In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Covid, news. Fiaso: in 7 giorni lieve rialzo ricoveri ordinari, +4,2%

©Ansa

Leggera virata verso l'alto della curva dei ricoveri ordinari di pazienti con infezione da Sars-CoV-2. È quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere del 14 marzo 2023. Nelle ultime 4 settimane si osservano alcune piccole oscillazioni dei dati che indicano comunque una sostanziale stabilità dei casi

Condividi:

Leggera virata verso l'alto della curva dei ricoveri ordinari di pazienti con infezione da Sars-CoV-2: +4,2% il dato registrato nell'ultima settimana. È quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) del 14 marzo 2023. Nelle ultime 4 settimane si osservano alcune piccole oscillazioni dei dati che indicano comunque una sostanziale stabilità dei casi. Nei reparti ordinari si registra un aumento del +7,9% del numero di ricoveri "Per Covid", ovvero pazienti con insufficienza respiratoria o polmonite, e un aumento del +4,8% dei casi "Con Covid", soggetti che sono arrivati in ospedale per la cura di altre patologie, sono positivi al virus ma non hanno sintomi respiratori e polmonari. I pazienti hanno una età media di 69 anni e al 75% sono vaccinati da oltre sei mesi e soffrono di altre patologie. I numeri restano bassi e stabili nelle terapie intensive che per la prima volta da quando è effettuata la rilevazione non hanno ricoveri di pazienti "Con Covid". I soggetti hanno una età media di 68 anni e sono vaccinati da oltre 6 mesi. Per quanto riguarda i casi pediatrici, stabile e di poche unità il numero dei pazienti sotto i 18 anni ricoverati con infezione da Sars-CoV-2, nessuno ricoverato in ordinario "Per Covid". Si registra l'ingresso di un paziente di età tra 0-4 anni in terapia intensiva con insufficienza respiratoria. 
In tre anni 65 milioni di persone al mondo risultano colpite da Long Covid. A fare il punto è un editoriale pubblicato sull'autorevole rivista scientifica Lancet che chiede all'Unione Europea un'agenda di ricerca sul tema. Sono oltre 750 milioni le persone colpite dal Covid e il Long Covid, ovvero "una condizione multisistemica post-infezione debilitante compromette le capacità di svolgere attività quotidiane per diversi mesi o anni", "si verifica nel 10-20% dei casi in persone di tutte le età". 

Gli ultimi approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

  • La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
  • Le notifiche su Facebook Messenger (clicca qui)
  • Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
- di Costanza Ruggeri
- di Redazione Sky TG24

Per ricevere le notizie di Sky TG24​:

  • La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
  • Le notifiche su Facebook Messenger (clicca qui)
  • Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
- di Redazione Sky TG24

Giornata mondiale contro il Long Covid, cosa sappiamo oggi

Sono oltre 750 milioni le persone colpite dal Covid e, una volta guerita, dal Long Covid che, secondo la rivista Lancet, è "una condizione multisistemica post-infezione debilitante che compromette le capacità di svolgere attività quotidiane per diversi mesi o anni". Situazione che si verifica nel 10-20% dei casi in persone di tutte le età, si stima inoltre che una persona su dieci che sviluppa il Long Covid smetta di lavorare, con conseguenti ingenti perdite economiche e un diffuso danno globale alla salute, al benessere e ai mezzi stessi di sussistenza delle persone.
- di Redazione Sky TG24

Covid, stop a raccolta dati Johns Hopkins University. Bilancio di quasi 7 milioni di morti

Sono passati tre anni da quando l’Oms definì la diffusione del coronavirus come “pandemia”. La JHU creò il Coronavirus Resource Center, raccogliendo i dati ufficiali forniti dai Paesi su morti e contagi. Ora ha deciso di fermare l’aggiornamento, che finora conta oltre 676 milioni di casi accertati, 6.881.955 morti e oltre 13 miliardi di dosi di vaccino somministrate

- di Redazione Sky TG24

Giornata mondiale contro il Long Covid, cosa sappiamo oggi

Secondo la rivista scientifica inglese Lancet: "Mentre il mondo è determinato a lasciarsi alle spalle la pandemia, si stima che almeno 65 milioni di persone siano state colpite dal Long Covid, problema che su scala globale, da tempo non ha ricevuto l'attenzione che merita"

- di Redazione Sky TG24

Wsj, per rapporto Usa pandemia Covid nata da una fuga in laboratorio

Per il quotidiano americano si tratta di una conclusione significativa perché proveniente da un'agenzia che sovrintende a una rete di 17 laboratori nazionali, alcuni dei quali svolgono ricerche biologiche avanzate.  L'ARTICOLO COMPLETO
- di Redazione Sky TG24

Long Covid, giovani e donne i pazienti più colpiti secondo il Simg

E' quanto riferisce Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg), che traccia un quadro della situazione a pochi giorni dal Long Covid Awareness Day

- di Redazione Sky TG24

Tre anni fa l’Oms usava per la prima volta la definizione di “pandemia”

L’11 marzo 2020, in conferenza stampa, il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus disse: “Abbiamo valutato che il Covid-19 può essere caratterizzato come una pandemia, una parola da non usare con leggerezza o disattenzione”. Nelle settimane precedenti il coronavirus si era diffuso dalla Cina a numerosi Paesi. Ad oggi i casi accertati sono oltre 676 milioni e le vittime quasi 7 milioni. IL PUNTO
- di Redazione Sky TG24

Kyriakides: “Long Covid per 1 ex paziente su 8, intensificare la ricerca in Ue”

Lo ha segnalato, in un tweet, la commissaria europea alla Salute. “Insieme dobbiamo intensificare la ricerca sulle sue cause, conseguenze e trattamento, con un approccio coordinato" a livello europeo. "Lo dobbiamo a milioni di nostri cittadini", ha spiegato. LEGGI L'ARTICOLO

- di Redazione Sky TG24

Covid, milioni di topi a New York positivi, si rischiano nuove varianti

Secondo uno studio americano pubblicato sulla rivista mBio, infatti, i roditori potrebbero essere veicolo del virus. Quello che preoccupa gli scienziati è che possano contagiare le persone diventare un veicolo di sviluppo di nuove varianti. LO STUDIO
- di Redazione Sky TG24

Covid, ok Fda booster Pfizer bivalente a bimbi 6 mesi-4 anni

La Food and drug administration (Fda) ha dato l'ok all'uso del booster bivalente del vaccino contro il covid-19 della Pfizer-Biontech per i più piccoli tra i 6 mesi ed i 4 anni. La dose bivalente - ha specificato la Fda - potrà venire somministrata in casi specifici: ossia nei piccoli che hanno gà ricevuto il regime vaccinale primario, che consiste nella previa inoculazione di tre dosi monovalenti dell' immunizzazione della stessa Pfizer. Per poter riceve il booster bivalente, i bambini dovranno inoltre aver completato la serie primaria almeno due mesi prima. La formulazione bivalente include una componente mRNA sia del ceppo originale del virus Sars-Cov2, sia una corrispondente alle varianti omicron del tipo BA.4 e BA.5.
- di Redazione Sky TG24

Covid Italia, quali regioni sono tornate a rischio alto secondo l'Iss

Sono due quelle classificate a rischio alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Tre sono a rischio moderato e sedici a rischio basso. Tredici regioni e province autonome riportano almeno una allerta di resilienza. Cinque invece ne riportano molteplici. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute. IL REPORT
- di Redazione Sky TG24

Covid, ricerca i danni del virus al Dna e l’invecchiamento precoce delle cellule

Una ricerca di alcuni scienziati italiani, pubblicata sulla rivista “Nature Cell Biology”, ha rivelato le conseguenze del passaggio di Sars CoV2 nel nostro organismo: bloccherebbe il processo di riparazione e ricostruzione del Dna. “In questo modo il genoma accumula danni”, evidenziano i ricercatori. LO STUDIO 
- di Redazione Sky TG24

Covid: Dasoe, in calo del 9,66% i nuovi positivi in Sicilia

Infezioni da Covid-19 in netto calo in Sicilia, in linea con la tendenza nazionale. Nella settimana dal 6 al 12 marzo 2023 nell'Isola sono stati rilevati, attraverso i test antigenici o molecolari, 1.085 nuovi positivi, il 9,66% in meno rispetto ai sette giorni precedenti. L'incidenza media è di 23 casi per 100.000 abitanti. Tassi più elevati si sono registrati solo nelle province di Agrigento (34/100.000 abitanti), Trapani (34/100.000) e Siracusa (30/100.000). Le fasce d'età maggiormente a rischio sono quelle degli over 90 (51/100.000 abitanti), tra gli 80 e gli 89 anni (40/100.000) e tra i 60 e i 69 anni (34/100.000). I dati sono riportati nell'ultimo bollettino settimanale a cura del Dasoe, il dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell'assessorato per la Salute della Regione Siciliana. Le nuove ospedalizzazioni sono stabili, sebbene la diffusione dei contagi pregressi si rifletta ancora su una prevalenza di ricoverati con concomitante positività da Covid. Più di metà dei pazienti in ospedale nella settimana di riferimento risultano non vaccinati. Per quanto riguarda i vaccini, nel target 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 23,19% del target regionale; mentre 61.429 bambini, pari al 19,93%, hanno completato il ciclo primario di vaccinazione. Nel target over 12 anni, i soggetti che hanno ricevuto almeno una dose sono il 91%, ha completato il ciclo primario l'89,63%, mentre il 9% del target è ancora da vaccinare.
- di Redazione Sky TG24

Covid a Bergamo, ecco com'è nata l'inchiesta: le tappe

Avviata dalla Procura nell'aprile 2020, è nata in seguito alle presunte anomalie nella gestione dei pazienti all'ospedale di Alzano Lombardo, dopo la scoperta dei primi casi positivi al Coronavirus, e per accertare se la mancata istituzione della zona rossa sia stato uno dei fattori che ha contribuito alla diffusione del virus.
- di Redazione Sky TG24

Tra Covid-19 e guerra in Ucraina, l’impatto dell’”effetto metropoli” su disturbi affettivi

Nelle grandi città e nei loro sobborghi "l'eco dell'era dell'imprevedibilità", dominata da eventi come la pandemia e la guerra. A rendere lo scenario ancora più complesso sono la solitudine, lo stress quotidiano, la mancanza di sonno e lo smog. L'APPROFONDIMENTO
- di Redazione Sky TG24

Giornata mondiale contro il Long Covid, cosa sappiamo oggi

Secondo la rivista scientifica inglese Lancet: "Mentre il mondo è determinato a lasciarsi alle spalle la pandemia, si stima che almeno 65 milioni di persone siano state colpite dal Long Covid, problema che su scala globale, da tempo non ha ricevuto l'attenzione che merita"

- di Redazione Sky TG24

Covid, Romani, : "In Lombardia fatte scelte buonsenso"

Nel suo discorso d'insediamento, il neopresidente del Consiglio regionale della Lombardia, Federico Romani, ha voluto parlare anche "degli anni del Covid che abbiamo passato qui in prima persona nella scorsa legislatura. La politica e le istituzioni in tutto il mondo hanno affrontato con coraggio una sfida ardua e senza alcun finale già scritto - ha sottolineato - e nel contrastare l'epidemia abbiamo fatto tutto ciò che ritenevamo appropriato, secondo ciò che ci indicava la scienza. E quando anche la scienza rimaneva senza parole, quello che ci indicava il buon senso", ha rivendicato.  
"Il conflitto che si è aperto - ha osservato Romani - probabilmente non aiuta a capire che cosa fosse giusto fare in quei momenti drammatici, ma tale conflitto di certo produce un risultato: non aiuta la democrazia, non aiuta i cittadini a capire cosa fosse giusto fare e decidere in quei momenti di fronte a un nemico totalmente sconosciuto". Ricordando che "le scelte fatte sono state esempio per i Paesi europei che dopo di noi hanno dovuto affrontare il virus", il neopresidente del Consiglio regionale lombardo ha esortato: "Serve rispetto, non sospetto. Serve dialogo, non conflitto. Nessuno, né a Milano né a Roma né nel mondo intero, sapeva cosa fosse giusto fare, ma bisognava fare".

- di Redazione Sky TG24

Lombardia, Romani: "Sul Covid serve rispetto, non sospetto"

"Nel contrastare l'epidemia abbiamo fatto tutto ciò che ritenevamo appropriato secondo ciò che ci indicava la scienza e, quando anche la scienza rimaneva senza parole, quello che ci indicava il buon senso". Lo ha dichiarato il nuovo presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani durante il suo discorso di insediamento. Il conflitto sulla gestione della pandemia "che si è aperto - ha aggiunto - probabilmente non aiuta a capire che cosa fosse giusto fare in quei momenti drammatici".  Ma questo conflitto secondo Romani "non aiuta la democrazia" e "non aiuta i cittadini a capire che cosa fosse giusto decidere in quei momenti di fronte ad un nemico completamente sconosciuto". Motivo per cui "serve rispetto - ha proseguito - non sospetto. Dialogo, non conflitto". Romani ha ringraziato il presidente Attilio Fontana, i suoi predecessori Alessandro Fermi e Raffaele Cattaneo e ha citato anche Pierfrancesco Majorino, candidato del centrosinistra alle scorse regionali. "L'auspicio - ha spiegato Romani - è di veder superati certi steccati ideologici", che il più delle volte "sono frutto di posizioni tanto anacronistiche quanto inutili". Il presidente del Consiglio regionale ha poi salutato il Capo dello Stato Sergio Mattarella "perno della nostra nazione", i presidenti di Camera e Senato e la premier Giorgia Meloni. 
- di Redazione Sky TG24