Covid, le notizie di oggi. Gimbe: contagi giù del 9,9% ma decessi a +27,2%

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Lo rivela il monitoraggio della Fondazione realizzato sui dati della settimana che va dal 27 gennaio al 2 febbraio. Pechino da oggi riprende i viaggi transfrontalieri senza limitazioni per le regioni amministrative speciali di Hong Kong e Macao, per la prima volta in tre anni. Continua l'incremento moderato nella proporzione di sequenziamenti di contagi legati ai sotto-lignaggi CH.1.1 (Cerberus) e XBB.1.5 (Kraken). Omicron rappresenta la quasi totalità dei sequenziamenti

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In Italia anche la sottovariante Orthrus: cosa sappiamo e quali sono i sintomi

Si affaccia anche nel nostro Paese la sottovariante che, da quanto riportano alcune analisi, sta correndo più veloce di Kraken: infatti, in Gran Bretagna, è già la seconda tipologia più diffusa, dopo Cerberus. “Sotto controllo i casi più virali e a maggiore trasmissibilità”, dichiarano Iss e Ministero della Salute. 
- di Redazione Sky TG24

Cdc, continua in Usa la corsa della variante Kraken

Continua a correre negli Stati Uniti la variante del covid BB.1.5 soprannominata Kraken: la tipologia virale e' responsabile a livello nazionale del 66,4% dei casi, ma in alcuni Stati e' arrivata a causare nell'ultima settimana addirittura il 99,4% delle nuove infezioni. Si tratta del New Jersey, di Portorico, delle Isole Vergini e dello Stato di New York.  Gli ultimi dati dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) evidenziano inoltre che i contagi da covid in generale stanno ancora crescendo in 17 Stati dell' Unione con in testa i Minnesota. 'Kraken' si sta cosi' confermando la variante piu' infettiva emersa sinora, ma non ci sono indicazioni che sia piu' grave o letale. 
- di Redazione Sky TG24

Rischio morte e problemi al cuore più alto per 18 mesi dopo l'infezione: lo studio

Una ricerca condotta presso l'Università di Hong Kong su 160mila persone e pubblicato sulla rivista Cardiovascular Research mostra come i "pazienti Covid avevano una maggiore probabilità di sviluppare numerose patologie cardiovascolari rispetto ai partecipanti non infettati”. 
- di Redazione Sky TG24

Le nuove linee guida dell’Oms su mascherine, cure, test e isolamento

L’Organizzazione mondiale della Sanità ha aggiornato le raccomandazioni per il coronavirus. È tornata a sottolineare l’importanza delle mascherine e ne consiglia l’uso “per chiunque si trovi in uno spazio affollato, chiuso o scarsamente ventilato”. Ha poi “esteso la sua forte raccomandazione per l'uso dell'antivirale orale Paxlovid (nirmatrelvir-ritonavir)", anche per le donne incinte o che allattano. Novità anche sul periodo di isolamento se si è positivi e su quando effettuare il tampone.
- di Redazione Sky TG24

La battaglia della scienza alle varianti. Tra richiami vaccino e nuovi farmaci

L'evoluzione del virus rende necessario spingere sulle quarte e le quinte dosi (per anziani e fragili), spiega Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto farmacologico Mario Negri. Mentre si cerca di capire se potrebbero esserci rischi legati a multiple somministrazioni vaccinali, proseguono gli studi per mettere a punto nuove medicine, dallo spray nasale all'impiego dell'acido ursodessìossicolico. L'APPROFONDIMENTO
- di Redazione Sky TG24

Dalla tosse ai dolori muscolari: i sintomi della nuova variante Kraken

L’Oms l’ha definita la sottovariante più trasmissibile della pandemia. Per il momento, però, non non sono state rilevate differenze significative nella gravità delle infezioni tra i casi da XBB.1.5 e altre mutazioni, ma saranno eseguite verifiche nei prossimi giorni. 
- di Redazione Sky TG24

Vaccinati con infezione pregressa sono meno contagiosi degli altri: lo studio

Lo dimostra un'analisi condotta su 111.687 residenti delle carceri statunitensi. L'immunità ibrida, quella garantita dall'azione combinata del contagio e della somministrazione dei vaccini, abbasserebbe del 40% la capacità di trasmissione verso le altre persone rispetto alla norma. LO STUDIO
- di Redazione Sky TG24

Salmaso: "Più decessi forse per sottostima nuovi casi"

Nel rapporto tra infezioni e decessi, "crediamo che nelle ultime settimane il numero dei nuovi casi sia sottostimato e questo potrebbe spiegare come mai a fronte di un apparente calo dei nuovi contagi si registri invece un aumento della percentuale dei morti per Covid. Tuttavia, non riusciamo a spiegare come mai da una settimana all'altra si sia registrato un aumento dei decessi pari addirittura, secondo ultime stime della Società italiana di epidemiologia, al 29%. È necessaria una maggiore chiarezza nella pubblicazione dei dati". Lo afferma all'Ansa l'epidemiologa Stefania Salmaso in merito ai dati del rapporto della Fondazione Gimbe, che segnala un aumento dei decessi del 27,2% in sette giorni. "Nell'ultima settimana disponibile" - sottolinea Salmaso - "c'è effettivamente un incremento dei decessi, e da tempo chiediamo di sapere se tali decessi siano realmente dovuti a Covid. Si deve cioè capire se questi decessi rappresentino decessi totalmente attribuibili al Covid, se siano anche dovuti ad altre concause o se questo aumento rispetto al numero dei contagi sia dovuto al fatto che vengono registrate meno infezioni". Il punto, rileva, "è che non c'è chiarezza e il dato complessivo dei decessi è poco indicativo se non è caratterizzato da ulteriori informazioni relative, ad esempio, alla data dei decessi e alla tipologia di pazienti, specificando se avessero ad esempio altre patologie". Al momento, "queste specifiche non si hanno, perchè tutte le nostre informazioni derivano da un dato rilasciato una volta a settimana e che è un dato complessivo senza" - conclude - "maggiori caratterizzazioni".
- di Redazione Sky TG24

Nel Lazio 22.966 positivi, 20 in terapia intensiva

Sono 22.966 le persone attualmente positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 540 ricoverate, 20 in terapia intensiva e 22.406 in isolamento domiciliare. Dall'inizio dell'epidemia i guariti sono 2.331.031, i morti 12.709, su un totale di 2.366.706 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio.
- di Redazione Sky TG24

Dalla tosse ai dolori muscolari: i sintomi della nuova variante Kraken

L’Oms l’ha definita la sottovariante più trasmissibile della pandemia. Per il momento, però, non non sono state rilevate differenze significative nella gravità delle infezioni tra i casi da XBB.1.5 e altre mutazioni, ma saranno eseguite verifiche nei prossimi giorni. 
- di Redazione Sky TG24

Le nuove linee guida dell’Oms su mascherine, cure, test e isolamento

L’Organizzazione mondiale della Sanità ha aggiornato le raccomandazioni per il coronavirus. È tornata a sottolineare l’importanza delle mascherine e ne consiglia l’uso “per chiunque si trovi in uno spazio affollato, chiuso o scarsamente ventilato”. Ha poi “esteso la sua forte raccomandazione per l'uso dell'antivirale orale Paxlovid (nirmatrelvir-ritonavir)", anche per le donne incinte o che allattano. Novità anche sul periodo di isolamento se si è positivi e su quando effettuare il tampone. 
- di Redazione Sky TG24

In Toscana 79 i nuovi casi e nessun decesso

Sono 79 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime ventiquattro ore in Toscana: 40 sono stati confermati con tampone molecolare e gli altri 39 con test rapido.
Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.584.008. I nuovi casi sono lo 0,00% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,2% (2.791 persone) e raggiungono quota 1.535.354 (96,9% dei casi totali).
I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale.
Al momento in Toscana risultano pertanto 37.163 positivi, -6,8% rispetto a ieri. Di questi 189 (14 in più rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 10 (5 in più) si trovano in terapia intensiva.
Oggi non si registrano nuovi decessi.
Dall'ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 157 tamponi molecolari e 823 tamponi antigenici rapidi: di questi l'8,1% è risultato positivo. Sono invece 163 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: il 48,5% di questi è risultato positivo.
- di Redazione Sky TG24

Gimbe, meno ricoveri ma più 27,2% decessi

Diminuiscono i ricoveri per Covid-19 sia nei reparti ordinari sia nelle terapie intensive, mentre si registra un aumento dei decessi pari al 27,2%. Lo indica la Fondazione Gimbe nel suo monitoraggio indipendente, relativo alla settimana dal 27 gennaio al 2 febbraio.   I dati indicano che i ricoveri nei reparti ordinari si sono ridotti del 9% (da 4.081 a 3.712) e nelle terapie intensive si registra un calo del 12,7% (da 205 a 179).   I decessi sono aumentati del 27,2% in 7 giorni, da 345 a 439 (33 dei quali riferiti a periodi precedenti); la media è salita a 63 al giorno rispetto ai 49 della settimana precedente. "A fronte di una netta riduzione nell'ultimo mese della circolazione virale, tornano a salire i decessi. Pur essendo necessario un consolidamento del dato nelle prossime settimane, potrebbe essere la spia del calo della copertura immunitaria - da infezione pregressa o da vaccinazione - in anziani e fragili con il trascorrere del tempo", osserva il presidente della fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta.   Il direttore operativo della Fondazione Gimbe, Marco Mosti, rileva che "continua a scendere il numero dei ricoveri sia in area medica (-9%) che in terapia intensiva (-12,7%)". In termini assoluti, i posti letto Covid occupati in area critica, raggiunto il massimo di 347 il 12 dicembre, sono scesi a 179 il 2 febbraio; in area medica, raggiunto il massimo di 9.764 il 12 dicembre, sono scesi a quota 3.712 il 2 febbraio. Al 2 febbraio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 5,8% in area medica (dal 2,2% della Lombardia al 17,4% dell'Umbria) e dell'1,8% in area critica (dallo 0% di Basilicata, Molise e Valle D'Aosta al 5,3% della Calabria) (figura 7). "E' stabile-  conclude -il numero di ingressi giornalieri in terapia intensiva, con una media mobile a 7 giorni di 18 ingressi/die, invariata rispetto alla settimana precedente". 
- di Redazione Sky TG24

Gimbe, netto aumento dei decessi al +27,2%

Sono in netto aumento i decessi Covid, che salgono del 27,2% in una settimana. Sono stati infatti 439 negli ultimi 7 giorni (di cui 33 riferiti a periodi precedenti), con una media di 63 al giorno rispetto ai 49 della settimana precedente. Lo indica il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe realizzato sui dati della settimana che va dal 27 gennaio al 2 febbraio. 
"A fronte di una netta riduzione nell’ultimo mese della circolazione virale – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe  – tornano a salire i decessi. Pur essendo necessario un consolidamento del dato nelle prossime settimane, potrebbe essere la spia del calo della copertura immunitaria (da infezione pregressa o da vaccinazione) in anziani e fragili con il trascorrere del tempo. Intanto la somministrazione delle quarte dosi (secondo richiamo) è in caduta libera da mesi, ha tassi di copertura molto bassi in particolare nelle Regioni del Sud e lascia scoperte 11,9 milioni di persone".
- di Redazione Sky TG24

Gimbe, quasi 12 milioni senza quarta dose 

Sono 12 milioni le persone che non hanno avuto la quarta dose del vaccino e sono "in caduta libera" le vaccinazioni anti-Covid negli anziani e nelle persone fragili. Lo indica la Fondazione Gimbe nel suo monitoraggio indipendente, relativo alla settimana dal 27 gennaio al 2 febbraio. Anche "la somministrazione delle quarte dosi (secondo richiamo) è in caduta libera da mesi, ha tassi di copertura molto bassi in particolare nelle Regioni del Sud e lascia scoperte 11,9 milioni di persone", rileva il presidente della fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta.
- di Redazione Sky TG24

Gimbe, i contagi giù del 9,9%, meno tamponi

Ancora in calo in Italia i casi di Covid-19, che diminuiscono in tutte le regioni tranne che nel Lazio, Liguria e Sicilia. Lo indica la Fondazione Gimbe nel suo monitoraggio indipendente, relativo alla settimana dal 27 gennaio al 2 febbraio. Rispetto alla settimana precedente, i nuovi casi sono diminuiti del 9,9% (da 38.159 a 34.377) e quelli attualmente positivi sono calati del 9,5% (da 251.970 a 227.985); sono in calo del 9,5% anche le persone in isolamento domiciliare (da 247.684 a 224.094). I nuovi casi diminuiscono in tutte le regioni a eccezione di Lazio (+0,5%), Liguria (+5,4%) e Sicilia (+16,8%): dal -0,5% della Provincia Autonoma di Bolzano al -39,2% dell'Abruzzo. Si registra un aumento di contagi anche in 31 province si registra un aumento dei nuovi casi (dal +0,1% di Treviso al +101,1% di Trapani), mentre nelle restanti 76 si rileva una diminuzione (dal -0,5% di Genova al -69,5% di Chieti). In nessuna provincia l'incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti.   Il monitoraggio indica che il numero dei test (molecolari e antigenici rapidi) si è ridotto del 2,2% (da 608.732 della settimana 20-26 gennaio a 595.539 della settimana 27 gennaio-2 febbraio). In particolare, i tamponi rapidi sono aumentati dell'1% (+4.552), mentre quelli molecolari sono diminuiti del 12,7% (-17.745).
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Covid, un vaccino all'anno in autunno come per l'influenza: la strategia di Usa e Gb

E la medesima strategia potrebbe essere presa in considerazione anche nel nostro Paese. Lo ha confermato l'immunologo Cossarizza. "E' la strada giusta anche per l'Italia, ormai abbiamo raggiunto un alto livello di immunità di popolazione", ha spiegato l'esperto. LEGGI L'ARTICOLO
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Schillaci, 'disagio ragazzi, subito supporto psicologico in scuole'

La pandemia e il lockdown hanno avuto un forte impatto sui ragazzi. "Bisogna intervenire subito con dei supporti psicologici, anche nelle scuole. La sanità e la salute mentale si imparano sui banchi. Dovremmo anche istituire un'ora di educazione all'alimentazione, molto più importante di certe battaglie ideologiche sentite nel passato". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in una lunga intervista su 'Libero'. 
"La cosa che mi preoccupa - ha ribadito il ministro - di più è il disagio psicologico seguito due anni di lockdown, che hanno devastato soprattutto i ragazzi. A quell'età sei insicuro, il confronto con il mondo spaventa e se qualcuno ti dà l'occasione di chiuderti in casa, al riparo, ti nevrotizzi ulteriormente e poi per molti può diventare difficile riaprirsi al mondo". 
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Covid Usa, Biden firmerà la fine dello stato d'emergenza nazionale l'11 maggio

Il presidente americano firmerà così la dichiarazione che sancisce la fine dell’emergenza sanitaria contro il Covid-19, iniziata il 13 marzo del 2020 quando alla Casa Bianca c'era Donald Trump. LEGGI L'ARTICOLO
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