
Attacchi hacker, nasce l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale: cosa prevede
È l'arma del governo italiano per proteggere le nostre reti e infrastrutture. La sua nascita è prevista in un decreto-legge con 19 articoli, atteso in Consiglio dei ministri. L'organismo, che all'inizio avrà in dotazione 300 persone, vede a capo un direttore generale nominato dal premier e sarà sottoposto a controllo da parte del Copasir

L'arma del governo italiano per proteggere le nostre reti e infrastrutture da attacchi hacker si chiama Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn). La sua nascita è prevista in un decreto-legge con 19 articoli, atteso in Consiglio dei ministri

IL CAPO - Si tratta di un organismo pubblico con autonomia regolamentare, amministrativa, patrimoniale e organizzativa. A capo ci sarà un direttore generale nominato dal presidente del Consiglio, che resterà in carica per quattro anni, rinnovabili per altri quattro
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IL RUOLO DI DRAGHI - Il premier ha infatti "l'alta direzione e responsabilità generale delle politiche di cybersicurezza, anche per la tutela della sicurezza nazionale". Verrà inoltre istituito un Comitato inter-ministeriale per la cybersicurezza, nonché un Nucleo per la cybersecurity - presso l'Agenzia - in supporto a Draghi
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E L'INTELLIGENCE? - L'Agenzia farà parte degli apparati legati alla sicurezza nazionale, ma non del Dis presieduto da Elisabetta Belloni (in foto). Il nuovo organismo verrà dunque posto fuori dall'intelligence: la sua attività verrà posta sotto il controllo del Copasir
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LA STRUTTURA - Fermo restando che gli articoli della bozza sono ancora modificabili, a quanto si apprende l'Agenzia avrà una dotazione iniziale di circa 300 persone, ma nell'imminente quinquennio crescerà fino a raggiungere, nel 2027, le 800 unità
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LA DECISIONE DI GABRIELLI - Secondo quanto anticipato dall'Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli, che si è occupato della bozza del decreto, l’obiettivo sarebbe infatti quello di non appesantire il Dipartimento e accogliere sia le priorità del settore pubblico sia quelle del settore privato

"SIAMO IN RITARDO" - Per Gabrielli, il nostro Paese ha una fragilità "per mancanza della consapevolezza dei rischi, per un deficit di cultura su questi temi. Purtroppo siamo molto in ritardo e dobbiamo camminare a passi molto svelti"

IL PRIMO PASSO - Per Gabrielli audizione al Copasir sul decreto che istituisce l'Acn. Il Comitato, che ha appena cambiato presidente (da Raffaele Volpi a Adolfo Urso, in foto) è chiamato a esprimere un parere sul testo e potrà chiedere chiarimenti all'ex capo della polizia sul nuovo organismo

IL TENTATIVO DI CONTE - Prima del governo Draghi, l'ultimo tentativo di istituire un organo preposto alla cybersicurezza è stato fatto dall'ex premier Giuseppe Conte. Si trattava però di un progetto diverso: sul finire del suo ultimo mandato, Conte ha provato a dar vita a un Istituto italiano di cybersicurezza, senza successo

IL TENTATIVO DI GENTILONI - Ancor prima di Conte, l'ex premier Paolo Gentiloni aveva provato a realizzare un'Agenzia per la cybersicurezza, evidenziando la necessità di rafforzare la cybersicurezza della Pubblica amministrazione, dei ministeri, dei prodotti tecnologici connessi alla Rete e delle telecomunicazioni