Maradona sepolto accanto ai genitori. L'ultimo abbraccio di Buenos Aires e Napoli

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Dopo l'omaggio nella Casa Rosada, la bara è stata portata lungo le strade della capitale argentina, circondata da fiumi di persone tra lacrime, cori e abbracci, fino al cimitero. Il campione è stato sepolto accanto ai suoi genitori, dopo una breve cerimonia privata. Nel pomeriggio tensione tra la folla radunata per salutare il grande calciatore e la polizia. In Argentina tre giorni di lutto nazionale. Il suo avvocato accusa: "Lasciato 12 ore senza cure". Anche la città partenopea in piazza per omaggiare il campione

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Maradona: omaggio artista Jorit con striscione a Firenze

Uno striscione bianco di grandi dimensioni con la scritta nera 'Hasta sempre Diego', appeso sul murales dedicato ad Antonio Gramsci in via Canova a Firenze. E' questo il modo in cui l'artista Jorit ha voluto omaggiare Diego Armando Maradona, mentre è intento a terminare un murales nel capoluogo toscano. Lo street artist Jorit è anche l'autore di uno dei più celebri ritratti di Maradona a Napoli: il maxi murales realizzato su un palazzo di San Giovanni a Teduccio, che ritrae il grande calciatore con due strisce rosse sulle guance, tratto distintivo delle opere di Jorit.
- di Redazione Sky TG24

Europa League: Rijeka, una ultime squadre a giocare al San Paolo

"Il Rijeka diventerà la prima squadra a giocare nel Napoli dopo la morte di Maradona e una delle ultime a giocare allo Stadio San Paolo, che a breve dovrebbe prendere il nome dall'immortale argentino". Lo scrive suo sito web il club croato Hrvatski Nogometni Klub Rijeka sotto una foto dell'allenamento di ieri sera sul terreno di gioco dello stadio napoletano in vista della sfida di Europa League contro il Napoli di stasera. "L'allenamento si è svolto in un momento emozionante per tutto il mondo del calcio - si legge sul sito - dopo che mercoledì pomeriggio è arrivata la notizia che Diego Armando Maradona, il simbolo del Napoli, era morto". 
- di Redazione Sky TG24

Maradona: amico giornalista,"generoso e sfruttato, era povero"

Diego Armando Maradona aveva perso gran parte del patrimonio accumulato nella sua carriera di calciatore, tecnico e uomo immagine e ultimamente viveva solo del suo stipendio di allenatore del Gimnasia La Plata: a riferirlo è Luis Ventura, un giornalista che era molto vicino all'ex Pibe de Oro. "Maradona non aveva quasi più nulla sul conto in banca, se n'è andato in povertà", ha affermato Ventura intervenendo al programma tv "Fantino a la tarde". Le sue ricchezze stimate in decine di milioni di euro sarebbero state "in parte sperperate a causa delle sue mani bucate e, in gran parte, sottratte dai raggiri di chi lo circondava al solo scopo di svuotargli le tasche".
- di Redazione Sky TG24

Pes e Fifa, Konami ed Ea ricordano Diego Armando Maradona

Le due software house, che sviluppano i principali videogiochi di simulazione calcistica attualmente in commercio, hanno voluto dedicare alla scomparsa dell’iconico campione argentino un ricordo, pubblicato sui rispettivi canali social. PER SAPERNE DI PIU'
- di Redazione Sky TG24

Maradona: l'Osservatore lo ricorda, 'la debolezza del genio'

Anche l'Osservatore Romano rende tributo a Diego Armando Maradona. Il giornale vaticano pubblica in prima pagina "L'idolo", un racconto di Leonardo Guzzo che racconta la storia di una partita di beneficenza giocata su un campo sterrato ad Acerra nel 1985, quando Diego Armando Maradona era appena arrivato al Napoli. In un altro articolo, "la debolezza del genio", il giornale del Papa mette invece in evidenza "la vita al limite di Diego Armando Maradona. "Umano, fin troppo umano con le sue fragilità, tra luci e ombre. Ma ai grandi si e' disposti a perdonare tutto, o quasi", scrive l'Osservatore. "Del resto la storia e' piena di geni che nella vita non sono stati esempi da seguire. Ma degli artisti in fin dei conti si ricordano le opere. E alcuni gol di Maradona potrebbero tranquillamente finire in un museo per la loro bellezza". Il giornale infine ricorda che Papa Francesco e Maradona si erano incontrati un paio di volte in pochi giorni ai primi di settembre del 2014. La prima nell'Aula Paolo VI, in occasione della Partita per la pace. Il Papa lo accolse con un paterno "ti aspettavo". "Grazie, sono felice di essere qui", rispose emozionato il fuoriclasse, regalandogli la sua maglietta col 10 della 'seleccion' . "Oggi ? ci confido' poco dopo con un sorriso sornione ? si sono unite due potenze, la 'mano di Dio' e quella del Papa", conclude l'Osservatore.
- di Redazione Sky TG24

Addio a Maradona, Gasparri posta foto Pelé su Twitter: "Il più grande". Bufera sui social

L'esponente di Forza Italia, dopo la morte del campione argentino, ha pubblicato un post in cui si vede la fotografia di Pelé accompagnata dalla didascalia: “Il più grande calciatore di tutti i tempi”. In poco tempo sono arrivati centinaia di commenti - oltre 500 - di altri utenti che hanno criticato la scelta e il tempismo della pubblicazione. LA NOTIZIA
- di Redazione Sky TG24

Maradona, i Quartieri Spagnoli ricordano il campione argentino

Da ieri sera cittadini e tifosi si sono radunati davanti al murales realizzato dopo il secondo scudetto, portando cartelli, striscioni, foto e fiori per omaggiare il numero 10. IL VIDEO
- di Redazione Sky TG24

Covid Napoli, Maradona Junior dimesso da ospedale: non potrà salutare il papà in Argentina

Il figlio del campione argentino ha avuto la notizia dalla televisione accesa nella stanza del Cotugno, dov’era ricoverato per conseguenze ai polmoni lasciate dal coronavirus. Risultato negativo dopo il tampone, ha l’obbligo di rimanere a letto per 10 giorni: non potrà dare l’ultimo saluto al padre. LA NOTIZIA
- di Redazione Sky TG24

Argentina rugby, ci ispirerà per battere All Blacks

"Maradona aveva una passione per tutti gli sport. Quando poteva veniva a vederci, lo fece anche ai Mondiali del 2015 in Inghilterra, e quando gli era possibile andava a vedere anche l'Argentina dell'hockey prato e altre. Nessuno come lui ha incarnato l'orgoglio di vestire la maglia con i colori della nazione, e spero ci sia d'ispirazione sabato". Così il ct della nazionale argentina di rugby, Mario Ledesma, a due giorni dalla sfida di sabato in Australia contro la Nuova Zelanda. Il 14 novembre scorso i Pumas hanno compiuto la maggior impresa della loro storia battendo gli All Blacks, e ora sognano di ripetere quel colpo a sorpresa, per dedicarlo a Maradona. "Cercheremo di ricordare Diego - dice Ledesma - nel miglior modo possibile, perché lui sul campo era un esempio di come si debba onorare la maglia dell'Argentina. Quando era il miglior calciatore della Terra, ovunque si trovasse era capace di attraversare mezzo mondo pur di giocare per l'Argentina, anche se non era in perfette condizioni fisiche".
- di Redazione Sky TG24

Maradona: assessore, poche settimane per intitolare stadio


"Poche settimane". E' questo il tempo indicato all'ANSA dall'assessore allo Sport del Comune di Napoli, Ciro Borriello, perché lo stadio della città' di Napoli diventi stadio 'Diego Armando Maradona'. L'amministrazione sta predisponendo una delibera di Giunta con cui esprime il proprio indirizzo politico affinché l'impianto di Fuorigrotta sia per sempre intitolato all'indimenticato numero 10 azzurro che è scomparso ieri a poche settimane dal suo 60esimo compleanno. Tutti gli uffici comunali da stamattina sono allertati e al lavoro per accelerare il più possibile i tempi e regalare alla città la gioia, pur nella tristezza, di avere lo stadio Maradona. "Una volta approvata la delibera - spiega Borriello - ci sarà un passaggio in commissione Toponomastica e in commissione Sport per poi tornare in commissione Toponomastica per il si' definitivo". 
- di Redazione Sky TG24

Maradona: murales sulle rovine di guerra in Siria


Un murales che ritrae Diego Armando Maradona è stato realizzato oggi tra le macerie di guerra nella Siria nord-occidentale. Sui social network si è diffusa l'immagine celebrativa del divo argentino del calcio, realizzata da attivisti siriani della regione di Idlib, martoriata dal conflitto che dura da dieci anni.

- di Redazione Sky TG24

Accuse del medico personale e dell'avvocato: "Non è stato curato a dovere"

Polemiche sulle cause che hanno portato al decesso del campione argentino. Il legale Morla: "Lasciato solo per 12 ore" dai sanitari che si sarebbero dovuti occupare di lui. Il dottor Cahe: dopo l'operazione al cervello doveva "restare in un'area ampiamente specializzata, con una infrastruttura differente a quella di cui disponeva nella casa dove è morto". L'APPROFONDIMENTO
- di Redazione Sky TG24

Celestini, mai lamentato di un passaggio sbagliato


Costanzo Celestini era uno dei compagni di squadra di Maradona. Non era uno di quelli dai piedi buoni. Un gran macinatore, chilometri percorsi in campo. "A livello umano - racconta a Marte Sport Live su Radio Mare "è stato insuperabile, non ho mai conosciuto un campione come lui. Non si è mai lamentato una sola volta di un passaggio sbagliato o di qualcosa che non andava in campo". "Io - spiega - ho avuto il privilegio di essergli amico durante i primi 3 anni in cui è stato a Napoli. Ho perso un fratello, un amico, che mi ha fatto crescere calcisticamente. Diego è stato un ragazzo generosissimo con tutti. A livello umano e' stato mortificato, non ha fatto del male a nessuno. Io l'ho conosciuto bene. Siamo stati amici di famiglia, posso oggi testimoniare che era una persona di una generosità unica e un grande uomo, non si è mai nascosto".

- di Redazione Sky TG24

Berté, giocavamo a calcio Balilla a casa mia

"Con Maradona giocavamo a calcio Balilla a casa mia e poi ho anche cantato per il primo scudetto del Napoli". Loredana Berté ha così ricordato il campione scomparso prima dell'avvio della conferenza stampa del nuovo 'The voice senior' di Raiuno. Anche gli altri giudici del programma (Clementino, Al Bano con sua figlia Jasmine e Gigi D'Alessio) in collegamento hanno ricordato confidenzialmente la star del calcio. Clementino si è eloquentemente presentato con la chitarra intonando 'Oh mamma mamma mamma, ho visto Maradona', D'Alessio ha detto soltanto: "Lasciamo stare, eravamo molto amici".
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Presidente Cuba, "Fidel e Diego amici eterni"

Il presidente cubano Miguel Diaz Canel ha ricordato "l'amicizia per l'eternità" che univa Diego Maradona e Fidel Castro, morti nello stesso giorno a quattro anni di distanza. Via Twitter, il capo dello Stato ha evocato una "triste notizia": "Maradona, il 'pibe de oro', giocatore unico, amico di Fidel, è morto". Ricordando che il 25 novembre ha unito fra il 2016 e il 2020 la morte di Maradona e di Castro, Diaz Canel ha parlato di "un giorno doppiamente doloroso: quattro anni senza la presenza di Fidel e ora se ne è andato anche Maradona. Amici anche nell'eternità, ci ispirano tutti i giorni".
- di Redazione Sky TG24

Migliaia di tifosi in lacrime alla camera ardente allestita a Buenos Aires

Numerose persone erano in fila già dalla notte per dare l'estremo saluto al Pibe de oro. Il feretro è coperto da una bandiera argentina, da una maglietta della nazionale con il numero 10 e da un'altra del Boca Juniors. Al passaggio davanti alla bara le persone lanciano fiori e magliette. Qualche scontro fuori dall'edificio tra tifosi in coda e forze dell'ordine. GUARDA LE FOTO
- di Redazione Sky TG24

Maradona: sui social tam tam per omaggio con applauso stasera

Stasera alle ore 20:45 Napoli ricorda Diego Armando Maradona. "Prima della partita, metteremo alle finestre luci e candele per D10S, e alle 21:00, dopo il minuto di silenzio, faremo partire da ogni finestra di Napoli il più grande applauso mai sentito nella storia della città. Grideremo il nome di Diego per far sentire al mondo che non lo dimenticheremo mai, che Diego è il nostro figlio e fratello più amato. Inoltrate e condividete a tutti i Napoletani. Forza Diego Per Sempre!!!". Via social, una iniziativa per omaggiare el Pibe de oro a Napoli.
- di Redazione Sky TG24

Gazza: gli dissi "sono alticcio", rispose "anch'io"

Ospite dei microfoni di 'Good Morning Britain', programma dell'emittente Itv, Paul Gascoigne ricorda quel giorno di 28 anni fa (10 novembre 1992) in cui la Lazio, di cui Gazza era la stella, volo' a Siviglia per giocare un'amichevole contro la squadra andalusa che da poco aveva ingaggiato Diego Maradona, al ritorno dopo la squalifica per doping. Pur di esserci, Gascoigne rientro' con un volo privato da Parigi, dove si trovava, perche' voleva assolutamente 'festeggiare' Diego. In campo l'inglese illumino' la sfida segnando, al 38',  un gol d'autore, quello dell'1-1, dopo aver conquistato palla fuori dall'area e aver saltato quattro avversari in slalom per poi battete Unzue' (sostituito, nel corso del match, dal dodicesimo Monchi).  "Lui era al Siviglia e io alla Lazio. Prima della partita lo incontro nel tunnel - ricorda Gascoigne - e gli dico 'Diego sono alticcio' e lui mi risponde 'Va tutto bene Gazza, lo sono anche io'. Ridemmo, andammo in campo e dopo aver saltato quattro giocatori io riuscii a segnare". A quel punto andai da Diego e gli dissi 'Battimi'. Credo di aver detto la cosa sbagliata perché poi lui, pur non segnando, fece delle cose incredibili". "Tutto questo dialogo si svolse in italiano perché lui non parlava inglese e neanche io!", è la battuta finale di Gazza.
- di Redazione Sky TG24

Esperto: cuore provato, assurdo non fosse in ospedale

Un uomo "con il cuore provato, obeso, iperteso, diabetico, con i danni della cocaina e dell'alcol, per di più reduce da un delicato intervento chirurgico: è assurdo che lo abbiano dimesso in condizioni cosi' precarie e che sia morto in casa senza supporto medico". Cosi' il cardiologo Antonio Rebuzzi, direttore dell'Unità di terapia intensiva cardiologica al Policlinico Gemelli, commenta con l'AGI le circostanze della morte di Diego Armando Maradona, scomparso ieri per "insufficienza cardiaca acuta" accompagnata da "edema polmonare acuto", secondo quanto emerso dall'autopsia. Un evento non proprio imprevedibile nelle condizioni in cui si trovava nell'ultimo periodo il campione argentino: "L'edema polmonare non è la causa dell'insufficienza cardiaca, semmai è la conseguenza. Quando il cuore è in sofferenza, all'inizio si ingrossa per compensare l'insufficienza, poi se la situazione si aggrava tende a ridurre la contrattilità, quindi il sangue ristagna nei polmoni. E' tutto questo liquido che si accumula che genera l'edema polmonare e impedisce la corretta ossigenazione del sangue. Quando succede si è già in una fase finale, bisogna intervenire in fretta".
- di Redazione Sky TG24

Bianchi, "mi diceva lasciatemi a mia vita"

Il primo scudetto del Napoli, una squadra di gregari e talenti, un fuoriclasse assoluto, un tecnico all'antitesi del suo n.10. Fra i tanti che hanno avuto un rapporto contrastato e hanno voluto bene a Diego Maradona, a soffrire più di tutti  e' certamente Ottavio Bianchi. "Mi è davvero difficile parlare di Diego", dice con la voce rotta l'ex allenatore di quell'impresa tricolore. Fu suo allenatore al Napoli del primo scudetto nel 1987 e oggi ne parla quasi come di un figlio perso. Non si possono immaginare due persone diverse come loro due: se il tecnico era  riservato, quasi silenzioso, metodico, ordinato e disciplinato, il campione ne era l'esatto contrario: chiacchierone, disordinato, indisciplinato, allegro e disincantato, esuberante oltre ogni limite. Tanto che la leggenda tramanda che El Pibe chiamasse ironicamente il tecnico 'Settimio', tranne poi proporre alla squadra di dedicargli la vittoria quando era assente dalla panchina. I rapporti fra i due "erano esclusivamente legati al campo" ricorda l'ex tecnico bresciano, oggi 77enne, entrato anche lui nella storia del Napoli prima come giocatore e poi come allenatore. 
- di Redazione Sky TG24

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