Lo ha spiegato l’immunologo americano, direttore del National institute of allergy and infactious disease. "Negli Stati Uniti siamo in un momento di divisione estrema, come dimostra l'assalto al Campidoglio. Ma il presidente Biden non lascerà che la politica interferisca con la scienza”, ha sottolineato, confermando come tra la priorità del Paese, ci sia quella di "accelerare nelle vaccinazioni"
"Accelerare nelle vaccinazioni", con la creazione di centri appositi e facendo ricorso alle farmacie per le iniezioni e senza che la politica interferisca con la scienza, perché “saranno i dati medici e scientifici ad essere seguiti". Con queste parole Anthony Fauci immunologo e direttore del National institute of allergy and infactious disease degli Stati Uniti e membro della task force anti-coronavirus della Casa Bianca, ha spiegato a “Che Tempo Che Fa” su Rai 3 gli intenti del presidente americano Joe Biden nella lotta al coronavirus. (Pillole di vaccino, dal vaiolo al Covid-19: i video delle puntate - Covid-19, il vaccino in Italia e nel mondo: DATI E GRAFICI)
L'obiettivo della campagna vaccinale americana
"Negli Stati Uniti siamo in un momento di divisione estrema, come dimostra l'assalto al Campidoglio. Ma il presidente Biden non lascerà che la politica interferisca con la scienza”, ha ribadito Fauci, confermando che questo intento è stato riferito dallo stesso Biden "sia in pubblico ma anche in privato al nostro team". L’immunologo, che è stato confermato dal nuovo presidente nella task force di esperti, dopo un turbolento rapporto con il presidente uscente Donald Trump, ha spiegato inoltre che l'obiettivo del nuovo numero uno americano, con cui "ci sentiamo ogni giorno", sarà quello di accelerare ulteriormente il ritmo della campagna vaccinale negli Usa che lo stesso Fauci, nel corso del suo intervento, ha ammesso essere partita "lentamente”, seppur attualmente si trovi in una fase di ripresa, raggiunta la quota di “500mila dosi al giorno". L’immunologo, in questo senso, ha confermato che Biden, “nei primi 100 giorni del suo mandato vuole arrivare a 100 milioni di dosi somministrate".
Una campagna di informazione reale
"I vaccini in generale sono fra gli interventi più sicuri che si possono effettuare in medicina", ha poi ribadito fermamente Fauci, sottolineando come le reazioni allergiche e anafilattiche fin ad oggi segnalate nei vaccini anti Covid siano state "rarissime". Tra le preoccupazioni dell'immunologo, quella legata al rifiuto del vaccino contro il coronavirus da parte di alcuni operatori sanitari. "Serve una campagna di informazione reale tra la gente per convincere tutti a considerare le ragioni del perché fare o non fare il vaccino", ha detto. Lanciando poi un monito: "Se il personale medico rifiuta di vaccinarsi, tutti possono sentire di avere il diritto di dire 'io non prendo' il farmaco".
L’attenzione sulle varianti del virus
Tra i temi particolarmente seguiti al momento, ha poi confermato Fauci, quello delle mutazioni del virus, con la variante inglese tra quelle maggiormente sotto osservazione: "Stiamo monitorando molto attentamente l'impatto sulla protezione del vaccino. Le mutazioni sono una cosa da seguire molto attentamente, il problema va preso seriamente", ha confermato l’immunologo americano. "Sappiamo che con il vaccino non ci si ammala o non ci si ammala in modo grave. Non sappiamo altro al momento, speriamo di avere più informazioni in seguito. Ma è importante per questo che anche i vaccinati portino la mascherina”, ha concluso.