Covid, medici di famiglia: "Cittadini si allontanano dai vaccini"

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Silvestro Scotti, Segretario Generale Nazionale della Fimmg (Federazione italiana medici di famiglia), interviene esprimendo preoccupazione per lo scarso interesse degli italiani verso il vaccino

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Nel giorno in cui il nuovo monitoraggio Gimbe rileva un calo del 25% nelle somministrazioni delle quarte dosi in una settimana; Silvestro Scotti, Segretario Generale Nazionale della Fimmg (Federazione italiana medici di famiglia), interviene esprimendo preoccupazione per lo scarso interesse degli italiani verso il vaccino.

Le parole di Scotti

 

"C'è un allontanamento diffuso delle persone dalla vaccinazione contro il Covid", che riguarderebbe anche "il vaccino contro l'influenza: di quest'ultimo, in anni precedenti, a questo punto dell'anno ne avevo già somministrati la metà ed erano i cittadini a chiedere di farlo, per ora personalmente ne ho fatti circa il 25%. Io faccio anche le vaccinazioni domiciliari, ma ora siamo noi a stimolare i pazienti per farlo", ha affermato Scotti. "In questo momento il problema è il numero di contagi che non vengono rilevati, una parte delle positività non sono tracciate, i pazienti fanno i tamponi da sé e non vengono calcolati. In assenza di dati scientifici ridurre la quarantena mi sembra rischioso, soprattutto in un periodo come questo in cui sosteniamo che la mascherina va mantenuta anche per altri motivi. La mia raccomandazione a tutti i cittadini che hanno sintomi di malattie respiratorie è di portarla, perché è l'unico modo di ridurre il contagio". Il Segretario è intervenuto anche sull’ipotesi di riduzione dell'isolamento per i positivi asintomatici, precisando che per ora su questo tema "noi non siamo stati convocati. Si può pensare di ridurre il periodo di isolamento, ma la misura va associata a dei dati scientifici e comunque il positivo asintomatico deve indossare la mascherina fino alla negatività", ha concluso.

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I dati del monitoraggio Gimbe

 

Il monitoraggio della Fondazione Gimbe sull'andamento della campagna vaccinale evidenzia che In Italia, dal 26 ottobre al 1 novembre, si è registrato un crollo nella somministrazione delle quarte dosi di vaccino anti-Covid. La media risultata in calo del 25,3%: 27.680 al giorno, rispetto alle 37.031 della settimana precedente. Nella settimana 26 ottobre -1 novembre risultano in calo anche i nuovi vaccinati: sono stati 1.339 rispetto ai 1.470 della settimana precedente (-8,9%). Per quanto riguarda le terze dosi, ne sono state somministrate 40,2 milioni, con un tasso di copertura nazionale dell'84,4%. Sono 7,43 milioni le persone che non hanno ancora ricevuto la dose booster, di cui 5 milioni possono riceverla subito. Infine, nella fascia 5-11 anni sono state somministrate 2,6 milioni di dosi: 1,4 milioni hanno ricevuto almeno 1 dose, con un tasso di copertura nazionale al 38,5% e nette differenze regionali: dal 21,1% della Provincia Autonoma di Bolzano al 53,9% della Puglia.

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