
Luigi Di Maio, dall’ascesa con il M5S alla scissione: la storia dell’ex pupillo di Grillo
Campano, classe 1986, è stato capo politico del M5S dal 23 settembre 2017 al 22 gennaio 2020. Ex vicepremier, è stato vicepresidente della Camera, ministro dello Sviluppo economico, ministro del Lavoro e delle politiche sociali. Dal settembre 2019 è ministro degli Esteri del governo Conte bis. Nel febbraio 2021 la conferma alla guida della Farnesina nell'esecutivo Draghi, poi nel 2022 la crisi con il Movimento guidato da Conte e l'addio. LA FOTOSTORIA

È uno dei volti politici più noti del panorama nazionale: Luigi Di Maio, ministro degli Esteri nel governo Conte bis e riconfermato nell'esecutivo Draghi, è stato il capo politico del Movimento 5 Stelle dal 23 settembre 2017 al 22 gennaio 2020. Ma nel giugno 2022 è proprio con il Movimento in cui è iniziata la sua ascesa che scoppia la crisi che porta di Maio a dire addio al M5S
GUARDA IL VIDEO: Tregua armata Conte-Di Maio, stallo su risoluzione UcrainaNato il 6 luglio 1986 ad Avellino, Luigi Di Maio cresce e risiede con la famiglia a Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli
Di Maio: "Oggi lascio il M5S, grazie al Movimento per quello che ha fatto per me"Figlio di un dirigente del Msi e di An, si dedica alla politica fin dai tempi della scuola
Amministrative 2022, Di Maio: "M5S mai così male". Conte: "Ora no polemiche"Luigi Di Maio si diploma al Liceo Classico per poi iscriversi a Ingegneria e a Giurisprudenza, senza mai ottenere la laurea
Renzi: "Il Governo Draghi non cadrà, dal M5S tutta scena"Di Maio ha anche lavorato come webmaster e come steward allo stadio di Napoli. È inoltre iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti della Campania
Da avvocato a premier e leader del M5S: la storia di Giuseppe ConteNel 2007 ha aperto il meetup M5S di Pomigliano e ha iniziato la sua ascesa. Nel 2010 si è candidato come consigliere comunale del suo comune ottenendo 59 voti
Con le cosiddette “Parlamentarie” del Movimento 5 Stelle, è stato candidato online e con 189 preferenze è stato eletto alla Camera
Per il M5s è il più grande successo elettorale nella storia, ma i numeri non bastano per andare da soli al governo
Ad appoggiare Luigi Di Maio anche Roberto Fico, poi presidente della Camera, e Alessandro Di Battista. Entrambe figure storiche del M5s
Formato il governo, fa molto discutere l’alleanza tra i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, da sempre grandi avversari politici
L’alleanza di Governo tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini non dura molto e nell’agosto del 2019 Conte si dimette al termine di un lungo e animato confronto in Senato dovuto a una mozione di sfiducia presentata dalla Lega e poi ritirata nel corso della stessa discussione parlamentare
Nel gennaio 2020 si fanno sempre più insistenti le voci di un possibile passo indietro di Luigi Di Maio, che sarebbe pronto a lasciare la leadership del Movimento 5 Stelle
Nel febbraio 2021, dopo la crisi del governo Conte bis, Di Maio viene riconfermato ministro degli Esteri nel governo Draghi
Nello stesso anno Giuseppe Conte viene eletto Presidente del M5S, per poi venire sospeso e infine riconfermato nel marzo 2022. E i primi attriti con Di Maio iniziano già a vedersi: a febbraio, dopo la rielezione di Mattarella, Di Maio afferma che "alcune leadership hanno fallito. Credo che nel M5S serva aprire una riflessione politica interna". "Se Di Maio parla di fallimento o ha delle posizioni le chiarirà perché lui era in cabina di regia. Dovrà rendere conto di diverse condotte, molto gravi. Ai nostri iscritti e alla nostra comunità", è la replica di Conte
Pochi giorni dopo, Di Maio si dimette dal comitato di garanzia del Movimento 5 Stelle: "Si è provato a colpire e screditare la persona - scrive nella lettera di dimissioni - Mi ha sorpreso, anche perché è proprio il nuovo statuto del Movimento che mette l'accento sul rispetto della persona. Tutti avranno notato che in questi giorni il dibattito interno è degenerato, si è iniziato a parlare di scissioni, processi, gogne"
Intanto scoppia la guerra in Ucraina, e a giugno il M5S si spacca sulla risoluzione per l'invio di altre armi a Kiev. Spunta una bozza di alcuni senatori pentastellati che contraddice la linea del Governo, da cui Di Maio prende le distanze spiegando che “di fatto ci disallinea dall'Alleanza Nato e ci disallinea dall'Ue”. Viene convocato un Consiglio nazionale del Movimento per discutere della posizione del ministro degli Esteri, ma viene esclusa la sua espulsione
Ma la spaccatura è ormai profonda, e il 21 giugno emerge che l'addio di Di Maio al M5S è vicino e sono circa 50 alla Camera e 11 al Senato i 5 Stelle pronti a seguirlo nella formazione di un gruppo autonomo a Montecitorio e di una componente del Misto a Palazzo Madama
La sera stessa, in una conferenza stampa, Di Maio annuncia il suo addio al M5S: "Dovevamo scegliere da che parte stare della storia, con l'Ucraina aggredita o la Russia aggressore. Le posizioni di alcuni dirigenti del M5s hanno rischiato di indebolire il nostro Paese. In questi mesi la prima forza politica in Parlamento aveva il dovere di sostenere il governo senza ambiguità. Abbiamo scelto di fare un'operazione verità, partendo dall'ambiguità in politica estera del M5s. In questo momento storico sostenere i valori europeisti e atlantisti non può essere una colpa"
"Quella di oggi è una scelta sofferta che mai avrei immaginato di dover fare. Oggi io e tanti lasciamo il M5s che da domani non sarà più la prima forza politica del Paese", dice Di Maio. "Nessuno ha intenzione di creare una forza politica personale, ci mettiamo in cammino. Partendo dagli amministratori locali. Dovrà essere un'onda con al centro le esigenze territoriali. Non ci sarà spazio per l'odio, populismo, sovrani ed estremismi"
"Da oggi inizia un nuovo percorso - aggiunge Di Maio - Per fare progredire l'Italia da Nord a Sud abbiamo bisogno di aggregare i migliori talenti e le migliori capacità, perché uno non vale l'altro. Non ci possiamo permettere passi falsi, dobbiamo costruire il futuro di tutti i cittadini. Ai colleghi e amici dico mettiamoci in cammino, insieme per il futuro, che sarà di tutti coloro che vorranno condividere questo progetto e saranno i benvenuti"