Da “Who Do You Think You Are” delle Spice Girls a "Shout Out To My Ex" delle Little Mix passando per “Good Time” di Paris Hilton, scopriamo insieme la playlist perfetta per celebrare la festa dei single!
L’arrivo di febbraio porta con sé numerose riflessioni, in parte come l’inizio dell’anno, il motivo? Ovviamente l’arrivo di San Valentino. Se quest’anno venerdì 14 febbraio non avrete una dolce metà con cui trascorrere la serata, nessun problema: ricordatevi sempre che il giorno successivo è San Faustino, ovvero la festa dei single.
Perché crucciarsi di non avere un partner quando poter cogliere l’occasione di star bene anche da soli? Chi l’ha detto che la vita in solitaria è meno bella, divertente e appassionante di quella in coppia? Per questo motivo abbiamo trovato le cinque canzoni perfette per festeggiare l’essere single, perché sì: bisogna festeggiare!
Spice Girls - “Who Do You Think You Are”
Iniziamo la nostra playlist partendo da “Who Do You Think You Are” delle Spice Girls. Se qualcuno, ma non penso possa esistere, non conosce questo brano, il titolo fornisce immediatamente il concetto chiave della canzone.
Emma Bunton, Geri Halliwell, Mel B, Mel C e Victoria hanno scritto un vero e proprio inno da cantare, a squaraciagola ovviamente, a tutti coloro che pensano di poter gestire la nostra vita: “I said who do you think you are / Oh, oh (do you think you are, I said) ( Ooh some kind of superstar (oh, oh, oh) / You have got to swing it, shake it, move it, make it / Who do you think you are / Trust it, use it, prove it, groove it / Show me how good you are / Swing it, shake it, move it, make it / Who do you think you are / Trust it, use it, prove it, groove it / Show how good you are”.
Britney Spears - “Toxic” (2004)
Continuiamo il nostro viaggio con l’iconica “Toxic”, una canzone che ha segnato una generazione di ragazzi e relazioni.
Britney Spears sa in quale pericolo potrebbe incorrere avvicinandosi al ragazzo della canzone, ma alcune volte il rischio è più divertente della dell’apatia e della tranquillità: “Baby, can't you see / I'm calling / A guy like you should wear a warning / It's dangerous / I’m falling / There's no escape / I can't wait / I need a hit / Baby, give me it / You're dangerous / I’m loving it”.
Paris Hilton - “Good Time”
Passiamo ora a Paris Hilton, colei che nel 2007 conquistò i magazine di tutto il mondo grazie al trio formato con la Principessa del Pop e Lindsay Lohan.
Nel 2013 l’ereditiera più famosa al mondo lancia“Good Time” in collaborazione con Lil Wayne, il messaggio del brano è forte e chiaro: sono venuta a questa festa per divertirmi, quindi festeggiamo!
Questo il ritornello: “I came here just to party / All this don't you hate on me, yeah / Got my sexy girls with me / Oh, I love it / Wooh, let's party / Yeah, let's party, and have a good time / Wooh, let's party / Yeah, let's party, and have a good time”.
Little Mix - "Shout Out To My Ex"
Arriviamo ora alle Little Mix. Mai canzone fu più perfetta per festeggiare la festa dei single di “Shout Out To My Ex”.
Jesy Nelson, Perrie Edwards, Leigh-Anne Pinnock e Jade Thrirlwall hanno regalato al pubblico un vero e proprio inno in cui urlano fieramente come il dolore le abbia rese le donne straordinarie che sono oggi: “Shout out to my ex, you're really quite the man / You made my heart break and that made me who I am / Here's to my ex, hey, look at me now / Well, I'm, I'm all the way up / I swear you'll never bring me down”.
Mabel - “Don’t Call Me Up” (2019)
Chiudiamo con “Don’t Call Me Up di Mabel. La nuova stella del pop inglese manda un messaggio forte e chiaro al suo ex fidanzato: non chiamarmi, questa sera vado fuori a divertirmi, ora che sei uscito dalla mia vita, sto benissimo.
Il ritornello da imparare a memoria è il seguente: “Don’t call me up / I’m going out tonight / Feeling good now you’re outta my life / Don’t wanna talk about us / Gotta leave it behind / One drink and you’re outta my mind / Now, now take it up / Baby, I’m on a high / You’re alone, going out of your mind / But I’m here out in the club / And I don’t wanna talk / So don’t call me up”.