Twitter annuncia un test per contrastare la disinformazione

Tecnologia

Si tratta di un messaggio che comparirà agli utenti Android (inizialmente solo in lingua inglese) che decideranno di retwittare un articolo e che consiglierà di approfondire, leggendolo, quello specifico contenuto se non lo si è già fatto. Obiettivo tutelare una “discussione informata”

“La condivisione di un articolo può innescare una conversazione, quindi potresti voler leggerlo prima di twittarlo. Per aiutare a promuovere una discussione informata, stiamo testando un nuovo prompt su Android: quando si retwitta un articolo che non si è cliccato su Twitter per leggerlo, potremmo chiedere se si desidera prima farlo”. Sono le parole apparse sul profilo ufficiale di “Twitter Support”, attraverso le quali il celebre social network nato da un’idea dell’imprenditore e filantropo americano Jack Dorsey nel 2006, sta continuando il suo progetto di lotta alla disinformazione, particolarmente accentuato dall’epidemia sanitaria legata alla diffusione del nuovo coronavirus.

Una discussione più informata

In sostanza, la piattaforma di microblogging ha annunciato che testerà una nuova funzione con cui suggerirà agli utenti di valutare con attenzione prima di twittare un articolo di cui non si conosce il contenuto. Infatti, quando un utente si accingerà a retwittare un articolo che non ha aperto, verificato e letto, un messaggio lo inviterà a procedere con l’operazione, al fine di essere effettivamente consapevole dell’informazione che sta condividendo. Il test, almeno inizialmente, dovrebbe riguardare gli utenti Android di Twitter in lingua inglese. Per entrare nel dettaglio, Twitter ha poi risposto ad alcuni utenti che hanno commentato il tweet, giunto ad oltre 15mila retweet e 50mila “like”. “In questo esperimento, se si clicca per ritwittare un articolo, verificheremo se di recente è stato fatto clic sul collegamento all'articolo ma solo su Twitter, non altrove. Quando viene visualizzato il messaggio, si avrà comunque sempre la possibilità di andare avanti e retwittare”, spiegano dal social network. “Volevamo testare un modo per migliorare la qualità di una conversazione sin dall'inizio. E vedere se ricordare alle persone di leggere un articolo prima di condividerlo le porta ad una discussione maggiormente informata”.

La querelle Twitter - Trump

Di recente Twitter ha dimostrato di tenere particolarmente alla qualità ma anche al tenore dell’informazione, censurando ad esempio un tweet del presidente Usa Donald Trump e accusandolo di violazione dei propri standard “sull’esaltazione della violenza”. Ma senza cancellare il messaggio. Trump, parlando dei disordini per l'uccisione dell'afroamericano George Floyd, aveva scritto: “Questi teppisti stanno disonorando il ricordo di Goerge Floyd, e io non permetterò che accada. Ho appena parlato con il governatore Tim Walz e gli ho detto che le forze armate sono totalmente con lui. Se ci sono difficoltà, assumeremo il controllo, ma quando parte il saccheggio, si inizia a sparare. Grazie!". E la querelle col presidente americano si era inasprita anche quando, sempre recentemente, Twitter ha segnalato due post in cui il presidente ha parlato di rischio frode riguardo l’ipotesi del voto via posta per le presidenziali, a causa del coronavirus. Da qui la scelta di Trump di firmare un ordine esecutivo per cui i social media non avranno più immunità legale completa contro eventuali cause per i contenuti ospitati nelle loro piattaforme.

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