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House of the Dragon: 10 ragioni per vedere la serie tv prequel di Il Trono di Spade

Serie TV sky atlantic

Gabriele Lippi

Dal 22 agosto, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, il primo episodio dello spin-off di Game of Thrones. Un appuntamento imperdibile per i fan e per i neofiti

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Lunedì 22 agosto è finalmente arrivato in tv il primo episodio di House of the Dragon (LO SPECIALE), serie spin-off di Game of Thrones dedicata alle vicende della casata dei Targaryen, in esclusiva italiana su Sky Atlantic e in streaming solo su NOW, in contemporanea in lingua originale sottotitolata con la messa in onda negli Stati Uniti. La serie è disponibile on demand su Sky e NOW e dal 29 agosto arriverà anche il primo episodio doppiato in italiano. Ecco 10 validi motivi per non perdersi una sola puntata.

1.       Per tornare a Westeros

Se tre anni fa vi eravate sentiti orfani e avevate lasciato Game of Thrones con un senso di incompiutezza, House of the Dragon è l’occasione migliore per provare a colmare quel vuoto e rimarginare quella ferita. Una questione di cuore, più che di testa.

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2.       PER SCOPRIRE UN NUOVO MONDO

Se non avete mai visto Game of Thrones, se ce l’avete lì nella watchlist da anni ma vi spaventa l’idea di venir sommersi da 73 episodi e praticamente altrettante ore davanti alla tv, non disperate. House of the Dragon si può guardare anche senza aver mai visto la serie madre. Certo, i riferimenti ci sono, ma non è indispensabile coglierli per godersi appieno la visione.

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3.       PER IL DAEMON TARGARYEN DI MATT SMITH

L’universo narrativo creato da George R.R. Martin ci ha abituato a personaggi spietati e privi di morale. Daemon Targaryen, interpretato da Matt Smith, promette di raccogliere il testimone di persona più odiabile (e proprio per questo, al tempo stesso, amabile) e portarlo con grande orgoglio. E di incarnare alla perfezione l’archetipo del Targaryen pazzo.

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4.       PER IL MESSAGGIO DI EMPOWERMENT FEMMINILE

Fin dai primi minuti del primo episodio, appare chiaro che il mondo dei Targaryen non è fatto per le donne. Non per essere governato da loro, almeno. Eppure qualcosa si muove, un po’ alla volta, dalle rivendicazioni di Rhaenys alla scelta di Viserys che dichiara sua legittima erede Rhaenyra. Insomma, il lungo cammino per l’ascesa di Daenerys comincia da qui.

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5.       PER LA QUALITÀ DEGLI EFFETTI VISIVI

Per realizzare ogni singolo episodio di House of the Dragon sono stati spesi 20 milioni di dollari, 5 in più di quanto costò ogni puntata dell’ultima stagione di Game of Thrones, 14 rispetto a quelle della prima stagione. Un bel balzo in avanti a livello produttivo evidentissimo nella qualità degli effetti visivi, che appaiono straordinariamente convincenti e avvincenti.

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6.       PER I DRAGHI

Ovviamente. Se ami i draghi ami i Targaryen, se non ami i Targaryen, probabilmente, non sei un vero amante dei draghi. In House of the Dragon se ne vedranno moltissimi, quindi, brace yourself.

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7.       PERCHÉ ALLA HBO NON SI SONO AMMORBIDITI PER NULLA

Se qualcuno temeva che HBO potesse ammorbidirsi dopo il successo mainstream di Game of Thrones e i non pochi dibattiti innescatisi sulla quantità di violenza e sesso nei suoi episodi, beh, il pericolo sembra scampato. House of the Dragon è una serie esplicita quanto lo fu la madre, bastano poche manciate di minuti per rendersene conto.

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8.       PER SCOPRIRE COME INIZIÒ LA CADUTA DEI TARGARYEN

Re Jaehaerys lo aveva capito: solamente i Targaryen potevano causare la caduta dei Targaryen. Ora, questo concetto ci viene raccontato da Rhaenyra (la voce narrante è quella di Emma D’Arcy) nel prologo del primo episodio, ma per scoprire come la Casata del Drago si è lentamente autodistrutta, dovremo armarci di pazienza e attendere lo sviluppo della serie.

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9.       PERCHÉ RHAENYRA È MOLTO PIÙ DI QUELLO CHE SEMBRA

Fan di Daenerys, orfani della Madre dei Draghi, forse abbiamo trovato il modo per farvi smettere di piangere. Rhaenyra Targaryen è un personaggio estremamente affascinante che sembra avere in sé molte delle virtù necessarie a conquistare il cuore dei fan. Principessa giovane, indipendente, forte e sensibile, si ritrova quasi a sorpresa a essere la prima donna nominata ufficialmente erede al Trono di Spade. Ed è la prima a pronunciare la parola “dracarys” nella serie.

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10.   PER RISENTIRE UNA DELLE SIGLE PIÙ ICONICHE NELLA STORIA DELLA TV

Quando sarete arrivati in fondo all’episodio, saltare i titoli di coda sarà impossibile. Perché sentirete le note di quella marcia che per otto stagioni vi aveva introdotto a ogni puntata del Trono di Spade. “Tam tam, taratam tam, taratam tam”…

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