Gemmato a Sky TG24: "Legge Puglia su medici non vaccinati sarà impugnata"

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"Fra i medici considerati no-vax ci sono anche medici che si sono sottoposti a due dosi di vaccino, che hanno contratto la malattia e per questo hanno chiesto l'esenzione ad un nuovo richiamo"

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La legge regionale della Puglia che impedisce l'impiego dei medici non vaccinati contro il Covid-19 nei reparti più a rischio "verrà impugnata". Lo ha detto Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, intervenendo a 'Timeline' su SkyTg24. "Fra i medici considerati no vax ci sono anche medici che si sono sottoposti a due dosi di vaccino, che hanno contratto la malattia e per questo hanno chiesto l'esenzione ad un nuovo richiamo", ha sottolineato ancora.

Le parole di Gemmato

 

"Per ora sulle multe ai no vax stiamo facendo una ricognizione internazionale e mi sembra ci siano solo in Grecia e forse in Spagna, oltre all’Italia". Per Gemmato, anche 100 euro "in questo momento di crisi economica possono essere un peso. Abbiamo semplicemente anticipato il termine di sospensione per i sanitari non vaccinati, rispondiamo all'esigenza di un maggior numero di medici a disposizione in un momento storico in cui le occupazioni delle intensive sono al 2%", ha continuato. 

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Le parole per la Moratti

 

Il sottosegretario alla Salute è intervenuto commentando anche la decisione di Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, di dimettersi dalla giunta. La delega al Welfare, come annunciato dal governatore Attilio Fontana, andrà a Guido Bertolaso. "È da sempre un'autorevole rappresentante del centro-destra, la sua storia parla per lei, e mi auguro che continuerà a farlo nella misura e nella forma che la politica deciderà". La decisione, fa sapere Moratti, si tratta di "un forte segnale rispetto alle lentezze e alle difficoltà nell'azione di questa Amministrazione, che a mio avviso non risponde più all'interesse dei cittadini lombardi". Una scelta "di chiarezza di cui mi faccio pienamente carico, anche in considerazione dei provvedimenti contraddittori assunti in materia di lotta alla pandemia". Un gesto che sembra essere dettato soprattutto da una motivazione: "Prendo positivamente atto che la linea da me stabilita per i cittadini lombardi è stata quella di seguire il parere degli esperti della Cabina di Regia lombarda che ho attivato sull'obbligo delle mascherine in ospedali e Rsa. Registro con preoccupazione la scelta di anticipare il reintegro dei medici e degli altri professionisti della sanità non vaccinati, il condono sulle multe ai no vax e la diversa sensibilità sull'importanza dei vaccini". Esempi "emblematici" di una "diversa impostazione politica in questo ambito".

La risposta di Emiliano

 

Nella serata di mercoledì 2 novembre è arrivata la replica del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: "Gemmato è un politico di lungo corso e dovrebbe sapere che tra leggi nazionali e leggi regionali nelle materie concorrenti come la Sanità non c'è un rapporto di gerarchia che fa prevalere le prime sulle seconde, salvo che ci sia una lesione delle attribuzioni del Parlamento. Ma queste ultime devono essere impugnate tempestivamente dal Governo, fatto questo non avvenuto nel nostro caso, essendo la legge in questione del 2021". Emiliano, replicando al sottosegretario alla Sanità, ha inoltre affermato: "Prendo atto che Gemmato, farmacista, si cimenta in arditi ragionamenti giuridici annunciando l'impugnazione della legge pugliese, e così facendo fa fare al Governo del quale fa parte da qualche ora una pessima figura. I termini per l'impugnativa infatti sono ampiamente scaduti. Uno cosi dovrebbe immediatamente dimettersi per la sua inadeguatezza".

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