Nella settimana dal 2 all'8 dicembre 2022 le morti per Covid-19 sono aumentate da 635 a 686, con una media salita da 91 a 98 al giorno. Nello stesso periodo sono cresciuti anche i ricoveri, sia nei reparti ordinari (+9%) sia nelle terapie intensive (+4,7%). Questi i dati emersi dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. Gli ospedalizzati con sintomi sono stati 757 in più (da 8.458 a 9.215) e quelli in rianimazione 15 in più (da 320 a 335)
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Ma l'impressione è che, quest'anno, sia vincente la tendenza a ignorare il problema. "Sicuramente - dice Ricciardi - c'è stanchezza da parte delle persone. Abbiamo visto ampiamente in Inghilterra il fenomeno, con la tendenza dei cittadini a non voler più adottare nessuna misura contenitiva della diffusione virale. I risultati li abbiamo visti con la crescita dei contagi. Come oltremanica, senza precauzioni vedremo anche da noi un ulteriore aumento dei casi. Anche da noi aumenterà la pressione sugli ospedali, probabilmente senza disarticolare l'offerta sanitaria, ma sicuramente affaticherà il sistema".
Le persone, continua l'esperto, "non sono disponibili a rinunciare a tutte le occasioni di incontro delle festività. Il compito della sanità pubblica sarebbe quello di farglieli fare in sicurezza. La scelta politica, però, pare essere quella di puntare sulla responsabilità individuale che i numeri, con ormai una bassa protezione vaccinale e la tendenza a 'rimuovere' la presenza del virus, sconsiglierebbero. Sembra che abbiamo un po' dimenticato precauzioni seguite negli anni precedenti. Nei passati Natali in pandemia, in caso di sintomi, molte persone si preoccupavano di fare un tampone prima di un cenone o di usare la mascherina. Quest'anno penso ci sarà meno attenzione".