Nel corso di una diretta Facebook, il ministro degli Esteri ha invocato l'intervento dei medici dell'esercito e della Protezione civile a sostegno del personale sanitario, che è "allo stremo e non sa più dove mettere i pazienti". E poi si è scagliato contro i livelli locali che impugnano gli atti del governo
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha invocato l'intervento dell'esercito e della Protezione civile a sostegno degli ospedali più in difficoltà nella lotta alla pandemia di coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LE MAPPE). "Medici dell'esercito e medici della Protezione civile devono andare in rinforzo ai nostri medici, ai nostri infermieri che sono allo stremo. Non sanno più dove sbattere la testa e non sanno più dove mettere i pazienti", ha detto Di Maio in una diretta Facebook. E, in proposito, il ministro ha sottolineato che servono "zone rosse, regionali o provinciali" dove ci sono "situazioni negli ospedali fuori controllo".
"In Campania ospedali al collasso"
"Abbiamo di fronte una sanità in difficoltà in tutto il Centro-Sud. In particolare Regioni come Calabria, Campania, Sicilia sono in enorme difficoltà. Dalla Campania arrivano immagini terribili: ieri una persona è morta al pronto soccorso, altre stanno sulle barelle in condizioni preoccupanti. Questa non è più un'opinione. Non è una gara di battute tra chi è più sceriffo. Abbiamo davanti strutture ospedaliere al collasso", ha sottolineato Di Maio (LE PAROLE DELL'AUTORE DEL VIDEO).
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"Basta impugnare gli atti del governo"
Nel corso della diretta Facebook, il ministro degli Esteri si è anche scagliato contro le impugnazioni degli atti del governo da parte dei livelli locali: "Non se ne può più. Noi non abbiamo nessun interesse a tenere chiuso il Paese, ma sappiamo che è l'unico modo per evitare di arrivare a curare le persone in macchina perché non ci sono posti letto".