Le vittime accertate sono 14, ci sarebbero ancora dispersi. Danni per miliardi di euro. Non si fermano le precipitazioni: confermato lo stato di massima allerta anche per la giornata di domani. Intanto il governo chiederà di attivare il Fondo di solidarietà europeo e il Cdm del 23 maggio dichiarerà lo stato di calamità
Proseguirà anche domani l'allerta rossa in Emilia Romagna a causa del maltempo: sono previste nuove e intense precipitazioni. Sale intanto a 14 il bilancio dei morti nella Regione, e ci sarebbero ancora dispersi. Gli evacuati sono 15mila. I danni stimati sono di diversi miliardi di euro. Varie zone della Regione sono ancora sott'acqua, e in alcune aree della Bassa Romagna c'è anche difficoltà a ricevere cibo e acqua potabile. Il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha detto a Sky Tg24 che "ricostruiremo tutto". Intanto il governo chiederà di attivare il Fondo di solidarietà europeo e il Cdm - previsto per il 23 maggio - dichiarerà lo stato di calamità. In questi giorni la pioggia ha devastato intere città e paesi: sono stati oltre 20 i fiumi esondati, 280 le frane e oltre 400 le strade interrotte.
Gli approfondimenti:
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- Centinaia di sfollati a Faenza: VIDEO
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Gli sfollati salgono a 15mila
Oggi si è aggravato il bilancio delle vittime: questa mattina a Faenza la Polizia ha recuperato il corpo di un anziano. Il conto complessivo dei morti è dunque salito a 14 e si teme che possa crescere ancora. È arrivato invece a oltre 15mila il numero delle persone che hanno dovuto lasciare la propria casa. Gli interventi di assistenza alla popolazione proseguono 24 ore su 24 e sono 8mila i cittadini che hanno già trovato accoglienza in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni in palestre, palazzetti dello sport e scuole.
Problemi con cibo e acqua
Nella Bassa Romagna, in una zona dove abitano circa 100mila persone, c’è un grosso problema legato all'approvvigionamento di cibo e acqua. A partire da Sant'Agata sul Santerno, forse il comune più colpito dall'alluvione. In crisi anche l’Appennino: Casola Valsenio, ad esempio, è martoriato dalle frane e praticamente tagliato fuori dal resto del mondo. Stesso problema a Modigliana dove i movimenti franosi che preoccupano non si contano più. O a Mercato Saraceno dove il dissesto geologico ha praticamente cambiato la geografia del paese. Ci sono più o meno 300 frane e 500 strade chiuse, rimangono blackout elettrici e interruzioni alle linee telefoniche che complicano ulteriormente i soccorsi.
I tentativi di fermare l’acqua
Intanto si prova a correre ai ripari con operazioni idrauliche mai fatte prima: è in corso una manovra per provare a invertire le acque del Cer, il Canale emiliano-romagnolo, cioè l'albero maestro del reticolo dell'irrigazione, per portarle nel Po. A Ravenna è stato costruito un argine di terra per provare a limitare le inondazioni. Mentre l'acqua si ritira lentamente da alcune delle zone allagate nei giorni scorsi, sotto stress in particolare c'è adesso la Bassa Romagna: un'area di circa 100 chilometri quadrati è all'80-90% alluvionata.
Domani ancora allerta rossa
Ci sono ancora vaste aree sott'acqua in Emilia Romagna, le frane stanno mettendo in ginocchio l'Appennino e per domani è confermata l'allerta rossa. Le precipitazioni potrebbero infatti far di nuovo innalzare il livello dei fiumi. Non solo: il passaggio delle piene dei fiumi ha ingrossato il fitto reticolo di canali agricoli che continuano ad esondare come in un effetto domino tanto che l'acqua ha allagato una parte consistente della periferia di Ravenna.
Evacuata palazzina con tre famiglie nel maceratese
Per una frana causata dalle piogge degli ultimi giorni e scesa nei pressi della strada provinciale 34, in zona Zoccolanti di Corridonia (Macerata), oggi è stata evacuata una palazzina che ospita tre famiglie, in tutto sei persone, a scopo precauzionale. Il provvedimento è stato preso dalla sindaca dopo il sopralluogo dei vigili del fuoco e di personale tecnico del Comune che hanno perlustrato l'edificio. L'amministrazione comunale si occuperà di trovare una sistemazione provvisoria dei tre nuclei familiari rimasti temporaneamente fuori casa in attesa di conoscere le relazioni dei tecnici sulle condizioni dello stabile.
Enel: “Task force con 700 tecnici e raccolta fondi”
Una raccolta fondi ma soprattutto l'attivazione rapida di una task force con oltre 700 tecnici in campo, 170 i gruppi elettrogeni e 9 power station per fornire alimentazione di emergenza, utilizzando anche sei elicotteri per ispezionare le linee interessate dagli eventi e consentire il trasporto del personale e dei generatori. Il neo amministratore delegato, Flavio Cattaneo, ha subito attivato l'azienda, sin dalle prime ore dell'emergenza meteo che ha colpito l'Emilia Romagna. La task force già ha consentito di rialimentare oltre 40mila utenze dall'inizio emergenza. Il Gruppo Enel ha inoltre avviato una raccolta di fondi tra i dipendenti a favore delle popolazioni colpite dell'emergenza a cui l'azienda parteciperà con un ulteriore contributo dell'azienda e del top management, incluso l'amministratore delegato.
Intesa Sanpaolo: “5 milioni per popolazioni colpite”
Da parte di Intesa Sanpaolo "è in fase di attivazione una raccolta fondi per sostenere la popolazione del territorio a cui la banca contribuirà con un proprio sostegno, di importo pari a 5 milioni di euro". Lo ha reso noto la stessa Intesa Sanpaolo in un comunicato. "Imprese di tutti i settori, anche no profit, che hanno subito danni potranno inoltre richiedere per un anno sia l'azzeramento delle commissioni sui pagamenti Pos per transazioni fino a 30 euro che la gratuità del canone su Pos Mobile e Virtuali", conclude la nota.
Le campagne a Bagnacavallo ricoperte da un fiume di acqua (Ansa)
Difesa in campo con 1.200 militari e 12 elicotteri
Oltre 1.200 militari di esercito, marina, aeronautica militare e carabinieri hanno preso parte finora alle operazioni di soccorso che si stanno svolgendo nelle aree dell'Emilia Romagna colpite dal maltempo e da fenomeni alluvionali. Le Forze armate hanno impiegato 12 elicotteri, 55 gommoni, oltre 100 veicoli di varia tipologia, 4 aerei da ricognizione, 1 velivolo a pilotaggio remoto, 3 motopompe idrovore. Il Comando Operazioni Spaziali ha fornito costantemente supporto con immagini satellitari sull'evoluzione dei fenomeni. I militari hanno inoltre contribuito all'allestimento delle tendopoli e delle zone di ristoro per le famiglie evacuate dalle proprie abitazioni.
Pediatri: “I bimbi sono più a rischio traumi e malattie”
"I bambini sono tra i soggetti più vulnerabili agli effetti negativi delle inondazioni. In particolare, lo straripamento delle acque aumenta il rischio di traumatismi, infortuni e malattie infettive". A mettere in guardia sono i pediatri della la Società di Pediatria Preventiva e Sociale dell'Emilia-Romagna che si mettono a disposizione di bambini e genitori residenti nelle zone inondate. Oltre agli effetti diretti degli eventi alluvionali sulla salute dei più piccoli, ci sono quelli indiretti. "Sia durante che dopo le inondazioni - spiega Susanna Esposito, presidente della Sipps e docente ordinario di Pediatria all'Università di Parma - non sono pochi i problemi di salute causati dall'interruzione dei trattamenti medici, dalla mancanza di accesso all'assistenza e ai servizi scolastici, dall'aumento della violenza domestica e problemi di salute mentale".
Sindaco Modigliana: “Situazione si è aggravata”
"La situazione gravissima della frane e dei cedimenti avvenuti in tutto il territorio comunale, si è aggravata. Modigliana in questo momento non è raggiungibile" perché "l'unica via di accesso è via Provinciale Faentina, che è sottoposta a verifica per la presenza di un fronte in frana”. È quanto si legge in un avviso alla popolazione diramato dal sindaco della cittadina del Forlivese, Jader Dardi. "La pioggia di questa mattina ha aggravato la situazione di pericolo e il transito è autorizzato solo per i mezzi di soccorso", prosegue la comunicazione, assicurando che "gli approvvigionamenti alimentari" saranno garantiti da Prefettura, Protezione Civile e Forze dell'Ordine e "il Coc di Modigliana si è attivato" per reperire "acqua potabile per la popolazione".
Domani Salvini in Prefettura a Bologna
Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini sarà domani a Bologna alle 16, nella sede della Prefettura, per fare il punto sulla emergenza Emilia Romagna. Lo ha annunciato lo stesso Salvini intervenendo in collegamento con "Verso Sud", forum Ambrosetti in corso a Sorrento "Domani sarò a Bologna, alle 16, in Prefettura assieme agli straordinari amministratori e agli straordinari tecnici di Rfi, Fs, Anas, Aspi e Trenitalia per dare idea alle popolazioni di Emilia-Romagna di quello che è e sarà nelle prossime ore e nei prossimi giorni".
Curcio: “Molti problemi alle infrastrutture”
"C'è una problematica diffusa sul territorio regionale alle infrastrutture viarie, che aggrava il trasferimento delle persone, dei ripristini elettrici e per parte idrica, ma su ognuno dei settori si lavora per recuperare il più possibile l'infrastruttura”, ha detto Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile, durante il punto stampa a Bologna sull'emergenza in Emilia-Romagna. "È attivo un dispositivo importante, è importante mantenere il livello delle priorità, che possono cambiare anche di ora in ora e rimane il tema della salvaguardia della vita e quella dei soccorsi, laddove ci dovessero essere delle richieste, resta l'attenzione principale".
Curcio a Sky TG24: “C’è ancora molto da lavorare”
“C’è anche molto da lavorare”, ha detto il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio a Sky TG24. “Dobbiamo continuare a lavorare sia sull’attività di soccorso sia a ragionare sul ripristino. Gli strumenti emergenziali sono già operativi, a oggi non c’è un problema di risorse. Sul ripristino del territorio, ci sarà da ragionare partendo da un censimento del danno che appare evidentemente importante”.
97enne: “Catastrofe così mai vista, sembra la guerra”
"Una catastrofe così non l'avevo mai vista in vita mia, sembra di essere in guerra". A dirlo è Gorino, 97 anni, una delle persone più anziane ospitate nel centro di accoglienza allestito nel palazzetto di Castel Bolognese, nel Ravennate, comune tra i più colpiti dalle alluvioni di questi giorni in Emilia Romagna. Fino a poche ore fa nel centro era ospitata anche una signora di 102 anni che è però potuta rientrare nella sua abitazione. Anche Gorino sogna di tornare presto nella sua casa. "Voglio vedere casa mia, una volta tanto che vengo via da casa mia arriva l'alluvione”.
Sindaco Castel Bolognese: “3mila famiglie sott'acqua”
“È un disastro totale", "già 15 giorni fa eravamo stati colpiti duramente dal maltempo, nella parte più a monte e verso Faenza. Abbiamo avuto una vittima, un'ottantina di case allagate e molte attività colpite. Ora questa nuova ondata", "la stiamo gestendo come meglio possiamo, considerando che Castel Bolognese conta circa 3.700 famiglie e ne abbiamo 2-3mila sott'acqua". Così Luca Della Godenza, sindaco di Castel Bolognese (Ravenna), uno dei comuni più colpiti dalle alluvioni che si sono abbattute in Emilia Romagna. Lo stesso Della Godenza e alcuni membri del suo staff per colpa dell'alluvione sono rimasti bloccati nella sede del Comune, e sono stati soccorsi dai militari dell'esercito intervenuti.
Curcio: “Evento estremo e senza precedenti”
Si è trattato di un “evento estremo e senza precedenti. Non c’è memoria di eventi di questo tipo in passato”, ha detto il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, che ha ringraziato tutti i soccorritori al lavoro i questi giorni. “Abbiamo ancora delle criticità di soccorso, in altre aree si sta iniziando con le operazioni di ripristino”.