Manovra 2025, proseguono i lavori in commissione. Attesa per gli emendamenti del governo

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L’esame a Montecitorio riprende alle 13. Fra le modifiche proposte le modifiche l’innalzamento dello stipendio dei ministri non parlamentari, per equipararlo a quello dei colleghi eletti, e una norma cosiddetta "anti-Renzi" che sostituisce un tetto ai maxi-compensi dei politici percepiti all'estero con il divieto di incarichi retribuiti fuori dall'Ue

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Stallo stanotte nei lavori sulla Manovra in commissione Bilancio alla Camera. Dopo le proteste dell'opposizione, il governo non ha depositato gli emendamenti previsti e la riunione riprende oggi alle 13. "C'erano tantissime coperture che non potevano stare dentro un maxi emendamento, andava spacchettato - ha detto il deputato di Avs Marco Grimaldi - Ancora adesso non c'era una relazione che facesse capire quali sono le uscite e quali le entrate, non c'erano i presupposti per il deposito". Tra le modifiche l’innalzamento dello stipendio dei ministri non parlamentari, per equipararlo a quello dei colleghi eletti, e una norma cosiddetta "anti-Renzi": invece di un tetto ai maxi-compensi dei politici percepiti all'estero, arriva proprio un divieto tout court di incarichi retribuiti fuori dall'Ue.

Stipendi e norma "anti-Renzi"

Dopo la prima parte di emendamenti dei relatori che hanno portato, tra le altre cose, a uno sconto sulle multe per le quote latte, si è proseguito con le modifiche messe a punto anche dal governo. Tra le novità la norma che porta allo stesso livello gli stipendi di ministri, viceministri e sottosegretari non parlamentari, con quelli dei colleghi eletti: attualmente percepiscono 'solo' lo stipendio base di circa 5mila euro, più circa 3.500 euro per le spese forfettarie che saltano se si resta fuori Roma più di 15 giorni al mese. Un vincolo che invece i parlamentari non hanno e che ora verrà esteso ai rappresentanti del governo. Inoltre, si vedranno attribuire anche le stesse agevolazioni sui viaggi. In un altro emendamento arriva invece il divieto di incarichi retribuiti fuori dall'Ue per i componenti di governo e i parlamentari, europarlamentari e governatori. Una previsione che comporta, in caso di inosservanza, il versamento delle somme percepite all'Erario e, in caso questo non avvenga, una multa di pari importo. Protesta Italia Viva: "L'emendamento proposto contro Matteo Renzi, dal vago sapore sovietico, dà il segno della aggressione ad personam che addirittura il presidente del Senato consigliava di evitare".

Una veduta esterna di Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, in una foto d'archivio.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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Tra le novità in arrivo nella Manovra, il sottosegretario al Mef, Federico Freni, conferma il prelievo sulle scommesse online che potrebbe destinare fondi alle infrastrutture sportive, ad esempio per ristrutturare gli stadi. C'è l'attesa semplificazione dell'utilizzo dei fondi di Transizione 5.0, una modifica che ha già l'ok della Ue, e la proroga dell'operatività del fondo di garanzia per le Pmi dal primo gennaio 2025, con criteri più ampi per definire le "small mid cap" che finora erano escluse dalle agevolazioni. Sale di 50 centesimi, a partire da aprile 2025, l'addizionale comunale sui diritti di imbarco dei passeggeri per voli extra-Ue: una misura che riguarda i sei scali italiani con un traffico superiore a 10 milioni di passeggeri l'anno e che vedrebbe un incremento di gettito stimato in 5,33 milioni per il 2025 e 8 milioni per il 2026. I fondi verranno destinati dai Comuni per opere di sviluppo ed edilizia urbana e infrastrutture. Cambia infine, come annunciato, la garanzia del Fondo mutui per chi compra la prima casa: è concessa "esclusivamente" e non più "prioritariamente" alle giovani coppie o ai nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, o a chi vive nelle case popolari, o ai giovani sotto i 36 anni. E ancora: le tariffe autostradali relative alle concessioni che non hanno presentato gli aggiornamenti dei piani economico-finanziari, per l'anno 2025, sono incrementate nella misura dell'1,8%, corrispondente all'indice di inflazione programmato per l'anno 2025 nel Piano strutturale di bilancio 2025-2029. Inoltre i costi per il personale vengono esclusi dalla spending review prevista per la Rai nella Manovra: un emendamento dei relatori limita la stretta alle sole consulenze esterne con una prevista una riduzione dei costi per il 2026 almeno del 2% rispetto al corrispondente ammontare sostenuto nella media del triennio 2021-2023, una percentuale che sale al 4% nel 2027.

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