Bonus Sicurezza, come funziona la detrazione per rendere più sicura la propria casa

Economia
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Introduzione

Anche nel 2025 sono presenti agevolazioni per chi intende rendere la propria casa più sicura. Una di queste è il bonus sicurezza, che permette di installare alcuni dispositivi nella propria abitazione. Ecco quali sono e chi può richiederlo 

Quello che devi sapere

Cos’è il bonus sicurezza

  • Il bonus sicurezza è un'agevolazione che può essere utilizzata sia per interventi su edifici residenziali che su immobili strumentali. Nel 2024 l'Agenzia delle Entrate ha messo sul suo sito una guida con un elenco specifico di tutti gli interventi ammessi per usufruire della detrazione Irpef e tra questi rientra anche la sostituzione o la nuova installazione di citofoni, videocitofoni e telecamere di sicurezza, che rimangono tali anche nel 2025. Infine, chi lo richiede deve sapere che non è necessario avviare dei lavori di ristrutturazione edilizia

 

Per approfondire: Bonus videosorveglianza, come funziona la detrazione per le spese del videocitofono

Gli importi

  • La novità sostanziale rispetto allo scorso anno sono gli importi: per il 2025 la detrazione fiscale Irpef ammessa è del 36%, da ripartire in 10 quote annuali con un importo massimo di 48 mila euro

 

Per approfondire: Infissi, i bonus a disposizione nel 2025 per cambiarli. Le novità in Manovra

Attenzione ai pagamenti

  • Per usufruire del bonus è molto importante fare attenzione alle spese di acquisto e manodopera, che devono essere pagate con bonifico bancario o postale parlante. Inoltre, è importante inserire questi specifici dati:
  1. La causale del versamento con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
  2. Il codice fiscale del beneficiario della detrazione
  3. Il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento
  4. Il numero e la data della fattura

La denuncia nel modello 730

  • È fondamentale conservare fatture, ricevute fiscali e ricevute dei bonifici per l'effettiva dichiarazione del bonus, che avviene nel Modello 730 o nel Modello Redditi Persone Fisiche dove si può effettivamente ottenere la detrazione ripartita in dieci anni. Qui si devono anche evidenziare i dati catastali dell'immobile dove è avvenuto il lavoro, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione

Cosa rientra

  • Ma quali dispositivi rientrano nel bonus sicurezza? A livello generale sono presenti:
  1. Sistemi di allarme e antifurto: dispositivi elettronici che rilevano intrusioni;
  2. Videocamere di sorveglianza: telecamere interne ed esterne per monitorare l’immobile;
  3. Porte blindate: installazione di porte blindate di classe 4 o superiori;
  4. Inferriate e sistemi di protezione passiva: grate alle finestre, inferriate o persiane metalliche
  5. Vetri antisfondamento;
  6. Videocitofoni
  7. Spioncini elettronici
  8. Recinzioni e cancelli di sicurezza
  9. Casseforti a muro

Chi può richiederlo

  • Ma chi può richiedere il bonus Sicurezza? Potrebbe essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti all’Irpef, indipendentemente dalla residenza. Ne possono beneficiare anche i proprietari di immobili, titolari di diritti reali di godimento, inquilini, comodatari, soci di cooperative o società semplici, e gli imprenditori individuali, purché gli immobili non siano beni strumentali o merce. Anche i familiari conviventi del possessore o detentore dell’immobile possono accedervi, a condizione che abbiano sostenuto le spese e risultino intestatari dei bonifici e delle fatture

Quando scade?

  • Il Bonus Sicurezza ha una scadenza: le attuali condizioni, infatti, sono valide fino al 31 dicembre 2025. Come ogni incentivo fiscale, il bonus deve essere richiesto in modo corretto per evitare la perdita dell’agevolazione. L’ultima data utile per beneficiare della detrazione è quella in cui verrà effettuato il pagamento

Bonus cumulabile

  • Il Bonus sicurezza può essere cumulato con altre agevolazioni fiscali, come il bonus ristrutturazioni o il bonus mobili, purché le spese siano chiaramente documentate e riferite a interventi diversi

Com’era nel 2024

  • Le cifre del 2025 sono state riviste al ribasso rispetto al 2024, quando le spese erano detraibili dall’Irpef nella misura del 50% ed entro il limite di 96 mila euro

Come funziona con i centri di vigilanza privati

  • Un chiarimento importante sull’installazione di fotocamere o in genere impianti di videosorveglianza collegati a centri di vigilanza privati: come più volte chiarito dall’Agenzia delle Entrate, nel bonus non rientra il canone pagato all’istituto di vigilanza. In tal caso sarà quindi necessario considerare separatamente i costi per i controlli da parte dei centri addetti

 

Per approfondire: Bonus casa 2025, limiti alla residenza: ecco chi rischia di perdere la detrazione al 50%