È stato annunciato l’accordo tra 12 club per costituire una nuova competizione calcistica infrasettimanale governata dai Club Fondatori. Una competizione a numero chiuso alternativa alla Champions League che riunisce le migliori squadre in una sorta di campionato di super élite. Moltissime le polemiche. Contro l'iniziativa si sono schierate Fifa, Uefa, Eca e anche governi europei, tra cui quello italiano, britannico e francese. Le italiane sono nel mirino, con la richiesta di esclusione immediata dalla Seria A
Sta scuotendo il mondo del calcio l’accordo tra 12 club europei per costituire una nuova competizione calcistica infrasettimanale, la Superlega, governata dai Club Fondatori (COME FUNZIONA - LE SQUADRE - QUANTO VALE - LE REAZIONI - IL FATTURATO DELLE SQUADRE COINVOLTE). Una competizione a numero chiuso alternativa alla Champions League che riunisce le migliori squadre europee in una sorta di campionato di super élite. Un progetto al quale da diverso tempo stavano lavorando alcuni dei più influenti presidenti del calcio continentale, guidati da Florentino Perez. Ne fanno parte Milan, Arsenal, Atlético de Madrid, Chelsea, Barcellona, Inter, Juventus, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham. È previsto che altri tre club aderiranno prima della stagione inaugurale, che dovrebbe iniziare non appena possibile: al momento Bayern Monaco, Borussia Dortmund e Psg non hanno accettato. L’annuncio ha scatenato moltissime polemiche. Contro l'iniziativa si sono schierate la Fifa, la Uefa, l'Eca e anche governi europei, tra cui quello britannico e quello francese. "Il governo segue con attenzione il dibattito e sostiene con determinazione le posizioni delle autorità calcistiche italiane ed europee per preservare le competizioni nazionali, i valori meritocratici e la funzione sociale dello sport", ha dichiarato il premier italiano Mario Draghi. In Italia Juventus, Milan e Inter sono nel mirino, con la richiesta di esclusione immediata dalla Serie A. I 12 club aderenti alla Superlega hanno già pronta una risposta legale alla minaccia di causa per danni avanzata dalla Uefa. Secondo Le Parisien, i club avrebbero inviato una lettera al presidente della Fifa, Gianni Infantino, e a quello dell'Uefa, Aleksander Ceferin, nella quale li avvisano di aver depositato il loro 'dossier' presso diversi tribunali, senza specificare quali e con quali contenuti.
Dalla Superlega 10 miliardi per la solidarietà in 23 anni
Fonti dei 12 club fondatori del nuovo torneo fanno sapere che la stima in termini di solidarietà, ossia di mutualità da destinare al movimento del calcio europeo fuori dalla Superlega, è di 10 miliardi di euro in 23 anni. Il nuovo torneo "fornirà una crescita economica significativamente più elevata ed un supporto al calcio europeo tramite un impegno di lungo termine a versare dei contributi di solidarietà senza tetto massimo", era scritto nel comunicato dell'annuncio della Superlega. Ora emerge che la stima è di 434 milioni l'anno per i prossimi 23 anni, 160 in più dell'attuale solidarietà Uefa. Denaro destinato a calcio giovanile, di base e femminile.
La condanna di Johnson e Macron
Oltre a Draghi, sono intervenuti anche i leader del Regno Unito e della Francia. Boris Johnson alza i toni, confermando non solo la ferma opposizione del governo britannico, ma anche di essere pronto a collaborare "con le autorità del calcio perché il progetto non vada avanti nella maniera attualmente proposta". Dopo la netta censura espressa ieri sera, oggi il premier britannico è tornato a parlare del nuovo torneo continentale bocciandolo come "una notizia non buona per i tifosi". "Valuteremo tutto ciò che potremo fare assieme alle autorità del calcio perché questo piano non si avveri", ha dichiarato il primo ministro. Contrario anche il presidente francese Emmanuel Macron che condanna il progetto affermando che "minaccia il principio europeo del merito sportivo". Il capo dell'Eliseo ha anche espresso il suo apprezzamento nei confronti dei club francesi che finora hanno rifiutato di aderire.
Ue: "Difendiamo sport basato sulla solidarietà"
"Dobbiamo difendere il modello di sport europeo. Sono contrario al calcio che diventa appannaggio di pochi ricchi, lo sport deve essere per tutti", scrive su Twitter il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. In precedenza, una portavoce della Commissione Ue aveva sottolineato: "La Commissione Ue difende un modello di sport europeo basato sui principi di autonomia, apertura, solidarietà e interdipendenza delle federazioni internazionali". Queste caratteristiche, aveva aggiunto, riguardano "tutti i livelli" dello sport e "devono essere mantenute come parte del dna dell'Ue". "Invitiamo tutte le parti a tenere conto di questi principi nella valutazione potenziale impatto della proposta", aveva detto ancora la portavoce, sottolineando che alla base delle organizzazioni sportive devono esserci "regole chiare, trasparenti e non discriminatorie". "Dobbiamo difendere un modello di sport europeo basato sui valori, basato sulla diversità e l'inclusione. Non c'è spazio per riservarlo ai pochi club ricchi e potenti che vogliono legami stretti con tutto ciò che le associazioni rappresentano: campionati nazionali, promozione e retrocessione e sostegno al calcio dilettantistico di base”, scrive su Twitter anche il vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas. "Universalità, inclusione e diversità sono elementi chiave dello sport europeo e del nostro stile di vita europeo", aggiunge.
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La bocciatura di Fifa e Uefa
Anche la Fifa, il governo del calcio mondiale, boccia l'idea. "In questo contesto - annuncia in un comunicato - la Fifa non può che esprimere la sua disapprovazione per una 'lega separatista europea chiusa' al di fuori delle strutture calcistiche internazionali e che non rispetti i nostri principi, a favore della solidarietà nel calcio e di un modello di ridistribuzione equa che può aiutare a sviluppare il calcio come sport, in particolare a livello globale”. L’Uefa e le Leghe insieme alle Federazioni spiegano che "se ciò dovesse accadere, ci teniamo a ribadire che noi - UEFA, FA inglese, RFEF, FIGC, Premier League, LaLiga, Lega Serie A, ma anche FIFA e tutte le nostre federazioni affiliate – resteremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo cinico progetto, un progetto che si fonda sull'interesse personale di pochi club in un momento in cui la società ha più che mai bisogno di solidarietà”. La nota congiunta va avanti così: "Prenderemo in considerazione tutte le misure a nostra disposizione, a tutti i livelli, sia giudiziario che sportivo, al fine di evitare che ciò accada. Il calcio si basa su competizioni aperte e meriti sportivi; non può essere altrimenti. Come annunciato in precedenza dalla FIFA e dalle sei Federazioni, ai club interessati sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l'opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali”.
Ceferin: “Sputo in faccia a chi ama il calcio”
Dure anche le dichiarazioni di Aleksander Ceferin, presidente dell'Uefa. "Credo che la proposta della Superlega equivalga a sputare nel viso a tutti quelli che lavorano nel calcio, a chi ama il calcio", dice dopo la riunione del Comitato Esecutivo. Poi attacca Agnelli: "Una delle più grandi delusione, anzi la più grande delusione. Non ho mai visto una persona che potesse mentire così di continuo, è veramente incredibile. Ho parlato con lui sabato pomeriggio, ha detto che si trattava solo di voci, che non c'era nulla sotto. Ha detto che mi avrebbe richiamato e poi ha spento il telefono. Ovviamente l'avidità è così forte che sconfigge tutti i giusti valori umani". Ceferin spiega che “stiamo ancora valutando la situazione con la squadra legale. È ancora presto, non abbiamo ancora una soluzione ma cercheremo di applicare tutte le sanzioni che potremo. Ovviamente il prima possibile dovremo sospendere tutti dalle nostre competizioni". E ribadisce: "I giocatori che parteciperanno e giocheranno con le squadre nella Superlega non potranno giocare né ai Mondiali né agli Europei né in nessuna partita delle nazionali".
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Gravina (Figc): "No alla Superlega"
Il no alla Superlega è stato ribadito anche da Gabriele Gravina, presidente della Figc. "Ribadisco il nostro no. Il calcio è dei tifosi. L'unica riforma percorribile è quella nata dalla proposta Uefa sulla Champions, ogni tentativo di fuga in avanti è irricevibile e dannoso per il calcio europeo. L'adesione a questo progetto pone gli stessi club fuori dal contesto riconosciuto dalla Fifa", dice.
Ad Sassuolo: "Noi presi in giro, uccidono Serie A"
"Sono pensieri questi che a noi non piacciono, rischiano di uccidere il nostro campionato. Si prospettano cose non piacevoli e probabilmente siamo stati presi in giro”, ha commentato ai microfoni di Radio Anch'io sport Giovanni Carnevali, ad del Sassuolo: "Era un'iniziativa che covava da tempo, dobbiamo aspettare per capire bene. Oggi abbiamo una riunione in Lega e speriamo che i diretti interessati ci facciano capire bene cosa si intende per Superlega. Fare calcio oggi è molto difficile, le squadre più grandi hanno più perdite e il sistema va rivisto. Ma nello sport ci deve essere meritocrazia, a volte essere troppo avidi è una brutta storia”, ha ribadito.
Tifosi club inglesi in rivolta
Le tifoserie organizzate dei sei club inglesi firmatari dell'atto di fondazione della SuperLega hanno espresso una ferma e unanime condanna al controverso progetto, definito "sconcertante", "egoista" e "contrario ai valori dello sport" tramite un comunicato congiunto. Da Londra a Manchester, passando da Liverpool, non si è fatta attendere la reazione dei tifosi, "contrari con tutto il cuore alla creazione di una competizione destinata a separarsi dalla Champions League", nel commento del Chelsea Supporters Trust. Altrettanto dura e perentoria la censura dei tifosi del Tottenham's Supporters Trust: "Quando è troppo è troppo".
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Bayern Monaco e Borussia Dortmund contrari
Il Bayern Monaco e il Dortmund, i due club tedeschi presenti nel consiglio di amministrazione della European Club Association (ECA), si sono espressi nettamente contro il piano di creare una Super League. Lo ha dichiarato il Ceo del Borussia Dortmund Hans- Joachim Watzke. "Ci siamo riuniti domenica sera per una conferenza virtuale domenica e abbiamo confermato la volontà dei club coinvolti di appoggiare la prevista riforma della Champions League, respingendo i piani per formare una Superlega. Entrambi i club tedeschi rappresentati (Bayern Monaco e Borussia Dortmund) hanno espresso lo stesso punto di vista”.
JPMorgan finanzierà il progetto
La banca americana JPMorgan ha confermato intanto che finanzierà il progetto di Superlega europea del calcio. "Posso confermare che stiamo finanziando l'operazione", ha detto un portavoce londinese della banca all'Afp, aggiungendo di non avere ulteriori commenti in questa fase. La Juventus corre nel frattempo in Borsa e apre in rialzo dell'8,54% a 0,83 euro.
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