Loki, com'è nata la versione 2.0 del personaggio di Tom Hiddleston

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La regista Kate Herron ha parlato delle ispirazioni di “Loki” e delle scelte fatte in una scena cruciale del primo episodio

“Loki” è la terza serie TV del MCU presentata su Disney+, visibile anche su Sky Q e NOW. Tom Hiddleston è tornato a vestire gli abiti del dio degli inganni, riprendendo la sua storia subito dopo gli eventi di “Avengers: Endgame”.

Non c’è pace per Loki, che continua a ritrovarsi prigioniero. Stavolta le sue azioni hanno generato un disturbo nell’equilibrio temporale. Se il piano degli Avengers di tornare indietro nel tempo per sconfiggere Thanos era previsto, la sua fuga grazie al Tesseract no. Deve rispondere delle proprie azioni, anche se il primo episodio ha mostrato come vi sia un’alternativa alla definitiva terminazione della divinità. 
Sarà suo compito aiutare Mobius, interpretato da Owen Wilson, a riallineare le linee temporali, stravolte da una differente versione di Loki. Tutto ciò al fine di prevenire la formazione di un multiverso, con svariate linee temporali in lotta per la supremazia.

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Loki 2.0, cosa sappiamo

Questo non è di certo il Loki cui i fan sono stati abituati nella prima fase del MCU. Lentamente si è lavorato per smussare i suoi angoli, fino al sacrificio volontario in “Avengers: Infinity War”. Qualcosa del vecchio sé resta ancora dentro di lui, ma tanto è cambiato.

La regista Kate Herron, intervistata da “The Hollywood Reporter”, ha parlato del processo di sviluppo del personaggio: “Per noi era molto importante riuscire a trovare i giusti momenti della sua vita da mostrare. Frigga è nel suo cuore e sapevo che quella morte avrebbe rappresentato un momento chiave da vedere per lui. Tom ha poi voluto la scena del ‘Vi amo, figli miei’, con Odino. Lo stesso vale per quella del “Sono qui”, quando si riconcilia con Thor. Anche chi ha meno familiarità con Loki, ha avuto la possibilità di aggiornarsi sul suo conto. Ciò che mi interessava più di tutto, però, è che non sembrasse un clip show. Adoro ‘Minority Report’ e c’è quella scena in cui John Anderton ha una proiezione di sua moglie. È come se fosse nella stanza, ma non lo è. L’ho proposto alla Marvel e adorato l’idea di prendere quel concetto e portarlo in ‘Loki’, con Tom che vede momenti futuri e potenziali della sua vita”.

L’intervista ha poi toccato altri temi. La regista ha spiegato come il video di Miss Minutes fosse ispirato chiaramente a Mr. DNA di “Jurassic Park”. Il look esterno della Time Variance Authority è invece frutto, in parte, di “Metropolis”, così come da svariati fumetti.

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