Turismo, in Italia aumentano alberghi di lusso e c’è il ritorno degli stranieri. I dati

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Introduzione

Nel nostro Paese ci sono 32.194 hotel, con un'offerta di poco più di 1 milione 68mila camere e di quasi 2 milioni 233mila posti letto. Sale il numero degli alberghi a 4 e 5 stelle, anche se la categoria più rappresentativa rimane quella dei 3 stelle. Lo scorso anno, la spesa dei turisti stranieri in Italia è stata pari a 54,2 miliardi di euro, con un aumento del 4,9% rispetto al 2023. È la fotografia che emerge da un'indagine realizzata da Federalberghi e Tecnè

Quello che devi sapere

La fotografia

Secondo l’indagine realizzata da Federalberghi e Tecnè, e presentata nel corso della 75esima assemblea della federazione degli albergatori a Merano, in Italia aumentano i posti letti disponibili, sale il numero degli hotel a 4 e 5 stelle anche se la categoria più rappresentativa rimane quella dei 3 stelle, rimane trainante il ruolo dei turisti stranieri

 

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Gli alberghi in Italia

Gli alberghi italiani sono 32.194, con un'offerta di poco più di 1 milione 68mila camere e di quasi 2 milioni 233mila posti letto. Dopo un processo di riqualificazione sempre più incisivo, hanno acquisito un peso via via maggiore le categorie a 4 e 5 stelle: se nel 2000 rappresentavano l'8,5% dell'offerta alberghiera, nel 2023 hanno raggiunto il 22%. Tuttavia, i 3 stelle e le residenze turistico alberghiere hanno conquistato la vetta come categoria più rappresentativa: dal 42,2% del 2023 al 55,2%

 

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Gli arrivi

Dopo gli anni difficili della pandemia, gli arrivi in hotel nel 2024 si sono attestati a un livello leggermente inferiore a quello del 2019 ma il numero di presenze è in crescita. Questo, spiegano gli esperti, a riprova del fatto che si profila un turismo più stabile, indirizzato a soggiorni di maggior durata. A fare la differenza è il turismo internazionale: gli stranieri tornano in Italia con maggiore continuità, il che va a compensare la ripresa timida del turismo domestico

 

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I numeri

Nel dettaglio, nel 2024 le presenze in albergo sono state 283.566.417 e gli arrivi 89.087.262 per una permanenza media di 3,2 giorni. In particolare, i pernottamenti sono stati maggiori del +3% rispetto al 2023 e del +0,9% rispetto al 2019, anno del precedente record. Questo risultato è la sintesi di due andamenti contrapposti tra loro: i nostri connazionali hanno visto un calo di presenze del -1,2% sul 2023 e del -4,2% sul 2019. Al contrario, gli stranieri sono aumentati rispettivamente del +7,1% e del +6,1%. Nel primo trimestre 2025 le presenze alberghiere hanno sfiorato i 44,5 milioni, con un calo del -1,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso

La spesa

Lo scorso anno, la spesa dei turisti stranieri in Italia è stata pari a 54,2 miliardi di euro, con un aumento del 4,9% rispetto al 2023. In parallelo, è stato rilevato un aumento del numero di viaggiatori stranieri alla frontiera (+3,4%), passati da 85,7 a 88,6 milioni, e una diminuzione dei pernottamenti (-1,0%). Ancora migliore il dato del primo bimestre 2025: la spesa di chi proviene da oltreconfine è stata di 5,5 miliardi, in aumento del 6,2% rispetto ai 5,2 miliardi dello stesso periodo del 2024

Le mete

Dall’indagine è anche emerso che oltre la metà degli italiani è influenzato dai social per la scelta della località in cui recarsi in vacanza: il 12,1% si dice molto influenzato, il 43,9% abbastanza. I tre quarti verifica le recensioni prima di scegliere la destinazione: il 27,7% lo fa sempre, il 49,8% lo fa qualche volta. Il tema della sostenibilità ambientale, poi, influenza la scelta della struttura in cui alloggiare: il 12,7% preferisce una struttura certificata e il 38,8% predilige strutture che adottano pratiche sostenibili. Gli italiani, inoltre, sono interessati alle attività organizzate dall'albergo per scoprire tutte le sfaccettature del territorio in cui soggiornano: organizzare tour e visite guidate (44,3%), fare esperienze di benessere e relax (32,7%), avere esperienze musicali e d'intrattenimento anche esclusivo (32,2%), scoprire i vini locali (25%) e fare corsi creativi o laboratori artistici (20,6%)

Il commento

"Siamo di fronte a uno scenario che invita a fare grandi cose. Dopo gli anni della pandemia che hanno colpito duramente il settore, si è tornati ai livelli pre-Covid. Il settore si conferma come una infrastruttura economica fondamentale per il Paese", ha detto il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. "I nostri concittadini – ha aggiunto – stanno dimostrando di prediligere le strutture alberghiere, in particolare quelle votate alla sostenibilità. L'auspicio è che possano rappresentare una massa critica sempre maggiore. Posso dire con orgoglio che l'ospitalità italiana sposa la modernità: ci siamo adeguati velocemente alle tendenze in atto, senza dare nulla per scontato e lavorando sulla qualità dell'offerta, riqualificando le nostre strutture secondo i canoni dell'era green". Ma, ha ricordato Bocca, "malgrado i buoni risultati, non si può lavorare in solitaria. Nel nostro comparto conta moltissimo fare rete ma anche avere i supporti necessari affinché l'offerta possa essere attrattiva fino in fondo. Sotto questo profilo siamo ancora carenti in termini di infrastrutture: il turismo vive e si esprime sul territorio. Non si possono fare miracoli se non si è agevolati nella raggiungibilità di una destinazione. Auspico che su questo tema si facciano veloci e risolutivi passi in avanti"

 

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