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Cops - Una banda di poliziotti, l'intervista a Stefania Rocca

Cinema sky cinema

di Massimo Vallorani

Abbiamo incontrato Stefania Rocca, uno delle protagonisti di Cops – Una banda di poliziotti di Luca Miniero, il nuovo film Sky Original, prodotto da Sky e Banijay Italia. L'attrice ci ha parlato del suo personaggio, Francesca Mandelli e di molto altro. Scopri cosa ci ha raccontato

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Ligia al dovere, amante delle regole, una poliziotta all’apparenza molto rigida ma che nasconde, dietro la sua impenetrabile corazza, delle fragilità inespresse. Così è se vi pare è Margherita Nardelli, il personaggio di Cops – una banda di poliziotti (secondo e ultimo appuntamento lunedì 21 dicembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno e in streaming su Now Tv ) interpretato dalla bravissima Stefania Rocca. Una donna che rappresenta il rigore e che prova a rompere le abitudini del commissariato di Apulia e dei suoi agenti, un po’ cialtroni, non abituati a lavorare troppo, persi tra una lunga pausa pranzo o intenti a sonnecchiare. Insomma un rappresentante dello Stato pronto a chiudere il commissariato per mancanza di reati e nel frattempo a trasformare una banda di poliziotti un po’ “scalcagnati” in dei veri agenti pronti all’azione.    

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Ci racconta del suo personaggio?

Margherita Nardelli, commissario capo mandato da Roma per chiudere un commissariato della Apulia dove non ci sono reati. Una vita dedicata al lavoro dove ha imparato disciplina e rispetto delle regole. Il lavoro prima di tutto! Nella vita privata non ha mai trovato nessun uomo disposto ad accettare una storia seria con una donna poliziotta con tutte le difficoltà che tale lavoro può portare a una vita di coppia. Ci sarebbero i colleghi, ma si è data una regola che ha sempre seguito “mai con i colleghi! “  Regola che in realtà ha sempre rispettato fino all’incontro con Cinardi/Bisio che avviene prima che lei capisca che si tratta di un poliziotto, un incontro sorprendente fra due solitudini. Saranno proprio Cinardi e la banda di poliziotti a farle capire che in fondo le regole sono fatte anche per essere a volte infrante! 

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Cops, il cast: Stefania Rocca è Margherita Nardelli

Come è stato ritrovarsi a lavorare con Claudio Bisio e con un così variegato cast?

Con Claudio è un vero piacere lavorare. Grande energia e talento. Capace di portare positività sul set! Difficile a volte non ridere di gusto anche durante le scene in cui Margherita, capo e donna deve mantenere il controllo e fare da contraltare con il suo realismo all’umorismo demenziale del film. Per fortuna potevo ridere di gran gusto fuori dal set con tutto il cast, fatto di grandi professionisti e persone piacevoli dal punto di vista umano.

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Cops, il cast: Claudio Bisio è il Commissario Cinardi

La comicità demenziale di Cops le piace?

Si molto. Sono una fan di SOUTH PARK, una satira schiacciante della società statunitense. È stata creata da Matt Stone e Trey Parker, che ho avuto la fortuna di incontrare agli Oscar. Hanno fatto tutta la passerella vestiti da donne facendo la parodia delle star americane, rispondendo a tutte le domande: “It’s a wonderful night, it’s a magical night”. Uno dei miei film preferiti è SUPERSTAR dove appunto si racconta di una ragazza, orfana è bruttina che ha un sogno: essere baciata profondamente. Decide che può realizzare questo sogno se diventa una superstar! Le lascio immaginare cosa può succedere, vista la chiave demenziale dell’opera. 

Oppure BORAT, che racconta le avventure della vita reale di un giornalista televisivo Kazako che arriva in America e guardando casualmente Baywatch si innamora di Pamela Anderson. Per non parlare di MONTHY PYTHON!

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Cops - Una banda di poliziotti, l'intervista a Luca Miniero

Lei in Cops è l'unica che sembra interpretare un personaggio per così dire "serio" Le è pesato molto?

In alcuni momenti mi sarebbe piaciuto lasciarmi andare alla demenzialità del gruppo ma ero cosciente che il tono demenziale di un film, viene esaltato dal raffronto con la realtà. Quello era il ruolo del mio personaggio, essere esageratamente realista.

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Cops - Una banda di poliziotti, l'intervista a Francesco Mandelli

Nella vita reale assomiglia un po' a Margherita Nardelli?

No! Non riesco a seguire le regole e se qualcuno prova a impormele faccio esattamente il contrario. Inoltre ho un atteggiamento molto più ironico, leggero ed un pò naif, poco portato allo studio delle strategie e delle mosse degli altri. Sono piuttosto dell‘ idea che “vivi e lascia vivere! “sia un motto che non vada mai dimenticato. Il bello della recitazione però, sta proprio nel poter essere altro da se stessi. Recitare me stessa mi annoia, come anche gli attori che lo fanno.

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Cops - Una banda di poliziotti, il cast e i personaggi

Perché il genere "demenziale" ha così poco successo in Italia. In altri paesi, come gli Stati Uniti, è preso molto sul serio. Si è data una spiegazione 

In realtà è un tipo di comicità più comune nel mondo anglosassone, fatta di situazioni estreme e personaggi bizzarri. Parte dalla parodia dei personaggi, esasperandola, cosa che i popoli latini non sempre hanno il coraggio di fare. Non è politically correct, cosa spesso difficile da accettare nella nostra cultura. Molto sta però cambiando con le nuove generazioni che preferiscono fortemente quel tipo di comicità. Anche perché contiene un lato di ribellione, agli schemi, agli stereotipi o alle verità prestabilite. In Cops per esempio si estremizzano le situazioni della vita di una piccola provincia, giocando sulla superstizione religiosa e sull’attaccamento alle proprie tradizioni.

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Per Cops si è fatta ispirare da qualche personaggio che aveva già interpretato in passato?

No! Non sono riuscita a trovarne uno simile. Anna nel Cartaio, l’altra poliziotta che ho interpretato, emotivamente instabile. Il contrario di Margherita. Edda Ciano in Edda Ciano ed il Comunista? Dura ma trasgressiva. Katia in Son Tornato? Cinica e scaltra. Forse è stata proprio l’idea di interpretare un personaggio inedito per me ad attrarmi.

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Cops - Una banda di poliziotti, il cast: Dino Abbrescia è Tonino

Quanto è importante far ridere con intelligenza?

Oggi più che mai! L'ironia, l'arguzia valgono doppio nei momenti più grigi o duri. E poi l'ironia è indice di intelligenza, serve anche a farci prendere coscienza di quegli aspetti apparentemente negativi ma che poi rendono le persone uniche e speciali.  

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Cops - Una banda di poliziotti, le foto del primo appuntamento

In un momento come questo, cos'è il cinema per lei?

Per me è un’urgenza, una passione che non scolorisce. Un sogno, oggi. Quasi non si lavora.  Forse è più di tutto una speranza. Un luogo dove si forma la coscienza

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Lei fa parte dell'associazione Unita. Dopo che sarà finita la Pandemia bisognerà ripensare al ruolo dell'attore inteso come lavoratore. Cosa bisognerebbe fare come prima cosa? 

Abbiamo richiesto un inquadramento specifico per la nostra categoria, partendo dal "registro delle attrici e degli attori italiani". Attualmente parte di una proposta di legge depositata a luglio. È indispensabile rimettere l'attore al centro dei processi decisionali che attengono alla professione. Permetterci di trasferire il nostro Know how alle istituzioni. Chi meglio di noi sa chi siamo veramente? Oggi quello dell'attore è un mestiere fortemente precario. Senza vere tutele. Siamo in maggioranza Partite Iva, come ci hanno obbligato ad essere con una legge diversi anni fa, ma di fatto non siamo lavoratori autonomi, o liberi professionisti, ma lavoratori dipendenti, cosi la maggior parte di noi, non ha disoccupazione, tutela durante e dopo la gravidanza, tutti i sostegni che il nostro welfare prevede per i lavoratori italiani.  Persino le pensioni, nonostante alcuni di noi versino somme ingenti, non maturano perché è quasi impossibile raggiungere i 120 giorni di lavoro all’anno. Non parliamo poi di tutti coloro che non sono famosi, i venti o trenta comprimari che lavorano dietro un attore protagonista, quasi invisibili, che alle scarse tutele aggiungono compensi bassissimi. Ci accompagna la passione ma un paese civile, con una matrice culturale forte, deve tutelare la categoria degli interpreti con regole specifiche pensate ad hoc e non generiche. Sussidi reali, quando servono, coperture assicurative nei periodi difficili. Moltissimi attori, ancora oggi muoiono in povertà. Il nostro è un mestiere d’arte che al contrario di tutti gli altri, fa si che più si invecchi più si diventi inutili. Il nostro non è un Paese per Attori!

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Cops-Una banda di poliziotti cast: Giulia Bevilacqua Maria Crocifissa

Lei ha una lunga carriera alle spalle. C'è un sogno (o più di uno) che vorrebbe realizzare?

Fare un film come regista, ci sto provando. Scrivere una piece per il teatro, ci proverò. E poi, visto che sto sognando, svegliarmi con un bel cappuccino e brioche calda! Magari al cinema.

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