La Federazione delle società medico scientifiche: "Pienamente solidali con gli esponenti della comunità scientifica che erano in prima linea nel momento più buio, quando del virus Sars-Cov-2 non si sapeva ancora quasi nulla". Anche i 37 direttori dell'Iss in una lettera esprimono solidarietà a Brusaferro
Lo stesso Speranza e i suoi predecessori, Giulia Grillo e Beatrice Lorenzin, sono indagati per omissione in atti d'ufficio in uno stralcio romano dell'inchiesta della Procura di Bergamo sulla gestione del Covid nella provincia più colpita dal virus.
Intanto il Tribunale dei Ministri di Roma ha archiviato la posizione dell'ex premier Giuseppe Conte e degli ex Ministri Speranza, Lamorgese, Guerini, Di Maio, Gualtieri e Bonafede finiti indagati in seguito alle denunce da parte di associazioni dei familiari delle vittime, di consumatori e di alcuni sindacati relativamente alla gestione della pandemia.
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La Procura di Bergamo ha notificato la fine delle indagini e iscritto nel registro degli indagati 15 persone, tra cui l’ex premier Giuseppe Conte, l’ex ministro della Salute Roberto Speranza e anche l’attuale governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana. Ecco quali sono i presunti errori imputati alle autorità politiche e sanitarie che si trovarono a fronteggiare l’aumento incontrollato dei casi di coronavirus.
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Bassetti: "Primo lockdown giusto, dopo si poteva fare meglio"
"Abbiamo visto che il lockdown con il coprifuoco, e poi le zone rosse, quelle gialle e le arancioni, sono state una declinazione della lettura della pandemia che non mi ha visto concorde su come agire", continua Bassetti . "Se sono dell'idea che quel 9 marzo 2020 non potevamo fare altrimenti credo invece che nel prosieguo siamo stati chiusi troppo a lungo. Il lockdown è uno strumento che, per quanto barbaro, era l'unico modo per limitare la circolazione delle persone. Ma la Pasqua fatta tutti in casa o i divieti per Natale: ecco questo si poteva fare diversamente. Quelle terribili due settimane di fine febbraio e inizio marzo portarono ad una decisione presa anche al buio ma - conclude - non c'era una soluzione diversa che quella di dire di restare a casa".
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commentato oggi l'avvocato Taormina -. Io avevo interpellato decine di procure segnalando alla loro attenzione non solo i provvedimenti del ministero della Salute diramati sin dai primi giorni di gennaio del 2020 ma documentando in maniera circostanziata che anche gli assessorati competenti erano stati riservatamente avvertiti di quello che stava succedendo in Cina in quelle settimane. I cittadini su Facebook mi segnalavano i casi di mortalità, da censurare penalmente, e io mi sono attivato nell'interesse della collettività senza ottenere alcuna risposta dalle autorità giudiziarie".