Guerra in Ucraina, Netflix sospende il servizio in Russia per protesta

Serie TV

Camilla Sernagiotto

La piattaforma di streaming video ha deciso la sospensione dei propri servizi in Russia in segno di protesta contro l'invasione dell'Ucraina. La lista di società occidentali che stanno tagliando nettamente i legami con il Paese di Putin continua a crescere

Netflix ha sospeso il proprio servizio in Russia, decisione che è stata presa in segno di protesta contro l'invasione dell'Ucraina.

La piattaforma di streaming video aveva già annunciato nei giorni scorsi che avrebbe sospeso qualsiasi progetto futuro, nonché ogni tipo di future acquisizioni, in territorio russo.

Si tratta di un nuovo nome che si aggiunge alla lista già molto lunga di società dell'Occidente che stanno tagliando i legami con il Paese di Putin, dando un segnale chiaro ed esplicito di come la pensano a riguardo dell'invasione russa.

La sospensione dei servizi di Netflix è stata decisa mentre anche il social network di video TikTok ha scelto di sospendere in Russia streaming e download di nuovi contenuti.

La dichiarazione di Netflix

Come sottolinea il magazine statunitense Variety, Netflix aveva quattro originali russi in lavorazione, inclusa una serie di thriller polizieschi diretta da Dasha Zhuk, che stava già girando.

Tutti questi progetti della piattaforma erano già stati messi in standby non appena la situazione tra Russia e Ucraina è precipitata. Inoltre Netflix recentemente ha rifiutato di trasmettere venti canali di propaganda in chiaro russi, che avrebbe dovuto ospitare secondo la legge russa.

"Date le circostanze sul campo, abbiamo deciso di sospendere il nostro servizio in Russia", ha dichiarato un portavoce di Netflix.

Come sottolinea il magazine statunitense Variety, Netflix aveva quattro originali russi in lavorazione, inclusa una serie di thriller polizieschi diretta da Dasha Zhuk, che stava girando. Tutti questi progetti della piattaforma di streaming video erano già stati messi in standby. Inoltre Netflix recentemente ha rifiutato di trasmettere venti canali di propaganda in chiaro russi, che avrebbe dovuto ospitare secondo la legge russa.

"Date le circostanze sul campo, abbiamo deciso di sospendere il nostro servizio in Russia", ha dichiarato un portavoce di Netflix.

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Il contraccolpo economico che la Russia deve affrontare

Dopo la sua decisione di entrare in guerra con l'Ucraina, la Russia ha avuto un intenso contraccolpo economico.
Il Paese è al centro di sanzioni da parte di tutto il mondo, inoltre molte società, aziende, marchi e organizzazioni hanno abbandonato il territorio russo, ritirando il proprio commercio e gli investimenti.

Microsoft, Apple e Dell hanno annunciato di aver sospeso le vendite nel Paese; Ikea ha chiuso i negozi; Nike ha dichiarato che nessun ordine online da parte di utenti russi verrà evaso dall'azienda.

Dopo Visa, Mastercard e Paypal, anche American Express ha bloccato l’operatività delle carte in Russia a causa “dell’ingiustificato attacco all’Ucraina”. Anche Danone in queste ore si è aggiunto ai tanti marchi che hanno sospeso ogni investimento in Russia.


Per quanto riguarda l'intrattenimento, tutti gli studi principali hanno preso posizione, dichiarando che hanno già smesso oppure che smetteranno a breve di distribuire i propri film, programmi e serie televisive in Russia.
Netflix ha scelto di interrompere la trasmissione di film, serie tv, documentari e cartoni animati in una Nazione in cui era arrivata relativamente da poco. Il suo servizio è stato lanciato nel 2016 e la presenza in Russia a oggi era abbastanza ristretta, con circa 1 milione di abbonati. Dal momento che lo streamer a livello globale ha la bellezza di 222 milioni di abbonati, si capisce come il mercato russo sia un mercato nuovo per Netflix. Infatti, come riporta Variety, la piattaforma “gestisce il servizio come una joint venture con il National Media Group russo”.

MOSCOW, RUSSIA - MARCH 6, 2019: Russian conductor Tugan Sokhiev during a charity concert by the Bolshoi Theatre orchestra at the Lomonosov Moscow State University (MSU). Anton Novoderezhkin/TASS (Photo by Anton Novoderezhkin\TASS via Getty Images)

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Netflix annuncia che renderà disponibile per la visione gratuita il documentario sull’Ucraina

Netflix di recente ha anche annunciato che renderà disponibile per la visione gratuita il suo documentario Winter on Fire: Ukraine's Fight for Freedom, uscito nel 2015 e incentrato sulle proteste di Euromaidan in Ucraina, innescate dalla decisione dell'ex presidente Viktor Yanukovich di non firmare un accordo con l'Unione Europea e di rafforzare invece i legami con la Russia.

Quelle proteste hanno portato alla cacciata di Yanukovich e hanno esacerbato le tensioni con la Russia. Ricordiamo che Vladimir Putin ha sfruttato il rovesciamento come pretesto per invadere e poi annettere la penisola di Crimea, che prima di allora faceva parte dell'Ucraina.

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Dopo la legge russa sull'inasprimento pene per le presunte "fake news"

Queste due decisioni, di Netflix e di TikTok, sono state annunciate dopo l'approvazione da parte di Mosca della legge che inasprisce le pene per le presunte “fake news” sul conflitto.
A seguito della nuova legge approvata dalla Russia, svariate testate giornalistiche e network hanno deciso di interrompere le proprie corrispondenze, compresa la BBC. La televisione inglese ha ritirato i suoi giornalisti nei giorni scorsi, preoccupata appunto delle pene a cui i corrispondenti sarebbero andati incontro, dato che la legge russa parla di “fake news” a riguardo di qualsiasi notizia che non sia in linea con la loro propaganda.

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Il caso TikTok

TikTok ha così spiegato il suo abbandono in Russia: “Alla luce della nuova legge russa non abbiamo altra scelta che sospendere il live streaming e i nuovi contenuti sul nostro servizio video mentre esaminiamo le implicazioni sulla sicurezza di questa legge. Il nostro servizio di messaggistica in-app non sarà interessato”.
Ricordiamo che TikTok, con più di 1 miliardo di utenti in tutto il mondo, è un social network cinese.

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