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Riforma della Giustizia, dalla durata dei processi ai reati gravi: cosa prevede

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Il testo vale per reati commessi dopo il 1° gennaio 2020 ed entrerà in vigore in maniera graduale, con una fase transitoria fino a fine 2024. Dal 2025 i processi dovranno durare due anni in Appello e uno in Cassazione, con la possibilità che i procedimenti più complessi arrivino rispettivamente fino a tre anni e a 18 mesi. Per i reati più gravi (mafia, terrorismo, violenza sessuale e traffico di droga) possibili ulteriori proroghe, che per l’aggravante mafiosa saranno massimo 4 (2 in Appello e 2 in Cassazione)

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