Superlega, quanti soldi vale in confronto alla Champions League

Economia

Vittorio Eboli

Una torta più grande e da dividere in pochissimi. Il doppio scopo economico della annunciata Super lega balza agli occhi in modo evidente se si confronta quanto si sa del nuovo torneo autogestito (ancora poco) e l’attuale meccanismo della Champions League organizzata dall’UEFA

NASCE LA SUPERLEGA - COS'È - I CLUB COINVOLTI - LE REAZIONI

Quanto varrebbe la nuova Superlega d'èlite? Partiamo da una delle poche cifre rese pubbliche: “i Club Fondatori – si legge nei comunicati - riceveranno un contributo una tantum pari a 3,5 miliardi di euro a supporto dei loro piani d’investimento in infrastrutture e per bilanciare l’impatto della pandemia Covid-19”. Chi ce li mette?

 

Il ruolo di JpMorgan

Dietro al progetto Superlega c'è un gigante finanziario come la banca americana JP Morgan, che in fase di start finanzierà il progetto, fa sapere un portavoce senza fornire ulteriori dettagli. Ed è presumibile che altre istituzioni potranno aggregarsi. 3 miliardi e mezzo diviso 15 fondatori (per ora hanno aderito in 12), fanno 233 milioni a testa. Per gli anni successivi, nei comunicati c'è solo una stima: 10 miliardi di euro "durante il corso del periodo iniziale di impegno dei club", ma non si specifica di quanti anni si parli. Poco? Tanto?

 

Da 2 miliardi della Champions a 3,5 annui?

Guardiamo la Champions di quest’anno: la cifra disponibile da distribuire alle 32 squadre partecipanti (che saranno 36 dal 2024, con aumento di partite minime garantite) è di 2 miliardi circa. Poco più di 60 milioni per squadra. In media. Perché la suddivisione prevede una parte fissa ed una variabile: il 25% (488 milioni di euro) viene assegnato come bonus partecipazione in parti uguali tra tutti; il 30% (585 milioni) è calcolato sulla base del ranking Uefa sulla base dei risultati degli ultimi 10 anni. Un ulteriore 30% (585 milioni) è in base ai risultati conquistati in campo. Il restante 15% fa parte del cosiddetto “market pool” (circa 292 milioni di euro) legato al bacino d’utenza (leggasi audience tv) nazionale

 

Introiti garantiti, senza rischio di non qualificarsi

Insomma, con la Superlega d'élite molto più di 60 milioni a testa. Per ogni anno, garantito: perché non ci sarebbe più l'incertezza di doversi qualificare. Secondo i primi studi delle banche d’affari, la nuova competizione potrebbe “attrarre maggiori diritti tv rispetto alla Champions”, oltre a dividerli solo fra 20 club al massimo, scrive Intesa; e gli altri incassi (biglietti, sponsorizzazioni, merchandising) potrebbero registrare una impennata. “La Super League ridurrebbe la volatilità dei ricavi, visto che la partecipazione non sarebbe legata al raggiungimento della performance sportiva nel campionato nazionale", sottolineano da Kepler. Ossia: una torta più grande, e da dividere in pochissimi, senza incertezza sulla partecipazione. Il concetto stesso di super-lega.

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