Il numero 1 del Real Madrid e del nuovo progetto calcistico sottolinea: "Il calcio è in un momento critico, quello che stiamo facendo è solo per il bene del pallone. Se noi generiamo profitti, ne beneficiano tutti, anche quelli che stanno più in basso". Poi, sulle minacce dell'Uefa sull'esclusione immediata dei club dalla Champions, assicura: "I giocatori della Superlega stiano tranquilli, il divieto di giocare con le Nazionali non ci sarà. Né il Real, né il City verranno esclusi dalla Champions"
"Non lo faccio per salvare il Real, ma per salvare il calcio. Questo sport è in un momento critico, quello che stiamo facendo è solo per il bene del pallone. Se noi generiamo profitti, ne beneficiano tutti, anche quelli che stanno più in basso". Così Florentino Perez, numero 1 del Real Madrid e della neo nata Superlega, difende il progetto a cui hanno aderito 12 club e che ha scosso il mondo del calcio (COME FUNZIONA - LE SQUADRE - QUANTO VALE - LE REAZIONI - IL DOCUMENTO NASCOSTO).
Perez: "Questo format ci garantirà molti più soldi"
"Il calcio deve evolversi e questo format ci garantirà molti più soldi - ha detto Perez in una lunga intervista a Chiringuito Tv -, la Champions ormai ha perso appeal". Poi anche un attacco all'Uefa: "Ceferin non può insultare come ha fatto con Agnelli, è impresentabile".
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"Niente esclusione dalla Champions"
Perez poi sottolinea come i giovani abbiano "perso interesse, il calcio deve evolversi: ci saranno più soldi per tutti". "Il pallone deve adattarsi ai tempi - spiega ancora il numero 1 del Real - il pubblico diminuisce. E con la pandemia, siamo tutti rovinati. Abbiamo capito che dobbiamo cambiare qualcosa per rendere questo sport più attrattivo per tutti". Quanto alle minacce dell'Uefa dell'esclusione immediata dei club dalla Champions, Perez è sicuro: "I giocatori della Superlega stiano tranquilli, il divieto di giocare con le Nazionali non ci sarà. Né il Real, né il City verranno esclusi dalla Champions".