Cina, il futuro economico del Paese dopo il Congresso

Economia

Confermato per il suo terzo mandato consecutivo, Xi Jinping ha scelto di circondarsi solo di fedelissimi nel comitato permanente del Politburo. Intanto, il dato sul Pil del Paese cresce, superando le aspettative. Il commento degli esperti a Sky TG24 Business. Guarda il video

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Il ventesimo Comitato centrale ha deciso: Xi Jinping sarà a capo della segreteria generale del Partito Comunista cinese per il terzo mandato consecutivo. Un evento storico. Xi è al potere ininterrottamente dal 2012 e continuerà a essere leader incontrastato del Dragone per i prossimi cinque anni. Come sarà l’economia cinese sotto il suo potere?

“Xi potrebbe preoccupare il sistema delle imprese”

Ospiti di Sky TG24 Business, Giuliano Noci della School of Management del Politenico di Milano e Antonio Cesarano, Global Chief Strategist Intermonte Sim hanno discusso di quali saranno le dinamiche economiche nei prossimi anni della Cina. “L’affermazione di Xi Jinping è per certi versi discontinua rispetto alla storia degli ultimi trent’anni: fedeltà e partito vengono prima della competenza. Questo è un aspetto che certamente può preoccupare la comunità finanziaria, ma preoccupa anche il sistema delle imprese, perché la Cina subirà un pesante rallentamento rispetto agli ultimi dieci anni”, ha detto Noci. 

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Un Pil sopra le aspettative. Ma è reale?

Era atteso per il 16 ottobre, ma è stato reso noto solo oggi dopo la fine del Congresso. Il dato sul prodotto interno lordo cinese è sopra le aspettative: +3,9% nel terzo trimestre. “Bisogna vedere se il dato è reale o meno”, commenta Noci. L’obiettivo della Cina è quello di arrivare al 5,8%, che però pare poco credibile agli esperti. “Impossibile da ottenere, malgrado i tentativi di manipolare evidentemente il Pil”, commenta Cesarano. "È frutto anche della politica del ‘Covid-zero’, dell’intransigenza sul tema dei mercati immobiliari e anche della prosperità comune, politica promossa da Xi Jinping per redistribuire il reddito ma che ha penalizzato moltissimo soprattutto anche il comparto tecnologico e quello immobiliare”. 

Il nuovo Politburo

Il congresso del Partito è stata l’occasione per rinnovare il Politburo, il corpo dei fedelissimi di Xi, uomini che lo sosterranno nelle sfide e nelle decisioni politiche più importanti dei prossimi anni. Tra questi, spicca la figura di Li Qiang, nuovo numero due (anche se, nel suo passato, si ricorda la disastrosa gestione dell’emergenza Covid e del rallentamento dell’economia). “Indubbiamente, il presidente Xi Jinping ha rispettato le attese, nel senso che ha sostituito quattro dei sette membri del comitato permanente. Ha sostanzialmente messo tutte le persone fedeli a lui, o per legami familiari o perché le ha trovate nelle varie province della Cina a gestire con lui il partito”, commenta Noci. 

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