21enne italiana accoltellata da ex fidanzato a Oslo. Grave, ma non rischia la vita

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Foto dal profilo Instagram di Martina Voce

Martina Voce,  21 anni, originaria di Firenze, è stata aggredita nel negozio di prodotti italiani dove lavora. Colpita alla carotide da una coltellata si trova in rianimazione ed è stata sottoposta a due interventi. Il papà a Sky Tg24: "non aveva mai dato segni di squilibrio", e appariva come "un ragazzo tranquillissimo

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Martina  Voce, studentessa fiorentina di 21 anni, è stata accoltellata in un negozio di prodotti italiani dove lavora, a Oslo. A colpirla sarebbe stato l'ex fidanzato che, in base alle prime ricostruzioni, è rimasto ferito ed è trattenuto in stato di fermo in ospedale. La 21enne si trova  ricoverata nel reparto di rianimazione dopo essere stata sottoposta a due interventi.

 

Il papà di Martina a Sky Tg24: "Rischia ancora la vita"

La ragazza, ha spiegato il papà a Sky Tg24, "rischia ancora la vita, ma è un rischio minimo", "speriamo ce la faccia" ha aggiunto.  L'aggressore, informatico norvegese di origini indiane di 24 anni, secondo il padre di Martina "non aveva mai dato segni di squilibrio", e appariva come "un ragazzo tranquillissimo". I due si erano lasciati a settembre. 

Aggressore accusato di tentato omicidio

Secondo una prima ricostruzione, il giovane avrebbe raggiunto la studentessa nel locale e l'avrebbe colpita con un coltello alla carotide. Tre colleghi, due uomini e una donna, hanno cercato di fermarlo e il giovane sarebbe rimasto ferito nella collutazione. Come riporta la polizia di Oslo, il giovane è stato accusato di tentato omicidio.  Attualmente anche lui è in coma farmacologico e non ha dunque potuto rispondere alle domande degli inquirenti.

 

Cruciale l’intervento immediato dei soccorsi

 

A fornire una prima ricostruzione del fatto è la testata online Aftenposten. "L'aggressore - riferisce il sito - è un cittadino norvegese di origini indiane". La polizia di Oslo, “ha ricevuto la denuncia per un accoltellamento in uno dei ristoranti della catena "Smak av Italia", venerdì scorso, all'ora di pranzo”.  Il fatto è accaduto nel ristorante aperto più recentemente, nel noto quartiere di Vulkan, sul lungofiume Aker, nel pieno centro della Capitale. "All'arrivo della polizia - scrive il giornale - i feriti erano tre: un uomo e una donna, la studentessa fiorentina, ricoverati in condizioni gravi e un terzo uomo", un collega di lavoro della ragazza, intervenuto per cercare di fermare l'aggressore che ha ugualmente riportato "lesioni compatibili con arma da taglio". A salvare la studentessa è stato l'intervento immediato del personale sanitario dell'ospedale nei pressi del ristorante, come riferito dal direttore operativo del reparto, Thomas Johannessen, ringraziando il "primo soccorso salvavita".
Il giornale riferisce che "almeno una ventina di testimoni" erano presenti durante l'attacco e molti di questi "hanno aiutato" nella ricostruzione dei fatti e nei soccorsi. "Sul posto sono subito arrivati i rinforzi e l'area è stata transennata”.
L'aggressore, 20enne, è stato fermato da altri dipendenti del negozio che, in base alla ricostruzione, avrebbero a loro volta utilizzato il coltello per immobilizzarlo a terra. Sarebbe riuscito comunque a colpire con decine di fendenti, in varie parti del corpo, la giovane. "Entrambi - scrive Aftenposten - sono tuttora ricoverati in gravi condizioni, questo il motivo per cui l'uomo non è stato ancora interrogato". "Né l'imputato né la vittima erano noti alla polizia".

 

 

La testimonianza: "Molto sangue, la polizia è arrivata velocemente"

Uno dei due colleghi della ragazza è stato arrestato ma poi rilasciato, avendo agito in una situazione d'emergenza, ha scritto la polizia in un comunicato stampa.  Molti erano presenti all'aggressione e hanno visto quanto accaduto. "Ho visto qualcuno che stava prestando il primo soccorso alla vittima, c'era molto sangue e la polizia è arrivata molto velocemente poco dopo" ha dichiarato un testimone. "Siamo tutti molto sconvolti" ha dichiarato Cristiano Comelli, l'amministratore delegato della catena di negozi Smak av Italia, dove lavorava la vittima. "Dobbiamo ringraziare due dipendenti dei nostri negozi, un norvegese e un italiano. Senza di loro, forse non sarebbe più in vita" ha dichiarato ancora Comelli. 

 

 

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