Nonostante le restrizioni e i numerosi lockdown, secondo le statiche ufficiali sono 5.643 i casi registrati nella giornata di domenica 6 novembre. Dati che rappresentano 'un record' nel Paese
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In Cina continuano a salire i casi di Covid-19. Nonostante le restrizioni e i numerosi lockdown, secondo le statiche ufficiali sono 5.643 i casi registrati nella giornata di domenica 6 novembre. Dati che rappresentano 'un record' negli ultimi sei mesi, in quanto non si registravano numeri così alti dallo scorso 2 maggio. E visti i focolai sempre più gravi, la Cina continuerà a mantenere attiva la sua politica 'zero Covid', così come annunciato dalla Commissione nazionale per la salute. Una notizia che ha smentito le voci circolate nelle precedenti settimane che prevedevano una riapertura del Paese a partire dal prossimo marzo, e che avevano entusiasmato i mercati cinesi. Poi la smentita: la Cina si atterrà "incrollabilmente" agli attuali controlli sul virus. "Le pratiche adottate fin qui hanno dimostrato che i nostri piani di prevenzione e controllo e una serie di misure strategiche sono completamente corretti", ha dichiarato la Commissione. Tuttavia, il virus sembra inevitabilmente circolare.
La situazione a Canton
Nel frattempo i casi continuano a crescere in tutto il Paese. A Canton, importante hub manifatturiero nel Sud della Cina, si registra la situazione peggiore, con 1.935 casi. La maggior parte di questi sono stati rilevati nel distretto di Haizhu, attualmente in lockdown. Crescono, seppur di poco, i casi anche a Pechino (59), abbastanza però per ordinare la chiusura di alcune scuole nel distretto di Chaoyang a partire da lunedì 7 novembre. Nella capitale della provincia dello Henan, Zhengzhou, dove ha sede la più grande fabbrica di iPhone del mondo, la Foxconn, i casi registrati sono 297. Numeri che hanno fatto scattare il lockdown nell’intera area circostante l’impianto nella giornata di mercoledì 2 novembre. Misura che ha costretto la Apple a rilasciare un comunicato: "Ci aspettiamo un numero di spedizioni inferiore a quello previsto in precedenza e i clienti avranno tempi di attesa più lunghi per ricevere i nuovi prodotti". A seguito dell'annuncio delle restrizioni, sono stati migliaia gli operai a scappare. La Foxconn, per questo, ha comunicato che "sta attualmente operando a capacità significativamente ridotta".
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Il mercato cinese
Ancora in negativo i mercati cinesi. Secondo i nuovi dati, le esportazioni in dollari sono scese dello 0,3% a ottobre rispetto all’anno scorso, mentre le importazioni sono scese dello 0,7%. Numeri che subiscono l’influenza delle restrizioni ancora in vigore nel Paese.