
Calcio, nasce la Superlega: da Draghi a Boris Johnson, ecco tutte le reazioni
Dopo l’annuncio dell’accordo tra 12 club europei per costituire una nuova competizione infrasettimanale, sono diverse le dichiarazioni di capi di Stato e federazioni calcistiche. Se per il premier britannico il piano danneggerà lo sport, per il presidente francese si “minaccia il principio europeo del merito sportivo”. Il premier italiano: "Preservare competizioni nazionali". La Fifa parla di una "lega separatista europea chiusa" che non rispetta i suoi principi

Nelle scorse ore è stato annunciato ufficialmente l’accordo tra 12 club europei di calcio per costituire una nuova competizione calcistica infrasettimanale, la Super League, governata dai Club Fondatori. Ne fanno parte, Milan, Arsenal, Atlético de Madrid, Chelsea, Barcellona, Inter, Juventus, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham. È previsto che altri tre club aderiranno prima della stagione inaugurale, che dovrebbe iniziare non appena possibile. Sono già diverse le reazioni, dai capi di Stato alle federazioni calcistiche
Nasce la Superlega, accordo tra 12 club europei
"Il governo segue con attenzione il dibattito intorno al progetto della Superlega calcio e sostiene con determinazione le posizioni delle autorità calcistiche italiane ed europee per preservare le competizioni nazionali, i valori meritocratici e la funzione sociale dello sport", ha dichiarato il premier italiano Mario Draghi
Superlega europea di calcio, Draghi: Preservare competizioni nazionali
Al premier britannico Boris Johnson non piace la Super League calcistica, della quale peraltro fanno parte ben sei club inglesi. Per il premier il piano danneggerà lo sport e i club inglesi che hanno aderito - Manchester United, Liverpool, Chelsea, Arsenal, Manchester City e Tottenham - non dovrebbero fare altri passi
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"Il progetto di una Super League europea sarà molto dannosa per il calcio e appoggiamo le autorità calcistiche che intraprendono misure. Colpirà al cuore il gioco e darà dispiacere ai tifosi di tutto il Paese. I club devono rispondere ai propri tifosi e alla più ampia comunità calcistica prima di compiere ulteriori passi”, ha commentato Johnson
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Contrario anche il presidente francese Emmanuel Macron che condanna il progetto affermando che "minaccia il principio europeo del merito sportivo". Il capo dell'Eliseo ha anche espresso il suo apprezzamento nei confronti dei club francesi che finora hanno rifiutato di aderire
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"Dobbiamo difendere un modello di sport europeo basato sui valori, sulla diversità e l'inclusione", scrive su Twitter il vice presidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, che boccia il progetto. "Non c'è spazio per riservarlo ai pochi club ricchi e potenti che vogliono recidere legami con tutto ciò che le associazioni rappresentano: campionati nazionali, promozione e retrocessione e sostegno al calcio dilettantistico di base. Universalità, inclusione e diversità sono elementi chiave dello sport europeo e del nostro stile di vita europeo", aggiunge
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"Dobbiamo difendere il modello di sport europeo. Sono contrario al calcio che diventa appannaggio di pochi ricchi, lo sport deve essere per tutti", scrive su Twitter il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli
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"L'idea di una SuperLega per i più ricchi club europei di calcio? Sbagliata e decisamente intempestiva. In Europa il modello NBA non può funzionare. Nel calcio e nello sport la forza sta nella diffusione, non nella concentrazione. E nelle belle storie tipo Atalanta, Ajax, Leicester", ha sottolineato su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta

Anche la Fifa, il governo del calcio mondiale, boccia l'idea della Superlega. "In questo contesto - annuncia in un comunicato - la Fifa non può che esprimere la sua disapprovazione per una 'lega separatista europea chiusa' al di fuori delle strutture calcistiche internazionali e che non rispetti i nostri principi, a favore della solidarietà nel calcio e di un modello di ridistribuzione equa che può aiutare a sviluppare il calcio come sport, in particolare a livello globale”

"La Fifa - aggiunge l'organo di governo del calcio mondiale - è a favore della solidarietà del calcio e di un modello equo di ridistribuzione della ricchezza che possa aiutare la crescita del calcio come sport, particolarmente a livello globale: la crescita del calcio a livello mondiale è la missione primaria della Fifa. Nella nostra visione, secondo i nostri statuti, ogni competizione nazionale, regionale o globale deve sempre riflettere i principi chiave di solidarietà, inclusività, integrità e equa ridistribuzione finanziaria”

“I governi del calcio dovrebbero impiegare ogni mezzo, legale, sportivo e diplomatico, per assicurarsi che i principi rimangano quelli. La Fifa sostiene - conclude il comunicato - l'unità del mondo del calcio e richiama tutte le parti coinvolte in questa accesa discussione ad un dialogo calmo, costruttivo ed equilibrato per il bene del gioco, nello spirito della solidarietà e del fair play. La Fifa farà ovviamente tutto il necessario per contribuire ad andare avanti con armonia, nell'interesse generale del calcio"

L’UEFA e le Leghe insieme alle Federazioni spiegano che "se ciò dovesse accadere, ci teniamo a ribadire che noi - UEFA, FA inglese, RFEF, FIGC, Premier League, LaLiga, Lega Serie A, ma anche FIFA e tutte le nostre federazioni affiliate – resteremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo cinico progetto, un progetto che si fonda sull'interesse personale di pochi club in un momento in cui la società ha più che mai bisogno di solidarietà”

La nota congiunta va avanti così: "Prenderemo in considerazione tutte le misure a nostra disposizione, a tutti i livelli, sia giudiziario che sportivo, al fine di evitare che ciò accada. Il calcio si basa su competizioni aperte e meriti sportivi; non può essere altrimenti. Come annunciato in precedenza dalla FIFA e dalle sei Federazioni, ai club interessati sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l'opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali”
"Stiamo ancora valutando la situazione con la squadra legale. È ancora presto, l'annuncio è arrivato ieri notte, non abbiamo ancora una soluzione ma cercheremo di applicare tutte le sanzioni che potremo. Ovviamente il prima possibile dovremo sospendere tutti dalle nostre competizioni", ha poi ribadito il presidente dell'Uefa Aleksander Ceferin, dopo la riunione del Comitato Esecutivo. "I giocatori che parteciperanno e giocheranno con le squadre nella Superlega non potranno giocare né ai Mondiali né agli Europei né in nessuna partita delle nazionali", ha aggiunto

"Sono pensieri questi che a noi non piacciono, rischiano di uccidere il nostro campionato. Si prospettano cose non piacevoli e probabilmente siamo stati presi in giro”, commenta in un'intervista Giovanni Carnevali, ad del Sassuolo

"Ribadisco il nostro no alla Superlega". Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, da Montreaux, dove domani si celebrerà il Congresso elettivo Uefa, commenta il progetto. "Il calcio è dei tifosi", dice Gravina. "L'unica riforma percorribile - aggiunge il n.1 Figc - è quella nata dalla proposta Uefa sulla Champions, ogni tentativo di fuga in avanti è irricevibile e dannoso per il calcio europeo l'adesione a questo progetto pone gli stessi club fuori dal contesto riconosciuto dalla FIFA"

La banca americana JPMorgan intanto ha confermato che finanzierà il progetto di Superlega europea del calcio. "Posso confermare che stiamo finanziando l'operazione", ha detto un portavoce londinese della banca all'Afp, aggiungendo di non avere ulteriori commenti in questa fase

Intanto, la Juventus, con una nota, ha confermato di aver aderito al progetto della Superlega. Nel comunicato, tra l'altro, la società bianconera precisa che "i club fondatori continueranno a partecipare alle rispettive competizioni nazionali e, fino all'avvio effettivo della Super League, Juventus ritiene di partecipare alle competizioni europee alle quali ha titolo di accedere”

La società bianconera avverte al contempo che "non può al momento assicurare che il progetto sarà effettivamente realizzato né prevedere in modo preciso la relativa tempistica”. "I club fondatori faranno tutto quanto possibile per realizzare il progetto nel più breve tempo possibile", si legge in una nota della Juventus, ma "la Società non dispone allo stato di tutti gli elementi necessari al fine di svolgere valutazioni di dettaglio sull'impatto che la Super League potrà avere sulle sue condizioni e performance finanziarie ed economiche"

Nel frattempo, il presidente dei bianconeri, Andrea Agnelli, a quanto si apprende si è dimesso da presidente dell'Eca, European Club Association, associazione che rappresenta le squadre di calcio in ambito europeo, e anche la Juventus ne è uscita come società. Agnelli si è anche dimesso dall'esecutivo Uefa per ricoprire l'incarico di vicepatron della neonata Superlega
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