
Alessandro Borghi è il protagonista del primo film italiano in Concorso, Campo di battaglia di Gianni Amelio, ambientato durante la Prima Guerra Mondiale. "Nel mio personaggio c'è la relatività del giusto e dello sbagliato", ha raccontato. In gara anche The Order di Justin Kurzel con Jude Law e Nicholas Hoult e Leurs Enfants Après Eux di Zoran e Ludovic Boukherma. Fuori Concorso Why War di Amos Gitai e il thriller Baby Invasion di Harmony Korine. Per Orizzonti Extra, La storia del Frank e della Nina di Paola Randi
in evidenza
Si chiude il sipario sulla quarta giornata della 81esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (LO SPECIALE – LA GUIDA – LE PAGELLE AI LOOK), che ha visto il debutto del primo dei cinque film italiani in Concorso, Campo di battaglia di Gianni Amelio e con Alessandro Borghi, ambientato durante la Prima Guerra Mondiale. "Siamo circondati da immagini di guerra, siamo abituati a guardare la tv che quasi in diretta manda bombardamenti, feriti, morti Non parlo solo di Gaza o dell'Ucraina, ma anche di immagini di guerra come quella dell'affondamento di un gommone", ha detto il regista in conferenza stampa. "La tv accesa, a cena, ci fa subire emozioni invece di parteciparle. Ecco, il mio film non va visto in tv, ma in una sala cinematografica per far arrivare tutta la forza emotiva della guerra". L'attore protagonista ha invece riflettuto sul suo personaggio: "È il buono del film, ma poi alla fine del film non lo sai, fa scelte che io, Alessandro, non avrei mai fatto. Ci mette davanti a tema importante: il buono fa davvero solo azioni da buono?".
In Concorso (TUTTI I FILM IN CONCORSO) anche The Order di Justin Kurzel con Jude Law e Nicholas Hoult, che racconta le azioni criminali di un gruppo suprematista bianco negli Stati Uniti degli anni Ottanta, e Leurs Enfants Après Eux dei fratelli Zoran e Ludovic Boukherma, adattamento del romanzo di Nicolas Mathieu.
Fuori Concorso invece Why War di Amos Gitai sullo scambio di lettere tra Albert Einstein e Sigmund Freud e il thriller Baby Invasion di Harmony Korine.
Per Orizzonti Extra, La storia del Frank e della Nina di Paola Randi, “un romanzo per sognatori”.
Si chiude il sipario della quarta giornata
E chiudiamo all'insegna del glamour tra scollature scultoree, cristalli, paillettes, merletti, drappeggi, ma anche abiti formali, smoking e mise degne di uno dei più prestigiosi red carpet internazionali. LA GALLERY CON I VOTI AI LOOK DI OGGI

©Getty
Sul red carpet del film Leurs enfants après eux
Firmato dai fratelli gemelli Ludovic e Zoran Boukherma, il film in concorso alla 81.ma Mostra del Cinema di Venezia, interpreta la realtà non la scimmiotta. Racconta la disoccupazione, i conflitti sociali, il razzismo, l’immigrazione, le emozioni di un adolescente innamorato che non trova il suo posto nel mondo. Un’opera in cui il cinema dei fratelli Dardenne incontra i kolossal di Spielberg o di Zemeckis. Tra padri alcolizzati, madri bipolari, ragazzi interrotti, la pellicola ci offre come presunto happy end la semifinale tra Francia e Croazia ai mondiali del 1998. E chissà se il calcio, ultima rappresentazione sacra del nostro tempo riuscirà a svelenire il clima d’odio, a scogliere i grumi emotivi.
Gianni Amelio in Concorso con "Campo di Battaglia". VIDEO
Tra dilemmi morali e ospedali militari, l'opera di Gianni Amelio in Concorso a Venezia suggerisce molti interrogativi a cui non è semplice dare una risposta. Dopo aver vinto il Leone d’oro nel 1998 con Così ridevano, il regista italiano nel 2024 porta in concorso alla 81.ma Mostra del cinema, un film liberamente ispirato al romanzo La Sfida di Carlo Patriarca. Niente trincee, trombe che annunciano la carica, fili spanati tagliati, passi del leopardo, assalti alla baionetta. Il lungometraggio ci mostra, senza compiacimenti ma pure senza censure gli effetti di una pallottola o di una granata su corpo di un essere umano. Non importa l’uniforme che si indossa, l’esercito di appartenenza, il grado o le medaglie sul petto. Cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia. Le ferite, i traumi, gli squarci, le amputazioni sono identiche a ogni latitudine e longitudine. Perché più tagliente di rasoio, il cartello che compare sui titoli di coda ha il sapore di una sentenza. “Nella Prima guerra mondiale persero la vita tra militari e civili, più di 16 milioni di persone. I soldati italiani caduti furono oltre 650mila". Nel servizio di Sky Tg24, la parola ai protagonisti

La quarta giornata in diretta dal Lido
Ecco il red carpet del primo film italiano in Concorso a Venezia 81, Campo di battaglia di Gianni Amelio, ambientato durante la Prima Guerra Mondiale. La pellicola segna la 14esima volta di Amelio dietro la cinepresa. Il regista del film Le chiavi di casa questa volta si ispira al libro La sfida di Carlo Patriarca.
Questa sua nuova opera è prodotta, tra gli altri, da Marco Bellocchio. Arriverà nelle sale italiane a partire dal 5 settembre e vede protagonista Alessandro Borghi, il quale ha detto del regista e del film: “Gianni Amelio è un uomo di 80 anni che ha la forza di un barbaro di 20. Abbiamo fatto un film al freddo, a meno dieci gradi in mezzo alle montagne, e non è mai stato seduto. Mi ha ricordato cosa vuol dire essere innamorati dell’idea di raccontare una storia usando il cinema. È stato incredibile. Spero di vedere altri cento film di Amelio”.
Il red carpet si fa glam con Victoria De Angelis
Tra le star della quarta giornata, alla Mostra del Cinema, per il parterre di ospiti Armani arriva a Venezia anche Victoria De Angelis, volto ufficiale di Emporio Armani. La bassista dei Måneskin, che di recente ha pubblicato il nuovo brano GET UP B*TCH! shake ya ass in collaborazione con Anitta, ha catturato l'obiettivo dei fotografi, oltre che dei fan.

©IPA/Fotogramma
Il nuovo Valentino disegnato da Alessandro Michele è arrivato a Venezia
Lo indossa l'amico Alessandro Borghi, protagonista del film di Gianni Amelio Campo di battaglia. Camicia chiara a fiori, pantalone in lino a gamba larga per gli incontri, completo bianco per il photocall. È l'outfit di Borghi, con un mood anni '70 - '80, con un look dalla sua prima collezione, la Resort 2025 intitolata Avant les Debuts che comprende 171 look prêt-à-porter, unitamente a 93 immagini di scarpe, borse e accessori vari e che a sorpresa è stata rivelata a giugno 2024.
In attesa della prima passerella dal vivo a settembre, l'ex direttore creativo di Gucci, chiamato a coltivare il sogno di Valentino dopo l'addio di Pierpaolo Piccioli, ecco Borghi a dare corpo alla collezione. All'imbarcadero arriva con una camicia a righe bianche e azzurre abbinata a un paio di pantaloni color caramello dal taglio lineare e di evocazione Seventies, grazie all'orlo sartoriale e al fit hippie-chic. A ispirare il direttore creativo, come lui stesso ha dichiarato, sono stati gli archivi di Valentino - e nello specifico la Sfilata Bianca del 1968 -; "luoghi magici e potenti" che prima l'hanno sedotto e poi spronato a formulare la nuova moda Valentino. Quello che vedete è il mio incontro con Valentino e sono le mie mani e i miei occhi che ora abitano l'atelier - ha dichiarato Michele a Vogue - Garavani non è mai stato un minimalista, piuttosto un massimalista, anche negli anni '70. Nel suo lavoro c'è sempre stato un senso di opulenza ed eccesso molto romano, distillato attraverso l'ossessione per la bellezza". Valentino alla Mostra del cinema di Venezia non è l'unica griffe con grande visibilità. Pierfrancesco Favino, nel cast di Maria di Pablo Larrain accanto ad Angelina Jolie, ha indossato da capo a piedi Louis Vuitton.

©IPA/Fotogramma
Cartoline dal Lido
Effusioni al Lido tra i due innamoratissimi Cecilia Rodriguez e Ignazio Moser giunti alla premiere del film 'Campo di Battaglia'

©Ansa
A Bellocchio il premio Bresson: "La tolleranza è la soluzione"
Marco Bellocchio ha ricevuto il venticinquesimo Premio Robert Bresson, in occasione dell'81ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Il riconoscimento, conferito dalla Fondazione Ente dello Spettacolo e dalla Rivista del Cinematografo con il patrocinio del Dicastero per la Cultura e l'Educazione e del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, è assegnato a un regista che abbia dato una testimonianza significativa, per sincerità e intensità, del difficile cammino alla ricerca del significato spirituale della vita. "Per la mia formazione cattolica, diffido quando si parla di geni, ma accetto - ha detto Bellocchio - il premio molto volentieri. Non sono cattolico ma la dimensione spirituale e la tensione verso l'invisibile sono elementi propri dell'arte cinematografica. Dobbiamo in tutti i modi cercare un dialogo tra chi crede e chi non crede, senza combattersi. La situazione mondiale annuncia una catastrofe, dobbiamo impegnarci a ricordare tutto ciò che abbiamo imparato da piccoli: volere bene al prossimo ed essere tolleranti, cercare di capirsi e trovare un terreno comune per far fronte alle brutture del mondo". A fare gli onori di casa, il presidente della Biennale di Venezia, Pietrangelo Buttafuoco. Presenti il direttore della Mostra del Cinema, Alberto Barbera, Davide Milani, presidente dell'Ente dello Spettacolo e direttore della Rivista del Cinematografo, mentre a consegnare il premio è stato Giuseppe Tornatore: "Era il 1983, stavo realizzando un documentario sul rapporto tra Pirandello e il cinema. Andai da Bellocchio, che stava montando Enrico IV. Per darmi un'aria da cinefilo, gli feci notare che da quell'opera erano già stati tratti due film. Lui mi sembrò un po' irritato e mi disse: a volte capita che un regista non sappia bene cosa fare. Evidentemente scherzava, poi proseguì l'intervista in modo molto rigoroso. Ho amato tutti i suoi film, addirittura Nel nome del padre l'ho visto quando facevo il proiezionista".
Sul red carpet della quarta giornata
La quarta giornata della kermesse lagunare dà spazio ai protagonisti dell'atteso primo film italiano in Concorso, l'ultimo lavoro di Gianni Amelio. In attesa di Alessandro Borghi e compagni, aprono le danze i francesi di “And Their Children After Them”, in smoking e abito lungo, anche nel primo pomeriggio perché, si sa, la sfilata sotto i riflettori di Venezia è un'occasione irripetibile da affrontare col miglior outfit di sempre. NELLA GALLERY I VOTI AI LOOK ( IN AGGIORNAMENTO)

©Getty
Borgonzoni, "la Venezia della serialità tv sarà in Romagna"
"La Venezia della serialità televisiva sarà in Romagna, dove si svolgerà - nel giugno 2025 - la nuova grande edizione del Festival della Fiction". L'ha annunciato la sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni, a margine di un incontro alla Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, organizzato all'Italian Pavilion e coordinato da MiC e Cinecittà
Nicole Kidman, Babygirl è un film sulla scoperta di sé
"Questo film parla della possibilità di scoprire chi sei veramente e di fare i conti con questo". Nicole Kidman racconta Babygirl, il film in Concorso dove interpreta una donna di potere che inizia una relazione con un giovane stagista
Diciannove, a Orizzonti il film di Giovanni Tortorici
Leonardo ha 19 anni, le idee confuse sul suo futuro, una profonda passione per gli antichi poeti e la voglia, ma anche la paura, di conoscersi più a fondo. Giovanni Tortorici presenta a Orizzonti la sua opera prima, Diciannove
Beetlejuice Beetlejuice, Monica Bellucci racconta il suo personaggio
"Dolores, malgrado il dolore, ritorna alla vita con forza. Mi piace pensare che sia un simbolo bello per le donne", ha raccontato Monica Bellucci, una delle protagoniste del film di apertura di Venezia 81, Beetlejuice Beetlejuice
Mostra del Cinema di Venezia, i film in concorso e gli ospiti: la guida
Un'edizione che è una grande vetrina per il cinema d'autore internazionale, con spazio alle opere dei registi più acclamati e alle serie, in programma in una sezione a parte. Fuori Concorso attesi George Clooney, Brad Pitt e Kevin Costner. Tra le pellicole in Concorso, cinque sono italiane. Presiede la giuria la francese Isabelle Huppert (LA GUIDA)

©Getty
Gabriel Montesi e Federica Rosellini
Campo di battaglia, il film di Gianni Amelio oggi in Concorso a Venezia 81 e ambientato nella Prima Guerra Mondiale, ha portato gli attori Gabriel Montesi e Federica Rosellini a confontarsi con il dolore e con la sofferenza. I loro personaggi, però, hanno scelto di reagire in modo diverso
Leurs Enfants Après Eux, viaggio nella provincia francese
I gemelli francesi Ludovic e Zoran Boukherma ricordano i nostri fratelli D'Innocenzo. Il loro Leurs Enfants Après Eux, tratto dall'omonimo romanzo di Nicolas Mathieu e in Concorso a Venezia 81, racconta con sguardo originale un gruppo di giovani adolescenti in una valle sperduta e dismessa della Francia orientale negli anni Novanta. Un coming of age che parte nell'afoso agosto 1992 (l'anno di nascita dei registi) ai bordi di un lago in una regione con gli altiforni ormai spenti e piena zeppa di migranti con sogni di integrazione.
Il quattordicenne Anthony si innamora di Stephanie e, pur di raggiungerla, ruba l'amatissima motocicletta del padre. Ma tra piccolo spaccio di droga, alcool e furti di canoa c'è anche Hacine, un giovane ribelle di origine magrebina capo bullo della zona. Sarà lui, a sua volta, a rubare la motocicletta ad Anthony, creando una catena di eventi che sconvolgono la vita di questa provincia.
"La nostra intenzione era di realizzare un film crudo, intenso e viscerale. Un'istantanea della realtà sociologica che va oltre la documentazione dei fatti per generare un impatto emotivo di un'ampiezza e una profondità possibili solo al cinema", hanno dichiarato i registi. "Perché Leurs Enfants Après Eux, ambientato com'è in un'arena puramente realistica, si serve però a piene mani delle libertà narrative offerte dal mezzo romanzesco: il furto della moto che fa implodere una famiglia, una pistola avvolta in uno strofinaccio, la resa dei conti in stile western tra gli acerrimi nemici Anthony e Hacine. Questi sono solo alcuni dei momenti altamente cinematografici che ci hanno spinto a portare questo romanzo sul grande schermo".
Certo, ammettono, "in questo film c'è un po' di paesaggio americano. In fondo siamo cresciuti con il cinema degli States, una cinematografia che amiamo perché non va troppo a fondo sulle cose anche per prediligere l'aspetto popolare. Non a caso lo abbiamo chiuso sulle note di Bruce Springsteen"
The Order, il regista Justin Kurzel: "Nella mia storia il germe delle sfide di oggi"
"Credo che questo film sia particolare, perchè si basa su un evento degli anni Ottanta, ma con molti raffronti con il tempo in cui vediamo; lì c'era già il germe di molte delle sfide che affrontiamo oggi, ed è sempre straordinario quando riusciamo a vivere qualcosa che riesce a relazionarsi in modo cosi' intimo con l'oggi", ha detto Justin Kurzel, regista del film The Order in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, con Jude Law fra gli attori, e che racconta una vicenda degli anni Ottana in cui protagonisti sono dei terroristi di ispirazione neonazista.
"Si fa riferimento a molte cosa che succedono ancora oggi", ha proseguito Kurzel. "Credo che il film tratti di una ideologia molto pericolosa e di come concretamente questa possa germogliare in chi si sente invisibile, inascoltato e che può essere sfruttato facilmente"

©Getty
The Order, Nicholas Hoult nel cast del film
Anche un altro nome celebre è sbarcato a Venezia 81: Nicholas Hoult, che recita insieme a Jude Law nel film in Concorso The Order

©Getty
Gianni Amelio, oggi Campo di battaglia in Concorso
"È un film "prensile", molto comunicativo e basato sui sentimenti". Il regista Gianni Amelio ha definito così Campo di battaglia, il suo ultimo film oggi in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia
Alessandro Borghi, la scoperta professionale e umana di Gianni Amelio
"La sceneggiatura che hai letto non ti servirà a niente, perché noi cambieremo tutto, scopriremo delle cose insieme". Alessandro Borghi ha raccontato così l'inizio della sua collaborazione con Gianni Amelio, regista di Campo di battaglia, oggi in Concorso a Venezia 81
Jude Law, riflessioni su The Order
"Il film mette in luce il senso di famiglia e comunità che fa sentire le persone al sicuro e protette nonostante la direzione che prendono politicamente. Sembrava anche un pezzo da fare ora, e ciò che è stato interessante nell'interpretare qualcuno per cui la battaglia era finita è stato appoggiarsi alla sua autenticità: la sua (non) relazione con la sua famiglia e con la dipendenza. Alla fine della giornata abbiamo ripetutamente voluto metterlo nella posizione in cui il pubblico chiede: "Può farcela?", ha raccontato Jude Law nella conferenza stampa di presentazione del film oggi in Concorso
Jude Law, il divo di Hollywood più atteso
Nella terza giornata della Mostra del Cinema di Venezia, Jude Law ha catturato l'attenzione che, negli scorsi giorni, si era indirizzata su star come Angelina Jolie, Tim Burton, Jenna Ortega, Cate Blanchett e Nicole Kidman. Oggi, infatti, in rappresentanza di Hollywood è arrivato l'attore, per il film in Concorso The Order

©Getty
Jude Law, l'arrivo al Lido
È sbarcato a Venezia 81 Jude Law, protagonista di The Order di Justin Kurzel, film oggi in Concorso. L'attore ha subito attirato i flash dei fotografi e gli sguardi ammirati dei fan

©Getty
Federica Rosellini, Anna sembrava inafferrabile
L'attrice di Campo di battaglia di Gianni Amelio ha descritto il primo incontro con il suo personaggio e ha raccontato l'evoluzione che hanno vissuto insieme
Gianni Amelio, il processo creativo del regista
L'autore di Campo di battaglia, il film oggi in Concorso a Venezia 81, ha condiviso in conferenza stampa la propria visione dietro la cinepresa
Gianni Amelio, racconto la guerra, ma non come in tv
"Siamo circondati da immagini di guerra, siamo abituati a guardare la tv che quasi in diretta manda bombardamenti, feriti, morti. Non parlo solo di Gaza o dell'Ucraina, ma anche di immagini di guerra come quella dell'affondamento di un gommone. Sono immagini di morte che vengono consumate in situazioni che non sono quelle della sala cinema", ha detto il regista Gianni Amelio alla conferenza stampa di presentazione di Campo di battaglia, il suo film in Concorso alla 81esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. "La tv accesa, a cena, ci fa subire emozioni invece di parteciparle. Ecco, il mio film non va visto in tv, ma in una sala cinematografica, per far arrivare tutta la forza emotiva della guerra"

©Getty
Alessandro Borghi, il personaggio su relativita' bene e male
"Nel mio personaggio ci sono molti temi. Uno per me molto importante, a cui penso spesso nella mia vita, è la relatività del giusto e dello sbagliato. Il mio personaggio è il buono del film, ma poi alla fine del film non lo sai, fa scelte che io, Alessandro, non avrei mai fatto. Ci mette davanti un tema importante: il buono fa davvero solo azioni da buono?", ha proseguito il protagonista di Campo di battaglia, il film di Gianni Amelio in Concorso alla 81esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia
Alessandro Borghi, in Gianni Amelio un modo di fare cinema di pochi
"Non ho mai conosciuto nessuno come Gianni Amelio, è stato la benzina di tutto il processo creativo. Abbiamo iniziato a parlare un anno e mezzo prima delle riprese, un processo lungo, meraviglioso, davvero sempre sfidante, in cui non mi ha mai detto, "ho trovato la soluzione", ma sempre "cosa pensi se", cosa che ti rende una parte del processo, che ti responsabilizza" ha raccontato Alessandro Borghi nella conferenza stampa di Gianni Amelio in Concorso alla 81esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. "È un modo di fare cinema di pochi ormai, invasi come siamo di pareri, giudizi, piattaforme e metriche"

©Getty
Venezia 81, l'omaggio del Centro Sperimentale a Marcello Mastroianni
Dal 30 agosto, la mostra fotografica Marcello, come here...Cent’anni e oltre cento volte Mastroianni, omaggio del Centro Sperimentale di Cinematografia curato da Laura Delli Colli, racconta l’attore, ma anche un uomo speciale, che non amava essere etichettato come un "latin lover", ma che resta un’icona di eleganza, di stile e di fascino irripetibile
Mostra del Cinema di Venezia, tutti i red carpet di Nicole Kidman, dal 1999 al 2024
L'attrice hollywoodiana è tornata al Lido con il film in Concorso Babygirl, a venticinque anni dalla storica partecipazione alla kermesse per Eyes Wide Shut, l'ultimo lungometraggio di Stanley Kubrick. Il suo stile offre uno sguardo molto interessante sulla storia della moda d'inizio Duemila (LA GALLERY)

©Getty
Sveva Alviti, la madrina al Lido
Sorridente, in abiti casual, Sveva Alviti, madrina dell'81esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, esce dall'Hotel Excelsior

©Getty
Campo di battaglia, la photocall
Il regista Gianni Amelio, con gli attori Alessandro Borghi, Gabriel Montesi e Federica Rosellini e i produttori Simone Gattoni e Marco Bellocchio, posano per i fotografi alla vigilia della presentazione di Campo di battaglia, il primo film italiano in Concorso

©Getty
I look delle star in arrivo al Lido
Nella quarta giornata della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, al molo dell’Hotel Excelsior è ancora una volta una parata di star, pronte per photocall e presentazioni

©IPA/Fotogramma
A Venezia 81, oggi in gara "Leurs Enfants Après Eux"
Tra i film in gara nella quarta giornata della 81esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, anche Leurs Enfants Après Eux dei fratelli Zoran e Ludovic Boukherma.
LE PAROLE DEI REGISTI
"La nostra intenzione era quella di realizzare un film crudo, intenso e viscerale. Un’istantanea della realtà sociologica che va oltre la documentazione dei fatti per generare un impatto emotivo di un’ampiezza e una profondità possibili solo al cinema. Perché Leurs enfants après eux, ambientato com’è in un’arena puramente realistica, si serve però a piene mani delle libertà narrative offerte dal mezzo romanzesco: il furto della moto che fa implodere una famiglia, una pistola avvolta in uno strofinaccio, la resa dei conti in stile western tra gli acerrimi nemici Anthony e Hacine... Questi sono solo alcuni dei momenti altamente cinematografici che ci hanno spinto a portare questo romanzo sul grande schermo."
La storia del Frank e della Nina, in concorso nella sezione Orizzonti Extra
La storia del Frank e della Nina di Paola Livia Randi (in concorso nella sezione Orizzonti Extra) ce la racconta Gollum, solo che la deve scrivere sui muri perché lui non parla: è il custode di quelle parole che non gli escono dalla gola e che scrive sui palazzi, come se la città fosse un grande amplificatore. Il Frank ha smesso di esistere da un paio d’anni, ma per campare vende compiti fuori dalle scuole. Aspetta di avere diciott’anni per prendere il treno e andarsene via. Il Frank interpreta la realtà in modo così potente da convincerci tutti. Solo che poi incontra la Nina. La Nina è ambiziosa e concreta, ma ha dato retta agli adulti e si ritrova nei guai. E adesso la vita, come la vuole lei, è solo dentro alle immagini che scatta. Ha una bambina, un marito e sedici anni, e ha capito che per essere libera deve studiare. Ingaggia il Frank perché la prepari all’esame di terza media. Solo che studiare nella sua situazione è roba pericolosa. E più studiano più si conoscono, e diventano quasi una famiglia, almeno finché la realtà non li acchiappa. Ma in fondo, come dice il Frank, “la realtà è un punto di vista” e allora forse la loro storia riusciranno a scriversela come gli pare.
Mostra del Cinema di Venezia 2024, i primi arrivi della quarta giornata
Quarta giornata dell'81esima edizione della kermesse cinematografica. Al molo dell’Hotel Excelsior è di nuovo una parata di star, pronte per photocall e presentazioni. Scopri nella GALLERY i primi arrivi.

©Getty
Sam Asghari al molo dell'Hotel Excelsior
Venezia 81, cosa è successo sul red carpet tra Jenna Ortega e Winona Ryder
Winona Ryder, pressata dai fotografi a togliersi gli occhiali da sole, ha manifestato un visibile disagio. È allora intervenuta Jenna Ortega, la giovane co-protagonista di Beetlejuice Beetlejuice

©Getty
Beetlejuice Beetlejuice, Michael Keaton è tornato
Il film di apertura di Venezia 81, presentato Fuori Concorso, è stato Beetlejuice Beetlejuice di Tim Burton. Il cast stellare include anche una vecchia conoscenza, Michael Keaton, che nel sequel del film cult del 1989 riveste ancora una volta i panni dello spiritello protagonista
Mostra del Cinema di Venezia, premio Film Impresa alla regista Anne-Sophie Bailly
La regista francese Anne-Sophie Bailly, in Concorso nella sezione Orizzonti con il film Mon Inséparable, riceverà oggi lo
Special Award del Premio Film Impresa.
Durante la cerimonia, il riconoscimento sarà consegnato dal presidente del Premio Film Impresa, Giampaolo Letta, e dal direttore artistico, Mario Sesti, alla presenza della general manager Simona Anelli. "Quest'anno abbiamo deciso di premiare un film, e la sua regista, per il modo in cui raccontano il rapporto particolarissimo tra luogo di lavoro e vita del protagonista", ha spiegato Sesti. "Anche se questa è un'idea che fa da sfondo, la storia, e l'evoluzione emotiva dei personaggi, condividono con il pubblico la sensazione di quanto sia importante l'ambiente aziendale per le persone svantaggiate che presentano una qualche disabilità".
Il Premio Film Impresa-Special Awards, che da quest'anno rientra fra i premi collaterali riconosciuti dalla Mostra del Cinema di Venezia, andrà ad Anne-Sophie Bailly "per la sensibilità, che si nutre in parti uguali di leggerezza e profondità, con la quale il film racconta la tematica della disabilità intellettiva scoprendone problematicità e vissuti emotivi che imprese, famiglie e individui accettano di affrontare2
Il 30 agosto le celebrità sono approdate al molo dell’Hotel Excelsior. Dal look total black (e total punk) di Eva Green, all’abitino nero con scollo profondo di Nicole Kidman, fino al vestito longuette in maglina a costine dell’attrice e modella Elisa Visari, ecco gli outfit dei vip (LA GALLERY)

©Getty
Isabelle Huppert al Lido
La Presidente della Giuria internazionale del Concorso è sbarcata in Laguna per la quarta giornata della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia

©IPA/Fotogramma
Trois Amies, in gara il film con Camille Cottin
"Ci sono modi diversi di affrontare l'amore". Il film Troies Amies, in Concorso a Venezia 81, racconta le storie di tre donne
Trois Amies tra amori, amicizie e tradimenti, la recensione
Frammenti di un discorso amoroso in una commedia drammatica ambientata a Lione. Un'opera che rimanda al cinema di Rohmer e di Woody Allen (LA RECENSIONE)

"Ricorderemo il mondo attraverso il cinema"
"Per evitare una forte crisi del Cinema italiano", le associazioni chiedono di "aprire un dialogo costruttivo sui decreti relativi al tax credit" che, "così come concepiti, renderanno pressochè impossibile per le piccole e medie imprese ottenere finanziamenti indispensabili per produrre un film", prosegue la lettera. "Cosa che, oltre a mettere a rischio i livelli occupazionali, decreterà nella maggior parte dei casi il fallimento e la chiusura di una parte di esse, che fino ad oggi ha dato la possibilità ai nostri giovani talenti di debuttare, esprimersi e sperimentare nuovi linguaggi".
"Ricorderemo il mondo attraverso il cinema", concludono le associazioni, citando Bernardo Bertolucci. "Il cinema è la
nostra identità, la nostra storia, e non permetteremo al cinema
di tornare all'Anno Zero".
La lettera esprime quindi il forte dissenso del mondo del cinema verso le riforme proposte dal governo, evidenziando "la
preoccupante situazione di stallo che affligge l'intero comparto
produttivo". La lettera denuncia le difficoltà in cui versano i 250.000 lavoratori e lavoratrici del settore, senza lavoro da mesi, con il Codice dello Spettacolo rinviato, senza sostegno al reddito, senza un welfare adeguato
Cinema, lavoratori: settore bloccato e occupazione a rischio
"Allo stato dei fatti, i gravi ritardi della riforma della cosiddetta "legge cinema" hanno portato al quasi blocco del lavoro nazionale che, oltre al danno erariale, sta causando anche il depauperamento dei risparmi dei singoli operatori del settore", ha scritto il Comitato Lavoratrici e Lavoratori del Cine Audiovisivo, composto dalle principali associazioni italiane di professionisti del settore, in una lettera aperta indirizzata al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, al sottosegretario Lucia Borgonzoni e al presidente del Consiglio Giorgia Meloni che hanno deciso di rendere pubblica in occasione della 81ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.
"Gli stessi ritardi hanno anche fortemente disincentivato, creando incertezza sul sistema Italia, le Case di Produzione straniere, che nel 2024 hanno primariamente scelto altre destinazioni per le loro produzioni, creando un'ulteriore perdita di opportunità di impiego per le maestranze e tecnici italiani".
"A fronte di questa evidente contrazione di mercato, ci chiediamo se gli strumenti legislativi recentemente svelati, e che intende adottare il Ministero della Cultura, siano a garanzia e tutela delle nostre attività, contraddistinte da atipicità e discontinuità. Ci chiediamo come intenda questo Governo salvaguardare la storia, il presente e il futuro della Cultura italiana, della quale il Cinema è punta di diamante. Per questo motivo ribadiamo, con rinnovata forza, la richiesta non piuù procrastinabile di compiere analisi puntuali per mettere in campo tutti gli strumenti necessari, atti a scongiurare il crollo dell'occupazione, in particolare nel settore della produzione cinematografica", hanno concluso
Trois Amies, il film in Concorso a Venezia
Il 30 agosto, nella terza giornata della kermesse cinematografica, tra i film in Concorso c'era Trois Amies con Camille Cottin, che intreccia le storie di tre donne
Mostra del Cinema di Venezia, tutte le serie tv al Lido
Da Families Like Ours di Thomas Vinterberg, alla miniserie Leopardi il poeta dell’infinito di Sergio Rubini, fino alle attesissime Disclaimer – La vita perfetta di Alfonso Cuarón e M - Il figlio del secolo, tratta dal romanzo vincitore del Premio Strega di Antonio Scurati, ecco le serie tv presenti al Lido (TUTTE LE SERIE TV)

©Getty
Los Anos Nuevos (The New Years) - Foto di Ernesto Reguera
Disclaimer, la recensione della serie tv con Cate Blanchett
Alfonso Cuarón dirige un perturbante thriller psicologico in sette episodi. Tra verità e pregiudizio, rimorso e vendetta, passato e presente, un'opera sul terrificante potere della manipolazione della realtà. Nel cast anche Kevin Kline, Sacha Baron Cohen, Leila George, Kodi Smit-McPhee e Louis Partridge (LA RECENSIONE)

©Webphoto
Venezia Cinema, la lettera delle associazioni di categoria al Governo: "Comparto in stallo"
In occasione della 81esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, il Comitato Lavoratrici e Lavoratori del Cine Audiovisivo (composto dalle principali associazioni italiane di professionisti del settore) hanno reso pubblica una lettera aperta indirizzata al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, al sottosegretario Lucia Borgonzoni e al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La lettera esprime il forte dissenso del mondo del cinema verso le riforme proposte dal governo, evidenziando "la preoccupante situazione di stallo che affligge l'intero comparto produttivo".
Nel documento, letto durante l'incontro Stati Generali del cinema indipendente organizzato all'Italian
Pavilion dall'Associazione Italiana Registi (AIR3), è firmata da un ampio numero di associazioni del settore, che ribadiscono "con rinnovata forza la richiesta non più procrastinabile di compiere analisi puntuali per mettere in campo tutti gli strumenti necessari atti a scongiurare il crollo dell'occupazione, in particolare nel settore della produzione cinematografica".
I professionisti del cinema denunciano il drastico calo della produzione domestica e la mancanza di un welfare adeguato, dovuta anche al rinvio del Codice dello Spettacolo, fattori che si aggiungono anche ad una forte diminuzione di produzioni straniere in Italia.
In particolare, viene sottolineata la necessità di "aprire un dialogo costruttivo sui decreti relativi al tax credit", poichè "questi, così come concepiti, renderanno pressoché impossibile, per le piccole e medie imprese, ottenere i finanziamenti indispensabili per produrre un film".
Il cinema italiano, che è "la nostra identità, la nostra storia", è a rischio se non verranno prese misure immediate. "Non permetteremo al cinema di tornare all'Anno Zero", si legge nella lettera, che si conclude con un appello al governo affinché si faccia carico della situazione
Maria, la commozione di Angelina Jolie
Giovedì 29 agosto, dopo la proiezione in anteprima mondiale in Concorso del biopic di Pablo Larraín sugli ultimi giorni di Maria Callas, la protagonista non ha nascosto l'emozione e ha subito ricevuto un affettuoso abbraccio da Pierfrancesco Favino, compagno di set (IL VIDEO)

©IPA/Fotogramma
Angelina Jolie, il mestiere di attrice
L'artista ha creato connessioni con persone che, in altro modo, non avrebbe mai conosciuto così in profondità
Angelina Jolie, tutti i red carpet a Venezia (con o senza Brad Pitt)
Nella seconda giornata di Venezia 81, la protagonista di Maria, il biopic di Pablo Larraín sugli ultimi giorni di Maria Callas, ha catalizzato tutta l'attenzione grazie al suo talento sullo schermo e alla sua presenza magnetica. Veterana del red carpet, la diva aveva già sfilato su quello del Lido, anche insieme all'ex marito Brad Pitt (LA GALLERY)

©Getty
Babygirl, la recensione del film con Nicole Kidman
Paura e desiderio danzano vertiginosamente nel film di Halina Rejin. Le fantasie proibite di molti thriller erotici degli anni Novanta si trasfigurano in un'opera che affronta senza ipocrisie il piacere femminile. Nel cast anche Harris Dickinson, Antonio Banderas e Sophie Wilde (LA RECENSIONE)

Foto di Niko Tavernise
Campo di battaglia di Gianni Amelio, il film con Alessandro Borghi
La pellicola in Concorso al Lido è ambientata durante la Prima Guerra Mondiale, in piena epidemia di influenza spagnola, e arriverà nelle sale italiane dal 5 settembre (TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE)

©IPA/Fotogramma
Foto di Claudio Iannone
Giornate degli Autori, il primo film italiano sul golf
A Venezia 81, nello spazio Confronti delle Giornate degli Autori, sarà presentato nello spazio Il tempo è ancora nostro, l'esordio nel lungometraggio di Maurizio Matteo Merli, interpretato tra gli altri da Ascanio Pacelli e con la partecipazione straordinaria di Andrea Roncato.
Il film, che è il primo italiano sul golf, racconta la storia di amicizia di Tancredi (Pacelli) e Stefano (Mirko Frezza), due poli opposti
uniti dall'amore per lo sport.
Il regista, figlio dell'indimenticabile Maurizio Merli (celebre
protagonista del poliziesco italiano degli anni Settanta) e presidente di Ita.C.A. Associazione italiana cinema e audiovisivo, ha spiegato: "Il golf ci mette a contatto con il nostro lato più intimo, svelando paure e insicurezze. Solo chi è stato su un
campo da golf può comprendere la bellezza di percorrere un fairway solo con sé stesso, riuscendo a concentrarsi sulla propria essenza. Lo sport, da sempre grande aggregatore sociale, diventa qui collante tra generazioni diverse, ceti sociali diversi e portatore di nuove consapevolezze"
Pierfrancesco Favino ai giovani: "Accettate la paura"
L'attore, nel descrivere la paura come un sentimento inevitabile nell'essere umano e nella carriera di interpreta, ha regalato immagini cariche di emozioni alla platea di giovani colleghi. "Ho avuto la fortuna di poter lavorare con registi che sono stati in grado di comprendere la persona al di là dell'attore, di accettare l'essere umano che si nasconde dietro la macchina da presa e accoglierne la paura" ha raccontato.
L'antidoto per affrontare la paura, che accomuna tutti gli esseri umani, e per impedire che diventi un limite invalicabile, è abbandonarsi ad essa attraverso la propria umanità, e soprattutto la passione per l'arte cinematografica. "Attraverso la passione siamo in grado di liberarci di ciò che non è essenziale, immergendoci in ciò che siamo e facciamo, perdendo il controllo di noi stessi", ha spiegato Favino. "Il nostro lavoro è costruire quel passo che ci consente di tuffarci nella paura e oltre di essa".
Nel talk, l'attore ha anche elargito consigli sulla preparazione dei ruoli e sulle modalità migliori per affrontare le sfide dei provini: "Il primo mattone per costruire un personaggio è leggere la
sceneggiatura come se non fossi tu a recitare. Ai provini, il mio invito è di presentarsi come si è, perchè molto spesso ti scelgono per come esci dalla porta"
Pierfrancesco Favino, la Masterclass dell'attore di Maria
La suggestiva Campari Lounge, situata presso la Terrazza Biennale, di fronte al Palazzo del Casinò, e diventata ormai un punto d'incontro fondamentale per parlare di cinema e respirare l'atmosfera del Lido, ha ospitato una Masterclass con protagonista Pierfrancesco Favino nel ruolo di Ambassador Campari, che è stata moderata dal giornalista e critico cinematografico Mauro Gervasini.
L'attore italiano di fama internazionale, tra i più affermati
e riconosciuti anche all'estero, e ora al Lido in Concorso con Maria, ha condotto un dialogo esclusivo, carico di passione e di amore per il cinema, rivolto ai giovani talenti emergenti e ai ragazzi di Generazione Do, il progetto di Daniele Orazi dedicato alla nuova generazione del cinema italiano

©IPA/Fotogramma
Il ritorno delle Masterclass
Per i fan più accaniti e per i veri appassionati di cinema, tornano anche la Masterclass. Dopo il successo della prima, con il Leone d'Oro alla carriera Sigourney Weaver, oggi sarà la volta della conversazione Il Cinema cambia Musica tra Nicola Piovani e Cristina Comencini e del dialogo Music as an Actor's Director tra Claude Lelouch e Barbara Pravi
Venezia 81, giornata al maschile con Alessandro Borghi e Jude Law
Dopo due giorni di star tutte (o quasi) al femminile, la quarta giornata di Mostra del Cinema di Venezia strizza l'occhio al fascino maschile. Se la seconda giornata aveva visto protagoniste Cate Blanchett e Angelina Jolie, e ieri tutti i riflettori erano stati per Nicole Kidman, oggi è la volta di
Jude Law e del sempre piùamato Alessandro Borghi.
Il primo arriverà al Lido di Venezia per presentare The Order, il film in Concorso di Justin Kurzel, mentre il secondo presenterà nella stessa sezione Campo di battaglia di Gianni Amelio

©Getty
Le pagelle ai look, da Nicole Kidman a Sveva Alviti
Ieri, venerdì 30 agosto, la terza giornata della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia ha accolto ancora una volta sul red carpet i protagonisti di Disclaimer, la miniserie di Alfonso Cuarón. Cate Blanchett ha poi lasciato il posto alle altre stelle della serata, soprattutto Nicole Kidman in Alta Moda Schiaparelli. Tra gli uomini si è distinto Harris Dickinson, co-protagonista della diva in Babygirl (LA GALLERY)

©IPA/Fotogramma
Orizzonti Extra, La storia del Frank e della Nina
Per Orizzonti Extra c’è La storia del Frank e della Nina di Paola Randi, “un romanzo per sognatori”.
Per campare, il Frank vende compiti fuori dalle scuole e aspetta di compiere 18 anni per andare via. Poi, però, incontra la Nina, che è ambiziosa e concreta, ma ha dato retta agli adulti e si ritrova nei guai
Fuori Concorso, dalle lettere tra Einstein e Freud ai videogame
Fuori Concorso arriva Why War di Amos Gitai.
Nel 1932, Albert Einstein, invitato dalla Società delle Nazioni a scrivere una lettera su qualsiasi argomento a qualsiasi persona, aveva scelto di corrispondere con Sigmund Freud sui modi per evitare la guerra. Il film ripercorre le radici dei conflitti e cerca una spiegazione alla loro ferocia.
Nella stessa categoria c'è anche il thriller sperimentale Baby Invasion di Harmony Korine.
Il film utilizza la soggettiva multigiocatore di un nuovo e ultrarealistico videogame "sparatutto" per raccontare la storia di un gruppo mercenari che usa volti di neonati come avatar per nascondere la propria identità. Prima che il tempo scada, devono fare piacca pulita nelle ville di ricchi e potenti

Concorso, a Venezia 81 anche Leurs Enfants Après Eux dei fratelli Zoran e Ludovic Boukherma
In Concorso sarà proiettato anche Leurs Enfants Après Eux dei fratelli francesi Zoran e Ludovic Boukherma, adattamento del romanzo di Nicolas Mathieu.
Nell'agosto del 1992, il quattordicenne Anthony e suo cugino ammazzano il tempo in riva al lago insieme a Steph e Clem. Per Anthony sarà l'estate del primo amore. Ma c'è anche Hacine, un giovane ribelle e una motocicletta che ruba ad Anthony, sconvolgendo la vita di tutti

Foto di Chi-Fou-Mi Productions, Trésor Films, Warner Bros. Pictures e Marie-Camille Orlando
In Concorso c'è The Order con Jude Law
In Concorso (TUTTI I FILM IN CONCORSO) c'è anche The Order di Justin Kurzel con Jude Law e Nicholas Hoult, che racconta le azioni criminali di un gruppo suprematista bianco negli Stati Uniti degli anni Ottanta.
Nel 1983, negli Stati Uniti, si verifica una serie sempre più violenta di rapine in banca, rapine a mezzi blindati e contraffazioni. Un solitario agente dell'FBI giunge alla conclusione che non si tratta di criminali comuni, ma di un gruppo di pericolosi terroristi interni

Foto di Michelle Faye
Al via la quarta giornata, debutta Campo di Battaglia con Alessandro Borghi, primo film italiano in Concorso
Sabato 31 agosto al Lido si apre la quarta giornata della 81esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (LO SPECIALE), che vede il debutto del primo dei cinque film italiani in Concorso, Campo di battaglia di Gianni Amelio e con Alessandro Borghi.
Ispirata dal romanzo La sfida di Carlo Patriarca, la pellicola è ambientata verso la fine della Prima Guerra Mondiale e racconta la storia di due ufficiali medici, amici d'infanzia, che lavorano nello stesso ospedale militare, dove ogni giorno arrivano dal fronte i feriti più gravi. Molti di loro, però, sono impostori che si sono procurati da soli le ferite e che farebbero di tutto per non tornare a combattere