Vinitaly 2025: tutti i politici alla Fiera del vino di Verona, da Lollobrigida a De Luca
PoliticaIntroduzione
Ieri a Verona Fiere è cominciata l'edizione 2025 del Vinitaly e fino al 9 aprile sarà questa la piazza internazionale del wine business, punto di riferimento per il mercato di vini e distillati, il meglio selezionato dai vertici di Verona Fiere
Quello che devi sapere
I politici presenti all’inaugurazione
Erano quattro i ministri (Lollobrigida, Urso, Ciriani, Giuli), tre i presidenti di Regione (Zaia, De Luca, Schifani) e la vicepresidente dell’Europarlamento Sberna all’inaugurazione della 57esima edizione di Vinitaly, il Salone del vino e dei distillati in programma a Verona fino a mercoledì 9 aprile.

Presente anche il sindaco di Verona
Inoltre all'inaugurazione sono intervenuti, oltre al presidente Bricolo, il sindaco di Verona, Damiano Tommasi, il presidente della Provincia, Flavio Massimo Pasini, la presidente del Ceev, Marzia Varvaglione, il presidente di Agenzia ICE, Matteo Zoppas.
I ministri
Sono intervenuti al dibattito iniziale il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso e il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia. Mentre per le conclusioni è intervenuto il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida.

Le parole dei ministri
Il ministro dello Sviluppo economico Adolfo Urso ha ribadito che “nei momenti di crisi l’Italia cresce più degli altri, siamo il Paese in cui le esportazioni sono cresciute di più nel mondo dopo la pandemia è stata l’Italia”.

I dazi di Trump
Il ministro Urso si è espresso anche sulla situazione con Trump. “Dobbiamo evitare una guerra commerciale con gli Stati Uniti – ha aggiunto – perché ci faremmo male tutti, evitiamo una reazione ‘di pancia’ attivando contromisure che farebbero male al sistema, ma ragioniamo con il cervello: serve una risposta razionale, responsabile e condivisa.

La posizione di Zaia
"No al muro contro muro contro gli Stati Uniti, che sono sempre stati i nostri compagni di viaggio", afferma con forza Luca Zaia: "Non possiamo dichiarare guerra agli Stati Uniti.

La posizione di Lollobrigida
Per il ministro Francesco Lollobrigida "il nostro sistema alimentare porta al benessere. È anche un regalo che facciamo agli Stati Uniti. Dovrebbero approfittare del nostro modello, del nostro stile di vita. Perché vivono, secondo le statistiche, sette od 8 anni di meno". "Gli Stati Uniti - ha aggiunto - devono restare un paese amico. Rappresenta il 10 per cento delle nostre esportazioni, ma non si lascia andare".
