Elezioni comunali 2025, Salis vince a Genova. Anche Ravenna al centrosinistra
Il candidato del centrodestra Piciocchi ha chiamato al telefono Salis, dicendole che "è stata una vittoria con grandi numeri" e le ha fatto i complimenti con l'augurio di buon lavoro. Anche Ravenna va al centrosinistra al primo turno con Alessandro Barattoni. Ci sarà invece il ballottaggio a Taranto e Matera. L'affluenza è in linea con quella della precedente tornata elettorale
in evidenza
Il centrosinistra allargato vince a Genova con Silvia Salis e a Ravenna con Alessandro Barattoni. Negli altri due capoluoghi al voto (Taranto e Matera) sarà invece necessario attendere il ballottaggio tra due settimane per sapere chi sarà sindaco per i prossimi cinque anni.
Sono questi i principali risultati del primo turno delle elezioni amministrative, in cui i comuni che chiamati ai seggi ieri e oggi sono stati 117 nelle regioni a statuto ordinario e 9 commissariati in Sicilia.
L’affluenza a questo primo turno è stata in linea con la precedente tornata elettorale: si è infatti attestata al 56,29% secondo i dati forniti dal Ministero dell'Interno, mentre l’ultima volta era stata del 56,32%
Gli approfondimenti:
• Elezioni comunali 2025, le reazioni politiche
• I risultati a Genova
• I risultati a Matera
• I risultati a Taranto
• I risultati a Ravenna
• I risultati ad Assisi
• Tutti i risultati in diretta
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Questo liveblog finisce qui
Il liveblog finisce qui, continuate a seguire le notizie sulla diretta di Sky TG24.








A Sant'Elpidio a Mare è ballottaggio Calcinari-Orsili
A Sant'Elpidio a Mare (Fermo) ci sarà da attendere ancora due settimane prima di conoscere il nome del prossimo sindaco. Al primo turno, infatti, nessuno dei quattro candidati in lizza ha ottenuto la maggioranza delle preferenze. Ma si è avuta la prima scrematura in vista del ballottaggio: a contendersi la fascia tricolore saranno Gionata Calcinari (44,75% dei voti dopo lo scrutinio di 13 dei 15 seggi) e Rossano Orsili (27,93%). Il primo si è presentato al voto con una coalizione a forte trazione centrodestra, in cui figurano tra le sette liste anche FdI, Lega e Noi Moderati, il secondo con una coalizione da otto liste che ha avuto l'appoggio del Pd, Base Popolare e di simpatizzanti di FI. Distaccati gli altri due candidati Mirco Romanelli (tre liste in suo appoggio; 19,15% a scrutinio non completato) e Enrico Piermartiri (due liste con lui; 8,17%). Al momento nessuno si sbilancia su eventuali appoggi o apparentamenti in vista del secondo turno, anche se i due candidati che hanno strappato un biglietto per il ballottaggio iniziano già a ragionare sul modo in cui ampliare il loro consenso.
A Osimo verso vittoria del centrosinistra con Glorio
A Osimo (Ancona) centrosinistra verso la vittoria al primo turno nelle elezioni amministrative con la candidata Michela Glorio (Pd, M5s e altre sei liste a sostegno) che è in testa davanti a Francesco Pirani (Pirani sindaco, Osimo al centro e Progetto Osimo). Al terzo posto Michela Staffolani (Fratelli d'Italia, Rinasci Osimo e Viva Osimo). Dopo le dimissioni del sindaco Pirani, che per il centrodestra aveva battuto proprio l'ex assessora uscente Glorio, ma poi si era dimesso per contrasti all'interno della maggioranza, la cittadina dell'Anconetano era stata finora commissariata.
Rixi: “Risultato Genova dimostra voglia di cambiamento”
Anche il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi (Lega), ha commentato la vittoria del centrosinistra e di Silvia Salis alle comunali di Genova. "Il Pd ha fatto un'ottima performance in città - ha detto Rixi parlando dopo il presidente Marco Bucci in un punto stampa organizzato in serata -. Siamo partiti dalle regionali con un punto in meno rispetto alla situazione attuale, qualcosa è stato recuperato ma troppo poco per tenere Genova". "È un risultato importante che dimostra la voglia di cambiamento all'interno della città di Genova - ha aggiunto - il centrodestra deve imparare che nulla è dato per scontato e che bisogna combattere fino in fondo. La Lega ha fatto un risultato migliore delle comunali e delle regionali, non tutte le liste hanno fatto la stessa cosa. Devo dire che quando c'è una campagna elettorale difficile bisogna metterci la faccia e cercare di cambiare il trend. A Genova eravamo sotto anche di 10 punti, qualcosa è stato recuperato ma troppo poco per rendere contendibile la città".
Bucci: “Il cambiamento è un'opportunità”
"Il cambiamento fa sempre bene, mi piace. Per le persone pessimiste i cambiamenti sono fonte di problemi, per gli ottimisti sono un'opportunità". Così il presidente della regione Liguria, Marco Bucci, ha commentato la vittoria di Silvia Salis. "Sono dispiaciuto di non aver vinto, ma un cambiamento potrebbe essere l'occasione per andare avanti meglio - ha aggiunto durante il punto stampa organizzato in serata nella sala Trasparenza - alla fine penso che si possano fare le cose meglio, qui c'è un'opportunità. Sarebbe bello andare avanti insieme tutti insieme come ai tempi della ricostruzione del ponte San Giorgio".
Arpi comanda sfida fra le due destre a S.Maria di Sala
A Santa Maria di Sala (Venezia) l'unico comune in Veneto con più di 15mila abitanti tra i 9 in cui si è andati al voto in questa tornata, la sfida tra le due coalizioni di centrodestra vede vicino alla vittoria Alessandro Arpi. in testa fin dallo scrutinio delle prime schede.
Bucci: “Salis ha fatto bel lavoro, migliore di noi”
"La volontà popolare ha sempre ragione, congratulazioni a Silvia Salis". Così il presidente della Regione Liguria ed ex sindaco di Genova, Marco Bucci, ha commentato dalla sala Trasparenza di piazza De Ferrari la vittoria di Silvia Salis. "Ha fatto un bel lavoro, certamente migliore di noi, altrimenti avremmo vinto. Adesso c'è da tirarsi su le maniche e lavorare". In merito ai futuri rapporti tra Regione e Comune, Bucci ha aggiunto: "Farò il mio lavoro istituzionale come ho fatto con Savona in questi 6 mesi. C'è rispetto reciproco e si va avanti. Sarà così anche con il sindaco di Genova. Io amo la mia città e, insieme a chi la ama, lavoriamo per lei. Se c'è la volontà di portare avanti la crescita della città, lavorare per progetti importanti, spendere i soldi che siamo riusciti a guadagnare, allora collaboreremo insieme a andremo avanti. Sicuramente se qualcuno vuole fare la decrescita felice è un problema che verrà affrontato". Quindi, "ora si lavora tutti insieme - ha concluso -. Adesso basta piangere, si lavora tutti per lo stesso obiettivo. Dimostrerò che sappiamo lavorare come abbiamo fatto con Savona".
Marsilio: “In Abruzzo trionfale vittoria centrodestra”
"È stata una trionfale vittoria del centrodestra. A Sulmona si conferma la bontà della scelta del candidato e l'unità della coalizione. A Ortona, invece, se venisse confermato l'andamento attuale, i due candidati del centrodestra si troverebbero entrambi al ballottaggio. Ci troveremmo con la certezza di riconquistare dopo tanti anni un centro importante della provincia di Chieti, con grande soddisfazione per l'amministrazione regionale e l'intero centrodestra abruzzese". Lo afferma il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
A Sulmona vince il centrodestra, a Ortona ballottaggio
A Sulmona (L'Aquila) il centrodestra vince al primo turno, mentre a Ortona (Chieti) è ballottaggio tra i due candidati di centrodestra: mentre i dati ufficiali vengono aggiornati a rilento, sembrano questi i risultati delle elezioni amministrative nei due principali comuni al voto in Abruzzo.
Zingaretti: “L’alternativa c'è e si chiama unità”
"Dal voto popolare bellissimi segnali. L'alternativa c'è e si chiama unità. Come sempre”, ha scritto Nicola Zingaretti, capodelegazione Pd al Parlamento europeo, sui social.
Gasparri: “Centrodestra al ballottaggio in città governate dalla sinistra”
"Il centrodestra va al ballottaggio in città da tempo governate dalla sinistra con nostre ampie possibilità di vittoria. Abbiamo, in queste settimane, riconquistato al primo turno città come Pordenone e Monfalcone. Per la prima volta il centrodestra ha vinto a Bolzano, dove non aveva mai avuto un'affermazione. Ci sono poi altre vittorie importanti sui territori, da Sulmona a Nola. C'è un risultato negativo a Genova di cui prendiamo atto, ricordando però che in Liguria abbiamo vinto recentemente, in maniera ampia, alle elezioni regionali. Così come abbiamo confermato il buon governo di centrodestra in tante regioni e città che in questi due anni e mezzo di governo sono andate al voto”, ha dichiarato il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Conte: “Premiati progetti dal basso e con la società civile”
"Auguri di buon lavoro a Silvia Salis, neo-sindaca di Genova. La sua vittoria, con un margine così ampio e ottenuta al primo turno, è la dimostrazione che progetti nati dal basso ed inclusivi delle proposte della società civile sono percepiti dai cittadini come più vicini alle proprie esigenze e, per questo, meritori di fiducia ed entusiasmo”, ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte. "All'interno di questa partita, il M5S migliora il risultato della scorsa tornata comunale, portando a casa anche la presidenza nei due municipi in cui aveva presentato le candidature: un risultato importante che conferma il buon lavoro di radicamento che stiamo facendo sul territorio e ci sprona a continuare in questa direzione per fare meglio e di più".
Il nuovo sindaco di Itri è Andrea Di Biase
Andrea Di Biase è il nuovo sindaco della città di Itri, in provincia di Latina. Il candidato di "Itri 2035" ha superato gli altri tre sfidanti alle elezioni comunali appena concluse. "Un grande onore. Una grande responsabilità. Ce l'abbiamo fatta - si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook di Itri 2035 Andrea Di Biase Sindaco -. I cittadini di Itri hanno scelto di guardare avanti, insieme a noi. Grazie a chi ha creduto in questo progetto fin dall'inizio, a chi lo ha sostenuto con coraggio e passione, a chi oggi ci consegna una fiducia che non sprecheremo. Da domani si comincia: Itri 2035 non è mai stato uno slogan. È e sarà il nostro impegno quotidiano. Inizia il futuro. Inizia con voi".
Piciocchi: è una sconfitta che ci amareggia
"Ovviamente è una sconfitta che ci amareggia. Ma lascio alle persone più esperte di me le analisi del caso anche se sappiamo che non è stata una campagna elettorale facile”, ha spiegato Pietro Piciocchi, candidato sconfitto a sindaco di Genova per la coalizione di centrodestra. "Lascio questo incarico che ho cercato di portare in questi anni con grande orgoglio - ha proseguito -. Sono grato e riconoscente per questa opportunità che ho avuto di servire la città. Credo di aver dato un contributo e non aver lesinato sforzi in questi anni mettendo sempre al centro il bene di Genova. E chiunque al netto della sconfitta di oggi debba riconoscere che la Genova del 2025 è diversa e migliore di quella ereditata nel 2016. Sono tante le immagini che passano in questo momento nella mia mente: dal crollo di Ponte Morandi ai momenti terribili della pandemia alle tante situazioni difficili nelle quali ho sempre cercato di profondere energia e sforzo" ha aggiunto Piciocchi.
Salis: campo largo progressista unito è più forte
"Genova ha dimostrato come la destra sia legittimata solo dalla non unione del campo progressista. Quando il campo progressista si unisce e si mettono a confronto le due classi dirigenti non c'è paragone. Il campo progressista al suo interno ha competenze che la destra non ha e non può avere paura di nessuna elezione”, ha detto Silvia Salis, eletta al primo turno alla carica di sindaco di Genova. "La città aveva bisogno di scrollarsi di dosso anni ed eventi che ci avevano portati agli onori delle cronache - ha aggiunto - anche il senso di unione e di sicurezza che questa coalizione ha dato sin dal primo giorno. Abbiamo tirato dritto e questo ha polarizzato il voto".
Donzelli (FdI): spiace per Genova ma il centrodestra cresce
La prima reazione del centrodestra a livello nazione arriva da Giovanni Donzelli, deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia: ”Siamo dispiaciuti per aver perso Genova: in Liguria si conferma il trend delle Europee e delle Regionali in cui il centrodestra ha prevalso ovunque tranne che nel capoluogo. Ma siamo molto felici per Bolzano, vinta pochi giorni fa per la prima volta nella storia. Si tratta di una tornata amministrativa a cui è improbabile tentare di dare una lettura nazionale. Aspettiamo i dati definitivi, ma in ogni caso il centrodestra cresce e continua a prevalere diffusamente e in diverse circostanze, nonostante la solita propaganda della sinistra provi a gettare fumo sulla realtà".
Gli altri risultati in Lombardia
Verdetti ufficiali nei Comuni lombardi più piccoli: a Opera, nel milanese, trionfa il leghista Ettore Fusco, che ha già ricoperto la carica di sindaco per 10 anni. A Robecchetto con Induno la nuova sindaca è Valentina Cognetta. A Calcinate, nella Bergamasca, è stata eletta Lorena Boni. Sempre in provincia di Bergamo, a Canonica D'Adda il nuovo sindaco è Paolo Giulio Arcari, mentre a Castione della Presolana vince Samantha Tagliaferri. Nel Bresciano, a San Felice del Benaco, la nuova sindaca è Marzia Manovali. Nel Comasco, ad Asso vince Mirko Donadini, a Binago Davide Amonini e a Cirimido Antonio Mario Galli, che era l'unico candidato. Il nuovo sindaco di San Daniele Po, in provincia di Cremona, è Simone Cadenazzi. A Santo Stefano Lodigiano, in provincia di Lodi, vince al photofinish Paola Rossi. A Calvignano, nel Pavese, eletto Rossano Gramegna. Mentre nel Varesotto, il nuovo sindaco di Arcisate è Antonino Centorrino, Cristina Borroni quella di Castellanza.
Scrutini a rilento in Lombardia, cdx vede vittoria Rozzano
Scrutini in alto mare in Lombardia, dove si attendono risultati più concreti per quanto riguarda i quattro Comuni che superano i 15mila abitanti. Uno di questi è Rozzano, nel Milanese, dove il centrodestra vede la vittoria: con un terzo circa delle sezioni scrutinate, l'esponente di Forza Italia Mattia Ferretti, figlio dell'ex sindaco Gianni scomparso mentre era in carica, è avanti sullo sfidante di centrosinistra Leone Missi con quasi il 65% dei voti.
Sandro Principe verso elezioni a sindaco di Rende
Il socialista Sandro Principe, politico di lungo corso, con dati ancora provvisori e raccolti nelle segreterie, sembra proiettato a diventare il nuovo sindaco di Rende, uno dei quattro Comuni con oltre 15mila abitanti chiamati alle urne in Calabria in questa tornata elettorale. Principe è dato a circa il 60%. "Nell'andamento di questa battaglia - è stato il suo commento in serata - eravamo fiduciosi ma se i numeri resteranno questi vanno al di là di ogni previsione. Mandiamo un messaggio che viene dal cuore e vorrei dedicare questa vittoria a mia figlia che nella sua riservatezza e nel suo stile teneva molto a Rende alla politica e a me. Rende evidenzia che il Pd non ha saputo interpretare la sinistra moderna".
Calenda: “Bella vittoria che fa bene non solo a Genova”
"Complimenti a Silvia Salis. Una campagna tosta, in salita e fra la gente che ha portato avanti con coraggio e determinazione. Una bella vittoria, meritata che fa bene ai genovesi e non solo”, ha detto Carlo Calenda in una nota.
Proiezioni: a Matera FdI al 9,9% e Forza Italia al 5,5%
Fratelli d'Italia al 9,9%, Forza Italia al 5,5%: sono due dei dati più significativi per le Comunali di Matera che emergono dalle proiezioni Consorzio Opinio Italia per la Rai, su un campione del 65 per cento. Sempre secondo queste proiezioni, la lista più votata tra le 18 presentate (la maggior parte civiche) dovrebbe essere quella di Matera democratica (con il 13,3) a sostegno del candidato Roberto Cifarelli (centrosinistra) che al ballottaggio dell'8 e del 9 giugno sfiderà Antonio Nicoletti (centrodestra). A Matera, per queste Comunali, non hanno presentato il simbolo né il Pd né la Lega.
Salis: “Su giunta no fretta ma ci mettiamo all'opera”
“I tempi della giunta? Non abbiamo fretta, ma ci metteremo subito al lavoro”, ha detto Silvia Salis, nella conferenza stampa dopo la sua vittoria alle Comunali di Genova. Tra i primi impegni, ha confermato la ormai neo sindaca, "la riforma dei municipi".
Come si è arrivati a questa situazione
La motivazione dell'interesse per il piccolo paese di Bisegna stava nel ricorso, da parte di agenti di polizia penitenziaria, all'aspettativa retribuita ottenuta grazie alla presentazione della candidatura in una lista elettorale, almeno secondo quanto spiegato da un ex parlamentare abruzzese, Gianni Melilla, che aveva parlato di un "comportamento scorretto permesso da una legislazione che non ha alcuna giustificazione". “È necessario modificare subito la legge - aveva sottolineato Melilla -. Da parlamentare ci provai presentando una proposta di legge per abolire questo privilegio e anche emendamenti alla legge di stabilità per accelerare il cambiamento normativo. Ma, pur essendo del tutto comprensibile, questa iniziativa non fu mai accolta. Personalmente non ho mai capito il motivo di questa complicità politica con una norma assurda".
Candidati con voti pari in Abruzzo, a Bisegna sarà ballottaggio
Un clamoroso caso di ballottaggio alle elezioni comunali a Bisegna, piccolo centro montano nel Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise (L'Aquila) che conta appena 216 abitanti: i due candidati locali, Maurizio Conte e Donato Buccini, hanno ottenuto un risultato di perfetta parità, con 83 preferenze ciascuno; due le schede nulle e un solo voto attribuito a una delle altre 23 liste. Pertanto sarà necessario il secondo turno, in programma i prossimi 8 e 9 giugno, per eleggere il nuovo sindaco. Nelle scorse settimane Bisegna era già balzata agli onori delle cronache per il numero spropositato di liste presentate, ben 25, e di aspiranti candidati consiglieri, addirittura 250. Solo quattro liste erano collegate a partiti e movimenti locali, delle quali solo due riconducibili a residenti, mentre le rimanenti 21 erano in gran parte composte da agenti di polizia penitenziaria provenienti da diverse regioni. Ben 22 liste su 25 non hanno ricevuto voti.
Nicoletti: dialogheremo con i materani
"Abbiamo cominciato tardissimo: questo è un grande risultato che ci dà fiducia per il ballottaggio". Così, a Matera, il candidato sindaco del centrodestra, Antonio Nicoletti, che l'8 e il 9 giugno, sfiderà, partendo dal secondo posto, Roberto Cifarelli (centrosinistra). Rispondendo alle domande dei giornalisti nel suo quartier generale su eventuali trattative con gli altri due candidati sindaci del centrosinistra (il pentastellato Domenico Bennardi e Vincenzo Santochirico di Progetto Comune), Nicoletti ha detto che "il dialogo sarà con i materani: in queste due settimane faremo una campagna elettorale basata sui contenuti che riguarderà il futuro della città di Matera, che ha bisogno di guardare avanti in un clima disteso per migliorare la qualità della vita. Noi ci rivolgiamo ai cittadini", ha concluso il candidato del centrodestra materano che è sostenuto dai sei liste senza il simbolo della Lega.
Ronzulli: in provincia Milano premiato il centrodestra
"Con le vittorie di Rozzano, Opera e Robecchetto con Induno, in provincia di Milano gli elettori continuano a scegliere la buona amministrazione del centrodestra. Un segno inequivocabile della voglia di serietà e concretezza degli elettori. È un'onda lunga che siamo certi arriverà fino a Milano, per chiudere finalmente la pagina dell'amministrazione Sala e riportare anche lì il buongoverno di Forza Italia e del centrodestra”, ha detto la senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato, Licia Ronzulli.
Si consolida ad Assisi vantaggio centrosinistra
Con metà delle sezioni scrutinate si consolida il vantaggio del candidato sindaco di Assisi per centrosinistra e civici Valter Stoppini. Il portale Eligendo riporta che con i risultati di 16 dei 32 seggi ottiene il 55,33 per cento dei voti. Si ferma per ora al 44 e 67 per cento Eolo Cicogna, candidato del centrodestra.
Schlein: “Destra guarda i sondaggi, noi vinciamo”
"Dopo una bellissima campagna tra le persone, due straordinarie vittorie al primo turno a Genova e a Ravenna, con Silvia Salis e Alessandro Barattoni, cui vanno il nostro abbraccio e gli auguri di buon lavoro. Con il Pd che cresce di 8 punti rispetto alle ultime elezioni ed è primo partito. Vinciamo anche ad Assisi con Valter Stoppini e sono ottimi i risultati di Taranto, dove andremo al ballottaggio nettamente in vantaggio. Ormai è chiaro, il centrodestra esulta per i sondaggi, noi vinciamo le elezioni”, ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein.
Cifarelli: “Faremo trattative con i materani”
"Siamo molto ottimisti perché il risultato che abbiamo raggiunto al primo turno è straordinario e ci dà fiducia per quello che potrà succedere al ballottaggio. Noi le trattative le faremo con le materane e con i materani”, ha detto Roberto Cifarelli, candidato sindaco di una coalizione riformista di centrosinistra formata da nove liste che al ballottaggio, l'8 e il 9 giugno, a Matera, sfiderà Antonio Nicoletti (centrodestra, con sei liste, senza il simbolo della Lega). Parlando con i giornalisti nel suo comitato elettorale, Cifarelli ha lanciato un appello "a tutte le materane e a tutti i materani: i cittadini devono riprendere ad avere fiducia nelle istituzioni", escludendo, almeno per ora, eventuali trattative con gli altri due candidati del centrosinistra, l'ex sindaco Domenico Bennardi (M5S) e Vincenzo Santochirico (Progetto comune), entrambi intorno al 7-8 per cento. Nelle prossime ore, andrà quindi verificata la possibilità di un appoggio ufficiale di Bennardi e Santochirico a Cifarelli.
Barattoni: “Al lavoro per Ravenna dei prossimi dieci anni”
Con lo scrutinio ancora indietro, a Ravenna è già cominciata la festa per Alessandro Barattoni, candidato del centrosinistra, ormai certo dell'elezione a sindaco al primo turno: “Siamo già al lavoro per la Ravenna dei prossimi dieci anni - ha detto - le priorità su cui comincerà a lavorare sono il Porto e il confronto con gli altri sindaci della Romagna per l'Alta Velocità ferroviaria". Quando lo spoglio è quasi a metà, Barattoni si attesta al 58%. Buono anche il risultato del Pd, al momento sopra il 40%, mentre ci sarà un arrivo in volata per determinare quale sarà la lista che nella coalizione del centrosinistra sarà al secondo posto fra Movimento 5 Stelle (attualmente in vantaggio con il 5%), Alleanza Verdi Sinistra e il Partito Repubblicano italiano, che a Ravenna ha un radicamento che risale alla prima repubblica. Nel centrodestra, che si presentava al via diviso, è egemone Fratelli d'Italia (16,5%), mentre Forza Italia e Lega navigano attorno al 5%.
Salis: “Dedico la vittoria a mio padre”
"La politica dovrebbe imparare a usare un linguaggio migliore. Dedico la vittoria a mio padre". Così Silvia Salis in conferenza stampa dopo l'annuncio della vittoria nonostante lo scrutinio dei voti non sia finito. "Ho parlato di tanti sì alle infrastrutture, la destra ha invece detto cose grossolane. Io parlo anche di infrastrutture sociali" ha aggiunto Salis.
Le reazioni della politica al voto
Anche se i dati non sono ancora definitivi, sono già arrivate diverse reazioni al voto: mentre il PD esulta per quelle che sembrano vittorie ormai certe a Genova e Ravenna, il candidato del centrodestra nel capoluogo ligure si è complimentato con Silvia Salis. LEGGI L'ARTICOLO
Calenda: con candidati riformisti e concreti il risultato arriva
"I primi risultati di queste amministrative lo confermano: quando si presentano candidati riformisti, concreti e competenti, il consenso arriva. Le persone non cercano slogan, ma serietà e capacità di far accadere le cose”, ha dichiarato il segretario di Azione, Carlo Calenda. "Il nostro compito ora è rafforzare la presenza nei territori, sostenere il lavoro degli eletti con attenzione e continuare a costruire un'alternativa pragmatica per il Paese”.
Proiezioni con 53% campione, a Taranto ballottaggio Bitetti-Tacente
Secondo le proiezioni parziali (53% del campione) di Opinio Italia per la Rai delle 18.04, si conferma la tendenza di un ballottaggio a Taranto con il candidato del centrosinistra Pietro Bitetti (36,6%, alla coalizione va il 40,3%) e Francesco Tacente (civiche supportate dalla Lega) con il 26,5%, 27,4 per la coalizione che lo sostiene. Terzo il candidato del centrodestra Luca Lazzaro che raggiungerebbe il 20,7% delle preferenze (19,1%). Solo quarta la candidata del M5S, Annagrazia Angolano, con il 11,1% (8,7% per la coalizione).
Pd: a Genova e Ravenna due straordinarie vittorie
"Congratulazioni a Silvia Salis, nuova sindaca di Genova e ad Alessandro Barattoni, nuovo sindaco di Ravenna, eletti al primo turno. Due vittorie straordinarie!". Lo afferma il Partito democratico con un post sui propri profili social.
Centrosinistra avanti ad Assisi, centrodestra ad Amelia
A scrutini ancora in corso è ormai praticamente certa la conferma del centrodestra alla guida di Amelia. Il centrosinistra è invece avanti ad Assisi, la città della quale è stata sindaca Stefania Proietti, poi eletta presidente della Regione con centrosinistra e civici. Ad Amelia - secondo il portale Eligendo - quando mancano i risultati di solo tre delle 17 sezioni, Avio Proietti Scorsoni, candidato del centrodestra (che già guidava la città) con Per Amelia è nettamente in testa con il 55,27 per cento dei voti. Pompeo Petrarca, centrosinistra, Amelia un patto avanti, sta ottenendo invece il 44,73 per cento dei consensi. Più indietro lo scrutinio ad Assisi dove in base ai risultati di dieci seggi su 32, il candidato sindaco di centrosinistra Valter Stoppini, già vice di Proietti, ottiene il 55,07 dei voti. Si ferma per ora al 44,93 Eolo Cicogna, candidato del centrosinistra. Rinaldo Mancini, del centrosinistra, con Un impegno comune, è invece il nuovo sindaco del piccolo comune di Monte Santa Maria Tiberina.
Terza proiezione: a Matera Cifarelli 42,2% e Nicoletti 38,3%
Nella terza proiezione del Consorzio Opinio Italia per la Rai, su un campione del 52 per cento, a Matera si conferma avanti Roberto Cifarelli con il 42,2% (la proiezione per la coalizione riformista formata da nove liste è del 50,7%), seguito dal candidato sindaco del centrodestra, Antonio Nicoletti, con il 38,3 (la proiezione delle sue sei liste è del 34,6%). Poi Domenico Bennardi (M5s) all'8 per cento (la proiezione della lista pentastellata, l'unica a suo sostegno è del 5,2%) e Vincenzo Santochirico (Progetto Comune) al 7,4%, con l'omonima lista di Progetto Comune al 6,6%.
Orlando: “Punita l'arroganza della destra”
"Genova aveva già dato alle regionali un segnale forte, una domanda di cambiamento che oggi è stata confermata grazie alla figura di Silvia Salis. Non sono il 'regista' dell'operazione semplicemente ho proposto alle forze della coalizione di mettere in campo una candidatura che desse con più forza il segno della discontinuità e della rottura, come ha detto Silvia Salis, di quella cappa che gravava sopra Genova che oggi può essere superata". Così il consigliere regionale ligure, ex ministro ed ex candidato del campo progressista alla presidenza della Regione Liguria Andrea Orlando commenta i risultati dello scrutinio delle elezioni comunali a Genova nel point elettorale per Silvia Salis sindaca. Per Orlando "è stata punita l'arroganza, l'arroganza di una destra che nonostante il risultato delle regionali, assolutamente di misura ha perseverato in una totale indifferenza nei confronti delle domande che venivano dal territorio, del confronto con le opposizioni".
Piciocchi si complimenta con Salis
Il candidato del centrodestra Pietro Piciocchi ha chiamato al telefono Silvia Salis. È stata una telefonata molto breve e cortese in cui Piciocchi le ha detto che "è stata una vittoria con grandi numeri" e le ha fatto i complimenti con l'augurio di buon lavoro.
A Genova Salis al 52,7% a metà sezioni scrutinate
A metà delle sezioni scrutinate la candidata sindaca del campo progressista a Genova Silvia Salis è in vantaggio al 52,75% sul candidato sindaco del centrodestra Pietro Piciocchi al 42,96%, secondo i dati diffusi dal comune. La coalizione centrosinistra-M5S va verso la vittoria al primo turno alle elezioni amministrative a Genova. Alle 18:08 sono 326 le sezioni scrutinate sulle 653 totali. Salis ha ottenuto 59.859 voti rispetto ai 48.751 di Piciocchi. Terzo il candidato Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione) al 1,43% con 1.621 voti, seguito da Antonella Marras (Sinistra Alternativa) al 1,28% con 1.449 voti. Per essere eletta al primo turno Salis dovrà raggiungere al termine dello scrutinio almeno la maggioranza assoluta (50%+1) dei voti validi, altrimenti si andrà al ballottaggio.
Boschi (Iv): centrosinistra unito vince e convince
"I risultati di queste amministrative dimostrano che un centrosinistra unito vince e convince. Ogni singolo voto ha fatto la differenza. È questa la strada giusta per mandare a casa questo fallimentare governo". Lo scrive sui social la presidente dei deputati di Italia Viva Maria Elena Boschi.
Campaign manager Piciocchi: “Salis sarà sindaco di Genova”
A poche ore dalla chiusura dei seggi "i dati in maniera abbastanza chiara ci dicono che Silvia Salis sarà il nuovo sindaco di Genova. Per prima cosa ne prendiamo atto e rispettiamo l'esito delle elezioni e il voto dei cittadini genovesi". Matteo Campora, campaign manager del candidato per il centrodestra Piciocchi, è il primo ad ammettere la sconfitta per la corsa a sindaco di Genova. "Dovremo capire le ragioni di questo risultato e migliorare nel futuro per riuscire a recuperare i voti persi sul campo. Le forze della nostra coalizione saranno l'opposizione. Auspico che molte delle opere iniziate possano terminare e che la città possa godere del lavoro fatto fino ad ora. Come sempre accade dal giorno dopo inizieremo a lavorare per la città come si è sempre fatto. Considerazioni? in questo momento non facciamo considerazioni perché verso le 18:30 interverrà Piciocchi che è casa e da lì sta seguendo l'esito delle votazioni".
I risultati degli scrutini in diretta
Sono in corso gli scrutini per le elezioni amministrative: è possibile consultare tutti i risultati in diretta cliccando qui.
Proiezioni: a Ravenna Barattoni avanti con il 57,6%
Si consolida, anche secondo le proiezioni del Consorzio Opinio Italia per la Rai, la vittoria al primo turno del centrosinistra a Ravenna: con il 29% del campione preso in esame, Alessandro Barattoni ha il 57,6%, contro il 25% di Nicola Grandi (Fdi e Fi), il 7,1% di Alvaro Ancisi e il 4,2% di Veronica Verlicchi della lista civica 'La Pigna'.
Proiezione: a Taranto ballottaggio Bitetti-Tacente
Secondo le proiezioni parziali (22% del campione) di Opinio Italia per la Rai delle 17.12, si conferma la tendenza di un ballottaggio a Taranto con il candidato del centrosinistra Pietro Bitetti (36,8%) in vantaggio. Al secondo posto il candidato Francesco Tacente (civiche supportate dalla Lega), che con il 27,5% sta staccando il candidato del centrodestra Luca Lazzaro che secondo questi dati raggiungerebbe il 19,7% delle preferenze. Solo quarta la candidata del M5S, Annagrazia Angolano, con il 10,9%.
A Matera si va verso il ballottaggio Cifarelli-Nicoletti
Come nelle previsioni della vigilia, sarà quasi sicuramente il ballottaggio tra Roberto Cifarelli (coalizione riformista di centrosinistra) e Antonio Nicoletti (centrodestra) a decidere chi sarà il nuovo sindaco di Matera. Anche se lo spoglio sta andando avanti a rilento, da quello che emerge da entrambi i quartieri generali - dove tuttavia si continua a mantenere un atteggiamento molto prudente sui dati - nessuno dei due candidati dovrebbe riuscire a superare al primo turno il 50%, con Cifarelli che potrebbe chiudere al primo posto, intorno al 43-44%, e Nicoletti staccato di almeno sette-otto punti percentuali.
I dati dello scrutinio a Genova
Quando sono pervenuti i dati di 132 sezioni su 653, Silvia Salis (centrosinistra) risulta in testa con il 53,94%. Il candidato del centrodestra, Pietro Piciocchi, è invece al 41,68%.
Sale l'affluenza a Genova, giù negli altri tre capoluoghi
Alla chiusura delle urne a Genova l'affluenza definitiva è stata del 51,92% in aumento rispetto al 44,17% dell'ultima tornata elettorale nel 2022 quando però si votò solo domenica. Hanno votato 249.182 genovesi su 479.974 iscritti nelle liste elettorali. Trend inverso a Matera, dove il dato definitivo fotografa il 65,2% degli aventi diritto alle urne, in calo rispetto al 70,83% del 2020, quando si votò sempre su due giorni. Idem per Ravenna, dove ha votato un elettore su due: l'affluenza definitiva, infatti, è del 49,54%, in calo di circa quattro punti e mezzo rispetto alla precedente tornata elettorale. A Taranto l'affluenza è stata del 56,6%, anche qui in calo rispetto al precedente dato del 52,21% del 2022 quando le urne furono aperte solo la domenica.
Prima proiezione: a Matera Cifarelli al 42% e Nicoletti al 39,4%
Nella prima proiezione del Consorzio Opinio Italia per la Rai, su un campione del 5 per cento, a Matera è sempre avanti Roberto Cifarelli (coalizione riformista con nove liste) con il 42%, seguito però a stretta distanza dal candidato sindaco del centrodestra, Antonio Nicoletti, con il 39,4. Poi Domenico Bennardi (M5s) al 7,7% e Vincenzo Santochirico (Progetto Comune) al 7,1%.
A Taranto votanti in aumento, il 56,6%
Per le elezioni Comunali, a Taranto, l'affluenza definitiva alle urne è stata del 56,60% in aumento rispetto al 52,21% delle scorse amministrative. Complessivamente la media dei votanti nei dieci comuni pugliesi chiamati ad eleggere il Consiglio comunale è stata del 60,65%, contro il 58,30% delle scorse elezioni. Nel Tarantino si è votato anche a Massafra dove l'affluenza è stata leggermente superiore rispetto alla scorsa tornata elettorale: il 70,18% contro il 70,02%. A Triggiano, nel Barese, affluenza in calo: ha votato il 57,18% contro il 60,91%. In Puglia si è votato anche a San Ferdinando di Puglia (Bat), Orta Nova, Carapelle, Castelluccio Dei Sauri e Lesina (Foggia), Corsano e Taviano (Lecce).
Exit poll: Taranto verso ballottaggio, centrosinistra avanti
A Taranto secondo il 100% del campione degli exit poll del consorzio Opinio Italia per Rai si va verso il ballottaggio tra il candidato del centrosinistra Pietro Bitetti (37,5% - 41,5%) e il candidato civico (sostenuto anche dalla Lega che non è presente con il simbolo) Francesco Tacente (21,5 - 25,5%). Seguono il candidato del centrodestra (senza la Lega) Luca Lazzaro (18,5% - 22,5%), mentre resta staccata Annagrazia Angolano (8,5% - 12,5%), sostenuta dal M5S.
L’affluenza definitiva al 56,29%
L'affluenza definitiva alle elezioni amministrative in Italia si è attestata al 56,29% in linea con il 56,32% della tornata precedente. Lo si legge sul sito del Ministero dell'Interno quando sono arrivate tutte le sezioni.
Nelle Marche affluenza in calo al 53,25%
Nelle Marche affluenza in calo nei due comuni interessati dalle elezioni amministrative. Il dato definitivo regionale registra il 53,25% di votanti contro il 58,20% delle precedenti elezioni. Due i Comuni interessati dalla tornata elettorale: a Osimo (Ancona) l'affluenza è stata del 52,40% (60,57% nelle elezioni precedenti) mentre a Sant'Elpidio a Mare la percentuale di votanti è stata del 55,05% (53,15%).
Affluenza comunali in lieve aumento in Calabria, 60,91%
Lamezia Terme (Catanzaro), la città più popolosa - è la quarta in Calabria - di quelle chiamate al voto. Si è recato alle urne il 59,39% degli aventi diritto contro il 54,99% della precedente tornata elettorale. In controtendenza, invece, Rende (Cosenza), dove si registra una flessione di circa il 4% con un'affluenza del 66,66% contro il 70,96. A Cassano allo Ionio, ha votato il 60,54% degli aventi diritto contro il 59,12 e a Isola Capo Rizzuto il 70,98% (66,21).
In Lombardia affluenza al 52,17%
Si attesta al 52,17% l'affluenza definitiva alle elezioni comunali in Lombardia, come si legge sul sito del ministero dell'Interno. Il dato, che riguarda tutte e 210 le sezioni coinvolte alle comunali, è in calo rispetto alla precedente tornata, quando aveva votato il 56,15% degli aventi diritto. In Lombardia sono 18 i Comuni al voto, di cui quattro che superano i 15mila abitanti, ossia Cernusco sul Naviglio e Rozzano nel Milanese, Desio in Brianza e Saronno in provincia di Varese.
A Ravenna ha votato un elettore su due
Per le Comunali di Ravenna ha votato un elettore su due: l'affluenza definitiva, infatti, è del 49,54%, in calo di circa quattro punti e mezzo rispetto alla precedente tornata elettorale. Un po' più alta, invece, è stata negli altri Comuni dell'Emilia-Romagna, chiamati al voto, tutti sotto i 15mila abitanti.
In Basilicata dato definitivo, affluenza in calo al 62,9% da 67,2
In Basilicata - dove, per questa tornata di elezioni amministrative, si è votato in otto Comuni, di cui solo Matera con il sistema del doppio turno - il dato definitivo dell'affluenza è del 62,96% degli aventi diritto, rispetto al precedente 67,26%. In provincia di Potenza il dato è del 57,99% rispetto al precedente 61%, in quella di Matera del 64,86% rispetto al precedente 69,61%. Nella città dei Sassi il dato definitivo è stato del 65,2% in netto calo rispetto al 70,83% del 2020. Il Comune lucano con l'affluenza più alta è stato Montalbano Jonico (Matera) con il 69,35%. Si è votato anche ad Atella, Lavello, Senise, Tolve (Potenza) e Bernalda e Irsina (Matera).
Comunali Genova, affluenza definitiva in aumento: è al 51,92%
Alla chiusura delle urne alle elezioni comunali a Genova alle 15 l'affluenza definitiva è stata del 51,92% in aumento rispetto al 44,17% dell'ultima tornata elettorale nel 2022 quando si votò solo domenica. Hanno votato 249.182 genovesi su 479.974 iscritti nelle liste elettorali. È il dato definitivo diffuso dal ministero dell'Interno sulla base delle 653 sezioni aperte dalle 7 di ieri alle 15 di oggi a Genova per scegliere il nuovo sindaco della città, i nuovi consiglieri comunali, i nuovi presidenti e consiglieri di Municipio.
Umbria in controtendenza, cala l'affluenza
Calo, seppure leggero, dell’affluenza al voto nei tre Comuni umbri interessati dalla consultazione amministrativa. È infatti del 64,30 per cento rispetto al 66,15 precedente il dato definitivo medio regionale alla chiusura dei seggi secondo il portale del Ministero dell'Interno. Un dato diverso da quello nazionale dove invece cresce di circa sette punti. In particolare ad Assisi l'affluenza è del 64,36 per cento contro 65,67 precedente, a Monte Santa Maria Tiberina del del 66,84 contro il 69,64, ad Amelia affluenza al 63,94 per cento contro 66,91 del dato precedente.
Exit Poll: csx blinda Ravenna e va verso vittoria a Genova
Secondo gli exit poll realizzati dal Consorzio Opinio per la Rai, Ravenna resta al centrosinistra, senza necessità di passare dal ballottaggio: il candidato del centrosinistra Alessandro Barattoni avrebbe infatti una percentuale compresa fra il 61 e il 65%. Anche a Genova, secondo gli stessi exit poll, la candidata sindaca del campo progressista, Silvia Salis, potrebbe vincere al primo turno visto che è data in vantaggio tra il 53 e il 57% dei voti, con l'avversario del centrodestra Pietro Piciocchi tra il 38 e il 42%. Gli altri due capoluoghi al voto andrebbero al ballottaggio con i candidati di centrosinistra in testa. A Taranto si andrebbe verso il ballottaggio tra il candidato del centrosinistra Pietro Bitetti (37% - 41%) e il candidato del centrodestra (senza la Lega) Luca Lazzaro (20% - 24%). A Matera è avanti Roberto Cifarelli (alla guida di una coalizione riformista), con una forbice tra il 44,5 e il 48,5%. A seguire il candidato sindaco del centrodestra Antonio Nicoletti (31,5-35,5%).
Affluenza a Ravenna, al 47% sulle prime 80 sezioni
Alle elezioni amministrative di Ravenna l'affluenza, dopo lo scrutinio delle prime 80 sezioni su 164, si attesta al 47,82%, rispetto al 54,08% della volta precedente. Lo si legge sul sito del ministero dell'Interno.
Affluenza a Genova su 241 sezioni al 52,26%
L'affluenza alle elezioni amministrative a Genova, dopo lo spoglio di 241 sezioni su 653, è stata del 52,26%, rispetto al 44,17% della precedente tornata elettorale. Lo si legge sul sito del Ministero dell'Interno.
A Matera affluenza in calo, dato definitivo al 65,2%
A Matera, per le elezioni Comunali, il dato definitivo dell'affluenza è del 65,2% degli aventi diritto, in calo rispetto al 70,83% del 2020, quando si votò sempre su due giorni.
Exit poll: a Matera avanti Cifarelli
Per le elezioni comunali, secondo il primo exit poll di Consorzio Opinio Italia per Rai News, a Matera è avanti Roberto Cifarelli (alla guida di una coalizione riformista), con una forbice tra il 44,5 e il 48,5%. A seguire il candidato sindaco del centrodestra Antonio Nicoletti (31,5-35,5%). Poi Domenico Bennardi (M5s) tra l'8 e il 12%% e Vincenzo Santochirico (Progetto Comune) tra il 6% e l'8%.
Exit poll: Taranto verso ballottaggio Bitetti-Lazzaro
A Taranto secondo gli exit poll del consorzio Opinio Italia per Rai si va verso il ballottaggio tra il candidato del centrosinistra Pietro Bitetti (37% - 41 %) e il candidato del centrodestra (senza la Lega) Luca Lazzaro (20% - 24%) seguito a poca distanza dal candidato civico (sostenuto anche dalla Lega che non è presente con il simbolo), Francesco Tacente (19% - 23%). Resta staccata Annagrazia Angolano (9% - 13%).
Exit Poll: a Ravenna centrosinistra vince al primo turno
Secondo gli exit poll realizzati dal Consorzio Opinio per la Rai, Ravenna resta al centrosinistra, senza necessità di passare dal ballottaggio: il candidato del centrosinistra Alessandro Barattoni avrebbe infatti una percentuale compresa fra il 61 e il 65%. Nicola Grandi (Fdi e Forza Italia) fra il 21,5 e il 25,5, Alvaro Ancisi della Lega fra il 4 e il 6.
Genova, exit poll: Salis (csx) in vantaggio
Secondo l'exit poll elaborato dal Consorzio Opinio Italia per la Rai la candidata sindaca del campo progressista a Genova Silvia Salis è in vantaggio tra il 53 e il 57% dei voti sul candidato sindaco del centrodestra Pietro Piciocchi tra il 38 e il 42%. L'exit poll è stato elaborato sulla base di campioni rappresentativi dei seggi e delle sezioni elettorali. Al terzo posto i candidati sindaco Antonella Marras (Sinistra Alternativa) e Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione) entrambi tra lo 0,5 e il 2,5%.
Affluenza al 54,42%, in crescita di 7 punti
L'affluenza alle elezioni amministrative si è attestata al 54,42%, rispetto al 47,17% della tornata precedente, con 700 sezioni scrutinate su 2342. Lo si legge sul sito del Ministero dell'Interno.
Taranto, scrutini in corso: 6 candidati sindaco
A Taranto gli scrutini sono iniziati alle 15, subito dopo la chiusura dei seggi. A sfidarsi per la poltrona di sindaco sono in sei: Annagrazia Angolano (M5S), Piero Bitetti (centrosinistra), Luca Lazzaro (centrodestra senza Lega), Francesco Tacente (alcune liste civiche, Riformisti-Psi e Lega), Mirko Di Bello (coalizione Adesso), Mario Cito (At6-Lega d'Azione Meridionale): LO SPOGLIO
Ravenna, scrutini in corso: 7 candidati sindaco
A Ravenna sono iniziati alle 15, subito dopo la chiusura dei seggi, gli scrutini per determinare chi sarà il prossimo sindaco della città. I candidati a sfidarsi per la poltrona di primo cittadino sono sette: Alessandro Barattoni (centrosinistra e M5s), Nicola Grandi (Fratelli d’Italia e Forza Italia), Alvaro Ancisi (Lega), Giovanni Morgese (Democrazia Cristiana), Marisa Iannucci (Pci, Ravenna in Comune, Potere al Popolo, Rifondazione), Veronica Verlicchi (La Pigna) e Maurizio Miserocchi (Ravenna al Centro): LO SPOGLIO.
Matera, scrutini in corso: 5 candidati sindaco
A Matera gli scrutini sono iniziati alle 15, subito dopo la chiusura dei seggi. A sfidarsi per la poltrona di sindaco sono in cinque: Domenico Bennardi, che ancora una volta corre con il MoVimento Cinque Stelle, Antonio Nicoletti, appoggiato da sei liste (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Io Sud, La Scelta giusta, Nicoletti sindaco per Matera Capitale e Acito Unione di centro), Luca Prisco, sostenuto dalla lista civica Democrazia materana, Vincenzo Santochirico, candidato civico con Progetto Comune Matera e Roberto Cifarelli appoggiato dalle liste Matera nel cuore, Matera 2030, Volt, Matera democratica, Materia Futura-Giovani per Matera, Matera in Azione, Periferie per Matera, Basilicata Casa Comune per Matera e Socialisti e + Matera: LO SPOGLIO.
Genova, scrutini in corso: 7 candidati sindaco
A Genova gli scrutini sono iniziati alle 15, subito dopo la chiusura dei seggi. A sfidarsi per la poltrona di sindaco sono in sette: Pietro Piciocchi (centrodestra), Silvia Salis (centrosinistra), Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione), Antonella Marras (Sinistra Alternativa), Francesco Toscano (Democrazia Sovrana e Popolare), Raffaella Gualco (Genova Unita), Cinzia Ronzitti (Partito Comunista dei Lavoratori): LO SPOGLIO.
Urne chiuse
Alle 15 le operazioni si sono concluse nei comuni chiamati al voto per le elezioni amministrative. Ora lo spoglio.
Schede sparite e ritrovate, interrogata presidente di seggio
La presidente di un seggio per le elezioni comunali di Scalea (Cosenza), dove sono state segnalate irregolarità, si è allontanata dal seggio ed è stata accompagnata dai carabinieri fino alla locale Stazione dell'Arma. L'episodio è avvenuto intorno alle ore 13.00, mentre erano in corso le votazioni. I carabinieri stanno indagando dopo che la presidente era stata trovata in possesso di due schede e di un timbro nel seggio, ospitato in un edificio delle scuole materne cittadine. Da quanto si è appreso, si tratta di un'attività svolta dall'Arma nell'ambito delle indagini su quanto avvenuto nelle scorse ore nel seggio, al termine delle quali la donna tornerà al suo posto.
Le tempistiche per i risultati
Le urne chiudono alle 15, poi inizia lo scrutinio. Le tempistiche per avere dei risultati certi varieranno molto da città a città, con le più grandi che, verosimilmente, potrebbero impiegare più tempo e arrivare a concludere le operazioni di voto solo a serata inoltrata.
Quando arrivano gli exit poll?
Subito dopo la chiusura delle urne, alle 15, verranno diffusi gli exit poll: sono rilevazioni effettuate con interviste a un campione rappresentativo di elettori all'uscita dalle urne.
Genova al voto: infrastrutture, sicurezza, sostenibilità. VIDEO
Chiusura delle urne alle 15
Mancano poco più di due ore alla chiusura delle urne di questa tornata elettorale che coinvolge 126 Comuni. Alle 15 stop al voto. Poi inizieranno gli scrutini.
In Comune Calabria invertito per errore numero d'ordine liste
Potrebbe essere passibile di annullamento l'esito della consultazione in corso (si vota fino alle 15 di oggi) per l'elezione del sindaco e del Consiglio comunale di Petronà, in provincia di Catanzaro. A mettere a rischio il risultato delle elezioni amministrative nel comune della Presila Catanzarese al confine con la provincia di Crotone, è l'inversione, per un errore di stampa sfuggito ai controlli, della numerazione delle liste presenti sulla scheda elettorale consegnata agli aventi diritto al voto rispetto a quanto deliberato a suo tempo dal verbale della Sottocommissione elettorale circondariale di Crotone competente per territorio.
Amministrative, affluenza in calo, urne chiudono alle 15. VIDEO
Come funziona il voto disgiunto
Il voto disgiunto non è ammesso in tutti e 126 i Comuni al voto in queste amministrative. La possibilità di votare per un certo candidato sindaco e di esprimere una preferenza per una lista diverse da quelle a lui o a lei collegate è concessa solo nei Comuni che superano i 15mila abitanti. In quelli più piccoli non sarà possibile farlo.
Operazioni di voto in corso a Genova

©Ansa
Elezioni amministrative, la prima tornata. VIDEO
Seggi aperti nei 9 Comuni siciliani al voto
Sono aperti dalle 7 i seggi nei nove Comuni siciliani - attualmente commissariati - chiamati al voto. Le urne, che nella giornata di ieri erano rimaste aperte dalle 7 alle 23, si chiuderanno definitivamente alle 15. Subito dopo comincerà lo spoglio. Gli elettori interessati sono 55.608. Si vota a Realmonte (Agrigento), Montemaggiore Belsito e Prizzi (Palermo), Solarino (Siracusa), Favignana (Trapani), Castiglione di Sicilia, Raddusa e Ramacca (Catania), in quest'ultimo i seggi saranno assegnati con il sistema proporzionale, poiché gli abitanti sono più di 15 mila, in tutti gli altri si voterà con il maggioritario. L'eventuale ballottaggio è fissato per domenica 8 giugno, sempre dalle 7 alle 23 e lunedì 9 giugno dalle 7 alle 15, in coincidenza con la tornata referendaria. Alla chiusura dei seggi ieri alle 23 aveva votato complessivamente il 46,36% degli elettori, con un calo marcato rispetto alle amministrative precedenti. In particolare a Palagonia con una flessione del 14,32%, e a Prizzi (-13,96%).
Quanti Comuni vanno al voto?
I comuni che sono chiamati ai seggi per l'elezione dei sindaci e il rinnovo dei consigli comunali sono 117 nelle regioni a statuto ordinario e 9 commissariati in Sicilia. Al voto tre capoluoghi di provincia - Ravenna, Taranto e Matera - e un capoluogo di regione (Genova).
I capoluoghi di provincia al voto
I capoluoghi di provincia al voto sono:
- Genova (l'unico capoluogo di Regione chiamato alle urne)
- Taranto
- Ravenna
- Matera
Elezioni comunali, come si vota
Sulla scheda delle Comunali è indicato il nome di tutti i candidati sindaco e, a lato, le liste che li sostengono. Si potrà indicare un candidato sindaco e una lista, esprimendo fino a due preferenze di genere diverso. Nei Comuni oltre i 15mila abitanti, a differenza di quelli più piccoli, è previsto il voto disgiunto. Nelle città con meno di 15mila abitanti, chi ha più voti al primo turno è eletto, mentre in quelle al di sopra di questa soglia risulta eletto solo chi otterrà il 50% +1 dei voti. Diversamente, i due candidati più votati andranno al ballottaggio. L'ARTICOLO COMPLETO
Comunali: alle 23 ha votato il 43,85%, affluenza giù di 6 punti
La terza e ultima rilevazione, per oggi, dell'affluenza su scala nazionale delle amministrative che coinvolgono 117 comuni di Regioni a statuto ordinario e altri 9 in Sicilia (regione a statuto speciale), registra - alle 23 - un'affluenza del 43,85% degli aventi diritto. Anche in questo caso si registra un calo della partecipazione al voto confrontando il risultato con il 49,52% dell'ultima tornata. È quanto emerge dai dati del Viminale pubblicati sul portale Eligendo. Brusca frenata (-5) a Genova che registra il 39,15% (furono il 44,17% l'ultima volta, ma si votò solo di domenica). Crolla Taranto segnando quasi 8 punti in meno con il 44,49% rispetto al precedente 52,28%. Sopra al 50% Matera ma sempre con il segno meno: 50,17% contro il 53,41% Ravenna (37,92%) lascia sul terreno 3 punti e mezzo sull'ultimo 41,40%.
Le urne hanno riaperto alle 7
Prosegue oggi dalle 7 alle 15 il voto per il primo turno delle elezioni amministrative in 117 comuni. L'affluenza ieri si è fermata al 43,85%, in calo del 6%. Brusca frenata a Genova: -5%, al 39,15%. Taranto crolla segnando quasi 8 punti in meno, col 44,49%. Matera sopra al 50%, ma comunque in discesa. Ravenna perde il 3,5% d'affluenza.