La popolare cantante folk Khrystyna Soloviy ha riadattato il canto partigiano dedicandolo a tutti coloro che combattono per la propria terra
La popolare canzone “Bella ciao” in Ucraina è diventata simbolo della resistenza.
La popolare cantante folk Khrystyna Soloviy ha infatti riadattato il canto partigiano "al contesto dell'attuale conflitto con la Russia, dedicandolo - spiega sui social - “a tutte le forze armate, ai nostri eroi e a tutti coloro che in questo momento combattono per la propria terra”.
L’ira ucraina
La nuova versione, dal titolo "L'ira ucraina", alla prima strofa recita: "Una mattina, in più all’alba/La terra tremò e il nostro sangue cominciò a bollire/I razzi dal cielo, le colonne dei carri armati/E il vecchio Dnipro urlò". La voce angelica della giovane Soloviy, accompagnata dalla chitarra di Olexii Morosov, canta ancora: "Nessuno ci pensava, nessuno sapeva/Quale fosse l’ira ucraina/Uccideremo i boia maledetti senza pietà/Coloro che stanno invadendo la nostra terra".
"Nella Difesa territoriale ci sono dei ragazzi migliori/Nelle nostre forze armate combattono veri eroi/E i javelin e i bayraktar/Uccidono i russi per l’Ucraina/E il nostro popolo, gli ucraini/Hanno già unito il mondo intero contro i russi/E molto presto li sconfiggeremo/E ci sarà la pace su tutta la Terra", conclude la nuova versione di "Bella ciao".
Khrystyna Soloviy ha pubblicato un video della sua interpretazione, che su YouTube in 24 ore ha ottenuto già oltre 66mila visualizzazioni. Il canto partigiano italiano era già stato accostato al conflitto ucraino negli scorsi giorni: a 48 ore dall'invasione russa, l'ex première dame Carla Bruni ne aveva pubblicata una sua cover sui social. E nei giorni successivi "Bella ciao" è spesso risuonata nei cortei italiani contro la guerra