"La pandemia ha rimesso la salute al centro dell'agenda politica ma anche economica e sociale. Oggi, superata fase emergenziale dobbiamo guardare oltre e lavorare per risolvere criticità strutturali che l'emergenza ha portato alla luce". Lo ha affermato il ministro della Salute, Orazio Schillaci
Andreoni: "Cerberus in Italia è già al 10-15%"
Lo ha riferito Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma. "Sappiamo che ha una evasione immunitaria che preoccupa e i monoclonali non sono efficaci. Per i prossimi mesi non è un buon segnale, speriamo non ci dia problemi", ha aggiunto. IL PUNTO
Circolare Toscana, no vax via da reparti con fragili
La Regione Toscana richiama le sue aziende sanitarie (Asl) ad un'attenta valutazione delle attività a cui saranno adibiti gli operatori che non si sono vaccinati contro il Covid e che ora sono reintegrati per effetto delle scelte del Governo nazionale. In particolare, spiega una nota, "si sottolinea in una circolare rivolta ai direttori generali delle aziende ed enti del servizio sanitario regionale" che "si dovrà evitare che i sanitari riammessi al lavoro siano collocati in reparti in cui vi siano pazienti prevalentemente affetti da patologie che riducono in maniera significativa le difese immunitarie, come - solo per citare alcuni esempi - trapiantati di organo solido o di midollo, malattie oncoematologiche o malattie in trattamento immunosoppressivo". La circolare è stata inviata dopo un confronto con i servizi di prevenzione e protezione aziendali, i rappresentanti dei medici competenti e le direzioni sanitarie che c'è stato ieri. Covid, Gimbe: "Sanatoria no-vax è un'amnistia antiscientifica"
Asl Toscana: "Long Covid in 43 persone ogni 1.000"
Il long Covid colpisce 43 persone ogni 1.000 guariti, che diventano 54 persone ogni 1.000 guariti tra i pazienti ricoverati in ospedale durante la fase più acuta della malattia. Le donne hanno un rischio maggiore di esserne colpite, sia tra i soggetti che in fase acuta sono stati ospedalizzati, sia in quelli trattati a domicilio, hanno difficoltà respiratoria e di concentrazione, affaticamento, con un più severo impatto sulle attività della vita quotidiana e una peggiore qualità di vita percepita. E' quanto emerso al convegno '"Long Covid: una pandemia parallela?' svoltosi a Volterra (Pisa) e di cui riferisce l'Asl Toscana nord ovest. "Letture, comunicazioni, tavole rotonde e gruppi di lavoro a tema - spiega una nota - hanno permesso di confrontare tra loro le esperienze dei vari centri che studiano e analizzano il long Covid per definire gli aspetti più importanti nella sua gestione sanitaria e clinica". Secondo i dati raccolti dall'Asl, osserva Guido Vagheggini, responsabile scientifico dell'evento e referente pneumologo per l'insufficienza respiratoria cronica del dipartimento di Medicina specialistica dell'Asl Toscana No, "oltre un terzo dei soggetti valutati dopo tre mesi dal Covid riportava sintomi di stress post-traumatico, ansietà e sintomi depressivi: il Long Covid è una sindrome ad andamento subdolo che si manifesta con affaticamento, debolezza muscolare, difficoltà respiratorie, disturbi della memoria e della concentrazione e un insieme di sintomi diversi, ancora non completamente conosciuti e studiati, che porta con sé anche un rischio maggiore di problematiche cardiovascolari (aritmie, miocarditi), fibrosi polmonare, disturbi endocrini (per esempio tiroiditi) e danni neurologici, con deficit motori e cognitivi". Per trattare terapeuticamente la patologia, conclude l'azienda sanitaria, "serve una valutazione multidisciplinare, che comprenda oltre ai parametri medici, anche gli aspetti neuropsicologici, emozionali e cognitivi e la possibilità di inserimento in percorsi riabilitativi". Covid, obbligo mascherina prorogato negli ospedali e nelle Rsa
Dg Oms: "Completare tutti la vaccinazione e fare booster"
"L'Oms continua a sollecitare cautela" contro Covid-19 "e a esortare tutti a vaccinarsi completamente" contro il coronavirus pandemico, "inclusi i richiami se indicati". Così il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante il periodico aggiornamento stampa sui temi più caldi sul fronte salute. Governo Meloni, da mascherine a vaccini: come cambiano le regole anti Covid
Dg Oms: "9.400 morti in 7 giorni, -90% rispetto a febbraio"
"Poco più di 9.400 morti per Covid-19 sono stati segnalati all'Oms la scorsa settimana, quasi il 90% in meno rispetto a febbraio di quest'anno, quando i decessi settimanali hanno superato 75mila". Lo ha sottolineato il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante il periodico aggiornamento stampa sui temi più caldi sul fronte salute. "Abbiamo fatto molta strada e questo è sicuramente motivo di ottimismo - ha aggiunto - ma continuiamo a invitare tutti i governi, le comunità e i singoli" a considerare che "restano 10mila morti di troppo, per una malattia che può essere prevenuta e curata". Il Dg dell'agenzia delle Nazioni Unite per la sanità ha inoltre ribadito che "i tassi di test e sequenziamento rimangono bassi a livello globale, le lacune nelle vaccinazioni restano ampie e la continua proliferazione di nuove varianti" di Sars-CoV-2 "rimane preoccupante". Covid, stop obbligo vaccino personale sanitario: i dati e il confronto con gli altri Paesi
Bassetti: "Dico no alla proposta di usare tutti nuovamente le mascherine al chiuso"
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Bassetti: "No a mascherine al chiuso per tutti"
"Dico no alla proposta di usare tutti nuovamente le mascherine al chiuso. Chi le dovrebbe usare lo sa e gli è già stato più volte raccomandato. Basta proclami di nuovi obblighi". Così in un tweet Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, dopo che il virologo Fabrizio Pregliasco ha suggerito l'utilità della mascherina nei luoghi chiusi e affollati, mentre Covid continua a circolare e aumenta la diffusione dei virus dell'influenza e di altre sindromi respiratorie. Covid, Bassetti: "Obbligherei medici no vax a seguire corsi virologia"
Pregliasco: "Quarta dose solo a fragili? Vaccino opportunità per tutti"
"Il vaccino anti-Covid a mio avviso, così come quello anti-influenza, è utile per tutti. Sicuramente è fondamentale raccomandarlo alle persone più fragili, sulle quali vanno concentrati gli sforzi principali" in questa fase della campagna vaccinale contro Sars-CoV-2. "Ma credo che il vaccino resti comunque un'opportunità per tutti, per ridurre l'impatto della malattia, l'assenteismo e anche se in misura più limitata la possibilità di contagiare altri familiari". Così all'Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene all'Università Statale di Milano e direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi, dopo le affermazioni del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato sulla quarta dose, oggi a Roma a margine della presentazione del rapporto Meridiano Sanità realizzato da The European House - Ambrosetti. "La vaccinazione va fortemente consigliata ai cluster che danno mortalità - ha spiegato l'esponente di Fratelli d'Italia - Non ha senso farlo nelle persone che evidentemente non muoiono contraendo il virus". Il controllo della pressione alta è peggiorato in pandemia. Lo studio
Scritte no-vax, Zaia: "Ennesimo atto incivile"
"Siamo di fronte all'ennesimo incivile atto da parte dei no-vax, nemici delle istituzioni. Istituzioni che al contrario hanno saputo difendere il Paese in un momento tanto duro quale è stato quello dell'emergenza sanitaria e pandemica. Esprimo la massima solidarietà al sindaco di Treviso Mario Conte, vittima di un odioso episodio". Sono le parole con cui il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia esprime la sua vicinanza al sindaco Conte per la scritta no-vax contro la sua persona apparsa oggi all'ingresso di un istituto superiore alla periferia di Treviso. "Si faccia piena chiarezza sull'autore del gesto - aggiunge Zaia - è inaccettabile il prosieguo ancora oggi del clima d'odio che avvelena il Paese. Sono gesti inutili che non fermeranno l'azione degli Amministratori che come Conte lavorano ogni giorno per superare le difficoltà". Covid, Gimbe: "Sanatoria no-vax è un'amnistia antiscientifica"
Federazione Asl e ospedali: "Reintegro medici no-vax iniziato senza problemi"
"Fino ad oggi non abbiamo feedback negativi dalle direzioni delle Asl" sul reintegro dei medici non vaccinati contro il Covid, "si tratta di numeri davvero piccoli che vengono gestiti in tranquillità dalle strutture aziendali". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Giovanni Migliore, presidente della Fiaso, la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, facendo il punto sulla situazione del ritorno al lavoro degli operatori sanitari non vaccinati contro il Covid. "La procedura adottata dalle aziende - spiega Migliore - è legata al passaggio preventivo, prima del ritorno al lavoro, della sorveglianza sanitaria con la visita dal medico del lavoro competente. Visto che si tratta di assenze anche molto lunghe, la visita non si limita alla verifica della vaccinazione, e a un tampone, ma si approfondisce lo stato di salute della persona anche con prelievi ematici. In 1-2 giorni si svolgono questi accertamenti e poi il medico viene indirizzato alla direzione sanitaria che valuta il profilo di rischio compatibile". Ma dove verranno ricollocati questi medici? "In ospedale e nei servizi ambulatoriali - risponde il presidente Fiaso - se il dipendente nel frattempo ha sviluppato per tanti motivi diversi una patologia, magari una cardiopatia o una lombalgia, non andrà in reparto ma questo lo facciamo già per tutti i dipendenti al di là del Covid". C'è il rischio che si creino situazioni di conflitto tra chi è rimasto al suo posto vaccinandosi e magari lavorando il doppio per coprire i turni di chi invece ha rifiutato il vaccino, Migliore chiarisce che "al momento non risultano situazioni di conflitto. Ho detto in maniera chiara che questa situazione deve essere riportata all'interno di un perimetro di normalità, un dipendente che per un motivo o un altro, oggi è il Covid ma domani sarà altro, deve poter tornare a lavoro. Serve un po' di tranquillità, ricordando che è grazie ai vaccini che abbiamo recuperato una vita normale". Gemmato a Sky TG24: "Legge Puglia su medici non vaccinati sarà impugnata"
Covid, medici di famiglia: "Cittadini si allontanano dai vaccini"
Silvestro Scotti, Segretario Generale Nazionale della Fimmg (Federazione italiana medici di famiglia), interviene esprimendo preoccupazione per lo scarso interesse degli italiani verso il vaccino. L'ARTICOLO COMPLETO
In Alto Adige 164 nuovi casi e nessun decesso
In Alto Adige sono 164 i nuovi casi di Covid-19 su 1.513 tamponi processati nella giornata di ieri. Una persona è deceduta nelle ultime 24 ore per un totale di 1.578 vittime da inizio pandemia. Forte oscillazione per quanto concerne il numero delle persone in quarantena o isolamento domiciliare che oggi sono 1.767, circa duecento in meno rispetto a ieri. Su 283.547 persone risultate positive al tampone molecolare, 280.202 sono nel frattempo guarite. Apple, tempi di attesa più lunghi per nuovi iPhone a causa delle misure anti-Covid in Cina
Gemmato: "In pandemia emersa debolezza territorio e mancanza piano aggiornato"
"La debolezza della sanità territoriale è emersa durante la pandemia, privando il sistema del necessario filtro che evitasse di sovraccaricare le strutture ospedaliere, e ad essa si è aggiunta la sostanziale mancanza di un piano pandemico aggiornato”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, intervenendo alla presentazione, oggi a Roma, del rapporto Meridiano Sanità, realizzato da The European House-Ambrosetti.
"Tutte le regioni si sono così mosse in ordine sparso creando confusione nella comunicazione, aggravata dai tanti esperti o presunti tali che durante la pandemia hanno sostenuto tutto e il contrario di tutto, generando disorientamento nella popolazione e favorendo il proliferare di atteggiamenti complottisti e negazionisti”, ha aggiunto. Covid Cina, i casi continuano a salire nonostante il lockdown
"Tutte le regioni si sono così mosse in ordine sparso creando confusione nella comunicazione, aggravata dai tanti esperti o presunti tali che durante la pandemia hanno sostenuto tutto e il contrario di tutto, generando disorientamento nella popolazione e favorendo il proliferare di atteggiamenti complottisti e negazionisti”, ha aggiunto. Covid Cina, i casi continuano a salire nonostante il lockdown
D'Amato: "Oggi nel Lazio 2.641 casi e 3 decessi"
"Oggi nel Lazio, su 3.551 tamponi molecolari e 16.148 tamponi antigenici per un totale di 19.699 tamponi, si registrano 2.641 nuovi casi positivi (-1.437); sono 3 i decessi (-2), 591 i ricoverati (-32), 27 le terapie intensive (stabili) e +3.193 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 13,4%. I casi a Roma città sono a quota 1.458". Lo riferisce l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato, nel bollettino Covid quotidiano. Nel dettaglio i numeri delle ultime 24 ore. Asl Roma 1: sono 475 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl Roma 2: sono 554 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl Roma 3: sono 429 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl Roma 4: sono 98 i nuovi casi e 1 decesso; Asl Roma 5: sono 196 i nuovi casi e 1 decesso; Asl Roma 6: sono 228 i nuovi casi e 0 i decessi. Nelle province si registrano 661 nuovi casi. Asl di Frosinone: sono 209 i nuovi casi e 1 decesso; Asl di Latina: sono 298 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl di Rieti: sono 64 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl di Viterbo: sono 90 i nuovi casi e 0 i decessi. L'autunno apre le porte alla "triplendemia" con Covid, influenza e Rsv: cosa significa
In Calabria 4 morti e 566 nuovi casi, calo ricoveri
Le persone risultate positive al Covid in Calabria sono 566 in più rispetto a ieri. Lo si legge nel bollettino regionale. Sono 4 i decessi registrati, mentre sono in calo i ricoveri in reparto. Stabili quelli in terapia intensiva. Covid, per alcuni esperti Cerberus non cresce e ci sono "segnali positivi"
Nel Lazio 47.114 positivi, 27 in terapia intensiva
Sono 47.114 le persone attualmente positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 591 ricoverate, 27 in terapia intensiva e 46.496 in isolamento domiciliare. Dall'inizio dell'epidemia i guariti sono 2.133.992, i morti 12.264, su un totale di 2.193.370 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio. Covid e influenza, Pregliasco: "Tornare a usare mascherina al chiuso"
Influenza, Ordine medici Roma: "E' già aggressiva, con Covid dicembre in salita"
"In questi giorni vediamo casi di influenza già bella aggressiva e vediamo tante reinfezioni Covid. Come medici siamo preoccupati, perché con questo andamento potremmo avere un fine novembre e un inizio di dicembre difficile e in salita. In più c'è anche il virus respiratorio sinciziale. Insomma, la situazione è complicata e per questo non c'è vaccino". Così all'Adnkronos Salute Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Roma e provincia, sull'arrivo dell'influenza e la costante circolazione del Sars-CoV-2. Covid, Fiaso: lieve calo curva ricoveri, -6,3% in una settimana
Gemmato: "Richiamo vaccino ha senso solo per i fragili"
"L'idea di questo ministero è quella di mettere in sicurezza i cluster che hanno dato mortalità. Sono dati di epidemiologia medica, statistici, non si inventa nulla: si vede che i cluster che danno mortalità sono i fragili, gli anziani, gli immunodepressi. Quelle sono le persone alle quali noi consigliamo di vaccinarsi con le dosi di richiamo e lo consigliamo in maniera forte e puntuale". Così il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, a margine della diciassettesima edizione di Meridiano Sanità. "A chi sta bene, a chi si va a riconoscere in un cluster che non da' mortalità, per analisi costo-beneficio, perché vi sono delle reazioni avverse all'assunzione di farmaci e di vaccini, in questo caso l'idea è bilanciare sempre e capire che la vaccinazione va fortemente consigliata ai cluster che danno mortalità. Non ha senso farlo nelle persone che evidentemente non muoiono contraendo il virus, men che meno in quest'epoca storica in cui abbiamo il 2% di occupazione di terapie intensive". Medici no vax reintegrati, Bertolaso: “Avrei fatto scelte diverse”
Oggi in Sardegna 582 nuovi contagi, 3 i morti
In Sardegna si registrano oggi 582 ulteriori casi confermati di positività al Covid (di cui 507 diagnosticati con tampone antigenico). Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 3384 tamponi. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 6 ( stesso dato di ieri ). I pazienti ricoverati in area medica sono 100 ( + 9 ). Sono 7953 i casi di isolamento domiciliare ( - 417 ). Si registra il decesso di tre uomini di 64, 87 e 94 anni, residenti rispettivamente nella provincia del Sud Sardegna, nella provincia di Sassari e nella Città Metropolitana di Cagliari. L'autunno apre le porte alla "triplendemia" con Covid, influenza e Rsv: cosa significa
Long Covid, efficace cura a base di L-arginina e vitamina C
La terapia a base di L-Arginina e Vitamina C liposomiale è efficace nel migliorare i sintomi del Long Covid. Lo dimostra lo studio Lincoln ('L-Arginine and Vitamin C Improve Symptoms of Long-Covid: the Lincoln survey') presentato in forma di poster al congresso dell'Associazione americana di cardiologia, American Heart Association (AHA), svoltosi a Chicago dal 5 al 7 novembre e pubblicato sulla rivista scientifica Circulation. È ormai confermato, rilevano i ricercatori, che la disfunzione endoteliale e lo stress ossidativo svolgono ruoli cruciali nella fisiopatologia del Covid-19 e del long-Covid. Lo studio, condotto su 1.390 pazienti, ha dimostrato che dopo un trattamento di trenta giorni con L-arginina e vitamina C liposomiale c'è un miglioramento significativo della sintomatologia dell'astenia e del senso di affanno, così come la percezione soggettiva della tolleranza allo sforzo. La AHA, fondata nel 1915 a Dallas, pubblica le Linee guida per la rianimazione cardiopolmonare (RCP) e il trattamento delle emergenze cardiovascolari (ECC), base dei protocolli salvavita utilizzati dagli operatori sanitari, dalle aziende e dagli ospedali degli Stati Uniti e di tutto il mondo. Covid, per alcuni esperti Cerberus non cresce e ci sono "segnali positivi"