"Stiamo lavorando per far sì che gli asintomatici possano dopo cinque giorni rientrare nelle loro attività. Su questo, a breve, presenteremo un disegno di legge", ha detto il ministro della Salute. La Cina difende a oltranza la linea della 'tolleranza zero' al Covid e blinda le città con migliaia di agenti, dopo le proteste anti-lockdown che si sono diffuse in tutto il Paese. "Alle persone deve essere concesso di riunirsi e di protestare pacificamente", commenta la Casa Bianca
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Covid, dirigente: mascherina a scuola per persone a rischio
In aumento i casi Covid e, per contrastare la diffusione del virus, la dirigente scolastica dell'istituto superiore Ugo Marsia di Carini, nel Palermitano, Simonetta Calafiore ha firmato una circolare con la quale impone l'uso della mascherina in classe per il personale e per gli alunni a rischio di sviluppare forme severe della malattia. Nella circolare, inoltre, si chiede a quanti manifestassero dei sintomi di effettuare i tamponi rapidi e ripeterli dopo cinque giorni. Altra precauzione, come avveniva già durante la pandemia, verranno prese dall'istituto scolastico, come la sanificazione dei locali periodica e ricambi d'aria frequenti. Tornano anche le raccomandazioni sul lavaggio e igiene delle mani con una certa frequenza e sul distanziamento sociale. La scuola permetterà la permanenza del personale e degli studenti solo in assenza di sintomi febbrili.
Cina, Pcc: reprimere le forze ostili dopo le proteste
La Commissione centrale per gli Affari legali e politici del Pcc, il principale organismo di sicurezza cinese, chiede "una repressione" delle "forze ostili" dopo le ultime proteste emerse nel weekend in tutto il Paese contro le regole della 'tolleranza zero' al Covid-19. Lo riporta l'agenzia Xinhua.
Covid, avviso ambasciata Usa in Cina su misure straordinarie
Le autorità cinesi "hanno ampliato le restrizioni e le misure di controllo per la prevenzione del Covid-19 man mano che si sono verificati i focolai: queste misure possono includere quarantene residenziali, test di massa, chiusure, interruzioni dei trasporti, blocchi e possibili separazioni familiari". Sono le "preoccupazioni" sollevate in un avviso dell'ambasciata Usa a Pechino, in cui si "incoraggiano tutti i cittadini statunitensi a tenere una scorta di farmaci, acqua in bottiglia e cibo per 14 giorni".
Covid, Cina difende misure di controllo: 'diritti tutelati'
La Cina ha difeso ancora una volta le misure di controllo del Covid-19 e la tutela dei diritti civili nel Paese, in risposta alle critiche sull'uso regolare della capacità di sorveglianza e sicurezza di vasta portata per reprimere il dissenso. "La Cina è un Paese con uno stato di diritto, i cittadini cinesi godono di vari diritti e libertà che sono completamente protetti dalla legge", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian, quando gli è stato chiesto ancora una volta nel briefing quotidiano un commento sulle proteste del weekend. "Tutti i diritti e le libertà dovrebbero essere esercitati nel quadro della legge", ha aggiunto.
Dl rave, Gelmini: emendamento Lega pro no-vax, governo dica no
"Non bastava un sottosegretario alla salute che non si fida dei vaccini, non era sufficiente aver anticipato il rientro in corsia dei sanitari non vaccinati: a confermare il pericoloso revisionismo di questa maggioranza sul tema Covid ecco che arriva la sanatoria per quanti (una esigua minoranza di italiani) non hanno ottemperato all'obbligo vaccinale. La Lega impegna al Senato la firma del suo capogruppo per chiedere la sospensione delle sanzioni fino al 30 giugno 2023. Era ciò che si vociferava da tempo - e che la presidente Meloni aveva smentito - che adesso si concretizza in un emendamento al dl rave party. Un pessimo segnale e un insulto a quanti si sono responsabilmente sottoposti alla campagna vaccinale: ci aspettiamo dal ministro della Salute un sussulto pro-scienza e vogliamo sperare che arrivi il parere negativo del governo". Così in una nota Mariastella Gelmini, vicesegretario e portavoce di Azione.
Cina: misure anti-Covid giuste, applicate non sempre bene
I massimi funzionari sanitari cinesi si sono impegnati a rettificare le misure di controllo del Covid-19 per ridurre il loro impatto sulla vita delle persone, imputando la frustrazione pubblica contro le misure draconiane all'applicazione da parte dei funzionari locali che adottano un "approccio unico per tutti". Nel primo briefing a Pechino con i media dalle proteste del weekend registrate in tutto il Paese, Cheng Youquan, direttore del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie, ha detto che i lockdown per stroncare la diffusione del virus dovrebbero essere revocati "il più rapidamente possibile".
Covid, Sebastiani (Cnr): percentuale casi in crescita frenata
Sono in crescita frenata a livello nazionale i casi di Covid-19, così come i ricoveri nelle terapie intensive; si registra invece una crescita di tipo lineare per i ricoveri nei reparti ordinari ed è in debole aumento l'incidenza dei decessi, con 80 morti al giorno. Lo indica l'analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Riguardo alle percentuali relative ai ricoveri, l'esperto rileva che "sono calcolate a partire dai valori di capienza dei reparti del 29 ottobre. Infatti, contrariamente a quanto affermato dal Governo, da allora l'Agenas non ha più aggiornato questi dati". L'analisi dei dati giornalieri dell'epidemia di Covid-19 in Italia, aggiornati al 24 novembre, ultimo giorno in cui il Governo li ha resi pubblici, osserva Sebastiani, indica che "a livello nazionale la percentuale dei positivi ai test molecolari è in crescita frenata dal 18 novembre circa. Il livello medio al 24 novembre è pari a circa il 13.5%, aumentato rispetto al valore minimo assunto all'inizio di novembre e pari a circa il 10%". Per quanto riguarda la percentuale di occupazione dei reparti ordinari, "non ci sono segni di crescita frenata, cresce in modo lineare (con oscillazioni) dal valore medio del 12 novembre (10%) a quello del 24 novembre (12%)".
Covid, fisico: in Umbria crescono ricoveri ma non nuovi casi
In Umbria "da quindici giorni a questa parte" crescono i ricoverati negli ospedali in area Covid senza che ci sia una "evidente" salita del numero dei nuovi contagi giornalieri, la curva dei quali "sembra mantenersi piatta". Lo rileva il professor Luca Gammaitoni, fisico sperimentale dell'Università degli Studi di Perugia che analizza l'andamento della pandemia con i modelli matematici. "Qualcosa non torna" scrive sul suo profilo Facebook. Il professor Gammaitoni spiega che nelle precedenti ondate l'aumento della curva dei nuovi contagi giornalieri "ha sempre preceduto" quella dei ricoveri. "Molto probabilmente - spiega - la curva dei nuovi contagi giornalieri è sottostimata a causa della compresenza dell'influenza stagionale (non Covid). In molti casi è ipotizzabile che il paziente malato non faccia il test confondendo una patologia con un'altra, oppure non lo segnali una volta accertato. Insomma una risalita ci sarebbe ma non sarebbe evidenziata dai dati. Dobbiamo preoccuparci? No. Almeno fino a quando il numero dei casi della curva dei ricoverati in area Covid (123 al 29 novembre - ndr) non risalga significativamente sopra i 200 casi, il che significherebbe una nuova ondata di notevoli dimensioni. I prossimi giorni ci diranno come andrà. Per ora - conclude il professor Gammaitoni - il consiglio è sempre lo stesso: vaccinarsi e mascherina nei luoghi chiusi e affollati".
De Luca agli universitari: mascherina o fate Natale a letto
- "La mascherina la dovete mettere altrimenti Natale lo fate a letto. Non fate i disinvolti, gli ottimisti: vi prego, quando ci sono momenti di assembramento indossatela. Ho contato solo 6 persone, 6 'pellegrini' che la indossano stamattina. Eppure c'è qualche segnale preoccupante che arriva dall'Estremo Oriente, dalla Cina, Quello che succede in Cina dopo un mese e mezzo arriva da noi. Speriamo di non incappare in qualche variante che può creare problemi". Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, rivolto agli allievi dell'Accademia di Belle Arti di Napoli. Notando l'aula magna gremita e osservando gli studenti e anche gli adulti, il governatore ha spronato tutti ad indossare la mascherina. "Non scherzate" ha detto. Ed è stato applaudito.
Covid: arresto giornalista Bbc, ambasciatore Cina convocato a Londra
Le autorità britanniche hanno convocato oggi l'ambasciatore cinese a Londra, Zheng Zeguang, per comunicargli la protesta del governo per l'aggressione subita dal giornalista della Bbc che stava seguendo le manifestazioni contro il lockdown in corso nelle città della Cina. Fonti governative britanniche citate dall'Evening Standard' hanno riferito che il ministro degli Esteri, James Cleverly, ha convocato Zheng per mettere in chiaro che "questo comportamento da parte delle autorità cinesi è completamente inaccettabile". Lo stesso Cleverly aveva parlato ieri di "incidente profondamente preoccupante", e Downing Street lo aveva definito "inaccettabile", sottolineando che i giornalisti "devono poter svolgere il loro lavoro senza timori o intimidazioni". La Bbc aveva riferito che il giornalista era stato arrestato e colpito dalla polizia.
Quindici morti Covid in Rsa, tre medici a processo a Verbania
La gup del tribunale di Verbania, Annalisa Palomba, ha
disposto il rinvio a giudizio tre medici, tra cui il direttore sanitario di una Rsa di Dormelletto, in provincia di Novara, la 'Anni Azzurri-Palladio", struttura gestita dalla Kos Care srl di Milano. Gli imputati sono accusati di omicidio colposo in concorso con la violazione delle norme sulla sicurezza sanitaria. Nella struttura nel 2020, in pieno lockdown, in un mese morirono 15 ospiti, otto uomini e sette donne tra i 73 e i 99 anni, tutti già affetti da altre patologie. La tragedia si consumò in trenta giorni dal 23 marzo al 24 aprile. A processo andranno il direttore sanitario Claudio Alessi, 55 anni; Sonia Ciurcovich, 47 anni; e Aldo Venuti, 58enne, medici convenzionati con l'Asl per l'assistenza nella Rsa.
Grecia, in servizio personale sanitario non vaccinato
A partire dal primo gennaio 2023 torneranno in servizio gli operatori sanitari greci non vaccinati per il Covid 19, come dichiarato dal ministro della Salute Thanos Plevris. La sospensione del servizio era entrata in vigore 15 mesi fa e aveva dato seguito a due proroghe finché una decisione del Consiglio di Stato, il cui contenuto verrà pubblicato la prossima settimana, ha giudicato incostituzionale l'ultima proroga e ha permesso il ritorno in servizio del personale. Si tratta di circa 2.200 operatori sanitari, tra cui 170 medici, sui circa 6.500 che erano stati sospesi nel settembre 2021. Più di 4mila professionisti, infatti, hanno acconsentito a ricevere il vaccino dopo la misura di sospensione. Intervistato dal quotidiano Kathimerini, il ministro della Salute si è detto pronto a rispettare una decisione che tuttavia non condivide. "Un medico convinto che con il suo vaccino stiamo alterando il suo DNA è un medico pericoloso" ha affermato Plevris, e ha promesso che il ritorno del personale sanitario avverrà attraverso controlli rigorosi per "garantire che non vi siano rischi per la salute pubblica", presumibilmente attraverso frequenti test per il Covid 19. Come riportato da Kathimerini in base a un estratto della sentenza del Consiglio di Stato, la decisione è stata presa alla luce dei dati epidemiologici in Grecia del primo trimestre del 2022 che, secondo l'istituzione, non giustificano un ulteriore stop al ritorno in servizio dei medici non vaccinati.
Vaccini, Gemmato: giovedì lanciamo campagna, colmare ritardi
"Giovedì faremo una conferenza stampa di presentazione della campagna vaccinale e si spera che i ritardi o questi presunti ritardi, ora tutti da verificare, vengano colmati". Così Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, a margine della presentazione del libro "Evoluzione della farmacia dei servizi", organizzata da Federfarma a Roma, ha commentato i ritardi nelle quarte dosi emersi dal monitoraggio Gimbe. "Tutte le campagne vaccinali - ha aggiunto - vanno attenzionate, quella influenzale è altrettanto importante. Il vaccino è uno strumento utile per controllare l'evoluzione negativa di tutte le patologie soprattutto per i fragili e gli anziani".
Ciccozzi: virus si adatta a noi, ma pronti a varianti
"Sono ottimista perché il Covid si sta adattando sempre più a noi, come vediamo dallo sciame di sottovarianti di omicron. Anche Cerberus, come abbiamo evidenziato in uno studio, è meno contagioso di omicron 5, che è considerato il virus più contagioso della storia". Però "non possiamo prevedere se arriverà una variante che ci spiazza e diventerà peggiore di omicron, ecco perché dobbiamo esser pronti". Lo ha detto Massimo Ciccozzi, responsabile Unità di ricerca Epidemiologia molecolare dell' Università campus Bio-medico di Roma, durante la presentazione del libro "Evoluzione della farmacia dei servizi", organizzata da Federfarma a Roma. "Grazie ai vaccini e con omicron - ha precisato - non credo che vedremo più quanto visto negli anni passati e comunque ora possiamo contare anche su farmaci, come monoclonali e antivirali in pillole", che in farmacia è possibile dispensare nell'arco di poche ore dal contagio. Da questo punto di vista, "il ruolo della farmacia è centrale nel riformare e costruire la sanità del territorio per esser pronti a nuove pandemie. Zoonosi e spillover saranno nostri compagni di viaggio, come questo virus, che non andrà via, ma terremo a bada". Nell'ultima settimana, ha concluso, "i ricoveri Covid sono aumentati e aumenteranno anche per l'influenza, perché quest'anno subiremo quello che per due anni non abbiamo visto, grazie alle mascherine che ha evitato il contagio".
Covid Cina, proteste a Pechino e Shanghai: schierate forze di sicurezza
La polizia ha presidiato i luoghi della protesta, eretto barriere, compiuto arresti, effettuato controlli nelle zone indicate su Telegram come possibili luoghi di incontro per nuove manifestazioni.
Schillaci: per asintomatici dopo 5 giorni rientro in attività
"Stiamo lavorando per fa sì che gli asintomatici possano dopo cinque giorni rientrare nelle loro attività. Su questo, a breve, presenteremo un disegno di legge". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, oggi a Campobasso per partecipare all'inaugurazione dell'Anno accademico dell'Università del Molise, rispondendo ad una domanda dei giornalisti su un eventuale cambio delle regole sul Covid.
India, approvato vaccino intranasale
L'India ha dato semaforo verde al vaccino intranasale Incovacc contro il coronavirus: l'organismo centrale di vigilanza sui farmaci, la Central Drugs Standard Control Organisation (Cdsco), ha autorizzato oggi l'uso di emergenza del nuovo vaccino sia per la somministrazione primaria sia come dose booster per gli adulti. Lo ha annunciato Krishna Ella, presidente della casa farmaceutica Bharat Biotech che lo produce. La casa farmaceutica di Hyderabad descrive il nuovo vaccino come un prodotto di facile utilizzo, che sarà di aiuto nell'immunizzazione di massa contro le varianti del virus. L'India prosegue intanto la sua campagna di vaccinazione, che ha già superato i 2,2 miliardi di dosi somministrate.
In Toscana 3.398 nuovi casi, 13 decessi
Sono 3.398 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime ventiquattro ore in Toscana: 397 sono stati confermati con tampone molecolare e gli altri 3.001 con test rapido.
Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.523.820. I nuovi casi sono lo 0,2% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,2% (2.303 persone) e raggiungono quota 1.446.900 (95% dei casi totali).
I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale.
Al momento in Toscana risultano pertanto 65.746 positivi, +1,7% rispetto a ieri. Di questi 518 (18 in più rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 26 (1 in meno) si trovano in terapia intensiva.
La lista dei decessi si aggiorna con 13 nuovi decessi: 9 uomini e 4 donne con un'età media di 81,9 anni.
Dall'ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 1.249 tamponi molecolari e 15.629 tamponi antigenici rapidi: di questi il 20,1% è risultato positivo. Sono invece 3.731 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: il 91,1% di questi è risultato positivo.
Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.523.820. I nuovi casi sono lo 0,2% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,2% (2.303 persone) e raggiungono quota 1.446.900 (95% dei casi totali).
I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale.
Al momento in Toscana risultano pertanto 65.746 positivi, +1,7% rispetto a ieri. Di questi 518 (18 in più rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 26 (1 in meno) si trovano in terapia intensiva.
La lista dei decessi si aggiorna con 13 nuovi decessi: 9 uomini e 4 donne con un'età media di 81,9 anni.
Dall'ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 1.249 tamponi molecolari e 15.629 tamponi antigenici rapidi: di questi il 20,1% è risultato positivo. Sono invece 3.731 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: il 91,1% di questi è risultato positivo.
Veneto, 7.248 nuovi casi e 7 vittime
Come ogni martedì, si assiste anche questa settimana ad un netto rialzo dei dati legati al Covid in Veneto. I nuovi positivi nelle ultime 24 ore sono 7.246, contro i 1.164 segnalati ieri. Il totale dei positivi da inizio pandemia è di 2.542.632. Vi sono inoltre 7 vittime, con il totale dei decessi che arriva a 15.950. Si alza il dato sugli attuali positivi, che sono 61.636 contro i 61.445 precedenti. Sale pre l'occupazione ospedaliera, con 1.412 ricoveri in area non critica (+69) e 50 (+10) in terapia intensiva.
Toti: tamponi in ospedale solo a sintomatici
"I tamponi Covid negli ospedali vanno fatti solamente sui sintomatici, quando si arriva effettivamente con una crisi respiratoria o una patologia correlata al Covid, è inutile farlo a un paziente che arriva in ospedale con il ginocchio gonfio e i vaccini fatti". E' il cambio di passo "per far ripartire la sanità senza stop and go" chiesto al Governo Meloni dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a 'Mattino Cinque' su Canale 5. "Negli ospedali ci sono persone con malattie ben più infettive del Covid vicino ad altre persone senza saperlo, - sottolinea Toti - questo è il vero tema, il Covid non è l'unica malattia infettiva, sta arrivando un'ondata influenzale che probabilmente avrà effetti importanti".
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