Covid, Andreoni: "Cerberus in Italia è già al 10-15%"

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Lo ha riferito Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma. "Sappiamo che ha una evasione immunitaria che preoccupa e i monoclonali non sono efficaci. Per i prossimi mesi non è un buon segnale, speriamo non ci dia problemi", ha aggiunto

 

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La pandemia non è finita e dopo l’allarme lanciato dall’Agenzia europea del farmaco per l’arrivo di una nuova ondata di contagi nei prossimi giorni, l'attenzione degli esperti si sta concentrando sulle sottovarianti Omicron di nuova preoccupazione. E in particolare su BQ.1 e la discendente BQ.1.1 (Cerberus). Il sottolignaggio è attenzionato in Europa perché, tra la metà di novembre e inizio di dicembre, è dato come dominante. Sul tema si è espresso anche Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit). "Si stima che la variante ribattezzata Cerberus, il sottolignaggio BQ.1.1 della famiglia di Omicron 5, sia già arrivata in Italia al 10-15%", ha riferito all’Adnkronos, facendo il punto sulle nuove varianti del coronavirus Sars-CoV-2. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA)

"Cerberus ha una evasione immunitaria che preoccupa"

"Stiamo viaggiando a un milione di casi Covid al mese, troppi", ha aggiunto. Sempre in riferimento alla variante ribattezzata Cerberus, Andreoni ha poi sottolineato: "Sappiamo che ha una evasione immunitaria che preoccupa e i monoclonali non sono efficaci. Per i prossimi mesi non è un buon segnale, speriamo non ci dia problemi".

Bassetti: "Ci sarà una nuova ondata, ma non di malattia grave"

Più ottimista Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova. "L'Ema ha ragione, nelle prossime settimana avremo certamente una nuova ondata, ma sarà di positivi e non di forme di patologia grave", ha dichiarato, commentando l'allerta lanciata dall'Agenzia europea del farmaco, secondo cui il nuovo picco di casi sarà guidato dalle nuove varianti del virus, tra cui "BQ.1.1 più capace di sfuggire all'immunità e resistere ai monoclonali". Bassetti ha poi spiegato che BQ.1.1 "scappa soprattutto all'immunità generata dalla malattia, ma non dovrebbe "sfuggire" almeno per le forme gravi dalla vaccinazione con il booster. Certo i monoclonali saranno meno utili con questa variante. Abbiamo però gli antivirali che funzionano", ha aggiunto, per poi ricordare l'importanza del ciclo completo di vaccinazione anti-Covid, con booster, nel prevenire la malattia severa.

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