Moon Knight, la recensione della serie tv con Oscar Isaac ed Ethan Hawke

Serie TV

Paolo Nizza

A partire dal 30 marzo arriva su Disney + (visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick) la nuova serie Marvel Studios. Abbiamo visto i primi due episodi in anteprima, tra atmosfere dark e avventure alla Indiana Jones

“E la luna bussò alle porte del buio 'Fammi entrare', lui rispose di no. E la luna bussò dove c'era il silenzio. Ma una voce sguaiata disse 'Non è più tempo'". Così cantava Loredana Bertè nel 1979, mentre nel 1975, Moon Knight debuttava sulle pagine del 32º numero del fumetto Marvel “Werewolf by Night”.  E il testo della canzone artista italiana risulta quasi un omaggio alle avventure di Marc Spector/Moon Knight proseguite nei fumetti usciti nel corso degli ultimi 47 anni e oltre per arrivare finalmente a trasfigurarsi in una serie tv. A partire dal 30 marzo, infatti Moon Knight,  la serie Marvel Studios, è disponibile su Disney + (visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick).

Moon Knight, una serie tv innovativa

A differenza di Wanda Vision, The Falcon and The Winter Soldier, Loki e Hawkeye, la serie non ha alcun riferimento al Marvel CInematic Universe. Moon Knight è un battitore libero, un maverick, uno spirito indipendente. Un guerriero feroce e insensibile, ma anche un essere umano in perpetua lotta con la propria mente. Peculiarità insolite che conferiscono alle gesta di questo supereroe, una forza e un’originalità inusitate. Una serie, quindi, che mostra il lato nascosto della luna, un luogo pericoloso, ma assai affascinante. Non a caso la serie ci trasporta subito nel centro dell’azione, senza stucchevoli preamboli, o corrive digressioni. Lo spettatore si ritrova, parimenti al protagonista., confuso e perso, in un mondo in cui il confine tra sogno e realtà è labile e indefinito. E l'idea di ambientare  molte sequenze al British Museum di Londra (anche se in realtà sono state girate a Budapest) conferisce alla vicende un coté deliziosamente vintage, tra mummie, statue, geroglifici, sargofaci, scarabei. Le molteplici e labirintiche sale del museo,  con i loro imponenti e minacciosi simulacri, si trasfigurano in una sorta di specchio delle contradditorie personalità di Moon Knight. Così, sulle note di una colonna sonora che va  da Day 'N' Nite di Sh4d0wStrider a Every Grain of Sand di  Bob Dylan da A Man Without Love di Engelbert Humperdinck a Wake Me Up Before You Go-Go degli Wham!, la serie ci trasporta in un mondo che rimanda al film Memento di Christopher Nolan. Uno spazio in cui passato, presente e futuro giocano a rimpiattino, mentre la memoria dorme il sonno degli (in)giusti

 

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Moon Knight, i registi della serie

Mohamed Diab, talentuoso cineasta egiziano, è diventato il primo regista arabo a dirigere un progetto Marvel. La sua filmografia comprende Cairo 678, girato nel 2010, che rappresenta un'intensa esplorazione del complesso tema delle molestie sessuali, e Amira, un'intima e dolente riflessione sull’identità, che nel 2021 è stato presentato nella sezione Orizzonti della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.  Sicché Diab evita le calligrafiche immagini di un Egitto da Cartolina e opta per l’autenticità pur all’interno di una vicenda surrealista quanto un quadro di Salvador Dalì. Insieme a Mohamed ci soni registi Justin Benson e Aaron Moorhead, che hanno diretto il secondo e il quarto episodio.  Una coppia che gioca in casa quando si tratta di flirtare con l’orrore, il mistero e la narrazione criptica, basti pensare a film come Spring, Endeless, Syncronic. E a dimostrazione di quanto Moon Knight, sia un prodotto che ami giocare con gli enigmi, i rebus, i paradossi, la prima battuta pronunciata da Oscar Isaac nel primo episodio riguarda "Gus", il pesce monopinna che il protagonista tiene in un acquario. Probabilmente si tratta del suo unico amico, considerato che l'uomo si sveglia ogni mattina con la sensazione di essere stato investito da un autobus.

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Moon Knight, nuovo video clip della serie Marvel

Moon Knight, Oscar Isaac contro Ethan Hawke

Nel panorama internazionale, pochi interpreti possiedono la versatilità e il talento di Oscar Isaac. Già nel 2016, nella serie HBO Show Me a Hero, l’attore aveva mostrato le sue molte qualità. All’ultimo Festival di Venezia, Isaac ha incantato tutti come loquace protagonista del remake di Scene da un Matrimonio, e al tempo stesso è risultato straordinario nel vestire i panni del taciturno antieroe di Il collezionista di carte di Paul Schrader. E ora con il costume stilosissimo di Moon Knight, ma pure con la camicia di flanella del nerd Steve Grant o con i pantaloni Cargo del mercenario Marc Spector, Isaac riesce a rendere credibile l’incredibile. È sempre complicato rappresentare al cinema la malattia mentale, il rischio della macchietta incombe come un temporale d’agosto. Ma il disturbo dissociativo dell'identità di cui soffre il protagonista di Moon Knight è rappresentato in modo onesto, al netto degli inevitabili siparietti ironici. E in fondo uno dei punti di forza della serie è riuscire a miscelare le tenebre con la luce, la paura con il riso. E anche il villain Ethan Hawke centra il bersaglio grazie alle svariate frecce nella sua faretra. Con i sandali ai piedi, la tonaca di lino color ruggine e il pulsante tatuaggio di una bilancia sul braccio, il personaggio di Arhur Arrow è l’efficace incarnazione di una setta devota ad Ammir, creatura mostruosa della mitologia egizia. anche come "Divoratrice dei morti", "Mangiatrice dei cuori". Certo non che Khonshu, dio egizio della luna, nonché alter ego del personaggio interpretato da Isaac, sia Madre Teresa di Calcutta, tuttavia conosce la differenza tra giustizia e vendetta. Insomma, Moon Knight è un accattivante florilegio di stili, suggestioni e atmosfere, capace di mescolare le spensierate avventure alla Indiana Jones con i crepuscolari conflitti di chi soffre di personalità multipla. Una serie in grado di catturare anche chi non è particolarmente attratto dal mondo Marvel e dintorni.

 

 

Gaspard Ulliel

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Moon Knight, serie tv con l'ultima interpretazione di Gaspard Ulliel

Moon Knight, la trama della serie tv

Moon Knight è incentrata su Steven Grant, un uomo mite che conduce una vita ordinaria, perseguitato da vuoti di memoria e misteriosi ricordi provenienti da una vita diversa dalla sua. Dopo un fatidico incontro, Steven scopre di avere un disturbo dissociativo dell'identità e di condividere il suo corpo con Marc Spector, un ex mercenario che è la spietata personificazione terrena di Khonshu, il dio egizio della luna e della vendetta. Mentre i loro nemici si avvicinano, Steven deve imparare a gestire questa rivelazione e a collaborare con Marc. Con altre motivazioni divine in gioco, i due devono indagare sulle loro identità complesse nel mezzo di una letale battaglia tra le potenti divinità d'Egitto.

Oscar Isaac

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