguiranno gli onori militari da parte di uno schieramento formato da 100 unità del reparto d'onore e 50 elementi della banca musicale dell'esercito.

Alla Camera anche Prodi e Schlein

La partigiana Iole Mancini, 103 anni, è arrivata alla Camera per i funerali di Stato del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Accomapagnata dalla segreteria del Pd Elly Schlein, Iole Mancini è entrata in Aula con al collo il fazzoletto dell'Anpi. Alla Camera è arrivato anche l'ex presidente del consiglio Romano Prodi.

Arrivata Meloni a Montecitorio per le esequie

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è appena arrivata in piazza Montecitorio per partecipare alle esequie del presidente emerito Giorgio Napolitano. La premier ha percorso il tappeto rosso e poi ha varcato l'ingresso di palazzo Montecitorio.

Area intorno alla Camera blindata per i funerali di Napolitano

È blindata la zona attorno alla Camera, dove alle 11.30 prenderanno il via i funerali di Stato laici del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Numerosi agenti delle forze dell'ordine presidiano le strade dell'area, che poco prima della cerimonia verranno chiuse al traffico per l'arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dei rappresentanti di Stato esteri. All'interno di Montecitorio è tutto pronto per le esequie civili. I commessi parlamentari della Camera indossano il frac e quelli del Senato la divisa di rappresentanza con guanti e papillon nero. A poco più di un'ora dall'inizio del funerale iniziano ad accomodarsi in Aula i primi partecipanti, fra cui l'ex presidente della Camera Gianfranco Fini, l'ex ministro Roberto Speranza, Gianni Cuperlo, Angelo Bonelli e Luca Barbareschi, ex deputato nonché attore e regista.

Napolitano due volte al Quirinale

Napolitano è stato eletto presidente della Repubblica per la prima volta il 15 maggio 2006 (Nella foto il giorno dell'insediamento). Il 22 marzo 2013  affida a Pier Luigi Bersani (Pd) l’incarico di formare un governo, ma dopo un lungo giro di consultazioni l’esponente dem rinuncia. Napolitano assume allora un’iniziativa inconsueta: nomina una commissione di “10 saggi – esperti e personalità del mondo accademico e politico – che elaborino delle proposte in modo da individuare dei punti di convergenza per un possibile programma condiviso tra le forze politiche. E preannuncia le dimissioni prima della scadenza naturale del suo mandato per procedere il prima possibile all’elezione del suo successore: in quel momento si trova infatti nel cosiddetto "semestre bianco", cioè a meno di 6 mesi dalla scadenza del suo mandato, e non ha il potere di sciogliere le Camere per poter tornare eventualmente alle urne. Ma nelle settimane successive, un ampio schieramento parlamentare chiede a Napolitano la disponibilità a essere rieletto. La proposta viene accettata e il 20 aprile 2013 avviene la rielezione, la prima della storia.

Il giuramento di Napolitano nel 2006

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Palazzo e piazza, la Camera pronta all'ultimo saluto a Napolitano

Le bandiere dell'Italia e dell'Unione europea in Transatlantico 'abbrunate' (con un fiocco nero annodato all'asta) in segno di lutto. I commessi che cominciano a disporsi in Transatlantico, a formare il corridoio d'onore. Tappeti rossi e ringhiere tirate a lucido. Passi veloci e voci bassa tra i corridoi: la Camera è ormai pronta all'ultimo saluto a Giorgio Napolitano. Per la prima volta nella sua storia, l'Aula aprirà le porte per un funerale, sia pure laico e di Stato. Fermento anche in piazza Montecitorio già presidiata dalle forze dell'ordine, oltre che da telecamere e giornalisti ovviamente. Alla spicciolata, oltre un'ora prima dell'inizio dei funerali laici del Presidente emerito, arrivano all'esterno del Palazzo anche i cittadini che potranno seguire le celebrazioni dal maxischermo allestito davanti all'hotel Colonna Palace, e da quello nell'adiacente piazza Capranica.

Morte Napolitano, al caffè Gambrinus di Napoli minuto di silenzio e applausi

Anche lo storico bar di Napoli Caffè Gambrinus ha voluto omaggiare con un minuto di raccoglimento, sfociato poi in un lungo applauso, il presidente emerito Giorgio Napolitano. Napolitano, nato a Monte di Dio, a pochi passi da piazza del Plebiscito e dal caffè fondato nel 1860, era solito fare tappa al bar durante i suoi soggiorni partenopei, sempre accompagnato dalla moglie Clio. VIDEO

D’Alema: "Vidi Napolitano cantare canzoni napoletane assieme a Nino D'Angelo"

Fra i vari ricordi di Napolitano condivisi da D'Alema in un’intervista a La Stampa quello di un Capodanno napoletano a casa dell'architetto Umberto Siola: "Alla fine della cena di fine anno vidi Napolitano cantare canzoni napoletane! Assieme a Nino D'Angelo! Ma anche quella sera restò lui: nella baraonda dei mortaretti si sentivano le 'bombe Maradona' e lui, che aveva fatto una apposita circolare, si chiese: ma saranno regolari? C'era tutto Napolitano: si abbandonò al canto ma si pose il problema della regolarità dei botti".

Napolitano, le tappe di una storia politica lunga 70 anni

L'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è entrato per la prima volta alla Camera nel 1953 e la sua storia politica ha seguito e a tratti segnato le vicende del nostro Paese. LA FOTOGALLERY

Giorgio Napolitano, il presidente dei due mandati

Comunista, migliorista, diessino. Ed europeista. Una vita a sinistra, la sinistra socialista e democratica. Giorgio Napolitano ha sempre guardato al riformismo anche negli anni in cui più forte è stata la contrapposizione sociale e civile in un'Italia politica divisa tra Dc e Pci, divisa da quella cortina di ferro che, seppur solo idealmente, attraversava il nostro Paese. Una lunga carriera politica e istituzionale la sua. Primo ex comunista a essere eletto Presidente della Repubblica italiana. L'editoriale di Pierfrancesco Ferarara

D'Alema: "Napolitano incarnò il nesso tra Pci e democrazia"

Giorgio Napolitano "ha incarnato nella forma più alta il nesso tra il Pci e la democrazia italiana, un nesso che resta una caratteristica originale del nostro Paese. Come disse Togliatti: non siamo mai stati un accampamento cosacco, ma una parte del popolo italiano. Napolitano lo ha dimostrato nella forma più alta: è stato l'unico dirigente del Pci che nella storia nazionale abbia avuto il ruolo più rilevante nello Stato italiano". Massimo D'Alema ricorda così - in un'intervista a La Stampa - la figura del presidente emerito della Repubblica. "La generazione di Napolitano ha vissuto il rapporto con lo stalinismo in modo drammatico. Noi siamo stati fortunati. Il mio legame col Pci - osserva D’Alema - si saldò il giorno in cui ero a Praga: scesi in piazza per protestare contro i carri armati sovietici e arrivò la notizia che il Pci aveva espresso il suo dissenso. Senza quello, non so se sarei rimasto legato a quel partito. Napolitano - rileva - capì prima di altri e l'apporto importantissimo che ha dato a tutti noi è l'esser stato il primo dirigente comunista ad aver avuto una cultura anglosassone, compresa una conoscenza assai avanzata della lingua inglese".

Fini: "Napolitano ha avuto rispetto sacrale per la Costituzione"

"Un uomo molto rigoroso. Che diventava puntiglioso tutte le volte che si trattava di rispettare o di difendere l'equilibrio tra poteri dello Stato. Giorgio Napolitano ha avuto un rispetto sacrale della Costituzione. A differenza di alcuni predecessori, che hanno inciso nella dialettica tra partiti e in certi casi l'hanno determinata, come Scalfaro o prima ancora Cossiga, mai, neanche una volta ho sentito fare al presidente Napolitano considerazioni o anche solo accenni al dibattito politico-partitico in corso allora". Lo dice Gianfranco Fini - in un'intervista al Corriere della Sera - che per cinque dei nove anni di Napolitano al Colle fu presidente della Camera. "Furono anni turbolenti. E lo furono - ricorda Fini - anche per alcune mie scelte politiche, certo. Ma la teoria secondo cui l'allora Capo dello Stato fosse il regista di un complotto per far cadere Berlusconi con la mia complicità non solo è infondata ma anche offensiva. Con falsi racconti degni della spazzatura che continuano a circolare".

Tortorella: "Napolitano presidente di piena fedeltà nella Costituzione"

"Certamente la strada di Napolitano per l’accesso al governo si è dimostrata giusta. Penso che lo stato attuale della sinistra italiana mostri anche l’altro aspetto di quelle posizioni", ha detto l'ex presidente del PCI Aldo Tortorella, a Repubblica, parlando di Giorgio Napolitano. Che Presidente è stato? "Di piena fedeltà nella Costituzione in tempi molto difficili", risponde lo storico dirigente comunista. "Una parte della sinistra non era convinta della sua linea. Neppure io", prosegue, aggiungendo: "Sì, ma io l’ho sempre considerato un sincero combattente per l’idea di sinistra in cui credeva. Da qualche riformista invece ho visto astio verso di lui. Personalmente ho sempre avuto affetto, anche se non ricambiato, per tutti coloro che per cinquant’anni hanno saputo costruire una comunità di rara umanità".

Mancato rispetto del minuti di silenzio per Napolitano, multati 5 club di Serie A e 2 di B

Il mancato rispetto da parte dei propri sostenitori del minuto di silenzio disposto dalla Figc su tutti i campi in memoria del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano è costato una multa di 5mila euro ciascuna a cinque società di serie A: Empoli, Verona, Fiorentina, Lazio e Udinese. Lo ha deciso il giudice sportivo di serie A, Gerardo Mastrandrea, nell'ambito dei provvedimenti relativi alla quinta giornata di campionato. Per lo stesso motivo, il giudice di serie B ha multato per 2000 euro il Catanzaro e il Como.

Maxischermo in Sala dei Baroni a Napoli

Per consentire la massima partecipazione della città ai funerali del presidente emerito Giorgio Napolitano, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha disposto l'allestimento di un maxischermo nella Sala dei Baroni al Maschio Angioino su cui - con il supporto organizzativo degli uffici dell'Area Cultura del Comune di Napoli - verranno diffuse le immagini delle esequie. L'ingresso, libero fino a esaurimenti dei posti, è consentito dalle ore 11.

Il 3 ottobre una commemorazione al Senato

Martedì 3 ottobre i lavori del Senato si apriranno con una commemorazione del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. È quanto deciso ieri in conferenza dei capigruppo.

Papa Francesco in Senato per Napolitano, 21 anni fa Giovanni Paolo II alla Camera

Papa Francesco per la prima volta nella storia della Repubblica ha varcato la soglia di Palazzo Madama. È accaduto il 24 settembre quando il Pontefice è arrivato a sorpresa alla camera ardente di Giorgio Napolitano. In generale si tratta della seconda volta di un Pontefice al Parlamento: il precedente risale al novembre 2002, quando Giovanni Paolo II era andato in visita al Parlamento in seduta congiunta nella sede della Camera dei Deputati. VIDEO

Papa Francesco alla camera ardente di Giorgio Napolitano

©Ansa

Il ricordo di Walter Veltroni: "In lui senso della Nazione"

"Ho conosciuto Giorgio proprio 50 anni fa - ha raccontato il fondatore del Partito Democratico Walter Veltroni - e abbiamo avuto tante occasioni per discutere. In certi momenti eravamo anche su posizioni diverse poi, a partire dall'inizio di questo millennio e per tutti questi anni fino a questi ultimi mesi, il rapporto tra noi è stato un rapporto molto, molto stretto. Io sentivo e ho sempre sentito in lui ciò che mi piace di più della sinistra, cioè il senso della Nazione, l'Europeismo, il Riformismo, l'apertura al nuovo e al tempo stesso, però, la non cancellazione della propria identità, delle proprie radici, della propria storia". VIDEO

L'amico Ranieri: "Fino all’ultimo ha chiesto di Napoli"

Il rapporto strettissimo con Napoli del Presidente emerito Giorgio Napolitano, spiegato dal suo "figlioccio" politico, concittadino e amico di sempre, Umberto Ranieri, che racconta come abbia chiesto della città fino al loro ultimo incontro.

Alla camera ardente anche Mattarella, Meloni e il Papa

La camera ardente di Napolitano è durata due giorni ed è stata allestita nella sala Caduti di Nassiriya, al Senato. Fra le personalità che sono andate a rendere omaggio al presidente emerito della Repubblica anche il capo di Stato Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Papa Francesco. LE FOTO

Cosa sono i funerali di Stato

I funerali di Stato sono riservati ai presidenti degli organismi costituzionali, agli ex presidenti della Repubblica e agli ex presidenti del Consiglio, ai ministri deceduti durante la loro permanenza in carica nonché alle persone che hanno reso onore alla nazione e alle vittime del terrorismo. Sono regolati dalla legge numero 36 del 7 febbraio 1987, che all'articolo 1 prevede che sono a carico dello Stato le spese per i funerali del presidente della Repubblica, del presidente del Senato, del presidente della Camera dei deputati, del presidente del Consiglio dei ministri e del presidente della Corte costituzionale, sia che il decesso avvenga durante la permanenza in carica, sia che avvenga dopo la cessazione. A decidere è comunque un ufficio della presidenza del Consiglio che gestisce il cerimoniale di Stato. COME SI SVOLGONO I FINERALI DI STATO

Napolitano sarà tumulato nel cimitero acattolico di Roma

Napolitano sarà tumulato nel cimitero acattolico di Roma. Al termine della cerimonia il corteo funebre raggiungerà il cimitero percorrendo via del Corso, piazza Venezia, via del Teatro Marcello e via Marmorata.

Allestiti due maxischermi

Per i funerali di Stato di Giorgio Napolitano sono stati allestiti due maxi schermi: uno in piazza Montecitorio e l'altro nell'adiacente piazza Capranica.

La commemorazione

La cerimonia all’interno dell’Aula di Montecitorio inizierà con un intervento del presidente della Camera Lorenzo Fontana, seguito da un minuto di silenzio e da un successivo intervento del presidente del Senato Ignazio La Russa. Poi sono previsti i discorsi del figlio Giulio e della nipote Sofia May, della Presidente della Fondazione Italiadecide Anna Finocchiaro, dell’ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri e presidente di Civita Gianni Letta, del Commissario europeo per gli affari economici e monetari Paolo Gentiloni, del Cardinale Gianfranco Ravasi e di Giuliano Amato, Presidente Emerito della Corte Costituzionale.

Il programma

Il feretro di Giorgio Napolitano col relativo corteo funebre partirà da Palazzo Madama, che ospita la camera ardente, e percorrerà corso del Rinascimento, piazza Argentina, passando per piazza Venezia, via del Corso, fino a piazza Montecitorio dove arriverà intorno alle 11.30. Per un tratto il solo carro sarà scortato dai Corazzieri. Qui si svolgeranno gli onori militari e sarà eseguito l’inno nazionale.

Presenti capi di Stato esteri fra cui Macron

Ai funerali di Stato di Napolitano è prevista la presenza di alcuni capi di Stato esteri fra cui il presidente francese Emmanuel Macron e quello tedesco Frank-Walter Steinmeier. Poi il presidente emerito francese François Hollande, quello albanese Bajram Begaj, i Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino Alessandro Scarano e Adele Tonnini accompagnati dal Ministro degli esteri Luca Beccari, il presidente emerito della Repubblica d’Austria Heinz Fischer, il presidente emerito della Repubblica del Portogallo Aníbal Cavaco Silva, il presidente emerito della Repubblica di Slovenia Borut Pahor e la Duchessa Sophie di Edimburgo membro della Famiglia Reale del Regno Unito.

Oggi i funerali di Giorgio Napolitano

A Roma è il giorno dei funerali di Stato laici di Giorgio Napolitano, presidente emerito della Repubblica scomparso il 22 settembre all'età di 98 anni.

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