Introduzione
Cresce la Average daily rate (Adr), cioè la tariffa media giornaliera calcolata su camera doppia con trattamento b&b, superiore complessivamente del 2,3%. Ecco cosa si aspetta il settore per i prossimi mesi, in base a quanto emerge dai data center dell'agenzia Albergatore Pro, che elabora informazioni dei software gestionali di oltre mille strutture in tutta Italia
Quello che devi sapere
A trainare sono le città
A differenza dello scorso anno, che ha visto le località marittime guidare il settore alberghiero, l'alta stagione 2025 vede le città trainare l'occupazione, con il 54% delle camere già prenotate, +8% sul 2024. In forte crescita lago e montagna, con incrementi di oltre il 7,5% sulle prenotazioni. Bene anche il mare sul piano degli arrivi, con il 51% delle stanze occupate (+4%), ma è l'unico settore che ha visto calare l'Average Daily Rate di 3 punti percentuali rispetto all'anno precedente, attestandosi a quota 157 euro, per via dei ritardi sulla pianificazione delle vacanze estive causati dall'incremento di quelle primaverili
Per approfondire: Turismo, in Italia aumentano alberghi di lusso e c’è il ritorno degli stranieri. I dati
Crescono le tariffe delle località lacustri
Sul piano della tariffa media sono invece le località lacustri a registrare l'incremento più significativo, arrivando a 165 euro, +6,5%, seguite da quelle montane (198 euro, +3,7%) e urbane (135 euro, +2%)
Le località con maggiore incremento nelle prenotazioni
Analizzando in modo più approfondito i principali cluster, le prime tre località quanto a incremento di prenotazioni sono: Como (+7%), Peschiera del Garda (+5%) e Bormio (+3,5%)
E quelle con l’aumento di tariffe più alto
Mentre il podio per aumento della tariffa media giornaliera è guidato sempre da Como, con +7% e quota 204 euro raggiunta, seguita col +5% da Bormio (194 euro), Champoluc (20 euro) e Napoli (140 euro) e col +4% da Roma (196 euro), complici il Giubileo e il nuovo Papa
Contrazioni a Venezia e a Milano
Tra le principali mete si registra invece una sorprendente contrazione del -5% di Adr a Venezia, che arriva a 220 euro a notte, e del -1% a Milano, dove il costo medio per una camera doppia scende a 157 euro
Incide il ponte di primavera
Tra le motivazioni alla base dell'aumento di Adr per l'estate, spicca l'insolita primavera 2025: la concentrazione di festività e ponti nel periodo primaverile, con Pasqua, 25 aprile e 1 maggio ravvicinati, ha dato una forte spinta alle vacanze "fuori stagione" facendo registrare un +17% di prenotazioni primaverili rispetto al 2024 e, contestualmente, una posticipazione delle prenotazioni estive, in ritardo rispetto alla fine di maggio dello scorso anno. Anche lo slittamento all'8 giugno della Pentecoste ha comportato un effetto sulle prenotazioni per l'alta stagione, che vanno a concentrarsi in un periodo che vede la spesa media aumentare di circa il 9%
Gli hotel
Da un’indagine realizzata da Federalberghi e Tecnè e presentata nei giorni scorsi emerge che aumentano i posti letti disponibili e sale il numero degli hotel a 4 e 5 stelle: nel 2000 rappresentavano l’8,5% dell’offerta alberghiera, nel 2023 hanno raggiunto il 22%. La categoria più rappresentativa rimane però quella dei 3 stelle (dal 42,2% al 55,2%). Nello specifico gli alberghi italiani sono 32.194, e hanno un’offerta di poco più di 1 milione 68mila camere e di quasi 2 milioni 233mila posti letto.
Le presenze
Dopo gli anni difficili della pandemia gli arrivi in hotel si attestano a un livello leggermente inferiore a quello del 2019, ma il numero di presenze è in crescita. Questo a riprova del fatto che si profila un turismo più stabile, indirizzato a soggiorni di maggior durata. Nel dettaglio, nel 2024 le presenze in albergo sono state 283.566.417 e gli arrivi 89.087.262 per una permanenza media di 3,2 giorni. In particolare, i pernottamenti sono stati maggiori del +3% rispetto al 2023 e del +0,9% rispetto al 2019, anno del precedente record. Questo risultato è la sintesi di due andamenti contrapposti tra loro: i nostri connazionali hanno visto un calo di presenze del -1,2% sul 2023 e del -4,2% sul 2019. Al contrario, gli stranieri sono aumentati rispettivamente del +7,1% e del +6,1%. Nel primo trimestre 2025 le presenze alberghiere hanno sfiorato i 44,5 milioni con un calo del -1,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso
Il ruolo dei turisti stranieri
Nel complesso, quindi, rimane trainante il ruolo dei turisti stranieri. Lo scorso anno, la loro spesa in Italia è stata pari a 54,2 miliardi di euro, con un aumento del 4,9% rispetto al 2023. In parallelo, è stato rilevato un aumento del numero di viaggiatori stranieri alla frontiera (+3,4%) passati da 85,7 a 88,6 milioni e una diminuzione dei pernottamenti (-1,0%). Ancora migliore il dato del primo bimestre 2025 la spesa di chi proviene da oltreconfine è stata di 5,5 miliardi: in aumento del 6,2% rispetto ai 5,2 miliardi dello stesso periodo del 2024
Per approfondire: Turismo, anno record per l’Europa e per l’Italia (nonostante gli italiani)