La presidente del Consiglio nel suo intervento finale alla kermesse di Fratelli d'Italia attacca la leader del Pd: "Voglio ringraziare i tanti leader delle opposizioni che hanno partecipato, Conte, Bonelli, Renzi, Marattin Calenda, Magi e voglio ringraziare anche Elly Schlein che con il suo nannimorettiano 'mi si nota di più se vengo o sto in disparte o se non vengo per niente' ha comunque fatto parlare di noi"
"Ho proposto un confronto a tre. Mi hanno detto di no, ma non perché loro non volessero confrontarsi con me. Ma perché loro non si volevano confrontare fra di loro, e questi vogliono governare la nazione. Come la governano? Con le lettere degli avvocati?". Giorgia Meloni nel suo intervento finale ad Atreju attacca Giuseppe Conte ed Elly Schlein, e sulla segretaria del Pd aggiunge: "Voglio ringraziare Elly Schlein che con il suo nannimorettiano 'mi si nota di più se vengo o sto in disparte o se non vengo per niente' ha comunque fatto parlare di noi. La cosa divertente è che il presunto campo largo l'abbiamo riunito noi e quella che dovrebbe federarli è l'unica che non si è presentata". E prosegue: "Questo è il luogo in cui tutte le idee hanno diritto di cittadinanza. Questo è il luogo in cui Nietzsche e Marx si danno la mano. In cui il valore delle persone si misura sui contenuti. E chi scappa dimostra di non avere contenuti". Poi il cordoglio per l'attentato di Sydney: "Seguo con profondo dolore le drammatiche notizie che arrivano da Sydney. Nel condannare ancora una volta con fermezza ogni forma di violenza e di antisemitismo, l'Italia esprime il proprio cordoglio per le vittime e si stringe ai loro cari, ai feriti, alle comunità ebraiche e rinnova la propria amicizia al popolo australiano".
"Da sinistra macumbe su Atreju, si portano sfiga da soli"
"Parlano male di Atreju ed è l'edizione migliore di sempre, parlano male del governo e il governo sale nei sondaggi. Hanno tentato di boicottare una casa editrice ed è diventata famosissima - ironizza Meloni - Si portano sfiga da soli, che manco quando te capita la carta della pagoda al Mercante in fiera. E allora grazie a tutti quelli che hanno fatto le macumbe prendendo questa edizione di Atreju la più intensa e partecipata di sempre". Poi attacca: "Oggi il Pd si indigna perché vogliono vendere il gruppo Gedi e non ci sarebbero garanzie per i lavoratori. Però quando chiudevano gli stabilimenti ed erano gli operai a perdere i posti di lavoro, tutti muti. Anche Landini fischiettava, nelle interviste".
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"Orgogliosa dei miei alleati, avanti uniti per molto tempo"
"Grazie al centrodestra, l'Italia può contare su" una coalizione che "non vuole ravanare qualche poltrona ma mettere al servizio della nazione una visione condivisa sulla libertà, la responsabilità l'amore, non siamo una somma di disperazioni o un incidente della storia costruita mattone su mattone in trent'anni di battaglie comuni", dice Meloni. "Sono orgogliosa dei miei alleati e di quello che stiamo facendo insieme. Sono convinta che continueremo a farlo con la stessa unità, con la stessa determinazione e con la stessa forza per molto tempo ancora". E ancora: "Molti sperano che il dibattito tra i partiti della maggioranza finisca per degenerare per mandare il governo a casa. Però qualcosa mi dice che non accadrà , come non è accaduto tutto quello che la sinistra ha preconizzato in questi anni".
"Allarme per il disimpegno di Trump? Buongiorno Europa"
Parlando poi degli Stati Uniti, Meloni dice: "Ci sono state valutazioni molto allarmate perché Trump ha detto in maniera più decisa che gli Usa intendono disimpegnarsi e gli europei devono organizzarsi per difendersi da soli: buongiorno Europa, per ottant'anni abbiamo appaltato" la nostra sicurezza "pensando che questo giorno non sarebbe venuto e che fosse gratis" ma aveva il prezzo del "condizionamento". "Lo dico sempre, la libertà ha un prezzo - aggiunge - E noi che al contrario di altri non abbiamo mai amato le ingerenze straniere da qualsiasi parte arrivino abbiamo sempre preferito una costosa libertà a una costosissima e apparentemente comoda servitù". "Abbiamo parlato in tempi non sospetti della necessità di rafforzare la nostra capacità di difesa e sicurezza e rivendicato, quando nessuno lo faceva, la necessità di creare finalmente una norma europea della Nato di pari forza e di rispetto a quella americana - aggiunge -, in grado di parlare a pieno titolo con tutte le potenze del mondo come conviene a una gloriosa civiltà come quella europea, che significa anche rafforzare il dialogo con gli Stati Uniti ma in un dialogo tra pari e non in condizioni di subalternità".
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"Continueremo a essere al fianco del popolo ucraino per arrivare alla pace. La pace non si costruisce con le canzoni di John Lennon ma con la deterrenza - dice poi Meloni - Dal primo giorno siamo stati al fianco del popolo ucraino che combatte contro il neo-imperialismo di stampo sovietico della Russia, perché nessuno qui ha nostalgia dell'Unione Sovietica che ha calpestato mezza Europa per mezzo secolo. E per questo noi continueremo a farlo per senso di giustizia, ma soprattutto per difendere il nostro interesse nazionale e la nostra sicurezza". E aggiunge: "Permettetemi di ringraziare ancora il presidente della Palestina Abu Mazen per la sua coraggiosa testimonianza, la sua bella presenza qui ad Atreju che fa giustizia delle accuse vergognose di complicità in genocidio che una sinistra imbarazzante ci ha rivolto per mesi".
"Al posto del Superbonus per le ville il piano casa per i giovani"
"Abbiamo detto basta a sprechi plurimiliardari e mance elettorali con cui qualcuno pensava di compare il consenso", prosegue Meloni tornando alla politica interna, e al posto del "loro Superbonus per ristrutturare ville e castelli coi soldi della povera gente noi faremo un piano casa per alloggi a prezzi calmierati per le giovani coppie perché vogliamo costruire anche una nazione giusta che non regala soldi a chi già ce li ha". E ancora: "Non accettiamo lezioni da chi fa il comunista con il ceto medio e il turbocapitalista con i centri di potere".
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"Sì al Referendum perché non ci sia più una vergogna Garlasco"
"Mi auguro che gli italiani confermino la riforma della Giustizia al referendum. Avanti con la storica riforma della giustizia", dice poi Meloni. "Votate per voi stessi - ha aggiunto - e per il futuro della nazione. Votate perché non ci possa più essere una vergogna come quella di Garlasco. Fregatevene della Meloni, tanto questo governo rimane in carica fino alla fine della legislatura, i governi passano ma le leggi rimangono e incidono sulla vostra vita. Votate per voi stessi e i vostri figli".
"Centri in Albania funzioneranno, con un anno e mezzo di ritardo"
"L'Ue sta lavorando a un regolamento sui Paesi sicuri per mettere al riparo le nostre decisioni da sentenze della magistratura politicizzata - dice poi la presidente del Consiglio - Mi diverte immaginare cosa diranno i guidici visto che l'Ue sta approvando una lista dove ci sono esattamente i Paesi da dove provengono i migranti che le loro sentenze ideologiche hanno bloccato: sta andando esattamente come vi ho sempre detto, i centri in Albania funzioneranno grazie ai giudici con un anno e mezzo di ritardo". "A chi dice che si configura un danno erariale, il tema c'è ma non è al governo che va imputato - aggiunge - Oggi come ieri non ci impediranno quello che gli italiani ci hanno chiesto di fare, costi quel che costi" .
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"I figli non sono dello Stato e dell'ideologia, ma dei genitori"
"Sono orgogliosa che l'Italia sta difendendo il ruolo dei genitori nell'educazione dei figli. Rivendico con orgoglio la norma sul consenso informato sull'educazione sessuale delle scuole - dice poi Meloni - Educare i figli su materie così delicate è compito dei genitori, lo Stato non può sostituirsi alla famiglia. I figli non sono dello Stato o dell'ideologia, ma delle mamme e dei papà. Lo Stato che pretende di sostituirsi ha dimenticato i suoi limiti". E aggiunge: "Tutti devono poter partire dalle stesse condizioni, ma chi si impegna di più ha diritto di essere premiato a scuola come nelle università, da lì passa il destino della nostra nazione: ti rifiuti di parlare all'esame di maturità per protesta, sei libero di farlo ma vieni bocciato perché l'Italia che abbiamo in mente deve essere anche una nazione finalmente meritocratica, libera dalla gabbia ideologica e asfissiante del '68".
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"Quando l'unica risposta era sventolare le proposte ridicole pensando che la gente fosse scema il mezzogiorno rimaneva al palo, oggi sono orgogliosa di dire che il Sud è la locomotiva d'Italia grazie a una strategia completamente diversa", prosegue Meloni, che poi attacca la Cgil per lo sciopero del 12 dicembre: "C'è il tasso di disoccupazione più basso da decenni, penso che se ne siano accorti anche gli iscritti alla Cgil visto il totale fallimento dell'ennesimo sciopero di venerdì". E ancora: "A sinistra non sono riusciti a gioire sul riconoscimento alla cucina italiana come patrimonio dell'Unesco. Loro hanno rosicato, è una settimana che mangiano dal kebabaro". E infine: "Vogliamo andare avanti con ancora più decisione nel costruire una nazione sicura, affrontare con forza il fenomeno dei maranza perché chi coltiva odio non ha più l'impunità, l'Italia non è più la repubblica delle banane che piaceva tanto alla sinistra".