Guerra in Ucraina, Mosca: "Con altre sanzioni, conseguenze irreversibili per l'Italia"

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Lo ha affermato Alexei Paramonov, direttore del Dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo. Preso di mira anche il ministro della Difesa Lorenzo Guerini: "Ci chiese aiuto per il Covid e ora è uno dei principali falchi anti-russi". Replica il premier Draghi: "Da Mosca parole odiose e inaccettabili". Il ministro Di Maio: "Anziché minacciare, la Russia fermi la guerra che sta causando la morte di civili innocenti"

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Mosca mette in guardia l'Italia: se assumerà un atteggiamento ancora più duro sul piano delle sanzioni, ci saranno "conseguenze irreversibili". Ad affermarlo, all'agenzia Ria Novosti, è Alexei Paramonov, direttore del Dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo. L'esponente del governo di Mosca ha auspicato che la "campagna russofobica in Europa lasci il posto a un lavoro equilibrato per garantire la sicurezza comune nel Continente". Infine ha sottolineato che l'Italia, "sullo sfondo dell'isteria anti-russa", ha "improvvisamente dimenticato tutto: i trattati e gli accordi bilaterali esistenti, la natura speciale dei nostri legami, la ricca storia secolare di relazioni e tradizioni forti, l'esperienza di successo della cooperazione, il significativo capitale accumulato di fiducia reciproca" (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA – LO SPECIALE DI SKY TG24 – LA MAPPA DEI PROFUGHI – I VIDEO E I REPORTAGE DALL'UCRAINA).

L'avvertimento

"Ci aspettiamo che a Roma, come in altre capitali europee - ha detto ancora Paramonov - tornino in sé, ricordino gli interessi profondi dei loro popoli, le costanti pacifiche e rispettose delle loro aspirazioni di politica estera". Per quanto riguarda le forniture energetiche, Paramonov ha sostenuto che "Mosca non ha mai utilizzato le esportazioni di energia come strumento di pressione politica. Le compagnie energetiche russe hanno sempre adempiuto pienamente ai loro obblighi. Continuano a farlo anche adesso". E poi ha aggiunto: "Le sanzioni non sono una nostra scelta. Non vorremmo che la logica del ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire, che ha dichiarato la totale guerra finanziaria ed economica alla Russia, trovasse seguaci in Italia e provocasse una serie di corrispondenti conseguenze irreversibili". Preso di mira anche il ministro della Difesa Lorenzo Guerini: "Ci chiese aiuto per il Covid e ora è tra i falchi anti-russi".

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Il premier Draghi: "Da Mosca parole inaccettabili"

"Esprimo piena solidarietà al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, vittima di attacchi da parte del governo russo. Il paragone tra l'invasione dell'Ucraina e la crisi pandemica in Italia è particolarmente odioso e inaccettabile. Il ministro Guerini e le forze armate sono in prima linea per difendere la sicurezza e la libertà degli italiani. A loro va il più sentito ringraziamento del governo e mio personale". Così il premier Mario Draghi ha risposto all'avvertimento di Mosca.

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La replica dei ministri Guerini e Di Maio

"Non diamo peso alla propaganda. Incoraggiamo invece ogni passo politico e diplomatico che metta fine alle sofferenze del popolo ucraino. L'Italia è a fianco dell'Ucraina e continuerà ad esserlo", ha dichiarato Guerini. Poche ore prima, anche la Farnesina aveva replicato con una nota, in cui "respinge con fermezza le dichiarazioni minacciose del direttore del Dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo Alexei Paramonov" e invita Mosca ad "agire per la cessazione immediata dell'illegale e brutale aggressione" contro l'Ucraina, "che la Farnesina condanna fortemente". L'Italia, con i partner europei ed internazionali - viene sottolineato - continuerà a esercitare ogni pressione affinché la Russia torni nel quadro della legalità internazionale. Anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha replicato all'avvertimento di Mosca: "Le continue e ripetute provocazioni delle autorità russe al governo italiano, compresa quella a Lorenzo Guerini, non ci meravigliano più. Il governo russo, invece di trascorrere le giornate minacciando, fermi la guerra in Ucraina che sta causando la morte di civili innocenti".

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Il riferimento alla pandemia

Paramonov, nel suo avvertimento all'Italia, parte dal sostegno di Mosca a Roma all'inizio della pandemia di Covid (IL LIVEBLOG): "In base all'accordo raggiunto tra il presidente della Russia e il presidente del Consiglio dei ministri italiano nel marzo-aprile 2020, all'Italia è stata fornita un'assistenza significativa attraverso il ministero della Difesa, il ministero dell'Industria e Commercio e ministero della Salute della Russia. A proposito, una richiesta di assistenza alla parte russa fu inviata allora anche dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini, che oggi è uno dei principali falchi e ispiratori della campagna anti-russa nel governo italiano. È deprimente che ora - sostiene il direttore del Dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo - sullo sfondo dell'isteria anti-russa, le autorità italiane abbiano improvvisamente dimenticato tutto".

Il nodo della fornitura energetica

Alla domanda se la Russia interromperà la fornitura di idrocarburi all'Italia in risposta alle sanzioni occidentali, Paramonov è cauto: "La questione della risposta a misure restrittive di portata senza precedenti e illegittime dal punto di vista del diritto internazionale" è "in fase di elaborazione da parte del governo della Federazione russa". Poi aggiunge: "Sappiamo che c'è molta preoccupazione per il futuro di queste consegne. Tenuto conto della significativa dipendenza di Roma dagli idrocarburi russi, che raggiungono il 40-45%, il rifiuto dei meccanismi affidabili di trasporto dei vettori energetici sviluppatisi in molti decenni avrebbe conseguenze estremamente negative per l'economia italiana e per tutti gli italiani".

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