
Covid-19, le nuove ordinanze restrittive emesse da regioni ed enti locali
Vietato passeggiare nei centri storici in Veneto. In Emilia Romagna bar e ristoranti chiusi alle 18, in Friuli dalle 15 si consuma nei locali solo seduti. E anche diversi Comuni hanno emesso alcune restrizioni, come a Bari, dove i negozi chiuderanno alle 19. Intanto anche Campania e Toscana diventano zone rosse, mentre salgono a 9 quelle arancioni

L'aumento dei casi di Covid ha portato alcune regioni e amministrazioni locali ad emettere ulteriori restrizioni, oltre a quelle previste dall'ultimo Dpcm, per cercare di rallentare la curva dei contagi
Anche Campania e Toscana diventano zona rossa, salgono a nove le regioni arancioni
In Emilia Romagna chiudono i negozi nei giorni festivi, e così nei prefestivi e festivi le medie e grandi aree di vendita, compresi tutti i complessi commerciali. Nei negozi e in qualsiasi esercizio di vendita potrà entrare un solo componente per nucleo familiare
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Sempre in Emilia Romagna, la consumazione di alimenti e bevande è sempre vietata in area pubblica, mentre dalle 15 alle 18 la somministrazione e consumazione può avvenire solo da seduti fuori e dentro i locali, e in posti 'regolarmente collocati'. La vendita con consegna a domicilio è invece sempre consentita e viene "fortemente raccomandata"
Anche Campania e Toscana diventano zona rossa, salgono a nove le regioni arancioni
Sono sospese le lezioni di ginnastica, di canto e con strumenti a fiato, considerate a rischio elevato alle scuole elementari e medie. Sempre secondo quanto stabilito dalle nuove regole, l'attività sportiva e motoria dovrà avvenire preferibilmente nelle aree verdi e periferiche
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In Veneto è previsto che nei giorni prefestivi vengano chiuse le grandi e medie strutture di vendita, sia a esercizio unico che con più negozi, compresi i parchi commerciali, cioè gli outlet
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Nella regione rimangono aperte parafarmacie, tabaccherie ed edicole. Nei giorni festivi è vietato ogni tipo di vendita anche dei piccoli negozi e negozi di vicinato, ad eccezione delle medesime categorie sopracitate. Dal 13 novembre al 3 dicembre non è permesso passeggiare nelle strade e nelle piazze dei centri storici delle città e nelle aree affollate
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In Friuli-Venezia Giulia, le nuove misure garantiscono "sotto forma di raccomandazione l'accesso agli esercizi commerciali di grandi e medie strutture di vendita nelle prime due ore della giornata agli anziani"
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In Alto Adige scuole chiuse per una settimana con assistenza per figli di persone che lavorano nei servizi essenziali, cantieri aperti per terminare lavori inderogabili, smartworking dove possibile e sì agli incontri delle coppie non conviventi. Sono questi alcuni punti della nuova ordinanza che il governatore Arno Kompatscher ha firmato nella serata di giovedì 12 novembre. L'ordinanza entra in vigore sabato
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Per l'attività sportiva agonistica in Alto Adige, c'è un'ulteriore limitazione che va definita di concerto con Coni e Fisi. Sono previsti inoltre test capillari, obbligatori per le aziende che vogliono continuare la loro attività
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Anche la provincia autonoma di Trento sta per emanare una nuova ordinanza. Il presidente Fugatti ha spiegato che "prevede interventi sulle attività motorie, sulla somministrazione di bevande in bar e ristoranti, su alcune chiusure festive, sui mercati all'aperto e sulle modalità per fare la spesa"
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La Regione Lazio si appresta a varare un'ordinanza, allo scopo di prevenzione, che vede la chiusura nei giorni prefestivi e festivi di grandi strutture di 2500 mq, ovvero i maxi store, fatto salvo le rivendite di generi alimentari, le edicole, i tabaccai, le farmacie

L'unità di crisi della Regione Campania guidata dal governatore De Luca ha annunciato nuove misure restrittive in arrivo, tra cui l'istituzione di zone rosse "nelle città dove si registra un alto livello di contagi" e limitazioni per le attività ritenute 'non essenziali'
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In Liguria, a Genova, il sindaco Marco Bucci ha dichiarato che sta lavorando "a un'ordinanza con cui già da questo sabato e domenica" verrà vietato "il passeggio in alcune parti della città (le classiche passeggiate e le spiagge)"
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I parchi resteranno aperti - ha aggiunto il sindaco del capoluogo ligure - ma controllati: "Metteremo personale della protezione civile a controllo dei parchi per verificare che si faccia il corretto uso delle mascherine e che non ci siano assembramenti"

Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ha emanato una nuova ordinanza con la quale vieta lo "struscio" nelle piazze e vie principali della città. Il provvedimento prevede la chiusura al pubblico in tutti i venerdì, i sabati e le domeniche - nonché nei giorni festivi e prefestivi - dalle ore 18 alle ore 22 delle principali strade e piazze del centro cittadino, fatta salva la possibilità di accesso e di deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private

Mastella ha inoltre disposto che sulle panchine dell'intero territorio cittadino possano prendere posto due persone per volta, oppure un minore o una persona non autosufficiente con il rispettivo accompagnatore, sempre nel rispetto del distanziamento interpersonale

Il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci ha firmato un'ordinanza che prevede restrizioni valide da oggi, 13 novembre, fino al prossimo 3 dicembre. Le limitazioni incidono soprattutto sugli orari di apertura degli esercizi commerciali e sulla fruizione di alcune aree pubbliche

Dalle 18 alle 5 è prevista la chiusura di tutti gli esercizi commerciali e dei distributori automatici H24, esclusi i negozi di generi alimentari, le tabaccherie, i distributori di carburante, le farmacie e le parafarmacie. Nello stesso orario sono sospese tutte le attività professionali che prevedono la presenza di clientela, a esclusione di quelle sanitarie e parasanitarie

A Bari è stata firmata un'ordinanza che dispone la chiusura anticipata dei negozi alle 19 sull'intero territorio comunale, in vigore dal 13 novembre fino al 3 dicembre. Il provvedimento sospende quotidianamente tutte le attività di vendita al dettaglio a partire dalle 19, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità e comprende sia gli esercizi di vicinato sia i negozi nelle medie e grandi strutture di vendita, come i centri commerciali

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha firmato un'ordinanza che da lunedì porterà alla chiusura delle scuole dell'obbligo in città: "Preso atto del mancato invio di notizie circa lo stato delle strutture ospedaliere a Palermo e della tenuta del sistema sanitario - si legge nel documento - con possibile ricaduta gravissima sulle condizioni di sicurezza dei cittadini, e preso atto del considerevole aumento dei contagi, ho deciso a malincuore di disporre a partire da lunedì prossimo la chiusura di tutte le scuole dell'obbligo della città"

Il sindaco ha reso noto che resteranno aperte le scuole comunali dell'infanzia. "Lo annuncio già oggi - ha aggiunto Orlando - perché le famiglie, i dirigenti scolastici e gli insegnanti possano prepararsi per tempo e non trovarsi di fronte a un provvedimento dell'ultimo minuto"