"Black Panther: Wakanda Forever": trama, cast e cosa sapere sul film

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E' uscito nelle sale italiane il sequel della pellicola del 2018 “Black Panther”. Doveva essere un film del tutto diverso, incentrato ancora sul personaggio di re T'Challa/Pantera nera, ma la sceneggiatura è stata riscritta dopo la morte di Chadwick Boseman, scomparso nel 2020 a 43 anni per un tumore al colon. Dalla colonna sonora (con Rihanna) al nuovo villain (interpretato da Tenoch Huerta), dalle donne guerriere alle possibili nomination all’Oscar: ecco un po’ di curiosità

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E' uscito nei cinema italiani Black Panther: Wakanda Forever, sequel della pellicola del 2018 Black Panther. Doveva essere un film del tutto diverso, incentrato ancora sul personaggio di re T'Challa/Pantera nera, ma la morte di Chadwick Boseman - scomparso nel 2020 a 43 anni per un tumore al colon - ha stravolto i piani. I responsabili del sequel, dopo essersi interrogati su se e come procedere, hanno deciso di andare avanti modificando la sceneggiatura. Ecco alcune cose da sapere su Black Panther: Wakanda Forever.

Il cast

Black Panther: Wakanda Forever è il trentesimo film del Marvel Cinematic Universe, l'ultimo della cosiddetta "Fase Quattro", il secondo ambientato nell’immaginifico Paese africano. Arriva nei cinema con The Walt Disney Company Italia e dura 2 ore e 41 minuti. Come il primo, è diretto da Ryan Coogler. Nel cast, fra ritorni e new entry, ci sono Letitia Wright, Lupita Nyong'o, Danai Gurira, Winston Duke, Dominique Thorne, Florence Kasumba, Michaela Coel, Tenoch Huerta, Martin Freeman, Angela Bassett, Mabel Cadena e Alex Livinalli. Le riprese principali sono iniziate nel giugno del 2021 ad Atlanta e sono finite nel marzo 2022 a Porto Rico. Al centro del film c’è ancora il regno di Wakanda, un’immaginaria piccola e avanzatissima nazione nel nord-est dell'Africa. I suoi abitanti, dopo la morte di T'Challa (interpretato nella prima pellicola da Chadwick Boseman), stanno elaborando il lutto e si stanno adattando a vivere in un mondo senza il loro re.

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La trama

La storia inizia con la regina Ramonda (Bassett) che, dopo il funerale di T'Challa, è ancora sconvolta dalla scomparsa del figlio ma si ritrova a dover guidare il Wakanda, cercando di difendere il regno dalle mire del resto del mondo. Deve anche supportare la brillante figlia Shuri (Wright), sorella minore del re, nel percorso di elaborazione del lutto, per accompagnarla verso le nuove responsabilità che deve assumersi. Ma presto Shuri e la sua corte di donne guerriere - tra le quali Nakia (Nyong'o), vedova di Tchalla - devono superare le crisi personali per il bene del Wakanda. A minacciare il regno, infatti, arriva un nuovo temibile pericolo: Namor, qui volto del dio serpente Kukulkan (Tenoch Huerta Mejía), re di un regno sommerso legato alla civiltà Maya.

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Black Panther: Wakanda Forever
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Le donne del Wakanda

Sono diverse le figure femminili al centro del film. Come la regina Ramonda (Angela Bassett), Shuri (Letizia Wright), War Dog Nakia (Lupita Nyong'o), Okoye (Danai Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence Kasumba). Kevin Faige, direttore creativo e presidente dei Marvel Studios, ha sottolineato come mettere le donne in primo piano in questo sequel non sia per nulla una forzatura. “È l’evoluzione naturale della storia, il modo giusto di celebrare T’Challa. Dopo la sua morte tocca a loro difendere il Wakanda”, ha detto. Una delle figure centrali della pellicola è Shuri, sorella minore di T’Challa e sua erede. "Shuri era un raggio di sole nel primo film – ha raccontato l’attrice che la interpreta, Letitia Wright –. Lì la vediamo sviluppare le sue passioni, protetta e amata da tutta la sua famiglia e in particolare da un fratello molto fiero di lei. Con Ryan (il regista Ryan Coogler, ndr) ci siamo chiesti come far crescere il suo personaggio. E abbiamo capito di dover ripartire dal raccontare cosa succede quando il suo cuore si spezza, abbiamo cercato di creare per lei un percorso che fosse il più veritiero possibile. Speriamo risuoni nel pubblico e che possa risultare catartico". Altra protagonista è la regina Ramonda, che resiste alla terribile perdita del figlio con una determinazione sorprendente. A interpretarla è Angela Bassett: secondo alcune voci, sarebbe in pole position per aggiudicarsi il premio Oscar come migliore attrice non protagonista. Se così fosse, sarebbe la prima volta che un film Marvel fa vincere una statuetta a un attore o un’attrice.

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Il villain Namor

Il villain di Black Panther: Wakanda Forever è Namor. Si tratta di uno dei personaggi storici dei fumetti Marvel, comparso per la prima volta nel 1939 e poi tornato in varie versioni e storie. In questa versione cinematografica, è associato al dio serpente piumato Kukulkan e non regna su Atlantide ma su Talokan, una civiltà sottomarina discendente dai Maya. Namor cercherà di approfittare della morte di T’Challa per conquistare il regno di Wakanda. A interpretarlo è l’attore messicano Tenoch Huerta. Ha raccontato come, per prepararsi alle riprese e alle scene d’azione e in apnea, si sia sottoposto a un lungo training fisico e abbia preso lezioni di nuoto. Non solo. “Avevamo un coach di lingua maya, è stato impegnativo”, ha svelato.

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La colonna sonora e Rihanna

A occuparsi della colonna sonora del film è stato il premio Oscar Ludwig Göransson, già compositore delle musiche della pellicola del 2018. Tra gli artisti che hanno collaborato c’è anche Rihanna. Nella colonna sonora ci sono due suoi brani: Lift Me Up e Born Again. Il primo è stato pubblicato il 28 ottobre 2022 e ha segnato il ritorno della cantante sulle scene musicali, a sei anni dall’ultimo album: è una ballad, registrata in cinque Paesi e per la quale già si parla di una possibile nomination all'Oscar, che è un tributo alla vita e all'eredità del defunto Chadwick Boseman/Pantera Nera. L’album Black Panther: Wakanda Forever - Original Score, che contiene le musiche originali del film, sarà disponibile dall'11 novembre.

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Come doveva essere il sequel

Come detto, Black Panther 2 doveva essere un film del tutto diverso da quello che vedremo nei cinema. La morte di Chadwick Boseman, infatti, ha spinto gli autori a cambiare la sceneggiatura. Ma qual era l’idea iniziale? Il regista Ryan Coogler, in un’intervista, ha spiegato che lo script originale non girava intorno al lutto per la scomparsa dell’eroe, ma che i toni non erano completamente diversi. La sceneggiatura, infatti, era incentrata su T’Challa, per conoscere meglio il suo personaggio e la sua storia, ma il re era anche alle prese con la frustrazione per la perdita di tempo e di anni dovuta al Blip causato da Thanos durante gli eventi di Avengers: Infinity War. Black Panther, infatti, era scomparso insieme a metà della popolazione dell’universo - compresi diversi eroi Marvel - e tornato solo alla fine di Endgame per aiutare nell’ultima battaglia. “Il tono sarebbe stato simile. Il personaggio avrebbe sofferto per la perdita di tempo, per essere tornato dopo 5 anni. Essendo un uomo con tante responsabilità verso molte persone, tornare dopo un’assenza forzata di 5 anni sarebbe stato il focus del film. Avrebbe sofferto per il tempo in cui non è potuto esserci. Il dolore era una grande parte della trama”, ha raccontato il regista. Tutto, però, è cambiato con la morte di Boseman.

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La scelta di non sostituire Chadwick Boseman

Ryan Coogler e Kevin Feige si sono confrontati a lungo per capire che strada seguire. È stata presa in considerazione l’ipotesi di cancellare il progetto. Poi quella di un recasting, per affidare la parte di Black Panther a un altro attore. Un’opzione a cui si era detto favorevole anche Derrick Boseman, sicuro che suo fratello avrebbe voluto che la storia di T’Challa non morisse con lui ma proseguisse. Alla fine, la decisione è stata un’altra: si è scelto di andare avanti con il sequel, riscrivendo la sceneggiatura e inserendo la morte di T’Challa. Nel dicembre del 2020, così, Kevin Feige ha annunciato che nessun altro attore avrebbe preso il posto di Chadwick Boseman e che non sarebbe stata utilizzata la CGI per ricreare il personaggio. Nel nuovo script si è quindi optato per spostare l’attenzione su altri personaggi ma, al tempo stesso, onorare il ricordo di Boseman e dell’eroe che ha interpretato. Black Panther: Wakanda Forever è, prima di tutto, un omaggio all’attore. "Chad è stato il nostro partner artistico in tutto questo progetto, in questo franchise e in questa narrazione. Avevamo passato molto tempo, io e lui, parlando di dove portare il personaggio e la trama. Ci siamo così resi conto che la cosa giusta da fare era continuare la storia", ha detto Ryan Coogler. Il regista ha aggiunto che lavorare a questo sequel è stata la cosa più difficile che abbia mai fatto nella sua carriera: il dolore era talmente forte, ha dichiarato, che ha anche pensato di mollare tutto. "Dopo lo shock della scomparsa di Chadwick ci siamo chiesti cosa fare. Sentivamo di dover rispettare questo mondo e far sì che continuasse a esistere. Ryan ha messo tutto se stesso nel progetto. Aveva lavorato per un anno a una sceneggiatura che prevedeva la presenza di T'Challa e, quando Chad ci ha lasciato, abbiamo trasformato Black Panther in una celebrazione sua e di Wakanda", ha confermato Kevin Feige.

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Il primo film

Black Panther, interpretato da Chadwick Boseman, è il primo supereroe Marvel afroamericano. È apparso per la prima volta al cinema in Captain America: Civil War, poi si è unito agli Avengers per gli ultimi due capitoli della saga (Infinity War ed Endgame). Il primo film dedicato al personaggio, intitolato solo Black Panther e diretto da Ryan Coogler, è uscito nel 2018 ed è stato molto apprezzato dalla critica e dal pubblico. È ambientato dopo gli eventi raccontati in Captain America: Civil War. La trama segue il giovane principe T’Challa che, dopo la morte del padre, torna in Wakanda per diventare il nuovo re. Wakanda è un (immaginario) regno africano che, dietro la facciata di Paese povero e quasi sconosciuto, nasconde le tecnologie più avanzate del mondo. La fonte principale della sua ricchezza sono i giacimenti di vibranio, un prezioso minerale alieno che ha potenzialità straordinarie (è lo stesso dello scudo di Capitan America). T’Challa si appresta a salire sul trono per raccogliere l’eredità del padre, ma la successione non sarà del tutto tranquilla. Anzi, dovrà indossare i panni di Black Panther per difendere il suo regno. Alla fine, in una delle scene post-credits, vediamo T’Challa andare alle Nazioni Unite: il nuovo re ha deciso di rompere l’isolamento del Wakanda e condividere le conoscenze del regno con il mondo. Il film ha incassato oltre un miliardo e 345 milioni di dollari. È stato anche il primo nato da un fumetto a essere nominato nella categoria miglior film agli Oscar. Candidato a sette statuette, ne ha portate a casa tre: migliore scenografia a Hannah Beachler e Jay Hart, migliori costumi a Ruth Carter, migliore colonna sonora a Ludwig Göransson. Vedremo se Black Panther: Wakanda Forever riuscirà a fare meglio e segnare altri record.

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