
Da "Apocalypse Now" a "Il cacciatore", 20 film di guerra contro la guerra
Ecco una selezione di pellicole che si pongono come dei veri e propri manifesti antibellici. Si tratta di capolavori che vanno guardati e riguardati, sia per la bellezza intrinseca che per il messaggio che propongono. Da "La corazzata Potëmkin" a "Roma città aperta" di Roberto Rossellini, sono tutti titoli da segnarsi in caratteri cubitali su un taccuino

La corazzata Potëmkin - l film del regista russo Sergej Ėjzenštejn era all'epoca della sua uscita un’opera modernissima ed estremamente dinamica, che ha introdotto nel cinema alcune innovazioni fondamentali dal punto di vista del montaggio e dell’inquadratura. Prodotto come pellicola di propaganda sovietica, La corazzata Potëmkin racconta la storia dell’ammutinamento dell’equipaggio dell’omonima nave. Celebre la sequenza della scalinata di Odessa
I migliori film di guerra
La grande illusione - Presentato alla Mostra del cinema di Venezia, raggiunse un enorme successo di pubblico e di critica, ma la pellicola di Renoir fu osteggiata dai regimi totalitari fascisti e nazisti. Goebbels decretò il film come il “nemico cinematografico numero uno” a causa del dichiarato pacifismo universale messo in scena
Campo di Battaglia, nuovo film di Gianni Amelio alla Mostra del Cinema Venezia. La clip
Roma città aperta - Capolavoro del Neorealismo italiano, il film di Roberto Rossellini, ancora oggi, ha un ruolo fondamentale nella cinematografia contemporanea. Il regista ci regala una testimonianza imprescindibile dell’occupazione militare tedesca di Roma durante la Seconda Guerra Mondiale. Don Pietro, interpretato da Aldo Fabrizi e la sora Pina, ruolo che consacrò Anna Magnani, sono l'esemplificazione principale della violenza e della crudeltà di ogni guerra
4 giugno 1944, Roma libera: 80 anni fa l’ingresso degli Alleati nella Capitale
La grande guerra - Mario Monicelli dirige uno dei capolavori del cinema italiano. Un affresco allo stesso tempo ironico e drammatico della vita dei soldati italiani in cui i due principali protagonisti, Alberto Sordi e Vittorio Gassman rappresentano i sentimenti più variegati di coloro che combattano al fronte. Paura, codardia ma anche coraggio ed eroismo non voluto. Più in generale viene dipanata la stoltezza della guerra, la sua insensatezza estendibile a tutti i conflitti. Si ride amaramente di un dramma come la guerra e della relativa stupidità degli uomini
Guerra in Ucraina, 9 film per comprendere le origini del conflitto
Il ponte sul fiume Kwai - Un film sull’insensatezza della guerra, questa volta diretto dal britannico David Lean. Durante il secondo conflitto mondiale, il tenente colonnello Nicholson, detenuto in un campo di prigionia giapponese, accetta di dirigere i suoi sottoposti nei lavori di costruzione di un ponte sul fiume Kwai, opera nella quale finora i nipponici non hanno avuto successo. Al contempo, un suo compagno che è riuscito a fuggire allerta gli Alleati del progetto di costruzione e prende parte alla missione per sabotare il ponte
Superpower, il documentario di Sean Penn sull'Ucraina ha il ritmo del thriller politico
Orizzonti di gloria di Stanley Kubrick si svolge invece sul sanguinoso sfondo della Prima guerra mondiale e ne mostra l’orrore. Il regista non focalizza l'attenzione sulla guerra, ma sugli uomini. Protagonista il colonnello Dax, interpretato da Kirk Douglas, che ci ricorda che “il più nobile impulso dell’uomo è la pietà verso il prossimo”
L’appello dei registi ucraini: “Aiutateci, non è un film ma tragedia vera"
L’infanzia di Ivan - Andrei Tarkovskij con questo suo primo lungometraggio che gli valse il Leone d’Oro al festival di Venezia, ci regala una rappresentazione struggente e sincera dell’impatto che la guerra ha sui bambini. Alternando le vicende belliche ai deliri esistenziali del giovane Ivan, il regista russo racconta la parabola di un bambino fagocitato dalla violenza e la crudeltà di un momento storico che condizionerà tutte le scelte della sua vita futura
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Il cacciatore - Micheal Cimino dirige Robert De Niro e Christopher Walken in un film sulla guerra del Vietnam, capolavoro assoluto del cinema di sempre grazie ad un racconto mai scontato ma sviluppato con grinta e audacia con immagini forti e crude da lasciare qualsiasi spettatore senza fiato. Al centro della pellicola, vincitore di 5 premi Oscar, tra cui miglior film e miglior regia c’è la guerra ma vista più come una sporca avventura in cui sono mostrati lo spirito con cui ogni soldato affronta e vive personalmente la drammaticità assurda del combattere
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Apocalypse Now – Forse il film di guerra più amato dalla critica e dal pubblico e insieme la pellicola che è riuscita ad essere la più lucida nel descriverne tutta la sua follia. Coppola mette in scena i deliri e le pazzie che portarono alla guerra del Vietnam attraverso l’enigmatico colonnello disertore Walter Kurtz (Marlon Brando) e l’insicuro e cupo capitano Benjamin Willard (Martin Sheen) che gli dà la caccia. Una discesa agli inferi o verso quel “Cuore di tenebra" che ogni essere umano sente dentro di sé quando imbraccia un fucile ed inizia ad uccidere
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La scelta di Sophie – Alan J. Pakula ci offre uno sguardo su che cosa ha rappresentato l'orrore della guerra per chi è riuscito a sopravvivere ai campi di sterminio nazista. Ambientato a New York nel 1947, il film ruota intorno a Sophie Zawistowska, una donna polacca reduce da Auschwitz, Gradualmente lo spettatore entra nei ricordi della protagonista, culminanti nella “scena della scelta”. La guerra non c’è, non ci sono uccisioni ma soltanto l’eco vivido di quella che Arrigo Levi chiamava la “demolizione” dell’essere umano
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Furyo - Attraverso le note suadenti di Ryuchi Sakamoto, Furyo di Nagisa Oshima affronta il tema dell’inutilità della guerra da un’angolazione insolita e disarmante. Ambientato nel 1942 a Giava, il film ruota intorno alle vicende di un campo di concentramento nipponico per prigionieri occidentali. Si confronteranno così il colonnello Lawrence (Tom Conti) e l’idealista capitano Yonoi (Ryuchi Sakamoto), che rivedrà le sue posizioni con l’arrivo dell’ufficiale australiano Jack Celliers (David Bowie)
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Platoon - Oliver Stone ci regala uno dei più bei film di guerra mai realizzati, anzi, come oramai viene definito, l' anti-war film per eccellenza, capace di essere intrinsecamente antisistema ma di vincere per la sua brutale autenticità due premi Oscar (miglior film e regia.). La pellicola, infatti, ripercorre le reali vicende che il regista ha passato in Vietnam dal 1967 al 1968. Il soldato Chris Taylor parte volontario per il Vietnam con forti ideologie, ma una volta raggiunto il territorio dovrà affrontare la crudeltà della guerra e delle armi

Full Metal Jacket - Stanley Kubrick ha raccontato molte volte la guerra. Con questo film ha cercato di focalizzarsi soprattutto sugli aspetti celebrali e mentali del conflitto. Prima della guerra vera e propria (affrontata nella seconda parte del film), quella che colpisce è la parte inziale del film in cui il regista mostra allo spettatore come si crea un vero soldato- killer e la conseguente perdita completa di umanità. Il finale film dove i marines avanzano in un paesaggio in fiamme, cantando la canzone di Topolino è la dimostrazione di quanto teorizzato

Schindler's List - La lista di Schindler è un film del 1993 prodotto e diretto da Steven Spielberg e interpretato da Liam Neeson, Ben Kingsley e Ralph Fiennes. È la vera storia di Oscar Schindler, un industriale tedesco che, mettendo a rischio la propria vita e la propria carriera, riesce a salvare migliaia di ebrei da un tragico destino. Il film è stato girato interamente in bianco e nero, fatta eccezione per quattro scene: quella che tutti si ricordano è quella della bambina con il cappottino rosso

La sottile linea rossa di Terrence Malick è un film che parla di guerra, ma che evoca la pace: mostra il conflitto per quello che è, crudele e senza quell’aura epica. Il protagonista del film, James Caviezel, sembra più un messaggero di pace che un soldato. Attraverso i suoi monologhi interiori spinge a riflettere sulla vera natura dell’essere umano

Salvate il soldato Ryan è un film diretto da Steven Spielberg con protagonista Tom Hanks. È del 1998. Seconda guerra mondiale: una madre americana sta per ricevere nello stesso giorno la notizia della morte di tre dei suoi figli su diversi fronti della guerra. Il comandante in capo generale Marshall dà ordine che il quarto fratello, Ryan, sbarcato in Normandia, venga rintracciato e portato a casa. Il film ha ottenuto 11 candidature e vinto 5 Premi Oscar

Bastardi senza gloria - Un film di guerra diverso dagli altri non poteva che realizzarlo Quentin Tarantino che ci mostra una Seconda guerra mondiale insolita, ironica e tragicomica, inserendo anche elementi di crudeltà e ferocia. Alla compagnia dei cosiddetti bastardi, otto soldati ebrei appartenenti a diverse unità dell’esercito americano, viene assegnato il compito di spargere il terrore tra le truppe naziste, con lo scopo di uccidere qualsiasi soldato tedesco che incontrino

American Sniper - Il film che ha scosso Hollywood appena uscì, portando sullo schermo la storia di un cecchino americano impegnato in Iraq. Durante il film dovrà combattere una doppia battaglia: sul campo nemico e in famiglia. Diretto da Clint Eastwood, la pellicola è la storia vera del cecchino Chris Kyle, diventato la “leggenda” all’interno dell’esercito americano per aver ucciso centinaia (precisamente 160) di persone. Il film è una denuncia alla guerra in Iraq, che ha risucchiato vite e petrolio per dare vita ad altri orrori ben più gravi

Dunkirk - Il regista Christopher Nolan dirige un vero e proprio capolavoro al limite dell’impresa cinematografica, ovvero quella di portare sullo schermo l’evacuazione di migliaia di soldati intrappolati nella città francese di Dunkerque. Raccontata da tre punti di vista differenti (aria, terra, mare), il film più che sulla sceneggiatura punta emotivamente a restituirci l'aspetto e visivo e sonoro di quelli che vissero sulla propria pelle quell'immane sconfitta

Il dottor Stranamore - Ancora un film di Kubrick sulla guerra, forse il più geniale film del regista newyorkese che incentra la sua satira sulla Guerra Fredda con tutti i suoi correlati: corsa agli armamenti, incubo dell'atomica, personaggi maccartisti (il generale Ripper e il divertentissimo personaggio di George C. Scott). Dissacrante e decisamente irriverente nel prendersi gioco di tutti, dal Presidente degli Stati Uniti, al comandante texano dei B52 assolutamente convinto a compiere la sua missione patriottica, al primo ministro russo ubriaco al telefono