Elezioni comunali 2025, dove e come si vota

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Introduzione

Nei prossimi giorni 117 Comuni italiani, compresi alcuni capoluoghi, sono chiamati alle urne per una nuova tornata di elezioni amministrative  e quindi per il rinnovo dei vari consigli comunali. Dove si vota e come si vota: ecco tutto quello che c'è da sapere.

Quello che devi sapere

Le elezioni comunali nelle regioni a statuto ordinario

Domenica 25 e lunedì 26 maggio si vota nelle regioni a statuto ordinario per le elezioni amministrative riguardanti l'elezione diretta del sindaco e il rinnovo dei consigli comunali: i seggi saranno aperti la domenica dalle 7 alle 23 e il lunedì dalle 7 alle 15. L'eventuale turno di ballottaggio è già fissato per le giornate di domenica 8 e lunedì 9 giugno, quando in tutta Italia si andrà alle urne anche per i Referendum abrogativi.

 

Per approfondire: Elezioni comunali 2025, tutte le news: lo speciale di Sky TG24

Le elezioni comunali nelle regioni a Statuto speciale

Per quanto riguarda le regioni a statuto speciale, in Sicilia si vota sempre domenica 25 e lunedì 26 maggio, con eventuale turno di ballottaggio domenica 8 e lunedì 9 giugno. Diverse le date in Sardegna, dove il voto è previsto direttamente per domenica 8 e lunedì 9 giugno, con eventuale ballottaggio domenica 22 e lunedì 23 giugno. Si è invece già votato in Trentino-Alto Adige e in Friuli-Venezia Giulia

In quanti Comuni si vota

Nelle regioni a statuto ordinario sono quasi 2 milioni gli elettori chiamati al voto in 117 comuni: tra questi ci sono 31 centri sopra i 16 mila abitanti 86 sotto i 16 mila abitanti. Al voto anche 4 Comuni capoluogo

 

I capoluoghi di provincia al voto

I capoluoghi di provincia in cui si vota il 25 e il 26 maggio sono:

  1. Genova (l'unico capoluogo di Regione chiamato alle urne);
  2. Taranto;
  3. Ravenna;
  4. Matera.

A questi si aggiunge anche Nuoro che però, come detto, vota direttamente a giugno

Come si vota

Le elezioni comunali in Italia si svolgono con modalità differenti a seconda della popolazione del comune.

  1. In quelli con meno di 15 mila abitanti, l'elettore può votare sia per il candidato sindaco che per la lista di consiglieri a lui collegata, tracciando un segno sul relativo nome o simbolo. È anche possibile esprimere una preferenza per un singolo candidato consigliere, scrivendone il cognome. Il candidato sindaco che ottiene il maggior numero di voti viene eletto. 
  2. Nei comuni con più di 15 mila abitanti, il sistema è più complesso. L'elettore può votare sia per il sindaco che per la lista. Si possono esprimere fino a due preferenze per i consiglieri, purché siano di sesso diverso e appartenenti alla stessa lista. Se nessun candidato sindaco raggiunge la maggioranza assoluta (50% + 1 dei voti), si procede al ballottaggio tra i due candidati più votati. In entrambi i casi, è necessario presentarsi al seggio con un documento d'identità valido e la tessera elettorale

Il voto disgiunto

Solamente nei Comuni al di sopra dei 15mila abitanti è consentito il voto disgiunto, ovvero votare per un sindaco e una lista non collegati. Si può insomma premiare una singola persona e indicarla come primo cittadino e al tempo stesso indicare però una forza politica diversa per la composizione del consiglio comunale in generale

Comunali 2025, il fac-smile della scheda elettorale

Di seguito il fac-simile rilasciato dal Ministero dell'Interno per le schede elettorali nei Comuni con più di 15mila abitanti (ipotizzando la presenza di 9 simboli)

Comunali 2025, il fac-smile della scheda elettorale

Il voto a Genova

Come detto, tra i centri più importanti al voto c’è Genova, dove l’ex sindaco Marco Bucci ha lasciato il Comune ed è diventato il Governatore della LiguriaI candidati sindaco sono:

  • Silvia Salis è sostenuta da una vasta coalizione che include Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, Italia Viva, Azione, Riformisti e liste civiche;
  • Pietro Piciocchi gode invece del sostegno di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati, Udc, Nuovo Psi e di due liste civiche (tra cui “Vince Genova”);
  • Mattia Crucioli per Uniti per la Costituzione, è sostenuto da una galassia di gruppi minori come Ancora Italia, Popolo Unito, Demos, Circolo Culturale Proletario, SiAmo e Contronarrazione;
  • Antonella Marras per Sinistra Alternativa;
  • Raffaella Gualco per Genova Unita – Raffaella Gualco Sindaco;
  • Francesco Toscano per Democrazia Sovrana e Popolare;
  • Cinzia Ronzitti per il Partito Comunista dei Lavoratori

Il voto a Taranto

A Taranto si torna a votare dopo lo scioglimento anticipato del consiglio comunale. I candidati sindaco sono:

  • Annagrazia Angolano per il Movimento 5 Stelle;
  • Piero Bitetti che, oltre al sostegno del Partito democratico, ha anche quello di Avs-Socialismo XXI-Possibile, Per Bitetti, Demos, Unire Taranto, Movimento Politico Con, Democrazia Cristiana e Partito Liberal Democratico);
  • Luca Lazzaro è invece il candidato sostenuto dalla coalizione di centrodestra con quattro liste: Fratelli d'Italia, Forza Italia, Partito Liberale e Noi Moderati-Lazzàro Sindaco;
  • Francesco Tacente, per le liste Taranto Popolare, Prima Taranto, Patto Popolare, Fortemente Liberi, Noi Taranto, Riformisti-Socialisti, Evviva Taranto- Udc;
  • Mirko di Bello, sostenuto da Lista con Di Bello, Taranto e Futuro, Lista Movimento Sportivo, I Rioni, Tre Terre-Talsano-Lama/San Vito, Impronta Verde;
  • Mario Cito, sostenuto da At6-Lega d’Azione meridionale

Il voto a Matera

Sono cinque i candidati sindaco a Matera:

  • Antonio Nicoletti, appoggiato da sei liste: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Io Sud, La Scelta giusta, Nicoletti sindaco per Matera Capitale e Acito Unione di centro;
  • Domenico Bennardi per il Movimento 5 Stelle;
  • Luca Prisco, sostenuto dalla lista civica Democrazia materana;
  • Vincenzo Santochirico, candidato civico con Progetto Comune Matera;
  • Roberto Cifarelli, sostenuto da Matera nel cuore, Matera 2030, Volt, Matera democratica, Materia Futura-Giovani per Matera, Matera in Azione, Periferie per Matera, Basilicata Casa Comune per Matera e Socialisti e + Matera

Il voto a Ravenna

Sono 7 i candidati sindaco che si presentano a Ravenna, dopo il passaggio del sindaco Michele De Pascale alla presidenza della regione Emilia-Romagna:

  • Alessandro Barattoni, appoggiato da Pd, MoVimento Cinque Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, Ama Ravenna, Progetto Ravenna e Partito Repubblicano Italiano;
  • Nicola Grandi, appoggiato da Fratelli d’Italia, Forza Italia e dalla lista civica Viva Ravenna;
  • Alvaro Ancisi, sostenuto da Lega – Lista per Ravenna – PdF – Ancisi Sindaco e dalla lista Ambiente e Animali;
  • Giovanni Morgese corre invece per la Democrazia Cristiana;
  • Marisa Iannucci, sostenuta da Ravenna in Comune, Pci, Rifondazione comunista e Potere al Popolo
  • Veronica Verlicchi, appoggiata dalla lista civica La Pigna
  • Maurizio Miserocchi che corre invece per la lista apolitica Ravenna al Centro

Il voto a Nuoro

L'8 e il 9 giugno previsto anche il primo turno delle amministrative a Nuoro, dove i candidati sindaco sono quattro:

  • Emiliano Fenu è sostenuto dal Movimento 5 Stelle; Alleanza Verdi sinistra; Unità Emiliano Fenu sindaco; Sinistra Futura; Riformisti per Nuoro; Partito socialista italiano; Progressisti Nuoro Libero
  • Giuseppe Luigi Cucca è invece sostenuto dalle liste Giuseppe Luigi Cucca sindaco; Forza Nuoro al centro; SIamo Nuoro; Cambiamo Nuoro ora; Psd'Az e Riformiamo Nuoro
  • Lisetta Bidoni, appoggiato dalla lista Progetto per Nuoro;
  • Domenico Mele, che corre per Democrazia sovrana popolare

Il referendum

In coincidenza con le date dell’eventuale ballottaggio, domenica 8 e lunedì 9 giugno, si voterà anche per i 5 quesiti referendari: tutti i cittadini italiani sono infatti chiamati a esprimersi sui quesiti abrogativi relativi ai temi del lavoro e della cittadinanza. In questo caso sarà possibile votare domenica dalle ore 7 alle ore 23 e lunedì dalle ore 7 alle ore 15

 

Per approfondire: Referendum 8 e 9 giugno, per cosa si vota: i quesiti spiegati