Maltempo in Emilia-Romagna, come aiutare le zone colpite dall'alluvione

Cronaca
©IPA/Fotogramma

Avviate campagne di raccolta fondi da parte di Province e comuni della regione. Anche alcuni gruppi editoriali ed enti benefici legati ai giornali hanno attivato delle raccolte

 

ascolta articolo

 Sono circa 13mila le persone che si sono viste costrette a lasciare le loro case a causa dell’alluvione che ha dato origine ad abbondanti piogge iniziate martedì, in Emilia-Romagna. Sono attualmente nove le persone che sono morte e ci sono molte persone disperse, non si sa con precisione quante. L’allerta rossa per molti territori dell’Emilia-Romagna e per alcune zone delle Marche è stata diramata dalla Protezione Civile anche per giovedì, ma non è ancora stata avviata una raccolta fondi dedicata all’alluvione. Chi vuole dare un sostegno economico alle zone colpite e contribuire ai soccorsi al momento può farlo con le raccolte fondi dei comuni o delle province. Già dopo la prima alluvione di due settimane fa, la provincia di Modena aveva avviato una raccolta fondi: per contribuire si può fare un bonifico e inserire come causale “alluvione Emilia-Romagna”. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).

Le raccolte attive

Il comune di Faenza, una delle città più colpite dalle alluvioni dall’inizio del mese, ha pubblicato i dettagli per chi vuole fare una donazione con bonifico, Satispay o PagoPaxf. Il comune di Imola ha avviato una campagna di raccolta fondi per i danni dell’alluvione nel suo territorio. Si può fare un bonifico o usare PagoPa. Il comune di Bologna ha condiviso un modulo da compilare online, per permettere alle persone che vogliono dare una mano di comunicare la propria disponibilità e al comune di gestire gli aiuti in modo efficace.

 

approfondimento

Alluvioni, l’Emilia-Romagna è la regione più a rischio di tutta Italia

 Anche alcuni gruppi editoriali si sono attivati

Anche alcuni gruppi editoriali ed enti benefici legati ai giornali hanno avviato delle campagne di raccolta fondi: è il caso per esempio della Fondazione Specchio d’Italia, che è nata nel 2020 ed è partner del Gruppo Editoriale GEDI, di cui fanno parte molti giornali tra cui Repubblica e La Stampa. Si occupa di progetti benefici in Italia e all’estero e tra le altre cose anche di calamità naturali: ha detto di aver donato 20mila euro e ha avviato una campagna di raccolta fondi. Anche il gruppo Monrif, ovvero l’editore dei quotidiani Resto del Carlino, Il Giorno e La Nazione, ha avviato una campagna di raccolta fondi. Nel comunicato del gruppo si legge che “i fondi raccolti confluiranno in un conto della Regione Emilia Romagna e della Protezione Civile Emilia Romagna per interventi urgenti e assistenza alle popolazioni sfollate”.

approfondimento

Alluvione Emilia-Romagna, assessore Ambiente di Forlì: tanti sfollati

Cronaca: i più letti