
Da "Autumn in New York" a "C'è posta per te", i 20 film più belli ambientati in autunno
Malinconici, cupi, commoventi, oppure sentimentali e divertenti: ecco le migliori pellicole ambientate tra settembre e dicembre, tra foglie che cadono, vestiti pesanti e il Natale che si avvicina

"La congiura degli innocenti" (Alfred Hitchcock, 1955). Un Hitchcock minore ma delizioso in questa commedia nera ambientata nell'autunno del New England esaltato dal Technicolor. Grottesco e cinico con tutta la classe di cui disponeva il regista; primo film di Shirley MacLaine.
Omaggio ad Alfred Hitchcock
"Il gusto del saké" (Yasujiro Ozu, 1962). Ultimo film del giapponese Ozu, già attratto dalla stagione in "Tardo autunno" (1960), ruota intorno a un vedovo che vuole sistemare i propri figli. Quasi tutto ambientato al chiuso, ma attraversato da uno stato d'animo molto autunnale, a metà tra la serenità e la rassegnazione.

"Love Story" (Arthur Hiller, 1970). Tra autunno e inverno la storia d'amore senza lieto fine di due universitari del New England. Film strappalacrime per antonomasia, che provoca il magone già soltanto a leggerne la trama su Wikipedia - figuriamoci a guardarlo...

"Halloween" (John Carpenter, 1978). Uno degli horror più famosi di tutti i tempi, capostipite di una lunga generazione di slasher movie: scritto in dieci giorni, girato in tre settimane, con Carpenter che compose anche le musiche. Un lungo incubo in cui Carpenter gioca con lo spettatore e si prende gioco di lui.
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"Sinfonia d'autunno" (Ingmar Bergman, 1978). Dopo aver sacrificato la famiglia per la carriera, una pianista torna a casa e deve affrontare la figlia. Un po' di maniera, un film "alla Bergman" realizzato dallo stesso Bergman. Unico film in cui Ingrid lavorò con Ingmar.
Omaggio a Ingmar Bergman
"Harry ti presento Sally" (Rob Reiner, 1989). Commedia indimenticabile, diventata proverbiale per le dinamiche tra giovani uomini e giovani donne e il dilemma sull'amicizia che può trasformarsi in amore. Tutto perfetto, da Billy Crystal e Meg Ryan alle musiche jazz e ovviamente alla fotografia autunnale.
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"L'attimo fuggente" (Peter Weir, 1989). Altro grande classico del cinema americano anni Ottanta, divenuto modello per decine di film a tema studentesco, con un Robin Williams mattatore e un tono nostalgico e quasi mistico verso la scuola e l'età in cui si diventa adulti.
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"Scent of a Woman - Profumo di donna" (Martin Brest, 1992). Remake hollywoodiano del "Profumo di donna" di Dino Risi con Vittorio Gassman, ruota attorno a un eccellente Al Pacino (premiato con l'Oscar) che balla un memorabile tango con una sconosciuta. Un po' pesante, ma recitato benissimo.
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"Nightmare Before Christmas" (Henry Selick, 1993). Si scrive Selick, si legge Tim Burton, autore e produttore del progetto. Film magnifico, originale anche nella realizzazione in stop-motion, diventato un classico del periodo tra Halloween e Natale.
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"Casper" (Brad Silberling, 1995). Bella favola autunnale comico-sentimentale con tutti gli ingredienti giusti: un tetro castello, un padre vedovo con una figlia, u nfantasmino e tre zii casinisti che portano scompiglio e allegria. Ma anche temi seri: l'aldilà, la resurrezione, la morte. E c'è anche Clint Eastwood...

"L'incredibile volo" (Carroll Ballard, 1996). Una storia incredibile e realmente accaduta: una ragazzina di 14 anni, a bordo di un deltamotore, si mette alla testa di uno stormo di oche che stanno migrando verso la North Carolina. Tra i film autunnali per definizione.

"Will Hunting - Genio Ribelle" (Gus van Sant, 1998). Nove anni dopo "L'Attimo Fuggente", Robin Williams ancora nei panni dell'uomo che apre la serratura della mente e del cuore di giovani studenti prodigiosi ma problematici - e vince l'Oscar.
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"C'è post@ per te" (Nora Ephron, 1998). Con la chiocciolina al posto della "a", remake al tempo di Internet di "Scrivimi fermo posta" di Ernst Lubitsch, una delle più grandi commedie romantiche di tutti i tempi. La collaudata coppia Meg Ryan-Tom Hanks è una garanzia, così come la New York autunnale che accende l'atmosfera.
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"Rushmore" (Wes Anderson, 1998). Allievo prodigio di 15 anni alla scuola di Rushmore, Texas, Max s'innamora di una giovane insegnante e si complica la vita. Secondo film dell'ancora sconosciuto Wes Anderson, vi si ritrova in miniatura tutto il suo cinema successivo.
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"Racconto d'autunno" (Eric Rohmer, 1998). Balletto femminile, delicato e aggraziato, attorno a due donne che vogliono trovare un marito a una terza, vedova e viticultrice di 45 anni. Summa del cinema "invisibile" di Rohmer.

"Autumn in New York" (Joan Chen, 2000). Drammone autunnale d'altri tempi con Richard Gere e Winona Ryder che si amano - ma solo fino a Natale - opponendosi alla frenesia della Manhattan contemporanea.
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"Sweet November" (Pat O'Connor, 2000). Si vede che l'autunno attira film ad alto tasso di lacrimazione: in questa love story da Kleenex Keanu Reeves incontra Charlize Theron, ignorandone il terribile segreto.
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"Lontano dal paradiso" (Todd Haynes, 2002). Melodramma anni Cinquanta modellato a immagine e somiglianza dei grandi film di Douglas Sirk, con Julianne Moore "casalinga disperata" e attratta dal suo giardiniere nero, mentre suo marito non reprime più la propria omosessualità.
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"The Village" (M. Night Shyamalan, 2004). Per tono e argomenti, Shyamalan è uno dei registi più autunnali degli ultimi decenni: questo thriller in costume forse gioca un po' troppo con l'atteso colpo di scena finale, ma cattura e diventa suggestivo col passare dei minuti.
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"Fantastic Mr. Fox" (Wes Anderson, 2009). La genialità di Anderson, ispirata al libro di Roald Dahl (1970) sconfina nell'animazione, ma non solo: dialoghi ironici, personaggi brillanti e complessi, esplosione di colori tutti attorno alla gradazione del marrone.