Covid, le news. Fiaso, dopo 2 mesi risale la curva dei ricoveri (+2,4%)

©Ansa

I numeri assoluti restano ancora bassi. Stabili le terapie intensive. E' quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione italiana Aziende sanitarie e ospedaliere del 21 febbraio. Più evidente la risalita dei ricoveri "per Covid", cioè pazienti con insufficienza respiratoria o polmonite, +15% di casi in ricovero ordinario, tuttavia continuano a costituire una minoranza dei casi con infezione da Sars Cov-2 (38,5%) negli ospedali

 

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Si inverte dopo oltre due mesi in discesa la curva dei ricoveri: +2,4 nell'ultima settimana, ma i numeri assoluti restano ancora bassi. Stabili anche le terapie intensive. E' quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione italiana Aziende sanitarie e ospedaliere del 21 febbraio. Più evidente la risalita dei ricoveri "per Covid", cioè pazienti con insufficienza respiratoria o polmonite, +15% di casi in ricovero ordinario, tuttavia continuano a costituire una minoranza dei casi con infezione da Sars Cov-2 (38,5%) negli ospedali. . I ricoveri "con Covid", ovvero pazienti che sono arrivati in ospedale per la cura di altre patologie, sono positivi al virus ma non hanno sintomi respiratori e polmonari, sono stabili. Rappresentano il 61% dei pazienti Covid. Oltre l'80% ha un'età media di 72 anni e risulta vaccinata da oltre 6 mesi. Stabili le terapie intensive, con 2 nuovi ingressi rispetto alla scorsa settimana. I pazienti hanno una età media di 71 anni e sono tutti soggetti con comorbidità, quindi sono affetti da altre patologie o fragilità.

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Covid, il rischio di malattia grave cala dell'88% in caso di reinfezione

Un'indagine, basata sulla revisione sistematica di un elevato numero di ricerche e pubblicata sulla rivista The Lancet, indica che il rischio di ospedalizzazione o di morte per una persona precedentemente infettata dal SARS-CoV-2 è inferiore dell'88%, per almeno 10 mesi, rispetto al rischio di un individuo mai contagiato. LO STUDIO
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Covid, Inail: domande entro il 4 marzo per il sostegno ai familiari

Fissata la data per richiedere la speciale elargizione economica una tantum diretta alle famiglie dei medici e dei professionisti del settore sanitario, degli assistenti sociali e degli operatori socio-sanitari vittime del Coronavirus. LE COSE DA SAPERE
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Covid, individuata nuova variante XBF sotto osservazione dell'Oms

Attualmente la sotto-variante XBF ha una circolazione bassa: è stata riscontrata in 46 Paesi e rappresenta poco più dell'1% dei campioni sequenziati a livello globale. Possiede però mutazioni che potrebbero renderla più trasmissibile. COSA SAPPIAMO
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Covid, l'Oms abbandona la seconda fase di indagine sull'origine della malattia

A causa delle difficoltà di condurre studi in Cina, riporta Nature. I ricercatori sono  delusi dallo stop, perché non permetterà di capire come le prime persone sono state infettate dal coronavirus SARS-CoV-2 per prevenire future epidemie. "La politica in tutto il mondo ha davvero ostacolato i progressi nella comprensione delle origini", ha detto l'epidemiologa dell'Oms Maria Van Kerkhove. LEGGI L'ARTICOLO
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Covid, secondo uno studio rischio diabete più alto per i non vaccinati

I dati dello studio statunitense riportano che per i non vaccinati il rischio di contrarre il diabete di tipo 2 è del 2,7%, dell'1% per i vaccinati. LA RICERCA
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Covid, rischi cardiaci più comuni negli uomini che nelle donne

Uno studio condotto dal British Medical Journal Medicine, ha dimostrato che le donne ospedalizzate in seguito all'infezione da Covid-19, hanno il 30% in meno di rischio rispetto agli uomini di contrarre complicazioni cardiovascolari. LO STUDIO
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In India presto distribuito il primo vaccino nasale: cosa sappiamo sullo spray

Approvato alcuni mesi fa, si chiama iNCOVACC e viene prodotto dalla Bharat Biotec. È spruzzato direttamente nel naso: i test hanno mostrato che il prodotto induce una vasta risposta immunitaria, sia delle cellule T che di quelle della mucosa nasale, sede primaria di penetrazione del virus Sars-Cov2. COME FUNZIONA
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Covid, rischio trombosi nei contagiati senza vaccino 50-70 volte maggiore

La conferma arriva dallo studio più ampio e completo sugli effetti di tutti i quattro vaccini utilizzati contro Covid sul nostro sistema emostatico, coordinato dal Centro cardiologico Monzino e l’università Statale di Milano, in collaborazione con l’ospedale San Raffaele, e appena pubblicato su 'Thrombosis Research'. LA RICERCA
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Vaccinati con infezione pregressa sono meno contagiosi degli altri: lo studio

Lo dimostra un'analisi condotta su 111.687 residenti delle carceri statunitensi. L'immunità ibrida, quella garantita dall'azione combinata del contagio e della somministrazione dei vaccini, abbasserebbe del 40% la capacità di trasmissione verso le altre persone rispetto alla norma. 
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Le nuove linee guida dell’Oms su mascherine, cure, test e isolamento

L’Organizzazione mondiale della Sanità ha aggiornato le raccomandazioni per il coronavirus. È tornata a sottolineare l’importanza delle mascherine e ne consiglia l’uso “per chiunque si trovi in uno spazio affollato, chiuso o scarsamente ventilato”. Ha poi “esteso la sua forte raccomandazione per l'uso dell'antivirale orale Paxlovid (nirmatrelvir-ritonavir)", anche per le donne incinte o che allattano. Novità anche sul periodo di isolamento se si è positivi e su quando effettuare il tampone. 
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Covid e resistenza agli antibiotici, il rischio dei super batteri. LO STUDIO

Il Covid avrebbe peggiorato la resistenza agli antibiotici. È la tesi di uno studio francese condotto dall'Istituto Pasteur e pubblicato su BioRxiv. Gli studiosi si sono concentrati sul batterio Streptococcus pneumoniae. Tramite simulazioni e modelli matematici, il gruppo di esperti suggerisce che i vari lockdown in Europa abbiano causato una diminuzione dei casi di questo batterio dal 2019 al 2020, ma che di contro, la percentuale di casi resistenti agli antibiotici sia aumentata.

- di Redazione Sky TG24

Rasi: per vaccino spray serve piano per investire e promuovere ricerca

"Sono anni che si prova ad investire sui vaccini spray. E se si dovesse riuscire contro il Covid, saremmo tutti contenti. Ma il discorso è sempre lo stesso: abbiamo avuto 4 vaccini in 12 mesi quando qualche governo ha messo 15 miliardi di euro sul tavolo facendo appello alle migliori menti per un obiettivo. Se l'Organizzazione mondiale della sanità riesce a fare questo, avremo più probabilità di avere uno strumento che mette d'accordo tutti". E' questa la riflessione di Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell'Agenzia europea del farmaco Ema, in merito all'appello dell'Oms a puntare proprio sui vaccini mucosali per continuare a vaccinare contro il virus pandemico. "Dobbiamo capire - spiega Rasi all'Adnkronos Salute - se l'indicazione dell'Oms è un'esortazione o un piano in cui si mettono risorse e si coagulano consensi politici e organizzativi. Se è un'esortazione, rispondo 'grazie, ma lo sapevamo già'. Se è un piano, dico 'ben venga'".
 
- di Maurizio Odor

In Calabria 110 nuovi contagi, +1 terapie intensive, +1 ricoveri e zero morti

Secondo i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle Aa.Ss.Pp. della Regione Calabria, sono 110 i nuovi contagi registrati (su 2.124 tamponi effettuati), +82 guariti e zero morti (per un totale di 3.337 decessi). Il bollettino, inoltre, registra +28 attualmente positivi, +1 ricoveri (per un totale di 94) e, infine, +1 terapie intensive (per un totale di 6).
- di Redazione Sky TG24

Razov a Meloni: "La gratitudine sul Covid dovrebbe restare"

"Sono d'accordo" con la premier Giorgia Meloni, "il mondo è cambiato radicalmente. Ma credo che alcuni sentimenti connaturati nelle persone, in particolare la gratitudine, non dipendano dalla situazione politica contingente". Lo dice l'ambasciatore russo a Roma Sergey Razov in un'intervista all'ANSA rispondendo alla presidente del Consiglio che ieri da Kiev ha replicato al leader russo che aveva citato l'Italia tra i Paesi destinatari degli aiuti russi durante le settimane più difficili della pandemia di coronavirus.    
 
- di Redazione Sky TG24

Migliore (Fiaso): "Stop discesa ricoveri ma numeri restano molto bassi"

"La discesa del numero dei ricoverati con infezione da Sars CoV-2 questa settimana si interrompe. I numeri tuttavia restano molto bassi e non preoccupano la gestione degli ospedali". E' il commento del presidente della Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e spedaliere), Giovanni Migliore, al report settimanale degli ospedali sentinella aderenti alla rete Fiaso. "Siamo in una fase dell'epidemia che va ancora seguita per monitorare eventuali cambiamenti - raccomanda - In particolare dobbiamo prestare attenzione all'andamento dei casi 'per Covid', va valutato se si tratta di un'oscillazione casuale o di altro. La stabilità sostanziale per il resto dei ricoverati dipende dalla suscettibilità ancora marcata delle persone fragili con altre patologie non vaccinate o vaccinate da troppo tempo. Per questo - conclude - non ci stancheremo di rinnovare l'appello alla vaccinazione contro il Covid e la somministrazione del richiamo nei giusti tempi per over 60 e soggetti con fragilità".
- di Redazione Sky TG24

Fiaso: leggera risalita ricoveri, +2,4% in ultimi 7 giorni

"Si inverte, dopo oltre 2 mesi in discesa, la curva dei ricoveri" Covid in Italia: "+2,4% nell'ultima settimana, ma i numeri assoluti restano bassi. Ancora stabili le terapie intensive". E' quanto emerge dalla rilevazione del 21 febbraio degli ospedali sentinella aderenti alla rete della Fiaso, la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere. Risalita che, secondo la Fiaso, "non preoccupa gli ospedali". 
"Più evidente - riferisce - la risalita dei ricoveri 'per Covid', ovvero pazienti con insufficienza respiratoria o polmonite, +15% di casi in ricovero ordinario, tuttavia continuano a costituire una minoranza dei casi con infezione da Sars CoV-2 (38,5%) negli ospedali. I ricoveri 'con Covid', ovvero pazienti che sono arrivati in ospedale per la cura di altre patologie, sono positivi al virus, ma non hanno sintomi respiratori e polmonari, sono stabili. Rappresentano il 61% dei pazienti Covid. Oltre l'80% ha un'età media di 72 anni e risulta vaccinata da oltre 6 mesi". Le terapie intensive sono "stabili, con 2 nuovi ingressi rispetto alla scorsa settimana. I pazienti hanno una età media di 71 anni e sono tutti soggetti con comorbidità, quindi sono affetti da altre patologie o fragilità". Infine, "si dimezza il numero dei pazienti sotto i 18 anni ricoverati 'per o con Covid': sono ormai poche unità e nessuno di loro è ricoverato in terapia intensiva. Il 60% è di età compresa tra 0 e 4 anni", conclude il report Fiaso.
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Fiaso, dopo 2 mesi risale curva ricoveri (+2,4%)

Si inverte dopo oltre due mesi in discesa la curva dei ricoveri: +2,4 nell'ultima settimana, ma i numeri assoluti restano bassi. Ancora stabili le terapie intensive. E' quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione italiana Aziende sanitarie e ospedaliere del 21 febbraio. Più evidente la risalita dei ricoveri 'per Covid', ovvero pazienti con insufficienza respiratoria o polmonite, +15% di casi in ricovero
ordinario, tuttavia continuano a costituire una minoranza dei casi con infezione da Sars Cov-2 (38,5%) negli ospedali. I ricoveri 'con Covid', ovvero pazienti che sono arrivati in
ospedale per la cura di altre patologie, sono positivi al virus ma non hanno sintomi respiratori e polmonari, sono stabili. Rappresentano il 61% dei pazienti Covid. Oltre l'80% ha un'età media di 72 anni e risulta vaccinata da oltre 6 mesi. Stabili le terapie intensive, con 2 nuovi ingressi rispetto alla scorsa settimana. I pazienti hanno una eta' media di 71 anni e sono tutti soggetti con comorbidità, quindi sono affetti da altre patologie o fragilità. "La discesa del numero dei ricoverati con infezione da Sars Cov-2 questa settimana si interrompe. I numeri tuttavia restano molto bassi e non preoccupano la gestione degli ospedali - spiega il presidente Fiaso, Giovanni Migliore - siamo in una fase dell'epidemia che va ancora seguita per monitorare eventuali cambiamenti, in particolare dobbiamo prestare attenzione all'andamento dei casi 'per Covid', va valutato se si tratta di un'oscillazione casuale o di altro. La stabilità sostanziale per il resto dei ricoverati dipende dalla suscettibilità ancora marcata delle persone fragili con altre patologie non vaccinate o vaccinate da troppo tempo. Per questo non ci stancheremo di rinnovare l'appello alla vaccinazione contro il Covid e la somministrazione del richiamo nei giusti tempi per over 60 e soggetti con fragilità". Quanto ai pazienti pediatrici, si dimezza il numero dei pazienti sotto i 18 anni ricoverati per o con Covid, sono ormai poche unità e nessuno di loro è ricoverato in terapia intensiva. Il 60% è di età compresa tra 0 e 4 anni. 
 
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