
Dai test genetici alle protesi, cosa entra nel tariffario del Servizio Sanitario Nazionale
È pronto il decreto tariffe del Ministero della Salute che rende effettivo l'aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), avvenuto nel 2017 e mai attuato proprio per la mancanza delle norme necessarie. La valutazione dell'impatto economico dei nuovi Lea è pari a 425 milioni di euro

Dai nuovi test genetici alle ultime terapie antitumorali fino alle protesi altamente tecnologiche. È pronto il decreto tariffe del Ministero della Salute che rende effettivo l'aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), ovvero le prestazioni garantite gratuitamente o con ticket ai cittadini dal Servizio sanitario nazionale, ormai fermo dal 2017
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Lo schema di decreto, che definisce le tariffe dell'assistenza specialistica ambulatoriale e protesica, è stato trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni e verrà esaminato nella seduta di oggi, 19 aprile
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I Lea sono stati aggiornati l'ultima volta proprio nel 2017, ma senza il decreto tariffe non è stato possibile ad oggi dare loro attuazione. La valutazione dell'impatto economico dei nuovi Lea è pari a 425 milioni di euro, cui "sono stati aggiunti anche circa 20 milioni di euro per l'adroterapia, per un totale di 445 milioni di euro"
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"Spero che nei prossimi giorni riusciremo a chiudere il nuovo decreto Lea, che potrebbe rappresentare un cambio di marcia per una sanità più equa", ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci intervenuto a Elisir su Rai Tre
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Il nuovo decreto, fissando le tariffe di riferimento, aggiorna dunque le prestazioni garantite, introducendone di nuove ed eliminando quelle obsolete. Nello specifico, le prestazioni di specialistica ambulatoriale e di assistenza protesica previste sono oltre 3mila. Si va dalla consulenza genica a prestazioni antitumorali all'avanguardia come l'adroterapia, oltre a screening estesi prenatali
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Quanto all'entrata in vigore, si legge nel provvedimento, dall'1 gennaio 2024 arrivano le tariffe dell'assistenza specialistica ambulatoriale e dall'1 aprile 2024 quelle dell'assistenza protesica. "Il nuovo Nomenclatore della specialistica ambulatoriale - si legge nella relazione tecnica - contiene elementi di forte innovazione, includendo prestazioni tecnologicamente avanzate ed escludendo prestazioni ormai obsolete"

Si punta inoltre ad una maggiore appropriatezza. In molti casi, si legge ancora, come ad esempio le visite specialistiche o gli esami di diagnostica per immagini degli arti, "la definizione generica già presente è stata modificata specificandone il contenuto, introducendo la disciplina o individuando il segmento corporeo. Il risultato è che il nuovo nomenclatore include prestazioni che, seppure già erogate in vigenza del precedente decreto, sono descritte o organizzate diversamente"

L'aggiornamento dei Lea è molto atteso soprattutto dalle associazioni dei pazienti e da Cittadinanzattiva, che lo scorso 13 aprile hanno inviato una formale diffida rivolta al Presidente del Consiglio. Oltre che al Presidente della Conferenza permanente Stato-Regioni e a tutti i Presidenti di Regione e delle Province autonome, affinché si convocasse al più presto il tavolo con, all'ordine del giorno, la discussione del decreto tariffe per raggiungere quanto prima l'intesa

Dal mancato raggiungimento dell'intesa dipende infatti, sottolineano, la mancata entrata in vigore dei Lea del 2017: si tratta di una situazione "in palese contrasto con la tutela della salute, quale diritto individuale e interesse della collettività", recita la diffida, "e manifesta il venir meno all'obbligo di tutela della salute da parte dello Stato e dunque del Servizio sanitario nazionale, nonché il non rispetto della dignità e della qualità della vita delle persone".
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